SERIE D - GIRONE F, 2016-'17

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“Associazione messa ai margini”: clamoroso strappo tra la tifoseria e la società rossoblù.

Linea dura del presidente Daniele Landolfi in accordo con gli associati di ‘Noi siamo il Campobasso’: “Se la società rimane questa non possiamo più garantire il nostro appoggio. Manca la chiarezza, non abbiamo più interlocutori”. Il termine ultimo per iscriversi in serie D si avvicina (il 12 luglio): “Vogliamo sapere quale sarà il destino del Campobasso, ci possono dire se dobbiamo ‘morire’ di nuovo?”.

[Jesi 1927]

Intanto la Jesina si muove: arrivano i difensori Matteo Giorni dal Sansepolcro e Federico Gremizzi dalla Maceratese oltre al centrale di centrocampo Luca Magnanelli dal San Teodoro.

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Novità del giorno dal Molise: spunta l'ipotesi che il Macchia possa trasferirsi a giocare in Serie D a Campobasso, se il Campobasso Calcio dovesse fallire.

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Iscrizione o non iscrizione, questo è il problema: tifosi in ansia per il futuro rossoblù.

Campobasso. “Si iscrive o non si iscrive?”. “Rischiamo un altro fallimento?”. Interrogativi che risuonano da giorni a Campobasso, dove all’improvviso si è tornato a parlare di calcio per il corso, davanti ai bar storici e semplicemente a casa, davanti alla tv, al pc o leggendo il giornale. Anzi, si discute più che altro di vicende societarie, per forza di cose. E sì, perché dalla fine del campionato in poi lapreoccupazione è stata una soltanto: cercare di capire se ci fosse un futuro per l’attuale società rossoblù. E l’arcano non è stato svelato quando mancano soltanto pochi giorni, poche ore diremmo, alla scadenza dell’iscrizione in serie D.

Mercoledì 12 luglio è il termine ultimo per presentare la domanda. E solo in quella data si saprà tutta la verità, ovvero se il Campobasso di Perrucci, Aliberti e Merola sarà in grado di andare avanti o meno. Fino ad oggi le versioni sono state discordanti, con l’ex patron della Salernitana più pessimista e il dirigente campobassano maggiormente possibilista.

Ma nelle ultime ore a mescolare un po’ le carte in tavola ci ha pensato Adelmo Berardo. L’ex presidente dei Lupi dal 1996 al 2001, infatti,ha trovato un accordo con il Macchia d’Isernia, formazione che ha diritto alla serie D, avendo vinto l’Eccellenza ma da sola non è in grado di affrontare la quarta serie. In pratica, Berardo, con un gruppo di imprenditori, ha assicurato l’iscrizione della formazione pentra grazie alla disponibilità del presidente Mario Mariani, ma per farla giocare a Campobasso. Un’ipotesi 2 che sta stuzzicando parecchi tifosi, ma altri non vogliono sentire parlarne. Insomma, ore di attesa e di ansia che dovrebbero terminare mercoledì.

Intanto, l’associazione ‘Noi siamo il Campobasso’, che ha praticamente tolto l’appoggio alla società Ssd Città di Campobasso, resta vivagrazie ai suoi associati che continuano a versare sul conto per diventare soci. Così il presidente Daniele Landolfi: «Ringraziamo Francesco Anzovino, i mitici fratelli Marano, e diamo il benvenuto a Giovanni e Vincenzo Lomma, che entrano a far parte della nostra grande famiglia. Questa è passione, questa è vicinanza, questo è amare il Campobasso. Confrontiamoci, lavoriamo e versiamo le quote, questo è il modo di operare che conosciamo, le chiacchiere lasciamole ad altri».
(Pubblicato il 08/07/2017)

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11/07/2017 - OLYMPIA AGNONESE, OK L’ISCRIZIONE IN SERIE D. CACCIA AL PATRON.

In attesa di sapere se anche il Campobasso parteciperà al prossimo campionato di serie D, l’Olympia Agnonese esce allo scoperto: sarà regolarmente ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D, l’undicesimo consecutivo per il club granata. La fumata bianca questa mattina, 11 luglio, nella sala giunta del Comune di Agnone.

Alla presenza del primo cittadino, Lorenzo Marcovecchio, della sua vice, Linda Marcovecchio, del consigliere Germano Masciotra e di storici dirigenti quali Fernando Sica, Antonio Melloni, Carmine Vecchiarelli, Gelsomino De Vita, Giuseppe Marinelli, Franco Paolantonio, Carmine Masciotra, Vittorio Patriarca, si è concordato unanimemente di proseguire l’avventura nel torneo di quarta serie che tante soddisfazione ha regalato a società, città e tifosi. L’iscrizione al torneo sarà regolarizzata domani mattina online con il versamento di diciannovemila euro più la fidejussione bancaria di trentunomila euro. Una somma raggiunta grazie all’azionariato popolare.

