ECCELLENZA SARDEGNA 2019-'20

[Anticonformista]

«Conservo l'amicizia con Setzu, Fele un uomo di spessore»
Carbonia promosso ma il diesse Puddu lascia: «Ho vissuto mesi esaltanti, il club avrà la volontà e l'ambizione di non fare la comparsa in serie D»
Lunedì, 15 Giugno, 2020

Una stagione, nemmeno completata per l'improvvisa emergenza sanitaria, ma con il grande traguardo raggiunto del ritorno del Carbonia in serie D trent'anni dopo l'ultima partecipazione (13º posto nel girone H in Interregionale con il fallimento della società). Ora le strade tra il direttore sportivo Sebastian Puddu e il club minerario si separano. Un fulmine a ciel sereno per il club biancoblù che, solo pochi giorni fa, aveva ricevuto la certezza della promozione in serie D e che doveva gettare le basi per la programmazione per il rientro in un campionato nazionale e importante come la quarta serie.

Raggiunto telefonicamente il diesse Puddu spiega serenamente la scelta fatta: «Vado via perché la mia "mission" era quella di dare un contribuito alla costruzione della squadra che doveva tornare in Serie D. Per fortuna e per la bravura dei giocatori questo obiettivo è stato raggiunto al primo anno. Nelle ultime settimane ho avuto modo di fare delle valutazioni che mi hanno portato alla non prosecuzione dell'esperienza al Carbonia. Sono sicuro che il club avrà la volontà e l'ambizione di non fare la semplice comparsa in un campionato affascinante e difficile come la serie D».


Un'esperienza felice per il direttore sportivo capace di portare a Carbonia giocatori vincenti per l'Eccellenza - Angheleddu, Boi, Cordeddu, Figos, Pinna su tutti - con l'aggiunta nel mercato di riparazione del bomber Meloni (ex Muravera) che ha griffato la finale della Coppa Italia, storico trofeo messo nella bacheca dei minerari. «Sono stati mesi esaltanti - chiosa Puddu - con la vittoria della Coppa Italia regionale e il turno della fase nazionale che ci ha visto sfiorare la qualificazione nell'ultima gara ufficiale fatta dal Carbonia prima che esplodesse la pandemia. Uno stop inevitabile ma che ha privato la piazza del giusto epilogo che meritava di vivere. Di questa esperienza conservo la passione della città, della società e dei tifosi, in particolare i Briganti che non hanno fatto mai mancare il loro apporto e supporto in qualsiasi campo in cui siamo andati. Conservo l'amicizia con il dirigente Francesco Setzu, che ha permesso tutto ciò con la fusione fatta col Samassi, e ho conosciuta una persona come Checco Fele che si è confermato un uomo di spessore, che sa di calcio come pochi».

Diariosportivo.it





Nooooooooooooo proprio adesso che serviva la figura principale che desse continuità al progetto, spero venga trovato un degno sostituto.. lo sapevi chicco?

[chicco83]

Nooooooooooooo proprio adesso che serviva la figura principale che desse continuità al progetto, spero venga trovato un degno sostituto.. lo sapevi chicco?

Si lo sapevo e sinceramente la cosa era abbastanza scontata a mio parere.Puddu ricordiamo che è arrivato al Carbonia per l'amicizia con l'ex presidente del Samassi Setzu e fino ad allora si era occupato del Quartu 2000 come presidente e dirigente cercando di rilanciarla nei campionati che più le competono.Penso che stia lasciando perchè non avrebbe la possibilità di stare con la squadra in un campionato di serie D e a parer mio potrebbe succedere la stessa cosa con i giocatori sia per una questione di under obbligatori da schierare, sia perchè come sappiamo molti giocatori preferiscono l'eccellenza alla D per questioni lavorative o a parità di stipendio perchè non se la sentono di affrontare un campionato di quel livello.
A questo punto non saprei nemmeno chi potrebbe sostituirlo o meglio se ci fosse stata la vecchia dirigenza la scelta sarebbe stata scontata, ma la presenza di Setzu mi fa pensare che magari potrebbero cercare una figura da qualche altra parte della Sardegna

[Anticonformista]

Nooooooooooooo proprio adesso che serviva la figura principale che desse continuità al progetto, spero venga trovato un degno sostituto.. lo sapevi chicco?

