Spareggi per la C/2 1977-78

[nike]

Una curiosità: c'è qualcuno che conosce il motivo per cui, negli spareggi in questione che dovevano decretare la quarta classificata, automaticamente ammessa all'istituenda Serie C/2, non furono previsti i calci di rigore dopo i tempi supplementari, facendo invece ricorso all'anacronistica "monetina"?

[ars72]

Il motivo direi abbastanza misterioso anche se all'epoca la monetina era ancora uno strumento "moderno" ( ricordo gli Europei del 1968 o la Roma nella coppa delle coppe del 1970).

Quello che non mi è chiaro riguardando le classifiche finali della serie D 1977/78 è lo spareggio del girone E tra Viareggio e RM Firenze.

https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_D_1977-1978

A differenze degli altri gironi qui si disputo' lo spareggio tra la sesta e la settima con la Cerretese quinta classificata ripescata già per meriti sportivi.
L'anomalia è anche data dal fatto che questa partita fu disputata lo stesso giorno degli altri spareggi per il quarto posto, quindi evidentemente era già prevista come gara decisiva per la promozione nella serie C/2.
Tra l'altro la Rondinella fu l'unica delle perdenti allo spareggio a non essere poi ripescata.

[Dorico]

L'allora Anconitana fu la vittima della "monetina" nello spareggio di Macerata contro l'Osimana, finito 0 a 0 al 120'.
Quel lancio avvenne negli spogliatoi di fronte a pochi testimoni e per certi versi ancora oggi resta misterioso, tanto che sono fiorite nel corso degli anni varie leggende metropolitane: da quella secondo la quale il lancio non ci fu, ma si stabilì di far vincere lo spareggio all'Osimana perchè l'Anconitana era già sicura del ripescaggio per "meriti sportivi" a quella del dirigente dell'Osimana che diede un cazzotto a quello dell'Anconitana e poi prese la monetina in mano dicendo di aver vinto.

[messinese12]

a quella del dirigente dell'Osimana che diede un cazzotto a quello dell'Anconitana e poi prese la monetina in mano dicendo di aver vinto.

[nike]

L'allora Anconitana fu la vittima della "monetina" nello spareggio di Macerata contro l'Osimana, finito 0 a 0 al 120'.
Quel lancio avvenne negli spogliatoi di fronte a pochi testimoni e per certi versi ancora oggi resta misterioso, tanto che sono fiorite nel corso degli anni varie leggende metropolitane: da quella secondo la quale il lancio non ci fu, ma si stabilì di far vincere lo spareggio all'Osimana perchè l'Anconitana era già sicura del ripescaggio per "meriti sportivi" a quella del dirigente dell'Osimana che diede un cazzotto a quello dell'Anconitana e poi prese la monetina in mano dicendo di aver vinto.

Al di là delle leggende, come fu quella che riguarda il lancio della monetina nella vittoria dell'Italia contro l'Urss nel 1968; al di là della rivalità tra Ancona e Osimo, che teoricamente dovrebbero tornare a riaffrontarsi nella prossima stagione agonistica (a proposito: Anconitana è il "vecchio-nuovo" nome che spero resti per sempre, anche se parecchi tifosi dorici pare non gradiscano...), la stranezza di quegli spareggi fu proprio il ricorso a un epilogo che era già stato superato dalla storia: i calci di rigore esistevano già dalla metà degli anni Sessanta e peraltro furono utilizzati per decidere la vincente della Coppa Italia 1973 (Milan) e 1974 (Bologna), oltre che il campionato europeo 1976 (Cecoslovacchia). Perché non furono introdotti in quegli spareggi resta un mistero...

[Ares]

Quello che non mi è chiaro riguardando le classifiche finali della serie D 1977/78 è lo spareggio del girone E tra Viareggio e RM Firenze.

https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_D_1977-1978

A differenze degli altri gironi qui si disputo' lo spareggio tra la sesta e la settima con la Cerretese quinta classificata ripescata già per meriti sportivi.
L'anomalia è anche data dal fatto che questa partita fu disputata lo stesso giorno degli altri spareggi per il quarto posto, quindi evidentemente era già prevista come gara decisiva per la promozione nella serie C/2.
Tra l'altro la Rondinella fu l'unica delle perdenti allo spareggio a non essere poi ripescata.

Il regolamento prevedeva la promozione diretta in serie C2 delle prime 4 classificate di ogni girone.
La 5^ e la 6^ classificata di ogni girone potevano chiedere il ripescaggio.
Nel girone E, Viareggio e Rondinella terminarono entrambe al sesto posto con 39 punti e quindi si rese necessario uno spareggio per stabilire a chi spettasse il sesto posto, con possibilità di ripescaggio.
Perdendo lo spareggio, alla Rondinella si classificò al settimo posto, senza alcun diritto di far domanda di ripescaggio.

