Iscrizioni 2013-'14

[Jesi 1927]

jesi, sei felicissimo di vedere queste realtà minori senza pubblico? beh sei in scarsa compagnia. Si perde il senso del calcio, la passione e la folla. Io lo trovo anzi il trionfo del denaro: grandi magnati e zero incassi, come l'Anzhi in Russia. Io, ripeto, lo trovo deprimente. Se sfoglio un almanacco a caso degli anni 60, 70, 80 vedo serie C di altissimo pregio, e medie di 5000 spettatori. Tu ti diverti di più con Renate-Giacomense (87 paganti)? Beato te.

Fermo restando che io guardo il calcio per il gioco non per i tifosi sugli spalti (si è bello vedere coreografie, sentire cantare etc. ma l'amore per questo sport è nel vedere gli 11 in campo rincorrere il pallone), io non dico che preferisco Renate-Giacomense con 87 spettatori giocata a Meda piuttosto che un Ancona-Ravenna con 25000 spettatori al Del Conero. I vari Castel di Sangro, Virtus Lanciano, Cittadella non hanno fatto certo i pienoni in Serie B ma non per questo non devono giocarci e non è bello averle viste/vederle in questi palcoscenici. Dico solo che se queste piccole società si sono meritate la categoria sul campo è giusto che in quella categoria giochino indipendentemente se hanno l'infrastruttura o no. Altrimenti è inutile giocare da Agosto a Maggio se poi le promozioni e le retrocessioni le decidiamo a Giugno in base a quanti spettatori fa una squadra e se non gioca nello stadio della propria città. Se il Cosenza arriva terzultimo in Serie B e la Giacomense vince la C1 e giusto che la prima vada in Serie C e l'altra vada in B indipendentemente se una fa 10000 spettatori e l'altra 100. Poi sul fatto delle regole che non sono uguali per tutti posso essere d'accordo ma è anche figlia di un Paese dove è la norma.

[Gioventù Biancoceleste]

...piuttosto che un Ancona-Ravenna con 25000 spettatori al Del Conero.

Caspita! 50.000 spettatori no?

[animaletto]

Credo che nessuno ce l'abbia col Lanciano o col Cittadella, che rappresentano cittadine storiche, con un proprio pubblico fidelizzato. Il problema sono squadre di centri minuscoli (in qualche caso frazioni) che, imbottite di soldi, arrivano a vincere campionati fino a trovarsi a giocare in campionati che non gli competono, perdendo identità col territorio, perché il Renate che gioca a Meda non è più la squadra di Renate, al limite è la seconda squadra di Meda. E tutto questo a scapito di altre realtà, che si trovano nei campionati inferiori, non per meriti di campo, ma per demeriti amministrativi del proprio presidente.

[Mds32]

jesi, sei felicissimo di vedere queste realtà minori senza pubblico? beh sei in scarsa compagnia. Si perde il senso del calcio, la passione e la folla. Io lo trovo anzi il trionfo del denaro: grandi magnati e zero incassi, come l'Anzhi in Russia. Io, ripeto, lo trovo deprimente. Se sfoglio un almanacco a caso degli anni 60, 70, 80 vedo serie C di altissimo pregio, e medie di 5000 spettatori. Tu ti diverti di più con Renate-Giacomense (87 paganti)? Beato te.

Fermo restando che io guardo il calcio per il gioco non per i tifosi sugli spalti (si è bello vedere coreografie, sentire cantare etc. ma l'amore per questo sport è nel vedere gli 11 in campo rincorrere il pallone), io non dico che preferisco Renate-Giacomense con 87 spettatori giocata a Meda piuttosto che un Ancona-Ravenna con 25000 spettatori al Del Conero. I vari Castel di Sangro, Virtus Lanciano, Cittadella non hanno fatto certo i pienoni in Serie B ma non per questo non devono giocarci e non è bello averle viste/vederle in questi palcoscenici. Dico solo che se queste piccole società si sono meritate la categoria sul campo è giusto che in quella categoria giochino indipendentemente se hanno l'infrastruttura o no. Altrimenti è inutile giocare da Agosto a Maggio se poi le promozioni e le retrocessioni le decidiamo a Giugno in base a quanti spettatori fa una squadra e se non gioca nello stadio della propria città. Se il Cosenza arriva terzultimo in Serie B e la Giacomense vince la C1 e giusto che la prima vada in Serie C e l'altra vada in B indipendentemente se una fa 10000 spettatori e l'altra 100. Poi sul fatto delle regole che non sono uguali per tutti posso essere d'accordo ma è anche figlia di un Paese dove è la norma.