Si lo sapevo e sinceramente la cosa era abbastanza scontata a mio parere.Puddu ricordiamo che è arrivato al Carbonia per l'amicizia con l'ex presidente del Samassi Setzu e fino ad allora si era occupato del Quartu 2000 come presidente e dirigente cercando di rilanciarla nei campionati che più le competono.Penso che stia lasciando perchè non avrebbe la possibilità di stare con la squadra in un campionato di serie D e a parer mio potrebbe succedere la stessa cosa con i giocatori sia per una questione di under obbligatori da schierare, sia perchè come sappiamo molti giocatori preferiscono l'eccellenza alla D per questioni lavorative o a parità di stipendio perchè non se la sentono di affrontare un campionato di quel livello.
A questo punto non saprei nemmeno chi potrebbe sostituirlo o meglio se ci fosse stata la vecchia dirigenza la scelta sarebbe stata scontata, ma la presenza di Setzu mi fa pensare che magari potrebbero cercare una figura da qualche altra parte della Sardegna

Anche a me ad intuito viene da pensare che il motivo dell'addio sia dovuto a quello, cioè a motivi logistici in particolar modo l'impossibilità di spostarsi frequentemente dall'isola, comunque bisogna evitare di sicuro la classica soluzione locale e non guardare al risparmio quando si tratta di ds, perchè salendo di categoria c'è bisogno di un professionista serio e non si può improvvisare con questa figura (le altre sarde neopromosse lo hanno imparato a proprie spese, la Torres ne sa qualcosa).
Voglio provare a essere positivo e pensare che forse questo stia accadendo perchè arriverà qualcuno dal continente per improntare la società ad un livello ancora piu' vicino al professionismo, con una rosa di gente di tutto rispetto nel caso vada via quache giocatore.

Piuttosto chicco, hai notato che dai fronti Atletico Uri e Ossese non trapela ancora nulla in ottica futura? Mi sarei aspettato almeno qualche rumors dopo il 15.. ed invece si è parlato solo di Castiadas e un pochino di Nuorese, ma forse pretendo troppo perchè in effetti in questo periodo, se non ci fosse stato il covid, le squadre dilettantistiche potevano avere la testa ancora al campionato in corso.

[chicco83]

Anche a me ad intuito viene da pensare che il motivo dell'addio sia dovuto a quello, cioè a motivi logistici in particolar modo l'impossibilità di spostarsi frequentemente dall'isola, comunque bisogna evitare di sicuro la classica soluzione locale e non guardare al risparmio quando si tratta di ds, perchè salendo di categoria c'è bisogno di un professionista serio e non si può improvvisare con questa figura (le altre sarde neopromosse lo hanno imparato a proprie spese, la Torres ne sa qualcosa).
Voglio provare a essere positivo e pensare che forse questo stia accadendo perchè arriverà qualcuno dal continente per improntare la società ad un livello ancora piu' vicino al professionismo, con una rosa di gente di tutto rispetto nel caso vada via quache giocatore.

Tenderei ad escludere persone in arrivo dalla penisola, piuttosto nel caso in cui si cerchi questa figura al di fuori del sulcis iglesiente, opeterei per qualcuno che ha già lavorato in passato con la serie D magari dal cagliaritano.Oppure potrebbe pure darsi che l'incarico lo prenda direttamente qualcuno che sta già in società.

Piuttosto chicco, hai notato che dai fronti Atletico Uri e Ossese non trapela ancora nulla in ottica futura? Mi sarei aspettato almeno qualche rumors dopo il 15.. ed invece si è parlato solo di Castiadas e un pochino di Nuorese, ma forse pretendo troppo perchè in effetti in questo periodo, se non ci fosse stato il covid, le squadre dilettantistiche potevano avere la testa ancora al campionato in corso.

