PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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LE ORIGINI

Andare a ritroso nel tempo per raccontare le origini ed i campionati disputati a suo tempo dal Penne è un compito piuttosto affascinante che, con i dovuti limiti imposti da tempo a disposizione e soprattutto da fonti attendibili, cercherò di provvedere per quanto possibile a documentare.

Quello che c'è di certo al momento à che la Penne Calcio venne fondata nel 1920 e, fino al 1924 (anno di costruzione del "Vecchio Comunale") la formazione biancorossa disputò solo gare in trasferta. L'inaugurazione del Campo (precedentemente si giocava nel piazzale "San Francesco" posto alle porte del Paese) avvenne appunto nel 1924 in occasione di un'amichevole disputata con una rappresentativa di Catignano (piccolo paese della provincia) e fu vinta per 4-0 dai biancorossi.

Il primo campionato organizzato fu disputato dal Penne nel 1927 e nella stagione 1930-31 i biancorossi ottennero la prima promozione della loro storia approdando nel campionato di Prima Divisione Regionale massima serie abruzzese-molisana (allora Abruzzo e Molise erano ancora unite) in cui militavano squadre come Chieti e Francavilla.

Nella stagione 1932-33 il Penne sfiorò la promozione in Serie C. Quel campionato fu chiuso dai biancorossi al 2°posto alle spalle del Chieti. Presero parte a quel torneo le seguenti squadre: ATESSA, AVEZZANO, CHIETI, L'AQUILA, ORTONA, PENNE, PESCARA, POMILIO FRANCAVILLA AL MARE, PRO ITALIA PRATOLA PELIGNA, SILVI.
Penne e Chieti si affrontarono per la prima volta il 12/02/1933 a Penne nel girone d'andata in un match che finì in parità (2-2). La gara di ritorno a Chieti si concluse invece con la netta vittoria (3-0) dei teatini. Il regolamento di allora prevedeva il passaggio delle prima due squadre del girone in gironi di qualificazione alla Serie C. Il Penne dopo il 2°posto fu abbinato in un girone denominato Interregionale Girone L in compagnia di Dopolavoro Ferroviario Rimini (che qualche anno dopo si fuse con la Libertas Rimini militante nello stesso campionato andando così a fondare la Rimini Calcio) e Fermana. Il Penne fallì tuttavia in questo girone la promozione in Serie C, allo stesso modo del Chieti che venne inserito in un altro girone in compagnia dei pugliesi del Cerignola e dei laziali del Sora (ad ottenere la promozione furono i pugliesi).
Questo il tabellino della gara di andata tra Penne e Dopoloavoro Ferroviario Rimini

Interregionale Girone L - 3°giornata: PENNE-DOPOLAVORO FERROVIARIO RIMINI 1-6 (1-2) - 18/06/1933

PENNE: Pompe, Bertelli, Massari, Perloni, Ranelli, Blasi, Angelozzi, Rossi, Caporale, Tamburi, Curti.
DLFR: Girolimetti, Fabbri, Carbonelli, Migani, Benassi, Zannoni, Arduini, Neri, Bianchi, Boari, Compagnoni.

Reti: 1'Curti (P), 17'aut.Pompe (D), 25', 70', 72', 75' Boari (D), 48' Bianchi (D)

La gara di ritorno disputata invece a Rimini si concluse sul risultato di parità 1-1.

Il Chieti battè nel suo girone 3-1 il Cerignola e pareggiò 1-1 con il Sora (entrambe in casa). Decisive però per impedire ai teatini l'accesso in D furono le sconfitte in trasferta 0-3 a Cerignola e 1-3 a Sora tanto che furono così i pugliesi ad ottenere l'accesso in Serie C.


Dopo la lunga inattività dovuta allo scoppio della Grande Guerra, le attività sportive ripresero nella stagione 1944-45 con l'organizzazione del primo Campionato Abruzzese Misto di B e C in cui furono iscritte tutte le squadre abruzzesi comprese quelle che, prima dello stop delle attività, militavano in categorie più blasonate. Una sorta di torneo d'elite che partì il 24/12/1944.
Queste le squadre ai nastri di partenza di quel torneo: FORZA E CORAGGIO AVEZZANO, CHIETI, FRENTANA LANCIANO, SAGITTARIO LANCIANO, PESCARA (proveniente da Serie B), SPORTIVA L'AQUILA (proveniente da Serie C), PRATOLA PELIGNA, CASAURIENSE TOCCO CASAURIA, VASTESE.
Il Pescara vinse agevolmente il torneo presentandosi con l'intelaiatura del precedente campionato di Serie B con i vari Miglio, Romagnoli, Mincarelli, Ventura, De Angelis, Di Santo, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Creziato, Guarnieri, Fabiani, Brandimarte II, Muzioli, Piccinini, Brandimarte I, Di Teodoro, Centorame.
Tra le tante vittorie memorabili tuttavia i biancazzurri dovettero digerire la sconfitta nel sentito derby con il Chieti.
Alle spalle del Pescara a quota 32 punti, il secondo posto fu proprio dei chieti con 29 punti.
Nei match con il Chieti il bilancio del Penne fu di un pareggio (1-1 in casa) e una sconfitta (1-4 a Chieti).

