Wallace ha scritto:Maremma ha scritto:Io nemmeno un po'.
Intanto parliamo di una società con trascorsi assai più lusinghieri delle varie Lucchese, Campobasso e Brindisi, tanto per citare capoluoghi che detengono il record di fallimenti.
Ma al di là di questo non comprendo dove sia la vergogna: cosa dovrebbero fare a Venezia? Eclissarsi dal panorama professionistico perché vilipesi da quattro cialtroni nell'ultimo decennio? Tirarsi indietro a favore di un Parma che a gennaio ha speso un milione in costo di cartellini e se tra qualche anno si ritrova punto e a capo ci sarà poco da gridare allo scandalo?
Ben altre le vergogne nel calcio:
- permettere a certi dirigenti di fare ancora il bello e il cattivo tempo con incarichi non meglio specificati (Leonardi recentemente a Latina, tanto per restare in tema)
- far ripartire dalla D squadre che falliscono due mesi prima dalla Lega Pro.
-autorizzare l'esercizio sportivo a società non amministrate da mesi e che magari riescono pure a salvarsi (Pisa), o ad altre che non versano contributi Inps e ritenute Irpef e il 31 agosto invece di ritrovarsi dove meriterebbero (fuori dal calcio) vincono la sentenza davanti al TAR nonostante i pareri negativi di Lega e CONI (Paganese).
Giusto per puntualizzare, senza spirito polemico:
1. I 3 fallimenti in 12 anni sono un record esclusivo del Venezia;
2. La "vergogna" del ripartire dalla D dopo il fallimento il Venezia l'ha conosciuta tutte e tre le volte;
3. Come ho già scritto, non sono i veneziani a doversi vergognare ma chi gestisce un sistema che de-responsabilizza chi gestisce le società, x cui si possono disputare campionati al di sopra delle proprie possibilità, penalizzando così le società oneste, pagando di fatto con la semplice perdita di una categoria, come chi è retrocesso magari all' ultima giornata, magari penalizzato proprio dalle società di cui sopra ...
Pienamente d'accordo, si dovrebbero perdere 2 categorie o quantomeno fare ripartire da un livello regionale e non nazionale. A maggior ragione in casi del genere anche perchè il titolo sportivo viene assegnato dal sindaco che si va a fidare di certa gente.
Il punto 3 è verissimo ed è una vergogna tutta nostra: abbiamo 10 squadre su 22 nell'attuale Serie B che sono fallite nell'ultimo decennio ed ora si ritrovano lì con 4 club che mirano alla Serie A (Spezia 2008, Pisa 2009, Avellino 2009, Perugia 2010, Pro Vercelli 2010, Salernitana 2011, Spal 2012, Ascoli 2014, Bari 2016, Latina 2017), nell'attuale Serie C abbiamo 2 capoliste su 3 che sono fallite negli ultimi 5/6 anni con il girone B che addirittura vede Venezia, Padova e Parma ai primi 3 posti, 3 squadre fallite negli ultimi 3 anni. Almeno metà di queste squadre inoltre stanno vivendo il periodo migliore della loro storia passata o recente (sicuramente per Spezia, Pro Vercelli, Spal, Latina) il che non è sicuramente frutto della programmazione quanto di spese insostenibili (vedi esempi come Lanciano, se a Latina vanno in C chi li salva?).
Prendiamo il caso di una squadra a me simpatica come l'Ascoli: società retrocessa dalla Serie B e praticamente fallita. Ci si iscrive ad un campionato di Serie C1 senza retrocessioni e lo si disputa in modo indegno. Intanto arriva il fallimento e con l'esercizio provvisorio si riesce a mantenere la categoria. Intanto viene fondata una nuova società che eredita il titolo sportivo con a capo un multimilionario. Anno successivo: promozione in Serie B in barba a chi l'anno prima si è fatto il culo perdendo i playoff e l'anno dopo si ritrova fregato da una squadra che manco doveva esserci.
Il segnale che si dà è quello del poter barare tanto mal che vada quella piazza tra 2/3 anni starà anche meglio.
Questa Jesina qui è una squadra fantastica, vogliamo la Champions League, al Carotti col Real Madrid!!!