In realtà l'Ossese ha già fatto sapere di voler disputare anche il prossimo campionato per provare a stare nelle parti alte della classifica.E' stato confermato il tecnico Cantara e presto verranno confermati i vari giocatori della rosa di quest'anno tra cui gli attaccanti Madeddu e Chelo.Ho anche letto poi che rinforzeranno la squadra con giocatori di categoria da affiancare ai tanti giovani che hanno ben fatto quest'anno.L'Ossese in un ipotetico pronostico lo metterei sicuramente nelle parti alte della classifica assieme alla Nuorese e all'Atletico Uri

[chicco83]

La Nuorese riparte da Marco Sanna: «Ho grande entusiasmo e grinta da vendere, qui c'è programmazione e ambizione

Il ritorno alla Nuorese nove anni dopo. È Marco Sanna il nuovo allenatore dei verdazzurri, scelto dal presidente Maurizio Soddu, dal direttore tecnico Gianluca Peddio e dal riconfermato direttore sportivo Stefano Moncelsi. Il tecnico sassarese - giunto con Pietro Rubino, vice da cinque anni - dovrà tentare la scalata in serie D con una squadra prevalentemente sarda e che ripartirà dal capitano Fabio Cocco.

Per Sanna, dunque, prospettive totalmente diverse dall'esperienza del 2011 quando prese il posto del dimissionario Giovanni Scanu, in una situazione societaria ed economicamente difficile non riuscendo, infatti, ad evitare la retrocessione. Ma il suo nome è legato ai barbaricini dopo l'avventura da calciatore dal 2006 al 2008, negli anni d'oro di Goveani presidente, con il sogno della serie C1 accarezzato durante i playoff.

L'ex centrocampista di Cagliari, Torino e Sampdoria arriva da una stagione in stand-by dopo l'esperienza alla Torres in serie D, giunto in sostituzione di Pino Tortora e guidando i rossoblù dalla 9ª alla 32ª giornata prima di lasciare il posto a Giancarlo Riolfo che ottenne la salvezza ai playout. Nella precedente esperienza coi sassaresi, giunto in corsa al posto di Ferazzoli (ad inizio novembre), sfiorò il salto di categoria nella finalissima playoff persa contro l'Olbia. In mezzo le parentesi sfortunate con Grosseto e Latte Dolce.

Ora Marco Sanna cerca il rilancio animato da una giusta carica: «Ringrazio il presidente Soddu - dice il tecnico nella conferenza stampa di presentazione fatta nell'Hotel Sandalia - i dirigenti e altre due persone che hanno speso belle parole per me. Li ringrazio perché mi stanno dando l'opportunità di allenare una squadra sin dalla preparazione, cosa che non ho mai fatto in dieci anni. L'anno scorso ho deciso di fermarmi e non accettare le tre proposte avuto per entrare in corsa. In questi anni mi è successo di tutto, ho avuto il presidente che non mi pagava, l'allenatore che mi ha sostituito che si portava i giocatori a cena, un presidente diceva che la squadra era scarsa ma voleva vincere. Per me è un percorso nuovo ma saremo ben preparati per l'inizio, ho grande entusiasmo, voglia e grinta da vendere. Il presidente ha grandi ambizioni, vuole fare le cose per bene e seriamente. Quando vuoi raggiungere un certo obiettivo conta la programmazione e la Nuorese si sta muovendo in anticipo. Tutti dovremo fare la nostra parte, io quella di allenare, per intraprendere la stessa strada. Avremo la metà della rosa di giovani, vedremo quali giocatori della scorsa stagione potranno rimanere, faremo delle scelte ma cercando di mantenere una buona percentuali di giocatori sardi. In un campionato regionale ritengo che la squadra debba essere composta da almeno un 90% di giocatori sardi».

Il presidente Maurizio Soddu spiega i piani societari: «Ringrazio gli sponsor e i soci, spero siano gli stessi e anche di più per darci una mano, le porte sono aperte a tutti. L'anno scorso eravamo al primo campionato come dirigenza e non eravamo pronti, ma siamo riusciti comunque a fare il nostro dovere e la nostra figura, essendo quarti al momento dello stop e pronti per fare i playoff, ma poi è successo quello che sapete. Siamo stati primi nell'utilizzo dei giovani, schierando quasi sempre cinque o sei fuoriquota, e prenderemo il premio in denaro stanziati dalla Lnd per la valorizzazione dei giovani. La Nuorese non farà domanda di ripescaggio, ora l'esperienza ce l'abbiamo. Vogliamo vincere sul campo, con una bella squadra che faccia riempire il Frogheri e diverta i tifosi. Speriamo di ripartire immediatamente, anche se non sappiamo ancora se lo faremo a porte aperte o chiuse, a settembre oppure a ottobre. Ma partiamo in anticipo coi programmi e con la scelta del mister. Marco Sanna ci ha colpito dal primo giorno col quale ci siamo parlati, mi piaceva già come calciatore, è stato il capitano della Nuorese. Eravamo titubanti su due tecnici (il ballottaggio è stato con Pierluigi Scotto, ndr), poi alla fine abbiamo ragionato e scelto la persona che può seguire la linea che vorremo dare come società. Una persona serissima, capisce di calcio, ha gli stimoli giusti e cercheremo di accontentarlo nelle richieste per fare un campionato di vertice. Abbiamo confermato il capitano Fabio Cocco, da questo pomeriggio ci metteremo al lavoro per la campagna acquisti».