Visto che siamo in argomento, vorrei far notare invece un'altra anomalia.
Solamente in un girone non vi furono ripescaggi, il girone C.
Considerando che in più gironi venne ripescata anche la sesta squadra classificata, non sarebbe stato più giusto ripescare tutte le quinte classificate, per poi destinare i posti rimasti alle seste.
La quinta del girone C, il Dolo, a quei tempi era un'ottima società, da tre anni ai vertici della classifica e sicuramente non inferiore a Rhodense, Cerretese, Civitavecchia, Cassino o Francavilla.
Quindi, come mai non venne ripescata ?
Che abbiano avuto un peso importante fattori extracalcistici ?
A me, a distanza di quarant'anni, sono rimaste grosse perplessità.

[Web]

Anche io seguii con interesse quegli spareggi allora, che bene ricordo pur essendo passati quaranta anni e allora ero solo un ragazzino. Però ci furono diverse anomalie nei ripescaggi che fecero discutere. Tu citi giustamente il Dolo, che dopo quella ghiotta occasione non mi pare riuscì più a raggiungere il professionismo. Io aggiungerei anche nel girone A, il mancato ripescaggio della Novese, arrivata sesta, squadra che vantava addirittura la passata conquista di uno scudetto. Ora non ricordo più quali fossero i criteri per i ripescaggi per le quinte classificate, oltre al solito bacino d'utenza che allora andava per la maggiore, ma ricordo benissimo le proteste e polemiche che ci furono all'epoca. Anche la Novese non raggiunse mai più il professionismo ed anzi è appena ripartita dalla Terza categoria

[Ares]

Anche io seguii con interesse quegli spareggi allora, che bene ricordo pur essendo passati quaranta anni e allora ero solo un ragazzino. Però ci furono diverse anomalie nei ripescaggi che fecero discutere. Tu citi giustamente il Dolo, che dopo quella ghiotta occasione non mi pare riuscì più a raggiungere il professionismo. Io aggiungerei anche nel girone A, il mancato ripescaggio della Novese, arrivata sesta, squadra che vantava addirittura la passata conquista di uno scudetto. Ora non ricordo più quali fossero i criteri per i ripescaggi per le quinte classificate, oltre al solito bacino d'utenza che allora andava per la maggiore, ma ricordo benissimo le proteste e polemiche che ci furono all'epoca. Anche la Novese non raggiunse mai più il professionismo ed anzi è appena ripartita dalla Terza categoria

I criteri lasciavano ampia discrezionalità decisionale e quindi si prestavano benissimo a "pastette".
Perfetta anche la tua osservazione sulla Novese, ma il Dolo fu l'unica quinta classificata a non essere ripescata: palese ingiustizia !
Tra l'altro, alla vigilia dell'ultima giornata, la squadra granata era seconda in classifica a pari punti con la Mestrina.
Nell'ultima giornata il Dolo perse a Conegliano lo scontro diretto, la Mestrina pareggiò a Legnago e l'Adriese sbancò Belluno.
Conseguentemente, Conegliano, Mestrina e Adriese raggiunsero quota 39 punti e superarono il Dolo, che restò ancorato a 38 punti.
Ricordo che a Dolo, nonostante la beffa finale, fossero convinti di ottenere il ripescaggio e ci furono non poche polemiche quando vennero rese note le squadre ripescate.
Nella stagione successiva partì con i favori del pronostico, ma incappò in una stagione negativa, terminando in un anonomo centroclassifica, con Venezia e Pordenone promosse.
Quella fu la mazzata finale per la squadra veneziana, che comincio una lenta discesa, cogliendo una rocambolesca salvezza nella stagione 1982-83 e retrocedendo in Promozione al termine della stagione 1983-84, nella quale colse solo 9 o 10 punti.
Una curiosità sulla disastrosa stagione della retrocessione: durante tutto il campionato il Dolo vinse un'unica partita, ironia della sorte contro il Conegliano, che cinque anni prima le aveva sbarrato la strada del passaggio in C2.

[Web]

In quello sfortunato Dolo, allenato dall'ex calciatore e rugbista Romolo Camuffo, ricordo in particolare l'esperto mediano Lauro Pomaro, che giocò in A nella Spal, e un allora giovane Angelo Trevisan, che negli anni Ottanta diventò una colonna difensiva del Genoa in serie B. Nella Novese dell'epoca invece spiccava la presenza in campo di un certo Giampiero Ventura...