Concordo anche sulle virgole (soprattutto sul "Fermo restando che io guardo il calcio per il gioco non per i tifosi sugli spalti").

Il Castel di Sangro,esempio a me vicinissimo,è arrivato in Serie B senza una società ricca alle spalle ma con una ottima gestione societaria che ha portato alle vittorie sul campo.Quindi perchè mai non avrebbe dovuto giocare in Serie B e lasciare il posto a società come il Cosenza che spendono più di quanto possono permettersi e falliscono 3 volte in 10 anni?

[Gioventù Biancoceleste]

Credo che nessuno ce l'abbia col Lanciano o col Cittadella, che rappresentano cittadine storiche, con un proprio pubblico fidelizzato. Il problema sono squadre di centri minuscoli (in qualche caso frazioni) che, imbottite di soldi, arrivano a vincere campionati fino a trovarsi a giocare in campionati che non gli competono, perdendo identità col territorio, perché il Renate che gioca a Meda non è più la squadra di Renate, al limite è la seconda squadra di Meda. E tutto questo a scapito di altre realtà, che si trovano nei campionati inferiori, non per meriti di campo, ma per demeriti amministrativi del proprio presidente.

Sì, secondo me lo stadio bisognerebbe averlo nel proprio comune, non è giusta questa cosa di far giocare in impianti di altri comuni, io sono favorevole alle piccole squadre che scalano le categorie (se hanno società virtuose e molto capaci) ma a patto che entro 2 stagioni abbiano nella propria città uno stadio agibile per la categoria dove hanno meritato sul campo di militare, ci sta la deroga al primo anno con la possibilità di giocare in uno stadio fuori dal proprio comune, ma dal secondo anno si deve rientrare nelle regole e giocare nel proprio stadio, oppure si fa una fusione con una società del comune dove c'è lo stagio agibile e si cambia ragione sociale, oppure si scende a tavolino di una categoria e si torna a giocare nel proprio stadio nella categoria inferiore. Le situazioni di Renate e Tritium non mi piacciono, infatti anche per me è stato molto più bello affrontare la Tritium 2 stagioni fa in C2 nel suo stadio a Trezzo piuttosto che la scorsa stagione in C1 in un "Brianteo" di Monza semi-deserto, ho fatto entrambe quelle trasferte e sicuramente l'ambiente era molto più bello e caldo a Trezzo in C2...
Diverso il discorso per realtà come il Cittadella, che ha ampliato e messo a norma il proprio impianto per la B e quindi dal mio punto di vista va benissimo che stia in B anche se è una piccola realtà. Idem è riuscito a fare il Lanciano.

[Nuclei Sconvolti CS]

Meglio Hinterreggio e Gavorrano piuttosto che tante società che spendono soldi che non hanno e poi puntualmente falliscono anche se fanno 5000 spettatori in più. Lo stadio vuoto è l'ultimo dei problemi della Lega Pro visto che spesso e volentieri anche in Serie A abbiamo delle affluenze ridicole per un massimo campionato così importante per non parlare della B. Eppoi basta con questa storia del Cosenza, i playoff di Serie D non garantiscono alcuna promozione, servono solamente a stilare una graduatoria per eventuali ripescaggi che non sempre possono esserci. Mi chiedo poi con quale faccia si pretenda di eliminare queste squadre dalla Lega Pro quando la propria squadra è fallita 3 volte negli ultimi 10 anni (2003, 2007, 2011). Non dipende da voi tifosi ovvio ma fosse per me avreste riniziato dalla Terza Categoria altro che Serie D.