Il vice-presidente Annico Sanna punta a coinvolgere maggiormente il territorio nuorese: «Cercheremo di non ripetere gli errori di gioventù dello scorso anno, speriamo nell'aiuto delle aziende nonostante il periodo di difficoltà che tutti stiamo attraversando per l'emergenza coronavirus. La Nuorese è patrimonio di tutti, accoglieremo l'invito di altre amministrazioni comunale del territorio per presenziare, vogliamo essere rappresentativi di un territorio più ampio. Per il settore giovanile abbiamo avuto una stretta collaborazione con le altre realtà di Nuoro, Juniores e Allievi hanno ottenuto risultati importanti, e continueremo a farlo».

Da Diariosportivo.it

[chicco83]

In attesa dell'ufficializzazione del consiglio federale, è stato ratificato da parte del Cr.Sardegna quanto segue.

1) Promozione in serie D del Carbonia
2) Retrocessione in promozione del La Palma
3) Salvezza per Ghilarza e Porto Rotondo
4) Castiadas che in quanto seconda potrebbe essere ripescata o promossa direttamente in serie D

il Campionato 2020/2021 al momento risulterebbe composto dalle seguenti squadre

Arbus
Atletico Uri
Bosa
Budoni
Castiadas
Ferrini Cagliari
Ghilarza
Guspini
Idolo
Ilvamaddalena
Li Punti
Monastir Kosmoto
Nuorese
Ossese
Porto Rotondo
San Marco Assemini
Taloro Gavoi

[chicco83]

Manco fatto in tempo a salire in serie D che purtroppo i nodi stadio a Carbonia saltano al pettine.Questo è il comunicato rilasciato dalla società in aperta polemica con la giunta comunale

Dopo 4 anni di dedizione e passione per i colori bianco blu crediamo sia arrivato il momento di porre la parola fine a questo tormentato rapporto con l’Amministrazione Comunale
Non è possibile programmare la nuova stagione senza che venga risolta la “questione Stadio Carlo Zoboli”.
Un impianto storico che necessità di precise opere di riqualificazione, senza le quali non potrà ospitare le gare del campionato di Serie D.
Senza lo stadio saremo costretti a girovagare per i centri limitrofi sia per la preparazione che per la disputa delle gare.
Una situazione inaccettabile!
I lavori da eseguire sono stati segnalati con un nostro progetto depositato anche all’ufficio protocollo lo scorso 13 maggio. Elaborato e allegati che hanno ottenuto il via libera dell’ufficio tecnico.
In questi giorni la volontà degli amministratori comunali di indire una manifestazione di interesse finalizzata all’affidamento della struttura.
Inutili Lungaggini che cagioneranno un ulteriore ritardo all’esecuzione dei lavori e quindi la disputa “fuori Carbonia” del campionato nazionale.
E dire che in questi 4 anni il Carbonia calcio ha tenuto in piedi una struttura trascurata, eseguendo la manutenzione ordinaria ma anche quella straordinaria, garantendo le cure al manto erboso con personale specializzato ( operazioni che al Comune di Carbonia costavano alcune decine di migliaia di euro all’anno ), sostituendo gli irrigatori, realizzando un campo per gli allenamenti, sanificando e imbiancando tutti gli ambienti e i locali spogliatoi. Verniciando la tribuna spettatori di bianco e blu. Quando poi le infiltrazioni dell’acqua dalla tribuna giungevano negli spogliatoi, sempre a nostre spese, abbiamo fatto stendere una guaina impermeabile, risolvendo il problema.
Questo inverno, quando la tribuna coperta fu divelta dal fortissimo maestrale, costringendo il Comune a chiudere la via principale dello shopping, il Carbonia calcio ha risolto la vicenda con proprie risorse, facendo arrivare due piattaforme e intervenire altrettante squadre di operai che hanno smantellato tutte le lastre pericolanti, consentendo dopo solo 48 la riapertura del l’importante arteria.
Abbiamo pagato tutti gli affitti, ma anche le bollette di luce e acqua!
Da parte dell’Amministrazione Comunale nessun aiuto economico, neanche per conto terzi, anche quando poteva notare di aver risparmiato decine di migliaia di € dalla sola manutenzione ordinaria.
Ci saremo quindi aspettati un atteggiamento differente, che comprendesse altresì l’importante valenza di un campionato nazionale a Carbonia.
Per i tanti risvolti positivi che comporta, sia dal punto di vista economico ( per un maggiore volume di affari per alberghi, ristoranti e agenzie viaggio ) ma sopratutto per la promozione turistica dell’intero territorio che avrebbe beneficiato di nuovi potenziali turisti.
Il nostro pensiero va ai tanti tifosi, ai Briganti, e a tutti quelli che ci attendevano oltre Tirreno.
Dimissioni dolorose e amare!

