ECCELLENZA SARDEGNA 2014-'15

I 28 gironi di Eccellenza
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Anticonformista
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

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Però! Non lo avrei mai detto che un giocatore del genere sarebbe andato al Calangianus..che intenzioni avranno?
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VANBASTEN70
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da VANBASTEN70 »

Continua la sua campagna di rafforzamento la societa giallorossa del Calangianus :
Acquisti Societa Calangianus Lucas surber argentino, Cristian Viani attaccante,non ha certo bisogno di presentazioni,dopo tanto vagabondare x le squadre del sud,ha vestito tra l altro le maglie di Sinnai, Porto Corallo, Castiadas .Ma il suo marchio di bomber lo ha lasciato con la maglia del Lanusei dove ha vinto il campionato di Promozione ,segnando 20 gol ,e l anno dopo in eccellenza ottiene il pass anche x la D,grazie alla doppietta in semifinale con l Albalonga che vale la Serie D.Viani Approda per la prima volta al nord sardegna con la maglia del calangianus,Altri acquisti Nicola murgia portiere, pasquale Crasta portiere 96, Rosselli Roberto centrocampista, Carboni Andrea esterno basso, Alessio Senes attaccante.ex Sporting Siniscola,da tanti considerato il nuovo Siazzu,classe 93 esterno basso,ragazzo molto promettente,cresciuto nel San Teodoro,continua la sua carriera nello Sporting Siniscola dove esplode letteralmente segnando 18 gol.

I riconfermati capitan Andrea Gori ,Deriu Gigi , Tusacciu Gian Mario, Nicolli Domenico, Corongiu Gabriele, Inzaina Paolo, Bua Riccardo 97.Mentre il Nughedu Santa Vittoria(l anno scorso terza categoria girone Oristano)da il benvenuto al mediano MARCO PUTZOLU che nonostante le tante richieste decide di accasarsi alla societa Nughedese .In bocca al lupo a tutti

Anche il Karagnany ,(terza categoria Girone Olbia-Tempio) con la nuova riforma Figc promosso in secon da categoria unificata non sta certo a guardare e continua la sua campagna di rafforzamento ingaggiando(prima volta x lui come tecnico) il nuovo mister Antonio Ciaffiu,ex bomber capocannoniere del Luogosanto in seconda ,dove si laurea capocannoniere del torneo oltre ad aver portato la sua squadra alla promozione in Prima categoria.Primo tassello x la squadra gallurese e il difensore Gianmarco Pischedda ,ex Calangianus e Tempio

http://www.tuttocampo.it/Sardegna/News/ ... omberViani#!
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VANBASTEN70
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Messaggio da VANBASTEN70 »

IL PORTIERE ANTONIO SECHI FIRMA X IL TERGU

Dopo Carrucciu Ricardo, Meloni Fabrizio arriva la firma anche del portiere Antonio Sechi già alla corte di Lorenzoni alla Torres e con cui ha vinto il campionato di serie D, Andrea Mura classe 1988 forte centrocampista ex Lanusei, Bazzoni Gabriele classe 1995 e reduce dall'esperienza con Lanusei autore di 5 gol, Palmisano Giuseppe centrocampista da tre anni ha fatto un gran bene al Fertilia e Mangrella Giuseppe autore nell'equivalente categoria campana di 24 reti. Si continuerà a lavorare x allestire una squadra che ben figuri nel campionato di Eccellenza(in attesa anche dell'esito della richiesta di ripescaggio x la D) in vista del 27 Luglio, data fissata per il primo giorno di ritiro.

http://www.tuttocampo.it/Sardegna/News/ ... maXIlTergu#!
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VANBASTEN70
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da VANBASTEN70 »

In attesa dei ripescaggi in serie D il Castiadas inizia a calarsi sul mercato e acquita i suoi primi gioielli. La società Asd S.c. Castiadas ha appena tesserato Totò Bruno ( ex Porto corallo) classe 1991. Per Totò è un ritorno a casa infatti milito' come fuori quota nel Castiadas sia in Eccellenza che in serie D negli anni 2009-2011. Inoltre dalla San Francesco arriva un ottimo fuori quota, Massimo Corona un centrocampista avanzato dai piedi buoni, classe 1998.In bocca al lupo castiadas x il ripescaggio,Tuttocampo ti augura di vederti in Serie D....

http://www.tuttocampo.it/Sardegna/News/ ... Classe1991#!
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chicco83
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da chicco83 »

Il Castiadas mette a segno la prima operazione di mercato: ha firmato Totò Bruno ex Porto Corallo

Il Castiadas mette a segno la prima operazione di mercato. Non è una sorpresa perché il nuovo tecnico Andrea Piccarreta l'aveva già anticipato ma questa sera è arrivata la firma di Salvatore Bruno, la scorsa stagione protagonista del Porto Corallo (6 gol da difensore centrale) insieme con l'allenatore-giocatore che l'ha voluto con sé anche in quest'altra esperienza sarrabese. Per il quasi 24enne palermitano si tratta di un ritorno in biancoverde avendo giocato per la prima volta nella stagione 2009-10 in Eccellenza e trovando la promozione grazie al ripescaggio dopo aver raggiunto la finale nazionale dei playoff, poi è rimasto la stagione successiva in serie D mentre nel 2011/12 passò al Progetto Sant'Elia in serie D dopo la preparazione. Rientrato in Sicilia ha giocato con il Licata, il Raffadali e il Real Avola, lo scorso settembre la chiamata sempre di Piccarreta per il Porto Corallo e ora la firma in biancoverde.