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GLI ANNI '50

Ai nastri di partenza della stagione calcistica 1951-52 il Penne si presentava al campionato di Prima Divisione, torneo a carattere regionale diviso in due gironi; i biancorossi prendevano parte al girone A insieme a CITTA' SANT'ANGELO, FIAMMA PESCARA, GIULIANOVA, MIGLIANICO, NERETO, PRO URSUS PESCARA, ROSETO, SANTEGIDIESE e TERAMO.
La Prima Divisione rappresentava il massimo campionato regionale la cui vittoria garantiva l'accesso alla Promozione Interregionale (che diventerà IV Serie dalla stagione successiva). Tuttavia a seguito della riforma attuata dalla FIGC nello stesso anno, era stata prevista l'istituzione di una nuova categoria a carattere regionale (la Promozione Regionale che negli anni a venire sarebbe stata espressione del massimo campionato regionale mentre la Prima Divisione sarebbe rimasta una categoria inferiore.
Pertanto la vittoria del campionato non avrebbe portato alla IV Serie bensì all'elite del nuovo campionato che avrebbe promosso al torneo costituito le migliori sei squadre dei due gironi.
La stagione del PENNE si concluse con un soddisfacente quinto posto che garantì ai biancorossi l'accesso alla nuova massima serie regionale. 19 i punti conquistati dai pennesi frutto di 8 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte con 37 reti realizzate e 32 subite.
Il girone fu vinto dal TERAMO che dominò il campionato totalizzando la bellezza di 32 punti, frutto di 14 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Nello stesso girone il MIGLIANICO (sesto in classifica) rinunciò alla disputa del nuovo campionato dando via libera al ripescaggio del NERETO (settimo).
Il titolo di campione regionale andò al TERAMO dopo il doppio scontro con il PRATOLA PELIGNA (vincitrice del girone B). Le finali si giocarono il 05/05/1952 ad Ortona (Pratola-Teramo 1-1) e l'11/05/1952 a Teramo (Teramo-Pratola 3-1).

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 1951-52

32 Teramo
23 Città Sant'Angelo
20 Giulianova
20 Pro Ursus
19 PENNE

17 Miglianico
16 Nereto
13 Roseto
10 Fiamma Pescara
10 Santegidiese

Dal girone B vengono promosse alla massima divisione regionale: PRATOLA PELIGNA, VIRTUS LANCIANO, ORTONA, DOPOLAVORO FERROVIARIO SULMONA, ORSOGNA e POPOLI.

Il 1952-53 pertanto segnò l'esordio del nuovo campionato di Promozione Regionale, massima categoria regionale che dava l'accesso alla IV Serie. Alle dodici squadre ammesse dal campionato di Prima Divisione se ne aggiunsero altre tre: TERMOLI (proveniente dai campionati campani ed ammessa a quello abruzzese per motivi di distanza), VASTESE e POLISPORTIVA FORZA E CORAGGIO AVEZZANO (provenienti dalla Promozione Interregionale ora IV Serie).
Le regole riguardo le promozioni erano piuttosto stringenti: non bastava infatti vincere il campionato per ottenere di diritto la promozione alla categoria superiore ma era la Federazione che, nel valutare i titoli sportivi ottenuti sul campo, avrebbe promosso alla categoria superiore la società in possesso di un impianto sportivo delle misure utili stabilito dal Comitato di IV Serie e che avessero una solidità economica tale da poter sostenere le spese di gestione di quel campionato nazionale.
La stagione si chiuse per i biancorossi con un ottimo 3°posto in graduatoria con ben 40 punti collezionati frutto di 16 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte, con la bellezza di 71 reti all'attivo in 30 gare terzo miglior attacco del torneo.
A trionfare ed ottenere l'immediato ritorno in IV Serie fu il SULMONA che con 48 punti staccò di due lunghezze il TERAMO. Retrocedettero in Prima Divisione il POPOLI e le "nobili decadute" VASTESE e FORZA E CORAGGIO AVEZZANO sul cui risultato finale pesano come un macigno i tre punti di penalizzazione comminati dalla Federazione a campionato in corso.

