CalcioDiEccellenza

LEGA PRO - GIRONE C 2015-'16

Akragas
Benevento
Casertana
Catania
Catanzaro
Cosenza
Fidelis Andria
Foggia
Ischia
Juve Stabia
Lecce
Lupa Castelli Romani
Martina Franca
Matera
Melfi
Messina
Monopoli
Paganese

Catania e Monopoli le due incognite

Mexxina ha scritto:Catania e Monopoli le due incognite

E se fossero Monopoli e Gubbio, col Catania nel girone A?

lucky luke ha scritto:

Mexxina ha scritto:Catania e Monopoli le due incognite

E se fossero Monopoli e Gubbio, col Catania nel girone A?

Non si può escludere a priori, ma sarebbe insensato.

Lecce e Foggia un gradino sopra a tutte sulla carta
Subito sotto Benevento e Juve stabia, poi Matera,Akragas e Cosenza.

Ma notizie del Catanzaro??

Altro campionato di transizione?

Mexxina ha scritto:Ma notizie del Catanzaro??

Altro campionato di transizione?

Ad oggi sono una delle squadre più ridicole del girone, ma da qui al 31 il loro presidente ha promesso diversi rinforzi di spessore(Taddei ecc.).
Questo il comunicato dei tifosi catanzaresi di qualche giorno fa:

Uesse: tifosi, “Siamo preoccupati. Ci attende un triste destino”

“Dopo l’ulteriore delusione dovuta dalla brutta prestazione fornita dalla squadra a Vibo Valentia al Memorial Pacilè, la tifoseria è giustamente preoccupata.
Pur tenendo conto di essere in agosto e dei pesanti carichi di lavoro, si è dovuto purtroppo registrare un ulteriore passo indietro sul piano del gioco, proprio quando ci si aspettava di intravedere dei miglioramenti nelle prestazioni dei singoli e di conseguenza di tutta la squadra giallorossa. E’ quanto si legge in una nota congiunta dei tifosi del Club Pietro Torrini, Catanzaro Club, Club Banelli, Centro Storico 1911, Club Palanca di Lido, G.Improta di Isola e club Palanca di Sellia. I supporters, ormai convinti che la squadra non si all’altezza della situazione, scrivono che “Purtroppo le amichevoli fin qui disputate hanno chiaramente dimostrato l’inconsistenza della struttura tecnica della squadra in tutti i reparti.
A tale proposito la tifoseria organizzata, giustamente preoccupata, vuole girare alla Società la domanda che tutti i tifosi si pongono: “ E’ questa la squadra con cui la Società intende affrontare l’ormai prossimo campionato di Lega Pro?”
Tale domanda nasce dalla considerazione diffusa che con questa squadra il Catanzaro rischia di non avere un futuro ma un triste destino.
Certi che la Società, con in testa il Presidente Cosentino, saprà recepire lo stato di disagio della tifoseria, restiamo in attesa di un forte segnale sul fronte degli acquisti che necessitano alla squadra, per affrontare un dignitoso ma onorabile campionato, nel giusto rispetto che il nostro blasone merita”.

Nuclei Sconvolti CS ha scritto:Lecce e Foggia un gradino sopra a tutte sulla carta
Subito sotto Benevento e Juve stabia, poi Matera,Akragas e Cosenza.

Per me favoritissime Lecce, Catania e Foggia.

Gioventù Biancoceleste ha scritto:

Nuclei Sconvolti CS ha scritto:Lecce e Foggia un gradino sopra a tutte sulla carta
Subito sotto Benevento e Juve stabia, poi Matera,Akragas e Cosenza.

Per me favoritissime Lecce, Catania e Foggia.

Il Catania col -12 farebbe molta fatica..quasi impossibile arrivare primi...

ars72 ha scritto:Il Catania col -12 farebbe molta fatica..quasi impossibile arrivare primi...

Vero, però potrebbe bastargli arrivare al 3° o 4° posto e poi vincere i playoff per risalire subito in Serie B. E comunque è possibile uno sconto di punti di penalità nella sentenza di 2° grado, visto che l'accordo tra l'avvocato Chiacchio ed il PM Palazzi era per un -5 molto più recuperabile...