Il Ghilarza dà qualità al centrocampo, firma Angelo Marci

Il Ghilarza si sta conquistando l'oscar del mercato se non altro perché è attivissima con le trattative, che poi chiude puntalmente. Come quella relativa ad Angelo Marci, centrocampista di qualità classe 1986, che ha firmato col club oristanese dopo i primi contatti partiti qualche settimana fa.

«Sono veramente contento della scelta fatta - dice il 29enne di Settimo San Pietro - torno in Eccellenza e lo faccio in una società organizzata e composta da dirigenti seri. L'impressione è stata ottima e spero di ripagarli sul campo. Non conosco il mister Mannu ma quando ho incontrato le sue squadre mi hanno sempre colpito per organizzazione e grande corsa. Ritroverò alcuni ex compagni come Caddeo, che era un fuoriquota ai tempi di Sanluri, e Cordeddu col quale ho condiviso metà stagione al Lanusei. Non vedo l'ora di cominciare». Il club oristanese del presidente Salvatore Fadda si è assicurato un giocatore eclettico che lo scorso anno ha giocato in Promozione nella Monteponi Iglesias segnando 10 gol di cui la metà quando è stato schierato centravanti. Marci ha un curriculum di tutto rispetto perché era uno dei fuoriquota nel Tempio di Bernardo Mereu che dovette cedere il passo alla Nuorese dei record di Virgilio Perra, il quale lo prese l'anno successivo in serie D. Nel 2006/07 c'è stata l'avventura alla Villacidrese prima delle esperienze fuori dalla Sardegna con la Sanremese (serie D), Sestri Levanti (serie D) e metà stagione in C1 con la Pro Patria. Nel 2010/11 il rientro nell'Isola con la maglia del Sanluri (6 gol in 25 gare), poi ancora fuori, nelle Marche, con la Civitanovese (serie D) e, infine, il definitivo ritorno in Sardegna con il Muravera in Eccellenza per una stagione e mezza, con tanto di vittoria della Coppa Italia regionale, e una mezza stagione al Lanusei per dare il suo contributo alla vittoria del campionato di Promozione. La stagione scorsa era a Iglesias. Il tecnico Mannu si ritrova un giocatore capace di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo a tre, all'occorrenza schierabile anche prima punta per la capacità di saltare molto bene di testa e proteggere la palla spalle alla porta come i più consumati attaccanti.

Nei giorni scorsi il Ghilarza aveva piazzato un altro grande colpo di mercato assicurandosi le prestazioni di Simone Deliperi, nelle ultime due stagioni alla Nuorese in Eccellenza e serie D ma con un grande passato in serie C2 con le maglie di Campobasso, Olbia, Vigor Lamezia, Torres e Igea Virtus. Domani è prevista la firma di Mattia Cordeddu, esterno classe 1988 nelle ultime due stagioni in forza al Lanusei col quale è stato raggiunto l'accordo verbale da una settimana. Gli altri arrivi sono quelli di Mirco Carboni, infaticabile centrocampista ex Tempio, Mattia Caddeo, attaccante ex Sanluri con una esperienza alla Giacomense in Seconda Divisione, e il baby Manuel Piras, attaccante classe 1998 ex Sanluri che mister Mannu aveva con sé nella Rappresentativa Allievi al Torneo delle Regioni.

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chicco83
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Il Tergu Plubium all'attacco, presi l'ex Taloro Lamine Doukar e dalla Campania arriva Giuseppe Mangrella

Importantissima accelerata sul mercato del Tergu Plubium che rinforza principalmente il reparto d'attacco ma non solo.Dopo la decisione di Michele Pulina di andare al Lanusei in serie D, il club del presidente Gian Franco Satta e del patron Antonello Lorenzoni ha incrementato il parco attaccanti, che aveva visto di recente l'arrivo di Fabrizio Falchi dal Ploaghe, con gli acquisti di Lamine Doukar, attaccante classe 1993 che si è messo in luce la scorsa stagione col Taloro (13 gol), e Giuseppe Mangrella, esperto bomber classe 1985 reduce da una stagione prolifica nell'Ebolitana (Promozione campana) con 25 gol. Il 22enne senegalese, punta agile e moderna, è arrivato in Sardegna la scorsa estate tramite la Nuorese, sponsorizzato dal connazionale George Dossou, ex bomber dei barbaricini e molto legato al club verdazzurro. L'attaccante napoletano, invece, arriva grazie ai rapporti tra Lorenzoni e Daniele Piraino, ex direttore generale dell'Ebolitana ma da anni in contatto diretto con la Torres e ora a capo del settore giovanile rossoblù. Infatti, si parla con insistenza anche di un ritorno in Sardegna di Matteo Bisogno, mediano classe '94, ed ex fuoriquota dei sassaresi in Eccellenza e serie D che Piraino portò alla Torres nel 2011. A centrocampo ci sono l'ex Lanusei Andrea Mura (è arrivata anche la firma nel frattempo) e l'esterno Gabriele Bazzoni del '95, mentre è svanita l'ipotesi dell'argentino Hugo Bergese finito nell'Eccellenza laziale.
Ma il Tergu pesca sicuramente anche dal Fertilia perché al club nato dalla fusione tra il Tergu e il Ploaghe arriva il centrocampista Giuseppe Palmisano (1991), capitano dei giuliani retrocessi pochi mesi fa in Promozione, con un passato in serie D con Selargius e Arzachena. Dalla società di Aurelio Ferroni è stato preso anche l'interessantissimo giovane Fabrizio Meloni, classe 1998, terzino e all'occorrenza centrale difensivo con alle spalle una stagione in Eccellenza e tra i convocati del tecnico Graziano Mannu all'ultimo Torneo delle Regioni con la Rappresentativa Allievi. Il tecnico Davide Boncore aspetta nuovi arrivi non fuoriquota anche in difesa, si fa il nome di Tullio Ledda, forte centrale ex Fertilia e Porto Torres ma nell'ultima stagione alla Macomerese.