Ti consiglio di informarti su quanto accadde nel 2003(anno che di fatto sancì la fine del calcio a Cosenza,almeno fino ad oggi).

[MircoMariotti]

Credo che nessuno ce l'abbia col Lanciano o col Cittadella, che rappresentano cittadine storiche, con un proprio pubblico fidelizzato. Il problema sono squadre di centri minuscoli (in qualche caso frazioni) che, imbottite di soldi, arrivano a vincere campionati fino a trovarsi a giocare in campionati che non gli competono, perdendo identità col territorio, perché il Renate che gioca a Meda non è più la squadra di Renate, al limite è la seconda squadra di Meda. E tutto questo a scapito di altre realtà, che si trovano nei campionati inferiori, non per meriti di campo, ma per demeriti amministrativi del proprio presidente.

Gli competono perchè se lo meritano sul campo. Stop.

[Jesi 1927]

Meglio Hinterreggio e Gavorrano piuttosto che tante società che spendono soldi che non hanno e poi puntualmente falliscono anche se fanno 5000 spettatori in più. Lo stadio vuoto è l'ultimo dei problemi della Lega Pro visto che spesso e volentieri anche in Serie A abbiamo delle affluenze ridicole per un massimo campionato così importante per non parlare della B. Eppoi basta con questa storia del Cosenza, i playoff di Serie D non garantiscono alcuna promozione, servono solamente a stilare una graduatoria per eventuali ripescaggi che non sempre possono esserci. Mi chiedo poi con quale faccia si pretenda di eliminare queste squadre dalla Lega Pro quando la propria squadra è fallita 3 volte negli ultimi 10 anni (2003, 2007, 2011). Non dipende da voi tifosi ovvio ma fosse per me avreste riniziato dalla Terza Categoria altro che Serie D.

Ti consiglio di informarti su quanto accadde nel 2003(anno che di fatto sancì la fine del calcio a Cosenza,almeno fino ad oggi).

Dimmi tu cosa accadde.

[Nuclei Sconvolti CS]

Meglio Hinterreggio e Gavorrano piuttosto che tante società che spendono soldi che non hanno e poi puntualmente falliscono anche se fanno 5000 spettatori in più. Lo stadio vuoto è l'ultimo dei problemi della Lega Pro visto che spesso e volentieri anche in Serie A abbiamo delle affluenze ridicole per un massimo campionato così importante per non parlare della B. Eppoi basta con questa storia del Cosenza, i playoff di Serie D non garantiscono alcuna promozione, servono solamente a stilare una graduatoria per eventuali ripescaggi che non sempre possono esserci. Mi chiedo poi con quale faccia si pretenda di eliminare queste squadre dalla Lega Pro quando la propria squadra è fallita 3 volte negli ultimi 10 anni (2003, 2007, 2011). Non dipende da voi tifosi ovvio ma fosse per me avreste riniziato dalla Terza Categoria altro che Serie D.

Ti consiglio di informarti su quanto accadde nel 2003(anno che di fatto sancì la fine del calcio a Cosenza,almeno fino ad oggi).

Dimmi tu cosa accadde.

Nell’estate del 2003, l’estate più torbida, calciopoli a parte dal punto di vista calcistico-giudiziario degli ultimi venti anni, il caso Catania decretò l’allargamento della serie B a 24 squadre e le 4 squadre retrocesse dai cadetti in serie C1, vengono ripescate, fatte eccezione per il Cosenza il quale a seguito di alcune vicende personali dell’allora Presidente Pagliuso, venne dichiarato fallito. Negli anni seguenti, il Presidente Pagliuso venne riconosciuto innocente dalle accuse che gli furono mosse ed ottenne finanche un congruo risarcimento economico.

