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Lupi, altri 150 biglietti per la Samb
Il Campobasso ha ripreso la marcia, L’Aquila non perde (più) un colpo, la Sambenedettese si è fatta fuori praticamente da sola. Il girone F della serie D ha vissuto domenica scorsa lo scossone decisivo. Saranno il lupo e il rapace abruzzese a contendersi l’ambita preda finale: il calcio professionistico.
Entrambe le squadre e le tifoserie hanno gioito per le imprese ottenute rispettivamente con Riccione e Samb. Due vittorie casalinghe diversamente importanti che hanno tenuto invariato il distacco: Campobasso a più quattro.
L’attenzione volge ora al prossimo turno di campionato. La squadra di Pergolizzi pregusta la sfida sul campo di una Sambenedettese che sarà verosimilmente ‘arrabbiata’ visto che, con un’improvvida frenata da zona retrocessione (quattro punti nelle ultime sei partite), ha sciupato la grande occasione di ‘riprendere’ il lupo.
Sarà una partita che il Campobasso dovrà vincere, quanto meno per non avere rimpianti più in là. Un ulteriore ritorno in quota dell’Aquila sarebbe pericoloso, soprattutto perché costringerebbe i rossoblù molisani a vincere le tre partite rimanenti (Notaresco in casa, Chieti fuori, Termoli a Selvapiana). I lupi dovranno sudarsi la promozione, come è giusto che sia nello sport.
In questo senso, la sfida del Riviera delle Palme assume un fascino tutto suo: grandi stimoli, grandi insidie, grande tifo: in 1250 da Campobasso. Saranno infatti tanti i tifosi molisani allo stadio di Via dello Sport. La Questura di Ascoli Piceno ha infatti deciso in mattinata di autorizzare la vendita di altri 150 biglietti (non i 400 ipotizzati) da vendere sempre in curva Sud, omologata per 1800 posti. I nuovi ticket vanno a sommarsi ai 1100 già venduti. Record stagionale di passione (e non soltanto per questa stagione) da parte della tifoseria campobassana. Una dichiarazione d’amore ma pure un enorme ‘megafono’ da opporre alla numerosissima, chiassosa tifoseria di casa. Sarà importante il tifo, questo è certo, degno di una partita decisiva e delicata.
Ma attenzione perché anche L’Aquila avrà le sue belle difficoltà al ‘Di Tella’ di Vastogirardi. Chi pensa che la formazione di Cappellacci farà una semplice e salutare passeggiata in alta quota si sbaglia e sottovaluta la, sia pure breve, storia degli altomolisani in serie D.
Gli aquilani, molto fortunati domenica scorsa contro la Samb (una vera rarità l’autogol di Sbardella), dovranno giocare una grande partita, contro una squadra che lotta ancora per un posto nei playout. Fermo restando che il Campobasso deve esclusivamente pensare a se stesso, visto il buon vantaggio, non è detto che L’Aquila batta la squadra del presidente Di Lucente. Anzi.
Peraltro, a fronte della migliore difesa del raggruppamento (21 reti subite), gli abruzzesi continuano ad avere grosse difficoltà nell’andare a bersaglio. Detto dell’autogol di Sbardella, senza il quale non avrebbero probabilmente superato la Samb, va aggiunto che L’Aquila ha il terzo peggior attacco tra le 54 squadre che occupano i primi sei posti dei nove gironi di serie D. Solo 36 marcature, poco più di una rete a partita. Una miseria per un ‘undici’ che occupa il secondo posto in classifica. Solo Bassano (33 reti, terza nel girone C) e Cassino (33 reti, terza nel girone G) hanno fatto peggio. Che sia di buon auspicio per il Vastogirardi? I tifosi rossoblù incrociano le dita. Intanto, si concentrano sul prossimo ostacolo, la Samb, fino a ieri rivale, oggi instabile mina vagante. Comunque la si voglia descrivere, da una parte e dall’altra, questa Lega pro bisogna andarsela a prendere. Con ferocia.