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chicco83
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Castiadas, la rivincita di Piccarreta: «Tre anni fa un addio non sereno. Avrò una squadra competitiva ma nessuna pressione per vincere»

A Castiadas è di casa, ci ha giocato prima, ci ha allenato e giocato, poi l'ha solo allenato. Andrea Piccarreta, classe 1972, torna in biancoverde, tre anni dopo un addio tumultuoso (ma con un'altra proprietà) a metà stagione e dopo tanti campionati e playoff fatti ottenendo due promozioni in Eccellenza e Serie D. Coi sarrabesi ha pure una retrocessione dalla serie D, che brucia ancora e che entra a far parte dei tanti motivi che l'hanno portato a dire sì alla chiamata del presidente Pierpaolo Piu. «L'addio di tre anni fa non è stato proprio sereno - dice Piccarreta - diciamo che non mi ero lasciato in modo tranquillo con chi allora guidava la società anche se poi ci siamo chiariti. Per me è una sorta di rivincita a da questo ritorno devo tirare fuori un qualcosa in più che mi deve aiutare a fare bene». Un ritorno favorito dalla stagione col Porto Corallo chiusa all'ottavo posto dopo la rivoluzione di dicembre: «Può essere che il campionato scorso abbia contribuito a togliere il prosciutto dagli occhi a qualcuno ma lo sappiamo che una stagione sbagliata può metterti in disparte e una fatta bene può rilanciarti».

In quale categoria giocherà il Castiadas?
«Per un allenatore è sempre meglio avere un qualcosa in più, se dovessimo essere ripescati in serie D mi farebbe solo che piacere, tra l'altro è una categoria che mi ha lasciato molte amarezze al di là della retrocessione. Il Castiadas che fu costruito da gennaio in poi poteva stare ancora in serie D, perciò mi piacerebbe potesse ripetersi una occasione così per togliermi qualche sassolino dalla scarpa. Se dovessimo ripartire da Eccellenza, l'opzione più probabile, lo faremo consapevoli che non sarà facile ripetersi dopo quello che è stato fatto l'anno scorso, andando coi piedi di piombo senza mai pensare di esaltarsi, stando tranquilli e pensando domenica dopo domenica»
L'anno scorso il Castiadas non nascose di volere la serie D, qual è l'obiettivo che il nuovo tecnico deve raggiungere?
«La società ha basi solidissme e sa il fatto suo, il presidente Pierpaolo Piu e il patron Cenzo Zaccheddu non mi stanno mettendo alcun tipo di pressione. Hanno assicurato che mi daranno da guidare una squadra competitiva con la quale ci ritaglieremo il nostro spazio, tutto quello di buono che arriverà sarà ben accetto. Ma non ho nessun tipo di vincolo da assolvere»
Il nome di Piccarreta circolava da oltre un mese, mai pensato che non si concretizzasse più?
«Certo che sì. Con la società ci eravamo sentiti circa due mesi fa, avevo esposto il mio pensiero e la società il suo. In attesa di essere chiamato ciascuna parte faceva le proprie valutazioni, io ho parlato con altre società senza però prendere nessun impegno. La cosa divertente è che tutti sapevano che sarei stato l'allenatore del Castiadas tranne me, la verità è che solo l'altro giorno è arrivata la chiamata definitiva per incontrarmi e pianificare la stagione»
Ancora col doppio ruolo o solo allenatore?
«Quest'anno i ragazzi me li godo dalla panchina, immagazzinando sicuramente più stress ma contento di sedermi e vedere gli altri correre. Se poi torniamo indietro di qualche mese, dico che al Porto Corallo avevo una squadra forte nella prima parte che stava dando fastidio in zona playoff e non c'era bisogno della mia presenza in campo, da dicembre in poi con la rosa smantellata il presidente Massessi è stato chiaro dicendomi che avrei dovuto giocare»
Il Castiadas dello scorso anno perde alcuni pezzi, quanti riconfermati e quanti nuovi?
«È una squadra che va ricostruita, guardando l'altro giorno i tesserati, cioè quelli dai 25 anni in giù, c'è una base di 10 ragazzi quasi tutti furoiquota. Col diesse Luca Massessi stiamo cercando di mettere le fondamenta, delle basi solide, il primo tassello importante è quello di Totò Bruno, non ha ancora firmato ma lo considero come un figlio e anche per lui tornare da ex è una rivincita, vuole dimostrare il suo valore, qui lo dimostrò in parte quando retrocedemmo in Eccellenza e l'anno dopo passò al Sant'Elia dopo la preparazione»
Nel rifare le fondamenta non potrebbe mancare un elemento come Porcu
«La risposta è semplice. Pierluigi è un giocatore importantissimo, vorrei iniziare da lui e Totò Bruno. Sulla sua posizione mi sono già espresso con la società e spero possa essere anche l'anno prossimo un tassello fondamentale del Castiadas»
Dal Porto Corallo, si dice, arriverà qualcun altro col cartellino proprio oltre a Totò Bruno
«Probabilmente sì ma è prematuro fare nomi. Ma sono tanti che vogliono venire al Castiadas. Diciamo che questa crisi economica generale fa diventare i giocatori molto più sfacciati rispetto a prima, ti chiamano direttamente loro e cercano una sistemazione. Siccome li conosci tutti, molti sono amici e ti dispiace anche dovergli dire di no»
Torniamo alla stagione scorsa, come definirla vista che si è chiusa con un sorprendente ottavo posto?
«Potremmo definirla paradossale, perché è successo che abbiamo chiuso a 50 punti di cui 27 nel girone di ritorno quando la squadra aveva subito parecchie defezioni. Ma c'è da dire che nel ritorno alcune squadre mollano, altre si salvano e non ti disturbano e quei punticini in più riesci a farli. È stata una stagione molto positiva, perché la squadra della prima parte di campionato, senza presunzione, si sarebbe potuta divertire fino alla fine, tallonando quelle delle prime posizioni. Ma da dicembre in poi ho avuto le soddisfazioni più grandi perché la rosa era completamente diversa e dai giovani del posto ho avuto risposte gratificanti. A Villaputzu, un paese di 4-5mila abitanti, ci si è resi forse conto che, anziché andare in giro a spendere certe cifre alla ricerca di giocatori che poi non fanno la differenza, ci sono in casa dei giovani che possono stare in Eccellenza e dare il contributo con grande forza»
Che fine farà il Porto Corallo senza il suo allenatore-manager che ha tenuto in piedi la baracca anche dopo dicembre?
«Quello di coinvolgere i giocatori nel progetto è un lato del mio carattere che mi contraddistingue, partecipo attivamente alle cose che costruisco. Sono fiducioso che il Porto Corallo alla fine possa iscriversi, ha delle basi importanti con gli 8-10 giovani locali che sono il 60-70% della squadra, poi il restante 30-40% ce lo metterà un allenatore intelligente, capace di permettere alla società di continuare in questa categoria. Conoscendo il presidente Franco Massessi alla fine si getterà di nuovo nella mischia, è una splendida persona anche se un po' burbero ma che alla fine riesci a convolgere, con me al fianco è stato più semplice per lui programmare due volte la stagione»
Il Porto Corallo riuscì a vincere a Castiadas uguagliato solo dal Lanusei. Quale altra partita è stata la chiave della stagione?
«Vincere i derby nel Sarrabus è sempre una cosa al di sopra di ogni altra partita. Battere in casa loro Castiadas e Muravera, per come eravamo, è stato stupendo. Per quello che ci aspettava nel girone di ritorno, invece, la vittoria a Lanusei è stata decisiva per incrementare il distacco dai playout e dare gli stimoli giusti per andare avanti. Per come è arrivata valeva 12 punti, per il rotto della cuffia a 10' dalla fine e in 9 contro 11, poi facemmo solo barricate contro un Lanusei che arrivava da 4 vittorie di fila, una qualificazione in Coppa Italia ed era in grande salute. Se avessero vinto contro di noi avrebbero dato filo da torcere per il primo posto»
Quali giovani allenati lo scorso anno avranno un futuro?
«Nel ritorno avevo sempre cinque 99' in lista, di cui tre costantemente in campo, che hanno ben figurato e possono ritagliarsi degli spazi importanti specie con un altro campionato sulle spalle. Non posso non citare Alessio Marongiu, il cugino Andrea Marongiu, Fabio Madeddu, così come Michele Seu che è davvero bravo e con ampi margini di miglioramenti oppure Gabriele Agus»
Alcuni di loro li rivedremo a Castiadas?
«Non mi piace disturbare l'operato di altre società specie in quelle in cui ho lavorato. Se non dovesse iscriversi il Porto Corallo qualche giovane lo porterei ma mai e poi mai chiederei alla mia ex società qualche giovane qualora dovesse iscriversi, come penso farà»