PROMOZIONE REGIONALE 1952-53

48 Sulmona
46 Teramo
40 PENNE
37 Giulianova
36 Virtus Lanciano
34 Città Sant'Angelo
32 Ortona
31 Termoli
29 Pratola Peligna
27 Dop.Ferroviario Sulmona
22 Nereto
21 Ursus Pescara
20 Orsogna
19 Vastese
18 Forza e Coraggio Avezzano
17 Popoli


La stagione 1953-54 la seconda consecutiva per il Penne in Promozione vede l'ingresso delle neo promosse PINETO, ASFALTI-ABRUZZI CELANO, GUARDIAGRELE e G.S.ATERNO (Raiano). Nessuna abruzzese arriva infatti dal precedente campionato di IV Serie dove tuttavia il Pescara rischia grosso ma alla fine si salva per un solo punto nel proprio girone dove i biancazzurri giocano insieme ai rivali del Chieti.
Per il PENNE è un altro campionato all'insegna della tranquillità chiuso al 7°posto in graduatoria con 33 punti frutti di 14 vittorie, 5 pareggi ed 11 sconfitte, 59 gol fatti e 56 subiti. Risultati inferiori rispetto alla precedente stagione ma che permettono comunque ai biancorossi la permanenza nella massima serie regionale.
Anche perchè, per la vetta è roba da "grandi": a spuntarla alla fine è il GIULIANOVA che con un attacco atomico (100 reti all'attivo in 30 gare) stacca di quattro lunghezze la VIRTUS LANCIANO, di dieci il TERAMO.
In coda salutano la categoria NERETO, ORSOGNA, PINETO e PRATOLA PELIGNA.

PROMOZIONE REGIONALE 1953-54

50 Giulianova
46 Virtus Lanciano
40 Teramo
36 Ortona
34 Asfalti Abruzzi Celano
34 Teramoli
33 PENNE
31 Guardiagrele
28 Dopolavoro Ferroviario Sulmona
26 Città Sant'Angelo
25 Ursus Pescara
25 G.S.Aterno
23 Nereto
20 Orsogna
16 Pineto
13 Pratola Peligna


La stagione 1954-55 vede l'approdo in Promozione delle neo promosse PRO VASTO (che l'anno precedente aveva cambiato denominazione da Vastese), POLISPORTIVA AUDACE (Tagliacozzo), ATESSA, FORZA E CORAGGIO AVEZZANO. Inoltre si registra anche il ritorno del SULMONA retrocesso dopo un solo anno dal campionato di IV Serie.
E' purtroppo un'annata triste per i biancorossi che chiudono il campionato al terzultimo posto in classifica con 17 punti che causano una mesta retrocessione.
Al terzo tentativo il TERAMO riesce ad ottenere l'agognato approdo in IV Serie staccando nettamente la rinata PRO VASTO. Insieme al PENNE retrocedono in Prima Divisione anche CITTA' SANT'ANGELO (ritirata), DOPOLAVORO FERROVIARIO SULMONA e G.S.ATERNO.

PROMOZIONE REGIONALE 1954-55

47 Teramo
39 Pro Vasto
37 Asfalti Abruzzi Celano
36 Polisportiva Forza e Coraggio
34 Virtus Lanciano
29 Guardiagrele
29 Sulmona
28 Ortona
27 Ursus Pescara
26 Termoli
21 Polisportiva Audace
20 Atessa
18 G.S.Aterno
17 PENNE
9 Dopolavoro Ferroviario Sulmona
rit.Città Sant'Angelo


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GLI ANNI '60

Dopo la retrocessione in Prima Divisione nella stagione 1954-55 il PENNE torna a giocare nella massima serie regionale qualche anno dopo quando, dopo la riforma voluta dal presidente Zauli, la V Serie prende la denominazione di Campionato Dilettanti (1958-59) e successivamente torna a chiamarsi Prima Categoria

Con la stagione 1959-60 il campionato abruzzese si riforma, dando vita a due gironi con il PENNE che tornò a calcare i campi della massima serie egionale inserita nel girone A in compagnia di ATRI, BORGO LANCIANO, FRANCAVILLA, GIULIANOVA, GUARDIAGRELE, MOSCIANO, NOTARESCO, ORTONA, PRO CALCIO PESCARA, ROSETO, SANT'EGIDIO, TERMOLI e NINO MEZZANOTTE PESCARA.
La vittoria del campionato andò all'ORTONA che conquistò il titolo regionale e successivamente ottenne la promozione in Serie D malgrado l'eliminazione subita al secondo turno della fase interregionale; i gialloverdi superarono prima i perugini del GRIFO (0-0 e 4-2) poi si arresero al FALCO squadra marchigiana di Acqualagna (1-1 e 1-2).

Nel 1960-61 il PENNE rimase nel girone A in compagnia di ATRI, CITTA' SANT'ANGELO, FRANCAVILLA, GIULIANOVA, GUARDIAGRELE, NINO MEZZANOTTE PESCARA, MOSCIANO, PRO LANCIANO, ROSETO, SANT'EGIDIO e TERMOLI.
Il torneo se lo aggiudicò il GIULIANOVA che ottenne la promozione in D; nella fase nazionale i giuliesi arrivarono fino al terzo turno eliminando prima i lucani del LIBERTAS INVICTA (2-2 e 4-1), poi gli umbri del BASTIA (0-2 e 5-0) prima di venire eliminati dai calabresi della PAOLANA (1-3 e 1-0).

