Supporters in Campo e VeneziaUnited No al calcio spezzatino

Squadre che prima erano nei dilettanti e hanno fatto il salto nel professionismo
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::gheitvintidò::
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Supporters in Campo e VeneziaUnited No al calcio spezzatino

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Supporters in Campo e VeneziaUnited: “No al calcio spezzatino”
http://www.veneziaunited.com/allnews/su ... pezzatino/

Contro il calcio-spezzatino in Lega Pro arriva la presa di posizione unitaria di Supporters in Campo e di tutte le associazioni di tifosi che si riconoscono nell’iniziativa che, lo ricordiamo, è formata da supporters e gruppi di supporters che promuovono la diffusione di modelli sostenibili di proprietà e gestione (governance) delle società sportive e delle istituzioni sportive, attraverso la partecipazione dei supporters nei processi decisionali e nella proprietà delle società e delle istituzioni, in riconoscimento del valore che i supporters rappresentano per lo sport e in riconoscimento del loro essenziale ruolo. Di seguito il comunicato ufficiale sottoscritto anche da VeneziaUnited:

Lega Pro Channel e “calcio spezzatino”

Supporters in Campo in nome e per conto dei 18 supporters trusts e dei supporters aderenti, manifesta l’assoluto disaccordo e contrarietà in merito al progetto della Lega Italiana Calcio Professionistico (“Lega Pro”) denominato “Lega Pro Channel”.

Ci riferiamo, in particolare, alla decisione di fare disputare le 30 partite di ciascuna giornata di campionato di Lega Pro suddivise in ben 4 differenti giorni, in 10 diversi orari spesso impossibili per i supporters, agli annunciati turni infrasettimanali (tutti diversi tra di loro) e relativi anticipi nonché alla speciale giornata del 6-7 gennaio 2015.

Tale decisione rischia di dare il colpo di grazia al legame tra società sportiva e i propri supporters, che sono la linfa vitale del calcio. Lo spezzettamento del calendario e l’eccessiva offerta televisiva determineranno un’ulteriore disaffezione dei supporters (i pochi rimasti) delle società sportive di Lega Pro. Al contrario, vi è urgente bisogno di iniziative e di progetti che consentano di riannodare il perduto legame tra la società sportiva e il proprio territorio, la propria storia e la propria comunità di riferimento.

Solo iniziative e progetti così disegnati consentono di attrarre l’attenzione di forze economiche, inclusi gli sponsor e i media, in generale. Ciò è vero, a maggior ragione, nelle divisioni calcistiche in cui, a differenza di altre, l’esperienza della partecipazione, della storia e del legame con un territorio, costituiscono un valore ben superiore rispetto al gesto tecnico e (sportivamente parlando) allo “spettacolo sul campo di gioco”.

Le decisioni prese rivelano l’assenza di qualsiasi considerazione per i supporters, i quali sono il cuore del gioco. “Il calcio senza i tifosi perde la propria anima” non è uno slogan. È una verità sia nel significato più profondo sia per l’aspetto economico: l’intera industria sportiva è fondata sulla passione e sui supporters.

Inoltre, una logica organizzativa dei campionati così fortemente emulatrice di quella che presiede agli altri campionati professionistici e alla loro dimensione metropolitana ci pare una contraddizione rispetto all’idea della “Lega delle Cento Città” che, con merito, la Lega Pro ha propugnato negli anni più recenti. In questo senso, la preservazione del rito domenicale e della sua contemporaneità è uno degli elementi culturalmente più potenti a disposizione della Lega Pro. Esso verrebbe sperperato dall’istituzione di un “calendario-spezzatino”.

Come Supporters in Campo ha già affermato, qualsiasi proposta o intervento che si proponga un diverso rapporto tra società sportive e supporters, per essere efficace, deve partire dalla conoscenza e dal riconoscimento della centralità dei supporters come protagonisti al centro del gioco. Dove questo è stato compreso, le conseguenti azioni hanno consentito di riportare presenze negli stadi e passione (e, per l’effetto, risorse economiche).

A differenza di quanto avviene in altri Paesi, che vengono citati quasi alla noia in ogni occasione dalle stesse istituzioni, in Italia nessuna decisione viene presa ascoltando i supporters. Di più: non si conoscono affatto i supporters.Anche in questa occasione i supporters sono stati completamente ignorati e non vi è stata alcuna considerazione nei loro confronti.

Si è dovuto attendere 10 giorni prima del previsto avvio del campionato di Lega Pro per sapere quando e a che ora si sarebbero disputate le partite in uno dei 10 diversi orari spalmati nei 4 giorni tra il venerdì ed il lunedì. In Germania nella Dritten Bundesliga (terzo livello del calcio tedesco) a giugno sono stati comunicati il calendario, le date e gli orari definitivi fino alla decima giornata in programma a fine settembre. Nella Evostik League (settimo livello del calcio inglese), il calendario definitivo arriva fino a novembre. Gli esempi stranieri riportati sono da indicare come virtuosi e fecondi per un’ampia presenza dei supporters negli stadi. Al contrario, la formula di calendario proposta dalla Lega Pro rischia di disincentivare anche il più fedele e appassionato dei supporters e il proposito di “riportare la gente allo stadio” si rivela una chimera. I supporters delle società sportive di Lega Pro attendono di sapere, per le giornate successive ai primi 2 turni, quando potranno sedersi davanti alla tv (alcuni), recarsi allo stadio (altri, sempre meno), organizzare una trasferta (quasi nessuno ormai).