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Il San Teodoro farà il 12° campionato di Eccellenza consecutivo, completata la procedura di iscrizione


Il San Teodoro farà l'Eccellenza anche la prossima stagione. Il club gallurese, sul filo di lana, ha perfezionato l'iscrizione per il campionato 2015-16 completando ieri la procedura online mentre domani - giorno di scadenza del termine - provvederà al pagamento completo delle tasse dovute. Il silenzio che aleggiava intorno alla società del presidente Tonino Careddu che, con gli altri componenti del direttivo aveva manifestato l'intenzione di un disimpegno rispetto a quanto fatto nelle quattro precedenti stagioni, lasciava intuire brutti presagi (leggi l'articolo). Ma, nell'ultima settimana, c'è stato perlomeno il passo concreto da parte della nuova amministrazione del sindaco Domenico Mannironi, insediatasi ad inizio giugno, che ha mantenuto fede agli impegni presi erogando una parte dei contributi stagionali che spettano alla maggior società di calcio del paese gallurese. Di sicuro c'è dunque che il club viola parteciperà al 12° campionato di Eccellenza consecutivo, se con l'attuale dirigenza o con una rinforzata da altri imprenditori oppure completamente nuova saranno i prossimi giorni a dirlo. I giocatori non di proprietà sono stati tutti svincolati a metà della settimana appena conclusa, alcuni potrebbero rimanere e altri no, così come aspetta di conoscere il proprio futuro anche il tecnico Tomaso Tatti.

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(19/07/2015)
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

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L'avventura di Antonello Lorenzoni al Tergu Plubium è già finita

L'avventura finisce senza neanche farla iniziare. Antonello Lorenzoni lascia il Tergu Plubium neanche un mese dopo aver contribuito a perfezionare la fusione tra il Tergu di Gianfranco Satta (Promozione) e il Ploaghe di Marco Budroni (Eccellenza). L'ex patron della Torres, che in queste ultime settimane si è prodigato tanto per costruire la squadra affidata a Davide Boncore che parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza, ha deciso di lasciare la società interrompendo la sua collaborazione tecnica in pieno mercato di rafforzamento. La nuova società presieduta da Gianfranco Satta e Lello Mela «ringrazia il DS Lorenzoni per il contributo dato e per quello futuro oltre che per il proficuo lavoro svolto, che consentirà alla società di affrontare la prossima stagione sportiva con la giusta tranquillità». La società ha anche comunicato che in qualità di team manager arriva Omero Tuveri reduce dall'esperienza con il Ploaghe.