Dopo un'altra stagione tranquilla (1961-62) in cui i biancorossi mantengono la categoria, ben più difficile è la stagione 1962-63 chiusa dai pennesi al penultimo posto che, malgrado tutto, vale la salvezza con il solo MONTESILVANO a retrocedere. A vincere il campionato è la NINO MEZZANOTTE PESCARA che approda così in Serie D.

PRIMA CATEGORIA ABRUZZESE 1962-63

39 Nino Mezzanotte Pescara
34 Rosetana
33 Francavilla
30 Termoli
30 Atri
26 Santegidiese
25 Pro Lanciano
24 Mosciano
19 Guardiagrele
17 Città Sant'Angelo
15 Nereto
12 PENNE
7 Montesilvano

Scongiurato il pericolo la retrocessione arriva tuttavia nella stagione 1963-64 anno in cui i biancorossi chiuderanno all'ultimo posto con soli 9 punti collezionati frutto di sole 2 vittorie, 5 pareggi e ben 17 sconfitte con 20 reti all'attivo e ben 61 al passivo.
La vittoria del campionato andò ai molisani del TERMOLI mentre insieme ai biancorossi retrocedono anche SALVADOR PESCARA e SANTEGIDIESE.

PRIMA CATEGORIA ABRUZZESE 1963-64

41 Termoli (promosso dopo spareggio con Lanciano)
41 Pro Lanciano
40 Rosetana
31 Pro Vasto
28 Ortona
24 Atri
24 Francavilla
19 Guardiagrele
15 Città Sant'Angelo
13 Santegidiese
12 Mosciano
12 Salvador Pescara
9 PENNE


Spareggi:
Termoli-Lanciano 0-0 (Ortona, 19/04/1964)
Termoli-Lanciano 2-1 (Pescara, 26/04/1964)

Malgrado la retrocessione il PENNE otterrà di poter disputare anche per l'anno 1964-65[/color] il campionato di Prima Categoria.
I biancorossi vengono inseriti nel girone B insieme a ACLI AQUILA, AMITERNINA, AQUILOTTI AVEZZANO, BUSSI, CASTELVECCHIO, CLITERNUM (Celano), CHIETI SCALO, GLORIA CHIETI, NIKE ONARMO, ORATORIANA, ORIONE, POPOLI e TRASACCO. Malgrado un maggiore agonismo rispetto all'altro girone i biancorossi centrano l'obiettivo della salvezza in un campionato che vede la vittoria del GLORIA CHIETI che ottiene poi la pomozione in Serie D superando nella finale regionale ROSETANA (vincitrice del girone A).

Di altro tenore la stagione 1965-66 che vede finalmente ai nastri di partenza un PENNE competitivo. La stagione naviga all'insegna della tranquillità tanto che i biancorossi chiudono al 5°posto in classifica con 30 punti frutto di 11 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte.
A vincere il campionato è la PRO VASTO che tuttavia poi perderà alla "bella" il titolo regionale contro l'AVEZZANO perdendo i successivi spareggi interregionali.

PRIMA CATEGORIA ABRUZZESE 1965-66

47 Pro Vasto
46 Rosetana
36 Termoli
34 Pro Lanciano
30 PENNE
28 Sanvitese
27 Montesilvano
24 Interamnia
24 Nino Mezzanotte Pescara
23 Atri
22 Ortona
21 Ursus Pescara
20 Mosciano
19 Città Sant'Angelo
19 Francavilla (retrocesso, poi ripescato)

Il 1966-67 vede ancora una volta il PENNE inserito nel girone A. Il campionato ricalca quello dell'anno precedente con i biancorossi che conquistano una tranquilla salvezza pareggiando una sola gara in tutto il campionato.
Al termine del campionato si rese necessario lo sapreggio tra PRO VASTO e TERMOLI terminato 2-2 dopo i supplementari e vinto dai vastesi al "sorteggio". La stagione si chiude in maniera fortunata per i biancorossi vastesi che trionfarono nel doppio confronto contro l'INTERAMNIA (vincitrice girone B) approdando così direttamente in Serie D evitando la trafila degli spareggi interregionali. Per completamento organico verranno tuttavia inseriti nella categoria superiore anche i teramani.

PRIMA CATEGORIA ABRUZZESE 1966-67

48 Pro Vasto
48 Termoli
42 Pro Lanciano
34 Atri
31 Nino Mezzanotte Pescara
29 Sanvitese
28 Rosetana
27 Atessa
25 PENNE
22 Mosciano
21 Francavilla
21 Ortona
16 Ursus Pescara
14 Città Sant'Angelo
14 Montesilvano

Il 1967-68 si chiude con un 12°posto nel girone A con organici allargati per la prima volta a sedici squadre. Insieme ai biancorossi ci sono PRO LANCIANO, ROSETANA, ATRI, TERMOLI, ATESSA, SANVITESE, CASOLI, NINO MEZZANOTTE PESCARA, FRANCAVILLA, URSUS PESCARA, MOSCIANO, SILVI, MONTESILVANO, ORTONA e CITTA SANT'ANGELO. Il torneo è dominato dalla PRO LANCIANO che stacca di ben dieci lunghezze la ROSETANA.