«Continuare l’avventura in quarta serie è un grande segnale. Grazie a tutti», il commento del sindaco. A Sica, Marinelli, Paolantonio e De Vita il compito di intercettare il nuovo numero uno granata

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Lupi, termina l’era Perrucci: l’ormai presidente saluta la piazza. In rossoblù arriva Turi: “Rappresento un gruppo di imprese di caratura internazionale. A giorni organigramma e squadra”.

È terminata ufficialmente l’era di Giulio Perrucci alla presidenza del Campobasso. Un incontro con la stampa in Piazza Municipio per ufficializzare la cessione al gruppo campano, rappresentato da Alberico Turi, del 38% del pacchetto azionario dei lupi, detenuto dal numero uno del club rossoblù, che entro la settimana lascerà la carica che riveste da quattro anni.

In realtà, i nuovi proprietari del Campobasso non hanno acquistato soltanto il 38% di Giulio Perrucci, ma come ci ha confermato telefonicamente lo stesso Turi “il gruppo da me rappresentato, composto da diverse aziende che operano in vari settori a livello internazionale, sta acquisendo ben oltre la maggioranza assoluta del club”.

“A breve la cordata – sottolinea Alberico Turi – verrà a Campobasso per presentare il nuovo organigramma: dal presidente, al vice, al direttore generale, passando per il direttore sportivo, il team manager, lo staff tecnico, medico e sanitario. Sarà uno staff di primissimo livello. In questo momento, però, preferiamo silenzio attorno al club, perché siamo in una fase che ci vede al lavoro per completare la parte burocratica e quella sportiva, considerando che, a breve, inizierà il ritiro precampionato. Chiediamo scusa a tutti quelli che tengono a cuore le sorti del Campobasso e alle istituzioni, ma appena pronti ci presenteremo alla piazza. Campobasso è un capoluogo di regione e, come tale, va trattato con rispetto. In ogni regione vanno fatti dei distinguo tra le squadre delle città e quella del capoluogo regionale deve sempre avere le attenzioni maggiori. Il Campobasso Calcio è patrimonio dell’intero Molise”.

La squadra sarà in ritiro entro due settimane? “Credo anche prima. Tra due settimane già guarderemo oltre”.

Per Perrucci “la società, adesso, ha 72mila euro di debiti in meno, ma è inutile negare che il passivo persiste e parte di essi resteranno in capo al sottoscritto, che ha agito in nome e per conto della società. C’è da dire, però, che le decisioni sono state sempre prese collegialmente, comprese quelle su allenatori e giocatori. I debiti, sostanzialmente, sono stati accumulati da parte di tutti coloro che hanno fatto parte del Campobasso in questi anni”.

“Sono orgoglioso – ha precisato Perrucci – di aver iscritto il Campobasso, evitando l’ennesimo fallimento, ma, al contempo, rammaricato per aver dovuto cedere il club fuori regione. Sono dispiaciuto, invece, perché il presidente del Macchia e qualcun altro stavano già festeggiando il nostro funerale, così come chi mi è stato sempre vicino non ha esitato a voltarsi verso chi avrebbe voluto la nostra fine per costituire una nuova squadra”.

Perrucci, stimolato da qualche tifoso, ha anche lanciato qualche frecciata agli ex compagni di viaggio. “Chi ha messo mano al portafogli va sempre ringraziato – ha proseguito l’ormai ex presidente dei lupi – Non posso non concludere questa mia esperienza con una riflessione e, al contempo, una domanda che lascio alla piazza: perché chi ha contribuito alle scelte, pure a quella di puntare a vincere il campionato, ha giocato allo scaricabarile? Tutti hanno contributo a scrivere sia le pagine positive sia negative di quella che, per me, resterà una grande esperienza di vita”.

[Jesi 1927]

La Jesina riporta a casa Lorenzo Carotti. Il centrocampista, esodato a Parma a 16 anni, ha giocato sempre in Serie C (ad esclusione di una esperienza in serie B con la Cremonese) con le maglie di Como, Cremonese appunto, Pavia, dove fu anche capitano, Benevento, Maceratese e Fano.

[Jesi 1927]

Ieri sera la presentazione, da oggi al lavoro. Speriamo bene. Avanti Leoncelli!!!

[peppetermoli]

Jesi 1927, ma secondo te se il girone sarà il "solito" (molisane, abruzzesi e marchigiane) si può già ipotizzare quali saranno le squadre che punteranno alla vittoria?