Il Tergu Plubium ha fatto richiesta di ammissione al prossimo campionato di serie D (con speranze di ripescaggio quasi nulle) e ha portato a compimento già alcune trattative: il portiere Antonio Secchi (ex Lauras), i difensori Riccardo Carrucciu (ex Castelsardo) e il '98 Fabrizio Meloni (ex Fertilia), i centrocampisti Andrea Mura (ex Lanusei) e Giuseppe Palmisano (ex Fertilia), l'esterno Gabriele Bazzoni (ex Lanusei), gli attaccanti Fabrizio Falchi (ex Ploaghe), il senegalese Lamine Doukar (15 gol col Taloro) e il napoletano Giuseppe Mangrella (24 reti con l'Ebolitana nella Promozione campana). La squadra andrà completata per il 27 luglio, in vista del primo giorno di ritiro.
(20/07/2015)


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Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhh??????????????????????????? ::: ::: ::: ::: ::: :shock: :shock: :shock:
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da chicco83 »

Anticonformista ha scritto:
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhh??????????????????????????? ::: ::: ::: ::: ::: :shock: :shock: :shock:
Lorenzoni non è nuovo a questi colpi di scena mi pare fosse successo la stessa cosa all'Alghero due stagioni fa.Certo che cmq prima fa il mondo a 4 per fare questa fusione poi se ne va via chissà cosa sarà successo
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

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Il Latte Dolce si assicura il talentino del Fertilia classe '98 Luca Scognamillo

Il Latte Dolce scommette sui propri giovani del vivaio ma volge uno sguardo anche ai talenti di altre società e così acquista dal Fertilia l'attaccante Luca Scognamillo, classe 1998, la scorsa stagione lanciato in Eccellenza (2 gol) da Gigi Lavecchia ma ben conosciuto dal tecnico dei sassaresi Massimiliano Paba che l'ha visto crescere quando era alla guida dei giuliani. L'algherese, che il 13 luglio scorso ha compiuto 17 anni, ha partecipato al Torneo delle Regioni con la selezione Allievi guidata da Graziano Mannu.

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Messaggio da chicco83 »

Zaccheddu, tutto male quel che inizia bene: «Castiadas poco corretto, nel calcio si sbaglia sempre il modo per chiudere i rapporti»

Lo stile e l'eleganza hanno sempre contraddistinto il Giampaolo Zaccheddu giocatore (una promozione in C1 col Mantova nel 1986 e 10 reti come il bomber Bortolo Mutti), stesse caratteristiche mostrate da allenatore che lo ha visto guidare Selargius, Arbus, Villasimius e, negli ultimi sei anni, vincere i campionati di Promozione con Progetto Sant'Elia e Pula e ottenere due secondi posti ancora col Pula in Promozione e col Castiadas in Eccellenza, la scorsa stagione. Questo risultato non è bastato per la conferma sulla panchina dei sarrabesi, eliminati nel primo turno dei playoff nazionali senza mai perdere contro il GhiviBorgo. Il club ha ufficializzato, a metà della settimana scorsa, l'arrivo di Andrea Piccarreta, ex tecnico Porto Corallo. L'amarezza e la delusione è tanta ma la compostezza con la quale Giampaolo Zaccheddu ha accusato il colpo resta, visto che il patron del club è il fratello Cenzo e col presidente Pierpaolo Piu i rapporti sono sempre stati ottimi. «So bene che la conferma non è un diritto divino - dice l'ex tecnico selargino - e nel calcio tutto ci può stare ma quando manca la chiarezza e la correttezza allora devo anche difendermi e mettere qualche puntino sulle "i". Fino al 24 maggio (la gara di ritorno dei playoff, ndr) ho conosciuto una faccia di questa società, sempre disponibile con il tecnico e la squadra, e per la quale non ho avuto niente da rimostrare; da tre settimane c'è stata, invece, poca correttezza e mi farebbe piacere sapere cosa sia successo dall'ultimo incontro che ho avuto visto che c'erano tutti i presupposti per parlare chiaro con me».