Il 1968-69 fu l'anno della prima "scrematura" visto che le nuove riforme avevano re-introdotto il campionato di Promozione anche se solo in alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Sardegna). In Abruzzo la formula rimaneva la stessa don due gironi da 16 squadre ciascuno.
PENNE inserito nel girone A ed altra salvezza relativamente raggiunta con l'11°posto a quota 22 punti con 6 vittorie, 10 pareggi e 12 sconfitte.
A vincere il torneo fu il CITTA SANT'ANGELO di patron Paluzzi che si appresterà a disputare diversi campionati anche da protagonista di IV Serie. Decisiva la vittoria per l'undici angolano nel doppio spareggio con il Teramo (0-0 e 1-0) con i teramani che otterrano comunque anche la loro promozione per ripescaggio.

PRIMA CATEGORIA ABRUZZESE 1968-69

44 Città Sant'Angelo
43 Termoli
41 Nino Mezzanotte Pescara
34 Casoli
32 Rosetana
28 Silvi
26 Sanvitese
25 Ursus Pescara
24 Atri
24 Pescara Porta Nuova
22 PENNE
21 Mosciano
21 Atessa
19 Francavilla
14 Guardiagrele
rit.Ortona


La stagione 1969-70 garantì ai biancorossi la permanenza nel campionato di Prima Categoria dando così il "pass" per partecipare al massimo campionato di Promozione Regionale che venne introdotto in Abruzzo a partire dalla stagione 1970-71

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GLI ANNI '70

La stagione 1970-71 portò dunque al ritorno della massima categoria abruzzese al nome di Promozione Regionale con la Prima Categoria che venne declassata a categoria inferiore.
Dopo la necessaria scrematura della stagione precedente la nuova formula prevedeva l'istituzione di un unico girone composto da sedici squadre che rappresentava l'elite del calcio regionale dell'epoca.
Stagione che vide il PENNE navigare nel bel mezzo della classifica con un 8°posto finale grazie ai 31 punti conquistati nel corso di un campionato vinto dal SULMONA che, staccando nettamente il MONTESILVANO, tornò in IV Serie.

PROMOZIONE ABRUZZESE 1970-71

44 Sulmona
39 Montesilvano
37 Nino Mezzanotte Pescara
37 Ate Tixa
35 Rosetana
32 Silvi
32 Birra Moretti
31 PENNE
29 Tagliacozzo
29 Hatria
27 Pol.Sagittario
26 Montorio
26 Aquilorione
24 Cliternum
23 Rapino
8 Cepagatti


Stagione poco felice quella 1971-72. Con soli 21 punti conquistati nell'arco delle trenta gare infatti i biancorossi sono costretti alla retrocessione in Prima Categoria.
Rispetto all'anno precedente ci sono POLISPORTIVA FORZA E CORAGGIO AVEZZANO (retrocessa dalla IV Serie), A.C.AVEZZANO (due società che a fine stagione si fonderanno dando vita all'AVEZZANO), FUCENSE e SANTEGIDIESE.
E furono proprio i vibratiani neo promossi dalla Prima Categoria a staccare la ROSETANA e centrare per la prima volta nella loro storia l'approdo in IV Serie.
Insieme ai biancorossi retrocede in Prima Categoria la BIRRA MORETTI.

PROMOZIONE ABRUZZESE 1971-72

44 Santegidiese
41 Rosetana
39 Silvi
34 Pol.Forza e Coraggio
32 Tagliacozzo
32 Ate Tixa
31 Fucense
30 Montesilvano
29 Pol.Sagittario
29 Cliternum
28 Avezzano
26 Nino Mezzanotte Pescara
25 Montorio
24 Hatria
21 PENNE
15 Birra Moretti


Dopo quattro stagioni di "purgatorio" i biancorossi tornano ad affacciarsi alla massima categoria regionale nella stagione 1976-77.
La squadra (che nel frattempo ha assunto il nome di PENNESE) è fortissima, composta interamente da elementi locali.
La prima stagione lascia subito segnali importanti su quello che sarà il futuro della società pennese protagonista di una cavalcata entusiasmante. Arriva infatti un più che soddisfacente 3°posto chiudendo la stagione con 41 punti, a sei lunghezze dal PINETO che ottiene l'accesso in IV Serie.
A retrocedere sono FUCENSE, HATRIA e MONTESILVANO.