Intanto però il Cosenza non beneficiò del ripescaggio predetto e lasciò vacante un posto in serie B, posto che spettava di diritto al Pisa o al Martina appena sconfitte nelle finali play off di serie C1. Invece cosa accade? Accade che sulla pelle del Cosenza invece di procedere al ripescaggio di Pisa o Martina, arriva il colpo a soprpresa: secondo ripescaggio, in due anni, “per meriti sportivi”, in favore della Fiorentina vincitrice del campionato di serie C2 ed immediatamente catapultata in serie B. Una circostanza più unica che rara, un altro regalo per la Viola a danno del Cosenza ingiustamente dichiarato fallito per vicende personali del suo Presidente poi assolto, ed a danno di Pisa e Martina che avevano disputato i play off fino a poche settimane prima.
http://www.ilveromilanista.it/milan/21- ... Y.facebook

Ho preso il primo articolo che ho trovato,se vorrai maggiori dettagli, la prossima volta ti spieghero meglio la questione.

[sergy452]

Adesso vien fuori che il Tuttocuoio giocherà a Pisa, e poi a Santa Croce sull'Arno. Ma mai sul campo di casa, inadeguato per la Lega Pro. Il Borgo a Buggiano gioca a Lucca, l'Arzanese a Mugnano di Napoli, il Valle d'Aosta ha giocato tutta la stagione addirittura in Piemonte, la Tritium a Monza, il Renate a Meda, la Giacomense a Portomaggiore... Mi chiedo con che faccia il disastroso Macalli ogni estate parli di regole e puntualmente imbarca queste realtà inadeguate, lamentandosi poi che portano 40 paganti a partita, e poi nega il ripescaggio al Cosenza la scorsa estate (un vero furto, che non valse per il più gradito Rimini l'anno prima, evidentemente). Il tutto mentre le grandi piazze, da Ancona a Ferrara, da Trieste ad Arezzo, da Lecco a Potenza, da Lucca a Massa, da Pistoia a Piacenza, fino a Caserta, Taranto, Matera, Brindisi, Cavese... che porterebbero migliaia di gente allo stadio, languono tra i dilettanti. Direte... non è colpa di Macalli se salgono Castel Rigone e Tuttocuoio, ma lo è se poi queste contrade non reggono il professionismo a livello di strutture. E soprattutto COERENZA, please. A me, una Lega Pro con questi stadi deserti deprime.

Se latitano è perchè tutte le squadre che hai citato sono fallite in passato, anche più di una volta. Squadre che poi quando salgono di categoria fanno una figura di merda peggiore...
Nei centri piccoli non è che si può tirare fuori uno stadio da un momento all'altro. Il primo anno giusto una deroga, ma se una società prende accordo con un Comune con uno stadio adeguato per la categoria, nell'attesa sempre di trovare fondi (ah, perchè dei soldi in giro ce ne sono...), non gli puoi negare di giocare lì.
Castel Rigone e Tuttocuoio sono salite anche perchè c'è un progetto dietro. Fino a che certa gente continua a fare calcio spendendo più di quello che deve spendere, soprattutto in piazze importanti, è meglio che se ne stia a casa. La realtà è questa, fattene una ragione.

Concordo con Mirko, se quelle piazze importanti sono tra i dilettanti e non riescono a salire significa che non si può fare calcio! Giusto tenere conto dei risultati sul campo. e' logico che un paese come CastelRigone non abbia uno stadio che contenga più spettatori che abitanti.