La voce che il Castiadas potesse cambiare tecnico c'era, si parlava appunto di Andrea Piccarreta ma anche di Bernardo Mereu
«Ma infatti dissi subito a mio fratello: "Non fate come accade in tutte le altre società, parlate chiaro se c'è l'intenzione di cambiare tecnico". Ho ricevuto rassicurazioni e, invece, vengo a sapere dagli organi di informazione che non sono stato confermato e che è stato scelto un altro allenatore. Non è corretto nei miei confronti ma siccome mi sembra non sia stata fatta una valutazione tecnica ma più "politica" e legata alla decisione dirigenziale di fare una sorta di "fusione" col Porto Corallo, il ragionamento l'avrei accettato. Bastava però parlar chiaro, invece c'è quest'andazzo nel calcio e si sbaglia sempre il modo per chiudere i rapporti perdendosi in un bicchier d'acqua. Tutto si può accettare se è fatto con correttezza, così invece ne risponderà la coscienza di chi ha preso questa decisione»
Il rammarico è misto al danno che le panchine sono quasi tutte assegnate?
«In questo senso non sono evidentemente molto fortunato, perché un trattamento simile mi capitò pure con il Progetto Sant'Elia e Pula mentre il Quartu 2000 fu corretto, Sebastian Puddu mi avvisò per tempo che non avrebbe potuto mantenere gli impegni per il campionato mentre stavamo costruendo una grande squadra, fui molto dispiaciuto ma non me la presi come in questo caso. A Castiadas bastava poco, una toccata di stile che non c'è stata visto che il 15 luglio ho letto che non facevo più parte di un progetto. Il rammarico c'è ed è quello di non poter continuare il lavoro con una squadra di prospettiva, con un'età media di 22 anni e dai valori tecnici e morali importanti per iniziare un inizio ciclo vincente a Castiadas. I giovani sono bravi e gli anziani ottimi, un gruppo che è difficile si formi così bene a questi livelli, mi piange il cuore leggere che alcuni stanno andando via e che si disperda quanto è stato fatto. Le negatività le lascio a chi le ha pensate e fatte, non trovo una spiegazione ma posso intuire che quando c'è una specie fusione altri dirigenti portino in dote l'allenatore»
Nelle analisi fatte al campionato di Eccellenza si è detto che il Muravera ha vinto anche perché aveva tenuto il gruppo dell'anno prima, cosa che avrebbe potuto fare ora il Castiadas
«Rimango dell'idea e della convinzione, probabilmente diversa da quella della società, che questo gruppo - con pochi ritocchi - poteva fare bene in serie D e con meno ritocchi ancora poteva ripetere il campionato di vertice in Eccellenza. Qualcuno diceva che la squadra non aveva le "palle", invece era composta da giocatori seri, attaccati alla società e che giocava bene, perché se Mesina ad esempio ha segnato quasi 50 gol l'ha fatto perché è bravo - e infatti mi auguro faccia il salto nei professionisti - ma il merito è stato anche nella qualità del gioco e nei compagni che l'hanno aiutato a segnare così tanto. La squadra aveva una sua fisionomia di gioco e un'idea di calcio, non riesco a trovare negatività in questo gruppo e sono rammaricato che non verrà portato avanti»
Anche sul parco fuoriquota eravate messi bene con alcuni giovani del '97 che ora hanno un campionato di Eccellenza alle spalle
«Può essere che abbia il prosciutto negli occhi ma credo che i nostri fossero tra i migliori fuoriquota del campionato, a detta anche dei miei colleghi. Qualcuno con esperienza in serie D come Cabras, altri in Eccellenza e nelle Rappresentative come Orrù e Frau, a gennaio è arrivato un '96 forte come Satta, ha fatto bene Perra e può dare ancora di più, tra i '97 dico che Tosi è stato tra i migliori mentre Corda è bravo e da migliorare caratterialmente. Mi auguro che rimangano tutti, non bisognava fare grandi cambiamenti ma questo è un discorso che attiene al nuovo progetto e non voglio entrare nel merito»
Torniamo al campionato: siete partiti male, poi avete fatto un gran recupero, trovando la vetta e andando in fuga, il Muravera vi ha ripreso e staccato, voi avete risposto con un ultimo aggancio ma il pareggio con l'Alghero ha fatto sfumare lo spareggio per il primo posto
«Potevamo vincere il campionato, c'erano le possibilità, è vero. Abbiamo fatto una bellissima rincorsa, recuperando e distanziando il Muravera ma poi tutti si soffermano alla gara con l'Alghero. Io dico che bisogna essere bravi in tutte le componenti ma anche avere un pizzico di buona sorte negli episodi, in tutto l'anno. Dire che abbiamo perso il campionato col pareggio contro l'Alghero è limitativo, bisogna andare indietro ancora, ricordare che abbiamo iniziato con una squadra non all'altezza delle prime perché molti giocatori erano fuori per infortunio, in certi ruoli eravamo scoperti. Dopo 9 giornate avevamo 7 punti dalla capolista Lanusei e avevamo altre tre squadre davanti a noi, bastava fare una partenza diversa perché poi, con l'affiatamento raggiunto, per noi è stato un altro campionato. Infine, non va nemmeno dimenticato che la rinuncia del Sanluri ha disturbato il campionato e sfavorito noi che con altre due squadre avevamo giocato contro di loro nel girone di ritorno»
Si può obiettare però sulle scelte di mercato a dicembre. Ad esempio, è stato un errore mollare Arrus diventato determinante nel Muravera?
«Questa è una vicenda mai chiarita ma dovrebbe essere il presidente Più a spiegare il motivo del perché Alessandro è andato via. Noi dello staff tecnico non siamo certo deficienti e sapevamo benissimo che è un ottimo portiere, io poi lo conosco bene perché l'ho avuto a Pula»