[chicco83]

Ferrini-Pinna il matrimonio continua, Caddeo: «Quello che volevamo tutti, ora programmiamo»

Continua il matrimonio tra la Ferrini e il tecnico Sebastiano Pinna, nelle ultime due settimane messo in discussione dal forte interessamento da parte di un club di serie D - il Carbonia - verso l'allenatore cagliaritano autore - insieme alla squadra - di tre quarti di campionato di alto livello con il sesto posto alla 23ª giornata al momento dello stop e protagonista al vertice assoluto per il primo terzo di torneo.

Nel fine settimana si sono sciolti tutti i dubbi, Pinna potrà continuare il lavoro di crescita del gruppo - ben miscelato con alcuni giocatori esperti e giovani di valore - ereditato un anno e mezzo fa. Il club cagliaritano continuerà a servirsi dell'opera del tecnico che tre campionati fa vinse l'Eccellenza alla guida del Castiadas e poi fu chiamato dalla Ferrini ad inizio dicembre 2018 per risollevare una squadra che annaspava nei bassifondi della classifica. La missione-salvezza fu portata a termine, mentre nell'ultimo campionato si è toccato l'apice della storia della Polisportiva rossobiancoblù fondata nel 1948.

«Sebastiano ha deciso che rimane ancora con noi - dice il massimo dirigente della sezione calcio Pietro Caddeo - ed era quello che volevamo tutti. Per correttezza ha ascoltato qualche altra società, noi gli abbiamo concesso il tempo che poteva servirgli per le sue valutazioni, facendo anche noi le nostre considerazioni. Ma ora possiamo finalmente programmare la nuova stagione».

Nel frattempo è stata chiusa la parentesi rimasta aperta dell'ultimo campionato. «Venerdì abbiamo fatto una pizzata con la squadra e lo staff tecnico per celebrare lo scorso campionato dopo mesi in cui siamo stati tenuti a distanza per via della pandemia. Abbiamo fatto un grandissimo campionato, eravamo sesti al momento dello stop in piena corsa per i playoff ma consapevoli che altre squadre avevano un qualcosa in più di noi».

La speranza è quella di ripetersi. «Magari - sorride Caddeo - il campionato di Eccellenza è molto livellato, te la devi giocare con tutte. L'obiettivo resta quello di una salvezza tranquilla e poi, come l'anno scorso, tutto quello che potrà giungere in più ce lo prenderemo, non ponendoci dei limiti».

La Ferrini riparte da una base societaria solida e uno zoccolo duro di squadra ben affiatato. «Vogliamo confermare in blocco l'organico e vedere un po' se possiamo migliorarlo. Intanto rientra il difensore Claudio Fiori dal prestito, ma già da questa settimana ci metteremo a lavorare col mister per organizzare al meglio le cose».

Si torna a parlare di calcio e programmazione ma, al momento, non ci sono ancora i protocolli per gli sport dilettantistici di contatto. «Tutto è ancora un punto interrogativo, non si sa nemmeno quando si inizia e tutte le società, che vivono di sponsor, sono impegnate a farsi bene i conti in attesa di capire quanti saranno gli aiuti economici. Noi siamo meticolosi e lo saremo ancora di più in questa fase di lenta ripresa economica; non possiamo rischiare di andare oltre le nostre possibilità, e mi piacerebbe lo facessero anche altre società abituate a giocare al buio».