PROMOZIONE ABRUZZESE 1976-77

47 Pineto
42 San Salvo
41 PENNESE
34 Cliternum
33 Notaresco
32 Montorio
30 Silvi
27 Raiano
27 Angizia Luco
26 Carsoli
26 Santegidiese
26 Pol.Sagittario
26 Ate Tixa
24 Fucense
22 Hatria
17 Montesilvano


La PENNESE sembra già pronta per il grande salto e l'anno successivo arriva a sfiorare l'impresa dello storico approdo in IV Serie chiudendo la stagione al secondo posto a soli due punti di distanza dal SULMONA appena retrocesso dalla categoria superiore.
Una stagione importante perchè segna l'inizio di quel ciclo che tante soddisfazioni porterà negli anni futuri. La stagione è anche quella della radiazione del CLITERNUM dopo gli episodi di violenza nei confronti di un direttore di gara, che l'anno successivo si ricostituì con il nome di CELANO OLIMPIA ottenendo successi su successi e tornando immediatamente nell'elite del calcio regionale fino ad arrivare nel professionismo.
La radiazione dei marsicani salvò SAN SALVO, NOTARESCO e POLISPORTIVA SAGITTARIO che chiusero appaiate al terzultimo posto. A retrocedere insieme a celanesi RAIANO e MONTORIO.

PROMOZIONE ABRUZZESE 1977-78

46 Sulmona
44 PENNESE
39 Santegidiese
35 Carsoli
35 Termoli
33 Pro Lido
30 Angolana
26 Ate Tixa
26 Chieti Scalo
26 Silvi
25 Notaresco
25 Polisportiva Sagittario
24 Raiano
16 Montorio
sq.Cliternum


Il 1978-79 rappresenta l'anno della grande riforma. La FIGC istituisce il campionato di Serie C2 e così la Promozione diventa il sesto livello del calcio italiano; non c'è più la vecchia IV serie che ora assume la denominazione di Serie D.
Dal punto di vista sportivo la stagione sembra poter finalmente essere quella della consacrazione per i biancorossi dopo gli ultimi due campionati disputati con particolare riferimento all'ultimo in cui, per soli due punti, sfumò la storica promozione.
Malgrado tutto la maledizione continua perchè la PENNESE nonostante un campionato generoso e con prestazioni entusiasmanti deve ancora arrendesi, e di nuovo di due punti, rimandando al futuro i propositi di promozione.
A spuntarla questa volta è la SANTEGIDIESE che con 44 punti stacca il pass per la D mentre a retrocedere sono POLISPORTIVA SAGITTARIO e ANGOLANA (che dopo i fasti di pochi anni prima da il via alla propria "crisi" e successivamente risollevata solo dalla fusione con la Renato Curi).

PROMOZIONE ABRUZZESE 1978-79

44 Santegidiese
42 PENNESE
42 Chieti Scalo
40 Guardiagrele
35 Paganica
30 San Salvo
30 Carsoli
29 Termoli
29 Pro Lido
27 Pineto
27 Ate Tixa
25 Notaresco
24 Angizia Luco
24 Silvi
23 Pol.Sagittario
9 Angolana


Ormai la categoria inizia a diventare una maledizione. La stagione 1979-80 in proposito ne è altro esempio.
I biancorossi chiudono ancora una volta al secondo posto la stagione staccati questa volta di tre lunghezze dal SAN SALVO.
167 punti in quattro stagioni non sono bastati insomma per fare il meritato quanto storico salto in serie D.
Nello stesso anno retrocedono dalla categoria quattro squadre: GUARDIA VOMANO, NOTARESCO, CHIETI SCALO (che l'anno prima aveva sfiorato la D) e CARSOLI.

PROMOZIONE ABRUZZESE 1979-80

43 San Salvo
40 PENNESE
36 Termoli
32 Guardiagrele
32 Pineto
31 Pro Lido
31 Angizia
31 Val di Sangro
30 Paganica
29 Tirino
28 Silvi
27 Ate Tixa
27 Guardia Vomano
25 Notaresco
20 Chieti Scalo
18 Carsoli


La storica promozione tuttavia non scapperà l'anno seguente, e la PENNESE andrà a prendersela di forza.
Il 1980-81 sarà infatti un anno ricco di soddisfazioni per i biancorossi che raggiungono l'agognata promozione in maniera semplicemente travolgente.
Arrivano infatti la belleza di 50 punti in classifica (con soli 10 punti lasciati per strada) che significheranno promozione in Serie D con ben cinque lunghezze di vantaggio sulle più dirette inseguitrici PRO LIDO e TERMOLI.
Nello stesso anno oltre ai biancorossi sono ammesse alla serie D anche PRO LIDO e SULMONA (ripescate) mentre in Prima Categoria retrocede il solo TIRINO con ATE TIXA e PRATOLA PELIGNA successivamente ripescate.

PROMOZIONE ABRUZZESE 1980-81

50 PENNESE
40 Pro Lido Tortoreto
40 Termoli
36 Val di Sangro
35 Silvi
34 Rosetana
33 Paganica
32 Angizia
31 Guardiagrele
29 Sulmona
29 Pineto
28 Hatria
24 Castelfrentano
23 Pratola Peligna
14 Ate Tixa
2 Tirino
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1981 - 1985


La stagione 1981-82 rappresenta pertanto una data storica con i biancorossi che varcano per la prima volta la soglia regionale in campionato nel dopoguerra (da premettere che negli anni '30 i biancorossi avevano già avuto esperienze in tal senso negli spareggi, purtroppo sfortunati, per l'approdo nell'allora serie C).