Anche l'addio di Simone Farci non si è capito tanto bene
«Io non ho mai messo in dubbio il valore del giocatore, che ho voluto io anche se non l'avevo mai allenato. L'ho seguito in tutti questi anni al Selargius e ne conosco vita e miracoli, è un ragazzo serio oltre che bravo in campo, mi piacciono i giocatori così e, infatti, non l'avrei dato anche se voci di corridoio parlavano che dovevamo tagliarlo. Se fosse stato così glielo avrei detto io di persona invece, due settimane prima del mercato di riparazione, mi ha rivelato che aveva problemi di orari con gli allenamenti e pensava di andar via. Ha fatto una grande gara in Coppa Italia e credevo ad un ripensamento, ha confermato che voleva andare via e non potevo trattenerlo. Ma non era previsto un cambio di giocatori in mezzo al campo da parte mia»
Può essere allora che il giocatore non sentisse la fiducia dell'ambiente?
«Lui ha iniziato la stagione con una tendinite ed era in difficoltà, superato questo periodo stava crescendo e, nel suo momento migliore, è andato via. Non aveva senso privarsi di uno come lui, specie dopo aver trovato determinati equilibri. La scelta l'ha fatta lui, dopo si vociferava che la società avesse voluto cambiare ma se ci fosse stato una imposizione per il "taglio" mi sarei opposto, così come se il giocatore avesse motivato il suo addio con la mancanza di fiducia da parte della società l'avrei fatto rimanere»
Nel mirino delle critiche erano finiti anche Porcu ed Emiliano Melis che poi hanno potuto dimostrare il loro grande valore
«Sulle qualità dei giocatori, su ciò che hanno fatto in carriera e su quanto dato quest'anno, non si possono mettere in discussione. Emiliano andava gestito per via di qualche problema fisico che ha avuto negli ultimi anni, infatti in rosa avevamo abbondanza di punte; sapevamo che potevamo perderlo in alcune gare e penso che l'abbiamo saputo gestire bene, basta vedere il numero di partite fatte e dei gol segnati, ha sempre inciso. Ma quando si parla di giocatori come lui e Pierluigi non ci si deve soffermare sui numeri o sui rimborsi spese presi, ma vedere l'impatto che hanno sulla costruzione di un gruppo, sulla crescita dei giovani fuori e dentro il campo. Di fronte a loro c'è da togliersi il cappello, per l'umiltà che hanno nonostante i trascorsi in carriera. Non è facile a questi livelli vedere in una squadra come il Castiadas una sinergia così elevata tra "anziani" e "giovani", in questo il merito è anche dell'apporto degli altri esperti del gruppo»
Martinez altro capitolo spinoso, non ha mai nascosto di non esser stato utilizzato per il potenziale che aveva
«Con Jaime ho avuto un rapporto chiaro e schietto. Quando è arrivato eravamo secondi in classifica, è stato preso per integrare un reparto che era già abbondante, con tre attaccanti come Mesina, Emiliano Melis e Sarritzu, che stava andando alla grande. Gli ho chiesto di porsi con umiltà, che avrebbe trovato spazio con degli avvicidendamenti e alternanze, quando l'ho utilizzato ha fatto il suo dovere, certo lui chiedeva sempre di giocare, voleva dare il massimo ma non era facile dargli più minutaggi con Mesina che segnava sempre ed Emiliano che andava a formare una coppia affiatata. Sarritzu ad esempio l'ho messo anche esterno di centrocampo, per vincere i campionati bisogna avere una rosa abbondante, Martinez non era contento ma con me ha avuto un comportamento leale e franco, con una parentesi spiacevole quando nella finale dei playoff regionali ha fatto un gesto brutto abbandonando la panchina dopo le tre sostituzioni e passando il finale di gara in tribuna. Lì potevo cogliere la palla al balzo per mandarlo via assecondando la volontà della società che voleva punirlo per il gesto grave. Invece l'ho tenuto perché aveva chiesto scusa, ha fatto una settimana fuori rosa e poi è rientrato in gruppo per i playoff. Può darsi non sia stato contento dell'esperienza a Castiadas ma con me è stato, nel complesso, correttissimo»
Ma proprio perché in attacco eravate ben messi non sarebbe stato meglio prendere un difensore centrale visti gli infortuni?
«L'idea c'era ma non è capitata evidentemente la soluzione giusta o il giocatore che facesse al nostro caso. Potevamo prendere Totò Bruno ma non volevamo fare un torto al Porto Corallo che ci aveva già dato Volpe e si doveva salvare. Sul mercato c'erano giocatori di categoria inferirore ma se dovevano essere una seconda scelta o comunque al pari di Massessi e Boi, per me validissimi, non aveva senso fare quel mercato. Se ci fosse stato il fenomeno da prendere non ero certo uno stupido da oppormi anche perché è venuto a mancare Massessi per diverso tempo a causa di un brutto infortunio»
La gara di ritorno dei playoff ha forse cambiato il destino del Castiadas e di Zaccheddu?
«Non mi sento di dover recriminare sulle due gare col GhiviBorgo, entrambe giocate bene. In questi spareggi trovi sempre squadre organizzate, all'andata abbiamo pareggiato con qualche occasione in più per loro, specie su mischie, ma abbiamo avuto anche la possibilità di vincere con una traversa colpita a 3' dalla fine. Al ritorno abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio e non concedendo nulla, poi è arrivato il pareggio da calcio d'angolo su un nostro errore, ci siamo fatti prendere un po' dalla paura ma diciamo che è mancato quell'episodio favorevole altrimenti sarebbe stato tutto diverso. Nei playoff non abbiamo perso, atleticamente stavamo bene ed eravamo con la testa giusta, peccato non essere arrivati in finale»