[messinese12]

forse si fa un po di confusione tra il diritto che ha una squadra che vince sul campo(che si chiami milan o tuttocuoio poco importa)di disputare il campionato di competenza,e il dovere che ha la stessa squadra di avere un impianto idoneo per la categoria che dovra' disputare
io non ho nientre contro le piccole societa',ce ne fossero anche in serie a,pero' non si puo' fare finta di non vedere il problema...ma voi avete la minima idea dei soldi che la societa' acr messina deve pagare per aprire solo due settori del san filippo?o per la manutenzione e affitto annuale?perche' il messina o il brindisi o il cosenza devono pagare questi soldi,e il tuttocuoio o il borgo a buggiano devono giocare in altre citta' con la deroga?qui sono d'accordo con gioventu',il primo anno ti do la deroga,al secondo anno se non hai un impianto te ne vai a giocare nei campionati che il tuo stadio puo ospitare...tante volte le societa' non falliscono solo perchè non pagano i giocatori,ma falliscono anche perche' hanno spese supplementari che chi gioca in deroga non ha
spero che le mie parole non vengono capite male,anche perche' le dice uno che negli ultimi 20 ha visto la serie a,ma si è fatto anche 10 anni di serie d,quindi pregiudizi non ne ho...

questo è uno stadio in deroga nel quale abbiamo giocato quest'anno....mi sembra che c'è poco da dire

http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... Abmd-Sgqto

[animaletto]

Credo che nessuno ce l'abbia col Lanciano o col Cittadella, che rappresentano cittadine storiche, con un proprio pubblico fidelizzato. Il problema sono squadre di centri minuscoli (in qualche caso frazioni) che, imbottite di soldi, arrivano a vincere campionati fino a trovarsi a giocare in campionati che non gli competono, perdendo identità col territorio, perché il Renate che gioca a Meda non è più la squadra di Renate, al limite è la seconda squadra di Meda. E tutto questo a scapito di altre realtà, che si trovano nei campionati inferiori, non per meriti di campo, ma per demeriti amministrativi del proprio presidente.

Sì, secondo me lo stadio bisognerebbe averlo nel proprio comune, non è giusta questa cosa di far giocare in impianti di altri comuni, io sono favorevole alle piccole squadre che scalano le categorie (se hanno società virtuose e molto capaci) ma a patto che entro 2 stagioni abbiano nella propria città uno stadio agibile per la categoria dove hanno meritato sul campo di militare, ci sta la deroga al primo anno con la possibilità di giocare in uno stadio fuori dal proprio comune, ma dal secondo anno si deve rientrare nelle regole e giocare nel proprio stadio, oppure si fa una fusione con una società del comune dove c'è lo stagio agibile e si cambia ragione sociale, oppure si scende a tavolino di una categoria e si torna a giocare nel proprio stadio nella categoria inferiore. Le situazioni di Renate e Tritium non mi piacciono, infatti anche per me è stato molto più bello affrontare la Tritium 2 stagioni fa in C2 nel suo stadio a Trezzo piuttosto che la scorsa stagione in C1 in un "Brianteo" di Monza semi-deserto, ho fatto entrambe quelle trasferte e sicuramente l'ambiente era molto più bello e caldo a Trezzo in C2...
Diverso il discorso per realtà come il Cittadella, che ha ampliato e messo a norma il proprio impianto per la B e quindi dal mio punto di vista va benissimo che stia in B anche se è una piccola realtà. Idem è riuscito a fare il Lanciano.

D'accordo.

E andrebbero riviste le norme di omologazione degli stadi. Non si capisce perché lo stadio di Venezia che era a norma in serie A e poteva contenere tanti veneziani e tanti romanisti, non può fare la C1 in cui ci saranno pochi veneziani e nessun tifoso della Tritium.

[Gioventù Biancoceleste]

E andrebbero riviste le norme di omologazione degli stadi. Non si capisce perché lo stadio di Venezia che era a norma in serie A e poteva contenere tanti veneziani e tanti romanisti, non può fare la C1 in cui ci saranno pochi veneziani e nessun tifoso della Tritium.

