GEOGRAFIA e ASTRONOMIA

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ars72
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Una tempesta solare potrebbe provocare un black out diffuso a livello internazionale

Allerta dall'agenzia americana Noaa dopo che la Nasa domenica scorsa ha osservato un'eruzione di plasma scuro sulla superficie del Sole. Avrebbe il potenziale per interrompere le comunicazioni radio e satellitari sulla Terra

Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA domenica scorsa ha ripreso un'eruzione di plasma scuro sulla superficie del Sole, in altri termini una tempesta solare, che potrebbe provocare un vero e proprio pasticcio magnetico sulla nostra Terra e causare una serie di black out diffusi a livello internazionale.

Un'altra agenzia Usa, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), lunedì ha confermato, avvertendo in un comunicato che questa emissione di plasma scuro potrebbe portare a "fluttuazioni della rete elettrica".

Il video della Nasa, come riporta il britannico Daily Mail, ha mostrato una nuvola scura che corrisponde a un “brillamento solare freddo”, una massa di fumo nero, che esplode “sparando” questo plasma più freddo della media verso nord sulla superficie del sole stesso.

I cosiddetti "brillamenti solari freddi" sono stati oggetto di studi seri da parte degli astrofisici solo nell'ultimo decennio e sembrano essere ricchi di radiazioni a microonde tanto quanto i "brillamenti solari caldi", finora meglio compresi dagli scienziati a livello internazionale.

L'impatto delle radiazioni è previsto entro venerdì
La NOAA ha avvertito che i bagliori freddi hanno il potenziale per interrompere le comunicazioni radio e satellitari sulla Terra, nel momento in cui queste radiazioni potrebbero avere un impatto su di noi, ovvero entro venerdì. In particolare, c'è una probabilità del 60% che si manifestino più brillamenti solari di medio livello o di classe M entro le prossime 24 ore e una probabilità del 15% di un brillamento di classe X ancora più estremo, che potrebbe innescare blackout radio in tutto il mondo.
Cosa sono i “brillamenti solari”
I brillamenti o eruzioni solari sono divisi in quattro categorie in base alla loro gravità: i brillamenti di classe X sono i più intensi, seguiti da M, C e il più debole B. Solo i brillamenti X e M irradiano energia abbastanza potente da colpire la Terra, dove i loro impulsi elettromagnetici possono causare comunicazioni e interruzioni elettriche.

Nelle ultime 24 ore, almeno sei brillamenti solari di classe M hanno causato interruzioni radio a livello internazionale, tra cui un brillamento M1 che ha causato blackout radio in alcune parti dell'emisfero occidentale e tre in Asia. Il più grande di questi è stato un brillamento di classe M3.2 che ha portato a un blackout radio nel Pacifico nella tarda serata di domenica, secondo lo Space Weather Forecasting Center dell'Università di Atene.

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ars72
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Arriva l'eclissi parziale di Sole, visibile anche dall'Italia

Il 29 marzo potremo ammirare lo spettacolo dell'eclissi parziale di Sole, quando l'ombra proiettata dalla Luna oscurerà in parte il disco della nostra stella: come ricorda l'Unione Astrofili Italiani (Uai), l'evento sarà visibile anche da Nord e Centro Italia, mentre resteranno escluse le regioni del Sud di Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia meridionale.
Il massimo dell'eclissi nel nostro Paese è previsto intorno alle ore 12,00, in base alla località: a Roma, ad esempio, inizierà alle 11:34 e terminerà alle 12:33.

Ma il fenomeno sarà ben visibile anche da tutta l'Europa centrale e settentrionale, da una piccola parte dell'Africa Nord-occidentale e dalle aree settentrionali di Russia e Nord America.
A differenza di un'eclissi solare totale, buona parte del Sole sarà ancora visibile e non si verificherà perciò l'oscuramento del cielo né diventerà osservabile la corona solare, la parte più esterna dell'atmosfera della nostra stella.
Nei luoghi in cui la Luna oscurerà il Sole al momento dell'alba o del tramonto, però, gli spettatori potranno ammirare le cosiddette 'corna solari', poiché il disco solare assumerà la forma di una mezzaluna quando si trova sulla linea dell'orizzonte.
Per gli appassionati che vogliono seguire in prima persona questo raro e affascinante evento è importante ricordare di non guardare direttamente il Sole, ma di usare gli opportuni strumenti e sistemi di protezione, al fine di evitare danni alla vista.

Per tutti gli altri, l'Istituto Nazionale di Astrofisica organizza una diretta speciale a partire dalle ore 11:15, sui canali YouTube e Facebook di EduInaf: sarà possibile seguire lo spettacolo dell'eclissi grazie ai telescopi dell'Inaf e alla collaborazione con la Uai e con l'Osservatorio Astronomico della Valle d'Aosta. Parteciperanno alla trasmissione Ilaria Ermolli dell'Inaf di Roma e Mauro Messerotti dell'Inaf di Trieste, a cui sarà possibile fare domande in diretta attraverso la chat.

ansa.it
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