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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da Anticonformista »

chicco83 ha scritto:
Anticonformista ha scritto:
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhh??????????????????????????? ::: ::: ::: ::: ::: :shock: :shock: :shock:
Lorenzoni non è nuovo a questi colpi di scena mi pare fosse successo la stessa cosa all'Alghero due stagioni fa.Certo che cmq prima fa il mondo a 4 per fare questa fusione poi se ne va via chissà cosa sarà successo

Però nell'Alghero aveva mollato a metà campionato, mentre qui sicuramente deve esserci stata qualche lite furibonda tanto da convincerlo a non iniziare manco quest'avventura insieme agli altri dirigenti, infondo anche Lorenzoni è un sanguigno come Pitta o Giganti.
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da VANBASTEN70 »

Anticonformista ha scritto:
chicco83 ha scritto:
Anticonformista ha scritto:
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhh??????????????????????????? ::: ::: ::: ::: ::: :shock: :shock: :shock:
Lorenzoni non è nuovo a questi colpi di scena mi pare fosse successo la stessa cosa all'Alghero due stagioni fa.Certo che cmq prima fa il mondo a 4 per fare questa fusione poi se ne va via chissà cosa sarà successo

Però nell'Alghero aveva mollato a metà campionato, mentre qui sicuramente deve esserci stata qualche lite furibonda tanto da convincerlo a non iniziare manco quest'avventura insieme agli altri dirigenti, infondo anche Lorenzoni è un sanguigno come Pitta o Giganti.
di sicuro e certo che lorenzoni e uno che non le manda a dire,l ho incontrato tante volte a sassari sia allo stadio che in giro,e ha un bel caratterino,chissa cosa sara capitato all ionterno della societa,se u7no non gli sta simpatico ,alla torres che era il patron l anno dopo non vceniva riconfermato sicuro.

mi ricordo l anno della promozione in serie d ,confermo solo 5-6 elementi , gli altri trovo la scusa che non li aveva cercati lui ma la societa di conseguenza furono mandati via ,vedi pippia,sanna,falchi,tedde,deliperi e giorico
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Re: ECCELLENZA SARDEGNA 2014-2015

Messaggio da Anticonformista »

Il Tortolì pensa in grande, contattato Bernardo Mereu e continua il pressing su Placentino

Se il Lanusei non si è fermato un attimo in quest'estate di mercato, il Tortolì prova a farlo ora. Coi cugini biancorossoverdi ormai pronti per iniziare la stagione in serie D, il club di Giovanni Cualbu cerca invece di capire se potrà reggere il testimone dell'Ogliastra in Eccellenza per disputare un campionato di vertice. I primi passi sono però molto importanti, perché portano alla scelta del nuovo tecnico che guiderà i rossoblù dopo la parentesi fatta con Mariano Murino. E i passi fatti nei giorni scorsi dalla dirigenza tortoliese conducono direttamente ad uno dei migliori e titolati allenatori sardi: Bernardo Mereu, un nome e una garanza di successo.


Ma proprio per il passato e la carriera del tecnico originario di Triei, che sposa un progetto quando tutte le componenti (società, impianti di gioco e squadra) sono al posto giusto, gli altri passi che dovranno esser fatti per arrivare ad un accordo non sono così immediati. Perché la società deve dimostrare di essere solida e pronta ad allestire e sostenere una squadra di vertice, perché il sintetico del "Fra Locci" è a fine corsa benché abbia ottenuto la deroga per l'utilizzo anche per la prossima stagione da parte della prima squadra e quelle del settore giovanile, perché la rosa dovrà essere all'altezza di lottare per vincere il campionato. Partendo dall'ultimo punto si può dire che la base è buonissima, il Tortolì dello scorso anno ha dimostrato che nella gara secca poteva giocarsela con chiunque (imbattuto con Muravera e Lanusei) e, della rosa dello scorso anno, ha perso per il momento solo Fabio Budroni accasatosi al Calangianus: il capitano e bomber Marco Nieddu non ha firmato col Muravera e potrebbe restare in un Tortolì di vertice, Fabio Cocco è stato il capitano della Nuorese di Mereu che ha vinto in Eccellenza, Antonino D'Agostino e il fratello Alessio sarebbero dei punti fermi, Francesco Martella è un jolly di valore in difesa e a centrocampo, Simone Monni si può sdoppiare a sinistra e al centro della difesa. Importantissimo avere un parco fuoriquota di valore, giovani fatti crescere bene da mister Murino: Gavino Pireddu ('95 centrocampista), Antonio Vincis ('95, attaccante), Luca Pischedda ('96, portiere), Nicola Casula ('96, difensore), Simone Orrù ('96, centrocampista), Alberto Serra ('97, centrocampista), Federico Serra ('98, centrocampista), Salvatore Pizzo ('98, centrocampista), Francesco Frau ('98, difensore), Simone Aversano ('99, attaccante).



Il mercato di rafforzamento, inoltre, potrebbe partire col botto perché Cualbu sta pressando da una settimana Claudio Placentino, ex capitano del Lanusei che in due anni è passato dalla Promozione alla serie D coi biancorossoverdi. L'estroso 32enne di Quartu Sant'Elena è inseguito da diverse società di Promozione ma potrebbe restare in Ogliastra e cercare la terza promozione di fila che andrebbe ad aggiungersi a quelle già ottenute con Sant'Elena, Pula e Samassi. La trattativa è ora in stand-by, il suo arrivo potrebbe dipendere anche da come procederà la tappa di avvicinamento a Bernardo Mereu perché la campagna acquisti, a quel punto, potrebbe evolversi con giocatori del calibro di Marco Manis, ex portiere del Budoni, e Antonio Usai, centrale di difesa che l'allenatore ha avuto alla Nuorese.
(21/07/2015)

DiarioSportivo.it


Il calcio è veramente strano...accade anche questo, poche settimane fa navigavano nell'incertezza e ora sono passati a voler vincere? :wink:
Col Tergu lorenzoniano che perde "credito", un San Teodoro che pareva morto ed è stato ritrovato, un Castiadas che apre le porte ai dirigenti del Porto Corallo, viene nuovamente rigettato tutto nel pentolone e messa in discussione la potenziale fascia di squadre che lotteranno per i vari obiettivi..

presto una nuova classifica dei pronostici.. :roll:
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