Il Voluntary Agreement lo ha richiesto il Milan alla UEFA e non viceversa. Praticamente la dirigenza rossonera contava di evitare le norme sul Fair Play Finanziario consegnando all'organismo europeo un proprio piano di risanamento dei debiti, sarebbe stata una prima volta assoluta. Peccato che per stare dentro al piano il Milan avrebbe dovuto sin da subito centrare la qualificazione in Champions League (cosa che appare già tramontata) e avrebbe dovuto di fatto triplicare il suo fatturato, cosa parsa a tutti impossibile sin dall'inizio.F.C.B.V. ha scritto:Che cos'è questa storia del Voluntary Agreement richiesto dall'UEFA?
Il dg rossonero Fassone ha parlato di "funerale anticipato", se non ho capito male. Ma di cosa si tratta? Il Milan rischia l'esclusione dall'Europa League?
La UEFA avrebbe chiesto 2 cose al Milan: 1) rifinanziamento del debito verso Elliott; 2) disponibilità di 150 milioni di euro da parte della proprietà come versamento cautelare per le future perdite della società. Entrambe le richieste non sono state soddisfatte.
Ora si dovrà procedere con un Settlement Agreement imposto dalla UEFA. In caso di qualificazione europea, il Milan probabilmente dovrà pagare una multa e giocare la competizione con una rosa ridotta a 21 giocatori. Inoltre sarà necessario ottenere il pareggio di bilancio quanto mai prima, con norme decisamente più stringenti. La conseguenza sarà quella di un mercato che necessiterà di uscite importanti (vedi Salah per la Roma o le varie partenze dell'Inter come Kovacic, Banega, Guarin, Jovetic) a fronte di una liquidità minima da spendere.
Fassone parla infatti di 2 cessioni importanti, i tifosi rossoneri indicano come probabili quelle di Donnarumma e Suso.
Non si rischia l'esclusione dall'attuale Europa League, tantomeno da quella prossima, ma se il club dovesse dimostrarsi insolvente allora potrebbero essere presi provvedimenti volti all'esclusione dalla competizione.
La cosa più preoccupante però secondo me è il debito verso il fondo di investimento Elliott. Fassone sta lavorando con degli advisor per trovare qualcuno disposto a pagare debito e interessi e accollarsi il prestito al Milan sino al 2023, ma la decisione che la UEFA prenderà oggi potrebbe tagliare le gambe a una società a caccia di investitori. Se la società finisce in mano al fondo di investimento, il destino è segnato. Ma a quel punto probabilmente spunterà fuori il salvatore della patria nonché il probabile vincitore delle prossime elezioni politiche.