Da Diariosportivo.it

Sono sorpreso dato che era quasi fatta con il Carbonia.A questo punto spero e mi auguro che Marongiu resti a Carbonia anche se sono ancora papabili a questo punto le piste Cerbone e Filippi

[chicco83]

Castiadas, rabbia e rammarico per la serie D mancata

Una Serie D davvero buttata (al momento) alle ortiche. Il Castiadas, nella classifica delle promozioni a tavolino dopo la sospensione dei campionati, è finito al decimo posto. Le prime sette sono state già ammesse alla serie D. Sono Città di Sant'Agata (Sicilia), Puteolana (Campania), Sestri Levante (Liguria), Tre Pini Matese (Molise), Vis Nova Giussano (Lombardia), Rotonda e Saluzzo.

E ora tornano la rabbia e il rammarico. Il Castiadas ha pagato i risultati delle ultime due gare giocate in campionato. Una assurda sconfitta in casa con l'Atletico Uri e un pari a Monastir che poteva e doveva essere trasformato in un successo. Diverse le reti mancate in queste due gare. Al Castiadas sarebbe bastato cogliere appena due punti per finire al sesto posto nella graduatoria che sarebbe valso appunto la Serie D.

"Quei punti persi malamente nelle ultime due gare hanno compromesso tutto - dice il vice presidente Mauro Vargiolu - La lega ha stilato anche la classifica playoff che ci ha visto al quinto posto, quindi con la D in tasca. Solo che invece si è pescato dalla prima graduatoria che ci ha pesantemente penalizzato. Ora ci sarebbe un'altra possibilità anche se remota: i ripescaggi in base alle eventuali rinunce di altre società di Serie D. Ma anche in questo contesto - aggiunge - siamo stati fortemente penalizzati: la lega ha deciso di applicare per la prima volta un regolamento diverso. Quest'anno verranno ripescate alternativamente e in base appunto alle esigenze di completare l'organico della Serie D due squadre retrocesse dalla D e una tra le seconde dell'Eccellenza. Altro pesantissimo handicap insomma per il Castiadas. Non sappiamo ancora come finirà. Di certo siamo stati soprattutto noi a buttare alle ortiche la serie D perdendo maldestramente i punti nelle ultime due gare di una stagione che per noi sino ad allora era stata semplicemente esaltante".

Tanta rabbia insomma, con un futuro ancora tutto da capire. Un vero peccato visto che si disponeva comunque di una squadra vincente quasi pronta alla D e di un campo di calcio dal nuovo look con gradinate coperte e altri servizi. Non resta che sperare in un miracolo.

Da Unionesarda.it

[Anticonformista]

Castiadas, rabbia e rammarico per la serie D mancata

Una Serie D davvero buttata (al momento) alle ortiche. Il Castiadas, nella classifica delle promozioni a tavolino dopo la sospensione dei campionati, è finito al decimo posto. Le prime sette sono state già ammesse alla serie D. Sono Città di Sant'Agata (Sicilia), Puteolana (Campania), Sestri Levante (Liguria), Tre Pini Matese (Molise), Vis Nova Giussano (Lombardia), Rotonda e Saluzzo.

E ora tornano la rabbia e il rammarico. Il Castiadas ha pagato i risultati delle ultime due gare giocate in campionato. Una assurda sconfitta in casa con l'Atletico Uri e un pari a Monastir che poteva e doveva essere trasformato in un successo. Diverse le reti mancate in queste due gare. Al Castiadas sarebbe bastato cogliere appena due punti per finire al sesto posto nella graduatoria che sarebbe valso appunto la Serie D.

