Si ma in Lombardia dovrebbero far retrocedere oltre 30 squadre a meno che non tieni il format a più gironi ma con solo 1/2 promozioni...mi sembra impraticabile, così come l'accorpamento di un Comitato Regionale. Comunque quel 252/262 non si riferiva certo all'Eccellenza.Buono Legnani ha scritto:Wallace ha scritto: In prospettiva 252 società di Eccellenza dovrebbero significare 14 gironi da 18 (o 18 gironi da 14), in ogni caso forte cura dimagrante per la massima categoria regionale!
Pura ipotesi.
Se non sbaglio, i Comitati Regionali sono 19. Con 18 gironi andremmo alla soppressione del girone di un piccolo Comitato e alla creazione ovunque di un girone unico Regionale. Probabilmente con due promozioni nei Comitati più importanti.
RIFORMA DEI CAMPIONATI
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
In pratica chi si trova in quarta Serie, e non ha i soldi per salire, fra due stagioni "retrocederà" in sestaWallace ha scritto:"A quel punto, nelle intenzioni di Gravina, ci sarebbero 18 squadre in A, altrettante in B e nella nuova C Elite; poi ci sarebbe una C a due gironi da 18, una D Elite a 3 gironi da 18 e quindi una D a 6 gironi da 18 e un’Eccellenza con 252 club"
Ho estrapolato la parte dell'articolo dove si prospetta la situazione a regime, credo dalla stagione 2023/24. Le due categorie aggiuntive sarebbero definitive, quando Gravina parla di ridurre a due le categorie professioniste unendo B e C immagino sia da intendere che la C Elite diventerebbe una sorta di B2.
Sostanzialmente la piramide del calcio italiano si allunga e si assottiglia.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Bè con la scomparsa della C2 hanno tutti guadagnato una o due categorie e chi era retrocesso di fatto era invece rimasto allo stesso livello.ssaggio ha scritto:In pratica chi si trova in quarta Serie, e non ha i soldi per salire, fra due stagioni "retrocederà" in sestaWallace ha scritto:"A quel punto, nelle intenzioni di Gravina, ci sarebbero 18 squadre in A, altrettante in B e nella nuova C Elite; poi ci sarebbe una C a due gironi da 18, una D Elite a 3 gironi da 18 e quindi una D a 6 gironi da 18 e un’Eccellenza con 252 club"
Ho estrapolato la parte dell'articolo dove si prospetta la situazione a regime, credo dalla stagione 2023/24. Le due categorie aggiuntive sarebbero definitive, quando Gravina parla di ridurre a due le categorie professioniste unendo B e C immagino sia da intendere che la C Elite diventerebbe una sorta di B2.
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Fa parte del gioco. Speriamo di trovare un po' di pace con un sistema che funzioni per molti decenni.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Di sta riforma penso quello che pensava Fantozzi della corazzata Potëmkin.
Una roba senza alcun senso logico.
Gravina faccia direttamente quello che vorrebbe fare ma non ha il coraggio di fare.
Serie A con Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio e Napoli.
Serie B con le altre 14.
Le altre.... ma perché le altre hanno anche la pretesa di giocare a calcio?
Una roba senza alcun senso logico.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Difatti ho parlato di Pura ipotesi.Jesi 1927 ha scritto:Si ma in Lombardia dovrebbero far retrocedere oltre 30 squadre a meno che non tieni il format a più gironi ma con solo 1/2 promozioni...mi sembra impraticabile, così come l'accorpamento di un Comitato Regionale. Comunque quel 252/262 non si riferiva certo all'Eccellenza.Buono Legnani ha scritto:Wallace ha scritto: In prospettiva 252 società di Eccellenza dovrebbero significare 14 gironi da 18 (o 18 gironi da 14), in ogni caso forte cura dimagrante per la massima categoria regionale!
Pura ipotesi.
Se non sbaglio, i Comitati Regionali sono 19. Con 18 gironi andremmo alla soppressione del girone di un piccolo Comitato e alla creazione ovunque di un girone unico Regionale. Probabilmente con due promozioni nei Comitati più importanti.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Ho visto, grazie a Frador, i prospetti completi delle varie annate. Ora provo a inserirlo.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Si, ma bisogna anche argomentare.rac80 ha scritto:Di sta riforma penso quello che pensava Fantozzi della corazzata Potëmkin.
Una roba senza alcun senso logico.
Gravina faccia direttamente quello che vorrebbe fare ma non ha il coraggio di fare.
Serie A con Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio e Napoli.
Serie B con le altre 14.
Le altre.... ma perché le altre hanno anche la pretesa di giocare a calcio?
Perché ritieni ciò?
Giocare a calcio a certi livelli comporta anche degli oneri che evidentemente molte società non riescono a rispettare.