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A Campobasso il d.s. dovrebbe essere Pavarese che molti di voi ricorderanno protagonista del famoso Salernitana-Nocerina di qualche anno fa per il quale lo stesso Pavarese venne squalificato per oltre 3 anni (salvo poi avere un condono da parte della FederCalcio). L'anno scorso ha operato come d.s. nel Modena.

[Jesi 1927]

Jesi 1927, ma secondo te se il girone sarà il "solito" (molisane, abruzzesi e marchigiane) si può già ipotizzare quali saranno le squadre che punteranno alla vittoria?

Qui nelle Marche punteranno alla promozione il solito Matelica e la Vis Pesaro. Monticelli e Jesina tenteranno di migliorare il torneo appena trascorso (ho i miei dubbi in ambo i casi), vedo bene a centro gruppo la Recanatese specie se prende Molinari che ha lasciato la Fermana. Castelfidardo dovrebbe lottare per la salvezza così come Sangiustese e Fabriano Cerreto, i cartai stanno comunque facendo un buon mercato con tanti giocatori esperti per la categoria.

Se poi si iscriverà l'Ancona credo che la massima ambizione possa essere quella della salvezza.

Per il Molise sai senz'altro meglio tu la situazione anche se le difficoltà estive mi fanno pensare che non si punti ad una Serie C. Per l'Abruzzo non so nulla, se torna L'Aquila penso sia una candidata al successo finale.

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L'Olympia Agnonese sicuramente avrà come obiettivo la salvezza, sul Campobasso non saprei... hanno cambiato proprietà e ad oggi anche io faccio fatico a inquadrarli su che tipo di torneo faranno.

A proposito proprio di Campobasso nelle ultime ore la società ha ufficializzato l'arrivo di Foglia Manzillo come allenatore; la squadra partirà in ritiro mercoledì prossimo per Serino (provincia Avellino). La società ha ufficializzato anche i primi acquisti: si tratta dei portieri Salsano (di proprietà del Chievo e che vanta esperienze in Serie D con Rapallobogliasco e Cavese) e Landi (Vultur Rionero), del difensore Del Duca (ultima stagione tra Grosseto e San Severo), del centrocampista Mariano (ultima stagione al Madre Pietra Dauna) e dei giovanissimi Scognamiglio e Strianese, entrambi provenienti dal settore giovanile della Juve Stabia.

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La Molisana in serie A col Benevento. Ma sarà sponsor anche per calcio e basket di Campobasso.

Campobasso. Uno sponsor tutto molisano per il Benevento promosso in serie A un mese fa: ci sarà il logo del pastificio “La Molisana” sulle magliette dei calciatori giallorossi che per la prima volta scenderanno in campo contro big del calibro di Juve, Milan o Inter.
La notizia è ufficiale anche se non ancora annunciata dalla famiglia Ferro: nel prossimo campionato e nel successivo l’impianto di produzione di pasta alla zona industriale del capoluogo sarà il principale sponsor della squadra che si trova a settanta chilometri da Campobasso.

L’eterna rivalità tra le due formazioni non sarà però acuita da questa sponsorizzazione: i cugini Ferro, infatti, hanno intenzione di investire un po’ di soldi anche nel Campobasso Calcio (rilevato da due imprenditori campani), come pure sulla squadra femminile di basket, la Nuova Cestistica, che dovrebbe giocare al Palaselvapiana sempre in serie A.

Le ragioni di questa decisione saranno spiegate nel dettaglio dai proprietari del pastificio nelle prossime settimane. Ma è facile ipotizzare che il sostegno economico ai soli giallorossi avrebbe scatenato un vespaio di polemiche velenosissime nella tifoseria rossoblù. Potrebbe essere proprio questa la motivazione alla base della scelta dei Ferro di sostenere finanziariamente, seppur in misura minore rispetto al Benevento, la squadra cittadina la quale, dopo una stagione modesta, tornerà a giocare in autunno sui campi di calcio ancora una volta in serie D.

Molto più vantaggioso per “La Molisana” sarà comparire sulle divise dei giallorossi: la visibilità che potrà dare al pastificio la serie A, sia a livello nazionale che internazionale, è ineguagliabile. E per un marchio leader che esporta in tutto il mondo e conta numeri da capogiro, l’ingresso nel business calcistico era probabilmente un passaggio obbligato.

Da anni ormai si parlava di questo salto: evidentemente a contrada Colle delle Api si aspettava che anche altri, in altri campi ma sempre nel Meridione, fossero capaci di brillare come hanno fatto loro in questi ultimi sei anni quando hanno raccolto la sfida raddoppiando le assunzioni e diventando il quinto pastificio in Italia.

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Campobasso in ritiro in Irpinia. Sei tesserati al momento, Minadeo resta come dirigente.