"Quei punti persi malamente nelle ultime due gare hanno compromesso tutto - dice il vice presidente Mauro Vargiolu - La lega ha stilato anche la classifica playoff che ci ha visto al quinto posto, quindi con la D in tasca. Solo che invece si è pescato dalla prima graduatoria che ci ha pesantemente penalizzato. Ora ci sarebbe un'altra possibilità anche se remota: i ripescaggi in base alle eventuali rinunce di altre società di Serie D. Ma anche in questo contesto - aggiunge - siamo stati fortemente penalizzati: la lega ha deciso di applicare per la prima volta un regolamento diverso. Quest'anno verranno ripescate alternativamente e in base appunto alle esigenze di completare l'organico della Serie D due squadre retrocesse dalla D e una tra le seconde dell'Eccellenza. Altro pesantissimo handicap insomma per il Castiadas. Non sappiamo ancora come finirà. Di certo siamo stati soprattutto noi a buttare alle ortiche la serie D perdendo maldestramente i punti nelle ultime due gare di una stagione che per noi sino ad allora era stata semplicemente esaltante".

Tanta rabbia insomma, con un futuro ancora tutto da capire. Un vero peccato visto che si disponeva comunque di una squadra vincente quasi pronta alla D e di un campo di calcio dal nuovo look con gradinate coperte e altri servizi. Non resta che sperare in un miracolo.

Da Unionesarda.it

Sicuramente il Castiadas se non accade un miracolo sarà la supercorazzata che tenterà di ammazzare il prossimo campionato di Eccellenza. Subito dopo (provvisoriamente) ci metterei l'Ilvamaddalena come outsider in attesa di conoscere le intenzioni delle solite squadre d'alta classifica come Atletico Uri, Nuorese e poi Ossese. Mistero per quanto riguarda il Budoni e la San Marco Assemini (da quest'anno U.S.Assemini penso) che certamente non staranno a guardare.

[chicco83]

Sicuramente il Castiadas se non accade un miracolo sarà la supercorazzata che tenterà di ammazzare il prossimo campionato di Eccellenza. Subito dopo (provvisoriamente) ci metterei l'Ilvamaddalena come outsider in attesa di conoscere le intenzioni delle solite squadre d'alta classifica come Atletico Uri, Nuorese e poi Ossese. Mistero per quanto riguarda il Budoni e la San Marco Assemini (da quest'anno U.S.Assemini penso) che certamente non staranno a guardare.

In altri periodi sarei stato d'accordo con te ma quest'anno ho la sensazione che il Castiadas possa avere delle difficoltà dal momento che la crisi da quelle parti si sente dato che il turismo quest'anno è in netta flessione.Poi magari mi smentiscono e faranno davvero uno squadrone, però io al momento non li metterei davanti a tutti.Per il resto sono d'accordo con te Ossese Atletico Uri Nuorese e Ilvamaddalena saranno le squadre da battere e sinceramente spero che i maddalenini quest'anno facciano davvero una squadra in grado di competere dato che nelle precedenti esperienze erano retrocessi immediatamente

[Anticonformista]

In altri periodi sarei stato d'accordo con te ma quest'anno ho la sensazione che il Castiadas possa avere delle difficoltà dal momento che la crisi da quelle parti si sente dato che il turismo quest'anno è in netta flessione.Poi magari mi smentiscono e faranno davvero uno squadrone, però io al momento non li metterei davanti a tutti.Per il resto sono d'accordo con te Ossese Atletico Uri Nuorese e Ilvamaddalena saranno le squadre da battere e sinceramente spero che i maddalenini quest'anno facciano davvero una squadra in grado di competere dato che nelle precedenti esperienze erano retrocessi immediatamente

Infatti queste sono giusto le sensazioni iniziali, in questi due mesi ne sentiremo di cotte e di crude tra accordi che salteranno e rapporti tra dirigenti che adesso sembrano idilliaci e poi si incrinano per qualche motivo, società che non si iscrivono e società a cui improvvisamente arrivano aiuti grossi..
tutte queste impressioni troveranno conferma o smentita quando il mercato entrerà nel vivo..
Poi ti immagini, minimo l'Idolo fa il doppio salto e ci frega a tutti i quanti

[chicco83]

Infatti queste sono giusto le sensazioni iniziali, in questi due mesi ne sentiremo di cotte e di crude tra accordi che salteranno e rapporti tra dirigenti che adesso sembrano idilliaci e poi si incrinano per qualche motivo, società che non si iscrivono e società a cui improvvisamente arrivano aiuti grossi..
tutte queste impressioni troveranno conferma o smentita quando il mercato entrerà nel vivo..
Poi ti immagini, minimo l'Idolo fa il doppio salto e ci frega a tutti i quanti