Qualcuno dovrebbe anche accorgersi che la penalità di 12 punti risulta molto più pesante in un campionato a 18 squadre, con 4 partite in meno per recuperare. Chissà se i geni della lega riescono a capirlo...

pietro43 ha scritto:Qualcuno dovrebbe anche accorgersi che la penalità di 12 punti risulta molto più pesante in un campionato a 18 squadre, con 4 partite in meno per recuperare. Chissà se i geni della lega riescono a capirlo...

sarà ridotta a -9

Però sta storia dei ripescaggi mi convince e non mi convince; nel senso che, nel nostro caso, la squadra ha una buona rosa per la D (roba da zona play-off). Almeno questo è quello che trapela nell'ambiente degli addetti ai lavori.
Adesso c'è la possibilità che (francamente io credevo concreta almeno 2 settimane fa') il Monopoli farà parte di questo girone. Il problema è che, secondo il mio parere, la squadra annasperà nella zona bassa col rischio serio di retrocedere; anche perché il campionato partirà il 6 Settembre e noi siamo ancora "senza categoria" e indietro nella preparazione atletica.
E poi, mettiamo che veniamo ripescati, non potremo certo partecipare alla Coppa Serie D e tanto meno il quella di C, vero?
D'altro canto, hai visto mai, la B dista una sola categoria...

E' GUERRA TRA LE DUE LUPE. AMELIA: "C'È CHI PER I GIRONI SI MUOVE DIETRO LE QUINTE", REPLICA DI CERRAI: "SEI APPENA ARRIVATO, NON RISULTI TESSERATO, E TI PERMETTI DI OFFENDERE?"

"Dedicati a costruire una buona squadra anziché diffondere la cultura del sospetto!"