Forti di un pubblico da fare invidia a società ben più blasonate e con l'entusiasmo di un'intera città in delirio per la gesta di una squadra formata per la totalità da elementi locali, la trasferta di Gubbio terminatà in parità sancì l'inizio di una nuova e lunga era ricca di soddisfazioni per il calcio vestino.
Penne diventa improvvisamente il punto di riferimento dell'intera zona, attirando interesse e passione anche dai paesi limitrofi.

Il campionato Interregionale nell'anno in oggetto era diviso in 9 gironi da 16 squadre ciascuno; cinque erano le abruzzesi partecipanti tutte riunite nello stesso girone (F): oltre ai biancorossi infatti prendevano parte al torneo anche SANTEGIDIESE e SAN SALVO oltre a PRO LIDO TORTORETO e SULMONA queste ultime partecipanti all'ultimo campionato di Promozione Regionale ma ripescate in estate per completamento organici. Il girone è poi completato da rappresentanti da tutto il centro Italia: dalla Toscana (SANSEPOLCRO), Emilia Romagna (RICCIONE), Umbria (GUBBIO, CITTA DI CASTELLO) e Marche (PORTO SANT'ELPIDIO, VADESE, FALCONARESE, ELPIDIENSE, SANGIORGESE, FERMANA e VIS PESARO).

Il campionato è ricco di soddisfazioni per il Penne che riesce per buona parte del campionato a tenere i ritmi delle battistrada facendo sognare all'intera platea la serie C.
La sconfitta patita immeritatamente sul campo dell'ELPIDIENSE capolista tuttavia provoca la prima "frattura" con i primi posti. C'è ben poco da fare, i marchigiani sono squadra attrezzata, non segnano molto (in trenta realizzaranno gli stessi gol dei biancorossi: 29) ma possono contare su una difesa impenetrabile che le permetterà di ottenere punti decisivi ai fini della promozione tra i professionisti.

Alla fine saranno ben sei i punti che separeranno le due squadre in classifica. Malgrado tutto lo score finale per i vestini sarà più che positivo: in trenta gare il Penne totalizzerà 35 punti, frutto di 13 vittorie, 9 pareggi ed 8 sconfitte con 29 reti all'attivo e 25 al passivo che frutteranno un lusinghiero secondo posto in classifica. Niente male per una matricola che, con una squadra pressochè immutata rispetto alla stagione precedente, si affaccia per la prima volta nella propria storia al campionato Interregionale.

Al termine della stagione retrocederanno in Promozione CITTA DI CASTELLO, SULMONA e SANSEPOLCRO che chiuderà la stagione a parità di punti con la SANTEGIDIESE, quest'ultima salva grazie al vantaggio acquisito negli scontri diretti con i toscani.

INTERREGIONALE GIRONE F 1981-82 - 2°POSTO (35 punti)

41 Elpidiense
35 PENNESE
33 Fermana, Riccione
32 Vis Pesaro, San Salvo
31 Sangiorgese, Vadese
29 Falconarese, Porto Sant'Elpidio, Gubbio
28 Pro Lido Tortoreto
26 Santegidiese, Sansepolcro
24 Sulmona
21 Città di Castello


Dopo i risultati entusiasmanti del precedente campionato, la PENNESE si presenta alla nuova stagione con rinnovato entusiasmo.
Forti al solito dell'appoggio dello sponsor dell'acqua Santa Croce, si punta a far bene anche nella stagione successiva.
Ripetere il campionato brillante della stagione successiva tuttavia, sembra molto difficile. Ed infatti, in un girone più competitivo rispetto alla passata stagione ed in un girone di ferro in cui fa la propria comparsa anche il CHIETI caduto in "disgrazia" dopo la retrocessione dai professionisti le difficoltà sono evidenti.

Con le abruzzesi divise tra vari gironi, con L'Aquila e la neopromossa Angizia Luco in quello laziale, la Val di Sangro (altra neopromossa) e San Salvo inserite nel girone campano-molisano, i biancorossi vengono confermati nel raggruppamento F insieme alle altre "cugine" CHIETI, PRO LIDO TORTORETO e SANTEGIDIESE; a completare il girone le emiliane CESENATICO, RICCIONE, SANTARCANGIOLESE e FORLIMPOPOLI, il GUBBIO per l'Umbria, ed il largo plotone delle marchigiane composto da FERMANA, VADESE, PORTO SANT'ELPIDIO, FALCONARESE, SANGIORGESE, VIS PESARO e BIAGIO NAZZARO CHIARAVALLE.