Ore 16.30, via Terminio, campo sportivo di Serino, entroterra avellinese. È l’appuntamento che la nuova società del Campobasso – che deve ancora farsi conoscere dai tifosi e dall’intera piazza – ha dato ai tesserati per mercoledì 26 luglio. Parte il ritiro, dopo un’estate tribolata a dir poco, carica di punti interrogativi e all’improvviso scossa dall’ormai prossimo approdo nel capoluogo di una cordata di fuori regione. Campana, per la precisione. Ma di questioni societarie si parlerà più avanti. Notizia di servizio: si alloggerà nel Grand Hotel Serino fino a sabato 5 agosto.

E sì, perché nel frattempo sono stati messi sotto contratto diversi giocatori. Anzi, partiamo dallo staff tecnico. Alla convocazione risponderanno in primis Antonio Minadeo, unico superstite dei Lupi, che ufficialmente è indicato come dirigente. Ricoprirà un ruolo di collante, di collegamento se vogliamo, tra la società e la squadra, e soprattutto con l’ambiente. Dunque, non mansioni da direttore sportivo – decisione presa tra l’altro in accordo con i nuovi proprietari – quanto da punto di riferimento per i colori di cui sempre stato degno rappresentante.

Come si sa da un paio di settimane, il timoniere sarà Antonio Foglia Manzillo. Classe ’73, di Napoli, nella passata stagione ha guidato il Nardò nel girone H di serie D agganciando l’ultima posizione utile per la disputa dei playoff. In precedenza, Serpentara, Mugnano, Terracina, Marcianise, Matera, Pomigliano, giovanile Juve Stabia, Aversa Normanna, Gragnano, Internapoli. Nella categoria è considerato uno dei migliori allenatori da diversi addetti ai lavori. È zemaniano, ma non disdegna, ultimamente, la difesa a cinque, o a tre se volete. Ed eccolo al completo lo staff: Gianmarco Schiavoni sarà il preparatore atletico (con tanto di abilitazione a Coverciano, ndr), l’ex Avellino Pasquale Visconti il mister dei portieri e ci sarà anche Carmine Cocchiarella, già allenatore nel settore giovanile della Juve Stabia.

Spulciando tra i primi acquisti, molti sono under. Due provengono dai giovani della Juve Stabia: i centrocampisti classe ’98 Vincenzo Scognamiglio e Domenico Strianese. Poi i portieri Mario Landi (’97), dalla Vultur Rionero, e Matteo Salsano (’97) dal Chievo Verona. Ha già parecchia esperienza, invece, il difensore Pietro Del Duca, lo scorso anno al San Severo. È una vecchia conoscenza del tecnico, il quale l’ha allenato già due stagioni fa al Serpentara. Per Del Duca già tanta serie C alle spalle: nel 2010/2011 al Fano (23 presenze), l’anno successivo al San Marino (27 gare), poi sette match col Frosinone in C1 e 26 ad Aprilia in C2. Per lui anche la militanza nel Valle d’Aosta e nel Grosseto, entrambe in D. Proviene invece dalla Madre Pietradauna il centrocampista Pietro Gerardi (’94). Ha un passato nei settori giovanili di Salernitana e Juve Stabia. Questo il quadro tecnico al momento, aspettando qualche colpo.

Passando al club, dopo la conferenza di Giulio Perrucci che ha annunciato di aver ceduto il suo 38 percento al nuovo futuro presidente del Campobasso, Alberico Turi, che fa capo alla Dl Group dei fratelli De Lucia, si aspettano con ansia le novità ufficiali. Ovvero una conferenza stampa che chiarisca protagonisti, obiettivi, scenari e strategie dopo il passaggio di testimone.

(Pubblicato il 25/07/2017)

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Non so quale sia la vera attendibilità... ma il sito campobasso.iamcalcio lancia la notizia di un possibile "ritiro" dell'Olympia Agnonese.

http://campobasso.iamcalcio.it/article/ ... rie-d.html

Olympia Agnonese: vicino il clamoroso ritiro dalla Serie D.

Ancora ventiquattro ore e poi si avrà l’ufficializzazione del futuro dell’Olympia Agnonese. Dopo la riunione di ieri sera, nella sede sociale, la partecipazione al prossimo campionato di Serie D è sempre più a rischio. A far precipitare la situazione, il no di Candido Bucci, Nicola D’Ottavio e Mauro Marinelli che, senza le dovute garanzie economiche, non se la sentono di accettare e illudere la città. Non hanno sortito gli effetti sperati, gli sforzi di Fernando Sica, Giuseppe Marinelli, Gelsomino De Vita e Franco Paolantonio di trovare una tranquillità economica per salvare l’undicesima stagione in quarta serie della società granata che se dovesse abbandonare la Serie D, potrebbero ripartire dalla Prima Categoria. Proprio venerdì scorso, infatti, sono stati ufficializzati i gironi di Eccellenza e Promozione.