Ho letto in giro per internet che in pratica devono rifare tutto l'impianto di illuminazione allo stadio di Venezia, le 4 torri-faro vanno sostituite completamente, altrimenti niente C1... il resto dello stadio con qualche lavoretto dovrebbe andare a norma per la C1, ma il problema enorme è quello delle 4 torri-faro veneziane. E' lo stesso problema che aveva anche l'Entella: Macalli aveva detto al nostro presidente Gozzi che o sostituivamo completamente le 4 torri-faro, oppure non ci faceva più giocare qui al "Comunale" neanche in C2 (perchè le nostre non erano a norma neppure per la C2, mentre quelle dell'impianto di Venezia lo sono solo fino alla C2)... e così Gozzi ha speso circa 300.000 € perchè ha fatto mettere 4 torri-faro dell'ultimissima generazione, quelle che sono state messe anche negli stadi per i Mondiali di "Brasile 2014" e per le scorse Olimpiadi di "Londra 2012".
Ovviamente si possono montare anche delle torri-faro meno costose e meno moderne, ma ugualmente a norma per la C1, ma il problema dell'Unione Venezia ho letto è che il presidente miliardario russo che ha acquistato il club vorrebbe costruire uno stadio nuovo sulla terra ferma (ma ci vogliono un sacco di permessi e anche molto tempo per costruirlo, per cui è un progetto per il futuro) e quindi non è entusiasta di spendere un sacco di soldi adesso per queste 4 nuove torri-faro nel vecchio stadio che poi lui non vorrebbe più usare se gli consentiranno di costruire il nuovo impianto... e se non verranno montate le 4 nuove torri-faro, l'Unione Venezia rischia di giocare tutta la prossima stagione nello stadio del Portogruaro (neo-retrocesso in C2) che è perfettamente a norma, non conta il fatto che tanto (quasi) tutte le partite di campionato di svolgono al pomeriggio con la luce e senza bisogno delle luci (solo per Coppa Italia Tim e Coppa Italia Lega Pro a volte ci sono partite in serale), bisogna avere comunque l'impianto di illuminazione a norma per la C1 altrimenti non si può giocare in quello stadio, questo aveva detto Macalli anche al nostro presidente Gozzi. E tra l'altro quest'anno le luci serviranno pure per il campionato: infatti tutta la prima giornata della prossima stagione nei 2 gironi di C1 hanno già deciso di farla domenica 1° settembre tutta in serale, quindi per forza chi non ha il proprio impianto di illuminazione a norma per la categoria entro il 1° settembre 2013, la prima giornata in serale dovrà giocarla in un altro stadio.

[rubinho2090]

Secondo me sarebbe meglio non estremizzare la cosa... anche io sono d'accordo sul fatto che una squadra se l'ha meritato sul campo deve salire di categoria, ci mancherebbe! Però non nego che personalmente vedere una serie c con squadre con blasone o di grandi centri mi farebbe più piacere... seguire una serie c con Casertana, Triestina, Ravenna, Ancona o Cosenza.. non è la stessa cosa di seguire Renate, Giacomense, Tritium, Borgo a Buggiano ecc ecc Io non dico che non ci debbano essere queste squadre minori, anzi, però ora la serie c si sta trasformando più in una eccellenza che in una vera terza categoria nazionale! Per me poi come è importante vedere che la squadra giochi bene e sia gestita bene è importante allo stesso modo vedere stadi (nel vero senso della parola!! non campetti della parrocchia) decenti e tifosi sulle gradinata, anche questo è calcio!!

[DarieJo_ME]

Io ogni anno spero sempre che siano tante le squadrette di paesi senza tifosi a scendere e le squadre blasonate a salire..
in serie C non posso vedere tuttocuoio, paese senza tifosi, o un castel rigone, borgo a buggiano, arzanese, tritium...Ma attenzione non intendo che non voglio vedere queste squadre perchè squadre di paesi...un poggibonsi che ha tifosi per me va bene, stessa cosa un melfi o un aprilia!! il calcio non è 22 persone in un campo, ma è pure tutto quello che cè attorno..se attorno c'è un mini-stadio con tribune vuote e con qualche vecchietto o qualche parente, allora non è calcio!!!o meglio non è calcio professionistico!!
fermo restando che chi vince il proprio campionato ha diritto a disputare il prossimo anno nella categoria superiore, con al massimo solo quell'anno in deroga