Il Castiadas è una squadra abituata a lottare sempre per vincere (almeno in eccellenza)e i soldi non sono mai mancati.Al di la di questa stagione dove effettivamente il Carbonia aveva quasi il loro stesso budget, negli anni si sono potuti permettere i migliori giocatori e questo ha fatto la differenza.Poi in serie D dove i soldi non bastano se non li spendi bene i nodi sono venuti al pettine.
Sull'Idolo non penso che starà nelle parti alte ma non si sa mai, la loro è una politica corretta seguita in altri territori ad esempio da Villasimius e qui nel sulcis dal Cortoghiana.Vanno a cercare quei giocatori che hanno giocato per Lanusei Tortolì e altre squadre del circondario che per una serie di motivi non sono potuti restare in quei club e che però possono ancora fare la differenza.Uno su tutti Lorenzo Cocco che ha vinto due campionati di eccellenza sia con il Tortolì sia con il Muravera.Ma anche quell'attaccante ex Lanusei che aveva esordito in D dopo che c'era voluto parecchio tempo per tesserarlo (arrivando dall'Africa c'erano state diverse lungagini)

[chicco83]

Il Ghilarza riparte da Massimiliano Pani ma sarà rivoluzionata la rosa: diversi addii e primi arrivi

Il Ghilarza riparte da Massimiliano Pani. Il tecnico giunto a stagione in corso, dopo la separazione da Simone Cirina (in panchina nelle prime 5 giornate) e la squadra guidata da Giovannino Muro fino alla 17ª giornata, resta alla guida dei giallorossi per il prossimo campionato di Eccellenza che vedrà tante novità sia nello staff tecnico che nella costruzione della squadra.

Intanto, il riconfermato tecnico monserratino potrà avvalersi della collaborazione e competenza di Guido Fenza (che conosce bene dai tempi del Progetto Sant'Elia) e presto si definirà anche il preparatore dei portieri, che sarà una figura ben conosciuta dai due tecnici.

Il sodalizio del presidente Salvatore Fadda vede la riconferma del difensore Fabio Chergia e per il capitano classe 1990 sarà la 12ª stagione in maglia giallorossa. Per il reparto arretrato restano anche Matteo Atzei, Gianluca Dessolis e il portiere classe 2001 Giovanni Carta, il centrocampista Andrea Girseni (molto richiesto sul mercato) e i giovani Stefano e Roberto Oppo (entrambi del 1999), Davide Caddeo (del 2000) che escono dalle classi di fuoriquota. Il club punterà molto sugli altri giovani che ben hanno figurato la scorsa stagione come Matteo Fenu, Adriano Spano, Simone Puliga, Nicholas Marras (tutti del 2001), Danilo Paniccia (2003) e Matteo Marras (2004) mentre verranno aggregati altri ragazzi del fiorente vivaio giallorosso.

Sul fronte degli arrivi spicca il portiere Enrico Galasso (1993, ex Ferrini) e l'esterno sinistro Simone Contu (1997, ex Arbus e La Palma) ma la società sta definendo gli acquisti di un difensore centrale, un centrocampista di costruzione e un attaccante. Nei prossimi giorni verranno ufficializzati. Lasciano il Ghilarza il portiere Massimo Fadda, i centrocampisti Giulio Pinna e Antonio Pili, gli attaccanti Alessandro Pusceddu e Alessandro Manca.

Da Diariosportivo.it

[Anticonformista]

Contento per Pani e il Ghilarza, gli auguro tanta fortuna. Spostandoci al medio campidano invece ho come l'impressione che per il nuovo campionato di Eccellenza vogliano mettere su un grande Guspini, oltre al portiere Fortuna del Carbonia che hai detto ieri chicco, è arrivato anche Antonio Fantasia dall'Ossese e sicuramente seguiranno altri colpi interessanti. Certo da qui a fare le pulci ad un Castiadas, ad una Nuorese o all'Ilva ce ne passerà ma chissà che non esca fuori una rosa per competere nei playoff. Chi invece perderà tantissimo sarà probabilmente l'Arbus dove molti giocatori stanno firmando con la Monteponi. Probabilmente se non tapperà queste lacune la cugina del mediocampidano potrebbe essere la prima che al momento "spicca" nei bassifondi a dover lottare veramente con fatica per salvarsi.