Se si cambia è perché il sistema non è più sostenibile, credo lo veda anche un cieco che in questi giorni stanno scomparendo tre società che nell'ultimo decennio sono anche state in Serie A.
E' il secondo anno consecutivo che una squadra vincitrice della Serie D rinuncia a salire in Serie C...al di là della situazione pandemica credo che significhi qualcosa.
A San Benedetto sono riusciti nell'impresa di fallire 2 volte in 2 mesi e già stanno parlando di ripartire in sovrannumero dalla Serie D mantenendo anche alcuni giocatori dell'attuale rosa...questo significa che tra un paio di anni saranno ancora nel topic dei fallimenti perché inevitabilmente saliranno in Serie C per poi schiantarsi sui pagamenti delle tasse e dei costi di gestione di un club professionistico, cosa che questa riforma andrà, si spera, ad abolire, riducendo corposamente gli oneri richiesti alle società professioniste.
La scalata sarà più ripida ma le porte della Serie A di certo non si chiudono per nessuno. Allo stesso tempo si spera di evitare di vedere le società fare debiti e fallire.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Restano i dati ballerini di chi dall'Eccellenza va in D. 24, 19, 22, 24 a regime. Ma credo che sia l'ultimo dei problemi...Buono Legnani ha scritto:
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Sì, ho visto dopo negli schemi che sono stati messi: quindi in pratica bisogna arrivare tra le prime 5 del proprio girone di C per accedere alla C elite (ossia tra le 15 migliori, cioè le prime 5 di ciascun girone, 4 saliranno in B mentre 11 accederanno alla C elite).Frador ha scritto:Peggio.
Lo specchietto che ho ricevuto parla di una C Elite a 16 squadre, 11 delle quali arrivano dai play off (tutte le partecipanti, tranne la vincente; ai play off dalla seconda alla quinta), quattro dalla B e la vincente di Coppa Italia di C.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Prendere atto che l'unica squadra per cui tifo, qualora mantenga la categoria (Eccellenza), di fatto effettua un doppio salto indietro in una sola stagione non è il massimo, ma se tutto questo serve a garantire stabilità al sistema ed evitare che ogni estate si riscrivano le classifiche, ben venga.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Ti porto ad esempio il girone A probabile 2021-22Jesi 1927 ha scritto: Si, ma bisogna anche argomentare.
Perché ritieni ciò?
Giocare a calcio a certi livelli comporta anche degli oneri che evidentemente molte società non riescono a rispettare.
Se si cambia è perché il sistema non è più sostenibile, credo lo veda anche un cieco che in questi giorni stanno scomparendo tre società che nell'ultimo decennio sono anche state in Serie A.
E' il secondo anno consecutivo che una squadra vincitrice della Serie D rinuncia a salire in Serie C...al di là della situazione pandemica credo che significhi qualcosa.
A San Benedetto sono riusciti nell'impresa di fallire 2 volte in 2 mesi e già stanno parlando di ripartire in sovrannumero dalla Serie D mantenendo anche alcuni giocatori dell'attuale rosa...questo significa che tra un paio di anni saranno ancora nel topic dei fallimenti perché inevitabilmente saliranno in Serie C per poi schiantarsi sui pagamenti delle tasse e dei costi di gestione di un club professionistico, cosa che questa riforma andrà, si spera, ad abolire, riducendo corposamente gli oneri richiesti alle società professioniste.
La scalata sarà più ripida ma le porte della Serie A di certo non si chiudono per nessuno. Allo stesso tempo si spera di evitare di vedere le società fare debiti e fallire.
Secondo la riforma Gravina Albinoleffe, Pro Sesto, Pro Patria, Lecco, Seregno, Pergolettese, Giana Erminio, Legnago finiranno per perdere una categoria visto che ci dovrebbero essere meno posti nella C del futuro.
Attualmente sono tutte squadre ben gestite economicamente perché devono essere penalizzate per far andare avanti squadre che falliscono ogni due per tre?
Il problema non è il format ma le persone che gravitano attorno alle società. E aggiungerei anche la regola oscena degli under che obbliga a far giocare giocatori palesemente non pronti sia in C che in D.
Le squadre di A dovrebbero aiutare le società delle serie inferiori.
Inoltre visto che le squadre di A prestano spesso i loro giovani in C le costringerei a dare una cifra da stabilire per ogni partita in cui un ragazzo prestato gioca almeno 70 minuti.