Peraltro, dalle informazioni pubblicamente disponibili non è possibile neppure apprezzare quali siano i costi (diretti e indiretti) che sosterrà la Lega Pro per il progetto né quali siano i ricavi che deriveranno dal canale web tv “Lega Pro Channel” e con quali criteri i proventi netti saranno destinati alle società di Lega Pro e per iniziative dei supporters.

Supporters in Campo, quale organizzazione rappresentativa dei supporters trusts, nella pubblicazione “Il calcio senza tifosi perde la propria anima” (cfr. Capitolo 5) ha raccomandato, tra l’altro, il coinvolgimento attivo dei supporters nei processi decisionali anche delle Leghe .

Supporters in Campo opera, e ha sempre operato, per il dialogo, offrendo la propria fattiva, costruttiva e propositiva collaborazione per il riconoscimento del valore e del ruolo dei supporters e, conseguentemente, per la nascita e la crescita di società di calcio sostenibili. La storia e l’esperienza dei gruppi che costituiscono Supporters in Campo, le iniziative locali e quelle nazionali, unitamente ai risultati raggiunti, ne sono concreta testimonianza.

Auspichiamo, quindi, che orari e giorni dei turni di campionati possano essere rivisti per preservare i valori sopra indicati e per il perseguimento dell’obiettivo della crescita delle società di calcio e di uno sport sostenibile, confidando altresì in un’apertura al dialogo e al confronto democratico nelle decisioni.

LA GAZZETTA Lo spezzatino tv indigesto ai tifosi “Così stadi vuoti”
http://www.veneziaunited.com/allnews/la ... adi-vuoti/

Arriva sulle pagine de La Gazzetta dello Sport la protesta di Supporters in Campo contro il calcio spezzatino. E’ il sempre attento Marco Iaria a dare conto del comunicato redatto dall’iniziativa nazionale che riunisce supporters e gruppi di supporters che promuovono la diffusione di modelli sostenibili di proprietà e gestione (governance) delle società sportive e delle istituzioni sportive. Il comunicato, sottoscritto anche da VeneziaUnited, si rivolge alla LegaPro dettagliando i motivi dell’opposizione dei tifosi. L’attenzione che il più importante quotidiano sportivo italiano dedica all’argomento è sintomo di quanto fondati siano gli argomenti, di seguito l’articolo completo:
Lo spezzatino tv indigesto ai tifosi “Così stadi vuoti”

I 18 supporters trust sono contrari ai nuovi orari «Si crea disaffezione, bisognava saperlo prima»

Le ragioni del business e quelle del cuore. Se la Serie A si è venduta anima e corpo alle tv in cambio di un miliardo di euro all’ anno, la Lega Pro prova a uscire da un certo anonimato con un’ operazione, quella del canale del campionato, ancora da verificare nella dinamica costi- ricavi. È il trionfo del calcio- spezzatino che fa venire l’ orticaria ai tifosi. E non deve sorprendere, quindi, la dura presa di posizione dei 18 trust di tifosi aderenti a Supporters in Campo e alla rete europea Supporters Direct, che si batte da anni per mettere i tifosi al centro della scena.

Rivoluzione Da questa stagione il campionato è rivoluzionato, con i turni dei tre gironi spalmati dal venerdì al lunedì in tredici fasce orarie. Partite tutte in diretta in streaming su sportube. tv, quindi attraverso il pc e i dispositivi mobile, nel nuovo canale tematico Lega Pro Channel, frutto della partnership tra la Lega e Sportube. tv. I supporters trust non ci stanno. Negli ultimi tempi anche in Italia sta prendendo piede la partecipazione attiva dei tifosi nella vita della società: ad Ancona due rappresentanti del trust siedono nel cda con diritti di veto su sede, colori e marchio; a L’ Aquila il trust nomina il responsabile del club per i rapporti con la tifoseria. Fare qualcosa per la propria squadra del cuore, sentirsi parte integrante di un progetto: ecco la loro mission. Per questo esprimono «l’ assoluto disaccordo» al progetto Lega Pro Channel. «Lo spezzettamento del calendario e l’ eccessiva offerta televisiva determineranno un’ ulteriore disaffezione dei supporters delle società di Lega Pro. Al contrario, vi è urgente bisogno di iniziative e di progetti che consentano di riannodare il perduto legame tra la società sportiva e il proprio territorio». Supporters in Campo, che pure aveva tessuto relazioni proficue con Macalli e Ghirelli, si sente esclusa dai processi decisionali e denuncia gli effetti negativi di un’ emulazione della Serie A. «Una logica che ci pare in contraddizione rispetto all’ idea della Lega delle cento città propugnata in questi anni».

Preavviso L’ altra nota dolente è la tempistica. «Si è dovuto attendere 10 giorni prima dell’ avvio del campionato per sapere quando si sarebbero disputate le partite. In Germania nella Dritten Bundesliga (3° livello) a giugno sono stati comunicati il calendario e gli orari definitivi fino al decimo turno. Nella Evostik League (7° livello del calcio inglese), il calendario definitivo arriva a novembre. In Lega Pro si rischia di disincentivare anche il più fedele dei tifosi e il proposito di “riportare la gente allo stadio” si rivela una chimera».
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Re: Supporters in Campo e VeneziaUnited No al calcio spezzat

Messaggio da Unionista »

Ho visitato il sito di sportube. I tifosi delle società dovrebbero andare allo stadio, ma per chi come me non è un tifoso può guardarla su internet, tanto allo stadio non ci sarei andato. Potrebbe essere una buona iniziativa se i tifosi locali andassero in massa allo stadio. Comunque è un casino, troppe partite e oggi non so quale scegliere //112
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