Se le scelte del Comitato regionale per l’Eccellenza hanno creato qualche malumore (su tutti quello del Città di Ciampino), quelli della Lega Pro hanno provocato reazioni molto forti. La più netta e mediaticamente “pesante” è stata quella della Lupa (Castelli Romani) che si è affidata al suo elemento più rappresentativo, il presidente onorario (e al momento portiere titolare) Marco Amelia, per esprimere tutta la propria insoddisfazione per l’inserimento nel gruppo C. «In tanti anni di calcio di cose strane ne ho viste parecchie – ha tuonato l’ex campione del mondo sul sito ufficiale della Lupa -, ma questa davvero mi mancava: a 33 anni ho scoperto che la geografia è diventata un’opinione. A detta di chi prende le decisioni, la composizione dei gironi è stata stabilita sulla base di un “criterio prettamente geografico”, con alcuni “correttivi legati a valutazioni logistiche e infrastrutturali”. Dunque, nel Girone B ci va una squadra (la Lupa Roma) che ha sede a Roma ma gioca ad Aprilia, provincia di Latina e che, a rigor di logica (e di geografia), sarebbe molto più comoda e raggiungibile per le formazioni del Girone C, tradizionalmente composto dalle squadre del Sud Italia, che arrivando in aereo atterrano a Fiumicino, distante una cinquantina di chilometri. Così non è, perché i famosi “correttivi legati a valutazioni logistiche e infrastrutturali”, sotto l’influsso di qualche forza misteriosa, spostano la logica e il buon senso in direzione opposta». Una scelta «paradossale che crea un danno economico enorme dovuto all’aumento delle spese di trasferta e un mancato introito derivante da un minore afflusso (e quindi un minore incasso) di tifosi ospiti» definiti da Amelia “parte lesa di questa vicenda, assieme alle società”. Ma è nel passo successivo che il portiere nativo di Rocca Priora calca la mano. «Per chi investe nel calcio con lungimiranza, facendo spesso sacrifici, per chi ci lavora con dedizione e impegno per portare professionalità in un calcio spesso schiavo dell’improvvisazione, per chi lo segue con interesse e passione nonostante mille scandali e difficoltà, queste sono cose che davvero fanno passare la voglia. Il calcio è uno sport, ma una società di calcio è un’azienda e come tale andrebbe gestita. Ma come è possibile rispettare un business plan, pianificare un budget, organizzare e strutturare una società, essere appetibili per gli sponsor e per gli investitori, se le istituzioni sportive che dovrebbero far rispettare le regole sono le prime a stravolgere la logica del sistema, ostacolando di fatto ogni possibilità di programmazione? La spiegazione spesso si trova rispondendo alla domanda “Cui prodest?“. Già, a chi porta vantaggi tutto ciò? Probabilmente a chi si muove dietro le quinte, a dispetto delle regole e del rispetto degli altri. Se questo è il calcio che predica la riduzione dei costi, degli sprechi, degli organici per investire sugli impianti sportivi e sui settori giovanili, beh, forse è il caso di rivedere qualche cosa perché questo in prospettiva è un sistema fallimentare». Una presa di posizione che non è passata inosservata agli occhi del presidente della Lupa Roma Alberto Cerrai, letteralmente infuriato come si legge nella replica pubblicata sul sito ufficiale della sua società. «Sei appena arrivato, non risulti tesserato come Presidente, e non capisco con quale spirito ti permetti di offendere, fin quasi a calunniare, la mia società e gli organi federali per il fatto che sei stato messo nel girone C e la mia Lupa Roma nel girone B. Se nel calcio sei stato un buon n.12 nel mondo dirigenziale, in cui ribadisco non hai tessera, dimostri di faticare ad avere anche un posto in panchina. Ingeneri forme di sospetto di cui tutto il mondo del calcio ne farebbe volentieri a meno e, soprattutto in un momento come questo, in cui difficoltà di carattere etico ancor che prima che finanziario sono evidenti.
Se fino ad oggi ti ricordavo con tenerezza per aver vissuto con un numero 12 sulle spalle, per aver fatto il tuo primo annuncio su Balotelli o per aver dichiarato le tue difficoltà conoscitive di una materia semplice quale l’algebra, senza dimenticare l’ultima uscita a vuoto (non dialettica) in quel di Sassari (goal e sotto 1 a 0), oggi, avrò un motivo in più per ricordarti: come uomo privo di conoscenze elementari e promotore di pianti inutili e offese gratutite. La tua Lupa Castelli gioca nel girone C mentre la mia nel B per il semplice fatto che, come sempre fatto negli ultimi anni (studia prima di parlare), il criterio usato è quello geografico. E se avessi studiato avresti saputo che una società viene identificata in un luogo piuttosto che in un altro non sulla base del campo in cui gioca ma sulla base di dove ha ubicata la sua sede legale.
La tua sede è a Frascati mentre la mia a Roma. Adesso che lo sai rifatti un viaggio con il tuo google map. Ma forse tu non sai neanche dove sia la tua sede legale e per questo parli a vanvera. Ma sarebbe stato sufficiente che tu fossi venuto alle riunioni e avresti capito evitandoti questa ennesima prestazione da n.12.
Credo che dopo l’algebra tu abbia anche problemi di Geografia e di regolamenti.
A questo punto mi viene il sospetto che tu abbia proprio un problema con tutto il mondo dell’istruzione a partire dalla Costituzione Italiana che tanto insegna in termini di comportamenti da tenere per essere interprete di una vita civile. Devi sapere che io sono stato un grande tifoso della Lupa Castelli Romani e questo per stima verso le uniche due persone (Sandro e Piero) che hanno saputo regalare a questa Regione e Città un successo sportivo di cui tu ne sei stato partecipe tanto quanto me: cioè zero. Il loro stile non lo ritrovo nel tuo……..si vede che c’è stato un cambio. Detto ciò, ti aggiungo anche che hai parlato sin troppo presto perché, forse, preso nei tuoi pianti inutili, non ti sei reso conto che ci sono dei ricorsi in atto e delle decisioni della Procura Federale in corso che potrebbero ulteriormente cambiare questo scenario. Nessuno ad oggi può dire se inizieremo realmente il 6 settembre e nessuno può ancora dire se giocheremo a 54 o 60 squadre o una via di mezzo tra 54 e 60. Ti consiglio di dedicarti a costruire una buona organizzazione e una buona squadra invece che perdere tempo a parlare di cose che non conosci e ad offendere terze persone diffondendo la cultura del sospetto.

La mia Lupa Roma giocherà nel girone B o C seguendo le decisioni delle autorità competenti, proprio come già accaduto lo scorso anno con successo e gioia. E ti posso garantire che nel girone C, da tanti definito il girone dell’inferno, avrai modo di conoscere tante brave persone, tante belle piazze, e tante società di spessore che il solo conoscerli sarà un vero onore».
Per la Lega Pro, già afflitta da gravissime problematiche organizzative (basti pensare che mercoledì verrà discusso al Coni un ricorso per riportare il numero di squadre complessive a 60 invece delle attuali 54), un’altra bella “mazzata mediatica”

ilmessaggero.it

Amelia ha sbagliato un po' i toni