In Inghilterra hanno 92 società professionistiche e pochissimi fallimenti. In Italia non è da cambiare il format ma il sistema calcistico a cominciare dai personaggi che ne sono a capo che trascurano le società delle serie inferiori salvo poi lamentarsi quando falliscono.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
A me lo schema di riforma ipotizzato non dispiace. Ovviamente ognuno potrebbe preferire qualcosa di diverso - personalmente lascerei tre retrocessioni in Serie A, ad esempio - ma nel complesso mi pare ragionevole, riducendo il numero delle società professioniste e attutendo l'impatto del cambio di categoria aumentando le stesse.
Sarebbe importante anche intervenire sul lato dei costi (es. tetto ai salari per i professionisti e ai rimborsi per i dilettanti?) e cercare di disincentivare l'ingresso dei tanti filibustieri nel mondo del calcio (es. impedire l'ingresso in società di chi è già stato coinvolto in fallimenti?).
Adesso bisognerà vedere le reazioni delle diverse leghe e componenti del mondo del calcio, quello che è certo è che l'attuale posizione di forza di Gravina è senza precedenti, se non riesce neanche lui a fare questa riforma non ci sono più speranze.
Sarebbe importante anche intervenire sul lato dei costi (es. tetto ai salari per i professionisti e ai rimborsi per i dilettanti?) e cercare di disincentivare l'ingresso dei tanti filibustieri nel mondo del calcio (es. impedire l'ingresso in società di chi è già stato coinvolto in fallimenti?).
Adesso bisognerà vedere le reazioni delle diverse leghe e componenti del mondo del calcio, quello che è certo è che l'attuale posizione di forza di Gravina è senza precedenti, se non riesce neanche lui a fare questa riforma non ci sono più speranze.
- chicco83
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Hai detto cose che più o meno avevo già detto io in altri post.L'esempio che hai fatto tu è abbastanza calzante e in pratica verranno penalizzate quelle società di provincia che fanno i salti mortali ogni anno ma che hanno i conti in regola.Il problema poi è che le squadre che falliscono solitamente nel giro di uno o due anni tornano nuovamente nella categoria in cui erano dato che certe piazze sono più ambite di altre e certi titoli sportivi fanno gola.rac80 ha scritto: Ti porto ad esempio il girone A probabile 2021-22
Secondo la riforma Gravina Albinoleffe, Pro Sesto, Pro Patria, Lecco, Seregno, Pergolettese, Giana Erminio, Legnago finiranno per perdere una categoria visto che ci dovrebbero essere meno posti nella C del futuro.
Attualmente sono tutte squadre ben gestite economicamente perché devono essere penalizzate per far andare avanti squadre che falliscono ogni due per tre?
Il problema non è il format ma le persone che gravitano attorno alle società. E aggiungerei anche la regola oscena degli under che obbliga a far giocare giocatori palesemente non pronti sia in C che in D.
Le squadre di A dovrebbero aiutare le società delle serie inferiori.
Inoltre visto che le squadre di A prestano spesso i loro giovani in C le costringerei a dare una cifra da stabilire per ogni partita in cui un ragazzo prestato gioca almeno 70 minuti.
In Inghilterra hanno 92 società professionistiche e pochissimi fallimenti. In Italia non è da cambiare il format ma il sistema calcistico a cominciare dai personaggi che ne sono a capo che trascurano le società delle serie inferiori salvo poi lamentarsi quando falliscono.
Sui personaggi che gravitano attorno al sistema calcio condivido lo stesso ma ripeto in certi casi purtroppo si è quasi costretti a rivolgersi a certe persone che vengono pure considerate come dei veri e propri salvatori della patria dal momento che in certi contesti non ci sono altri imprenditori per poter iscrivere una squadra.Con la crisi sempre più dilagante e la passione che ultimamente è sempre meno in certi imprenditori si è quasi costretti a rivolgersi a chi magari ha soldi ma una fama pessima.
Sui prestiti in generale ritengo che una squadra di B o di C però dal momento che prende questi ragazzi dovrebbe farli giocare e invece troppo spesso per evitare di valorizzare un giocatore di un altra società al posto di uno proprio li si lascia in panchina.Ripeto il caso emblematico di Esposito la scorsa stagione dato in prestito prima alla Spal e poi al Venezia in B dove ha giocato poco e nulla.
La tua proposta potrebbe pure essere buona ma è da vedere se per le società sia più conveniente far giocare un proprio giocatore che magari l'anno successivo riesce a vendere.
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Re: RIFORMA DEI CAMPIONATI
Credo che modificheranno anche questi parametri... e se tutto va come pare, non credo che avranno vita facile le squadre in sovrannumero... Soprattutto, non credo che partiranno più in alto del quinto livello, la D Elite, ma temo (per loro) che sia più facile il sesto....chicco83 ha scritto: ... Il problema poi è che le squadre che falliscono solitamente nel giro di uno o due anni tornano nuovamente nella categoria in cui erano dato che certe piazze sono più ambite di altre e certi titoli sportivi fanno gola..