Con Guido Colangelo sempre ben saldo in panchina, l'attenzione dell'intera stagione non può che essere catalizzata sull'attesissimo e sentitissimo derby con il CHIETI.
In verità per le due realtà calcistiche, negli ultimi anni distanti anni luce a livello di risultati con i teatini stabilmente tra i professionisti, non si trattava del primo incontro ufficiale.
Penne e Chieti infatti si erano già sfidate quattro volte nel lontanissimo passato: nel campionato regionale di qualificazione, stagione 1932/33 (2-2 a Penne e sconfitta 0-3 a Chieti), e nel "Misto Regionale" stagione 1944/45 (1-1 a Penne e sconfitta 1-4 a Chieti).

Fatto sta che, malgrado tutto i biancorossi si toglieranno begli "sfizi" nei confronti con i cugini neroverdi: in estate infatti la PENNESE si toglie lo sfizio di eliminare il CHIETI dalla Coppa Italia andando a vincere 2-1 all'Angelini (sarà l'unica vittoria esterna nei derby con i teatini) e pareggiando al ritorno 1-1 in casa.
In campionato gli uomini di Colangelo esaltano il proprio pubblico: in un Comunale bollente e stracolmo all'inverosimile i biancorossi piegano 3-2 i cugini: la rete di Mauro Di Pietro e l'autorete del chietino Roma aprono la strada al successo in un match riaperto da Berardi prima del raddoppio dello stesso Di Pietro e la rete di Chieregato che fissa il punteggio sul 3-2 finale.
La gara di ritorno sarà meno fortunata per i biancorossi che all'Angelini cadranno 0-2.

La vittoria sui chietini rimarrà una delle pagine più belle della stagione conclusa con la trasferta ad "alta tensione" sul campo della VIS PESARO.
Ultima di campionato, giugno inoltrato, i biancorossi sono quart'ultimi, i marchigiani terz'ultimi distanti di un solo punto.
Per i pesaresi retrocedere sarebbe un dramma (mancano dai campionati regionali da almeno 35 anni), e l'unico risultato possibile è la vittoria. Ai biancorossi basta un pari, ma uscire fuori indenni da un campo storicamente difficile e stracolmo di gente, contro una squadra esperta che già in settimana aveva preparato minuziosamente la partita è durissima.
I biancorossi tuttavia compiono l'impresa, e riportano a casa uno 0-0 che getta nello sconforto il pubblico marchigiano e regala una salvezza difficilissima, specie se si considera l'andamento esterno negativo durante tutto il campionato.

I 26 punti totali sono frutto di un andamento altalenante e senza mezzi termini (11 vittorie, solo 4 pareggi e ben 15 sconfitte), pochissimi i punti totalizzati nelle gare esterne, cammino da alta classifica invece nelle gare del Comunale che rappresenta il vero punto di forza dei vestini, salvi grazie a vittorie memorabili (a Penne cadrà anche il Cesenatico dominatore del campionato, pur se già promosso in C2). 34 le reti segnate nel corso delle stagione, 41 quelle subite.

Oltre alla VIS PESARO retrocedono in Promozione anche BIAGIO NAZZARO e SANTEGIDIESE.

INTERREGIONALE GIRONE F 1982-83 - 13°POSTO (26 punti)

Presidente: Mauro La Torre
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Sponsor: Acqua Santa Croce
Allenatore: Guido Colangelo
Acquisti: Napoletano (att, Pescara), Massari (cen), Di Giacomo (por), Marinucci (att)
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 3-2, PENNESE-CESENATICO 2-1, VIS PESARO-PENNE 0-0

classifica

44 Cesenatico
39 Fermana, Chieti
34 Santarcangiolese, Vadese, Riccione
29 Gubbio, Porto Sant'Elpidio
27 Pro Lido Tortoreto
26 Falconarese, Sangiorgese, PENNESE
25 Vis Pesaro
23 Biagio Nazzaro Chiaravalle
19 Santegidiese


Scampato il pericolo, la PENNESE riparte per il suo terzo campionato in Interregionale consecutivo.
La sofferenza della stagione precedente induce la società ed il main sponsor ad intervenire in maniera più decisa sul mercato; i rinforzi servono per concludere un campionato all'insegna della tranquillità e per consolidare una squadra destinata (almeno secondo gli obiettivi) a puntare in alto nel corso delle stagioni a seguire.

La novità stagionale è l'avvicendamento in panchina con l'addio di Colangelo e l'avvento di Arturo Bertuccioli tecnico vecchia maniera il cui gioco essenziale del "prima non prenderle" diventerà proprio marchio di fabbrica.

Ma non è solo questa la novità della stagione, infatti i biancorossi per il primo anno saranno spostati nel girone L, più meridionale insieme alle altre abruzzesi SAN SALVO, LANCIANO, VAL DI SANGRO e CHIETI. Un girone durissimo completato dalla foltissima schiera di pugliesi (MOLA, NOICATTARO, FASANO, CANOSA, LUCERA, BISCEGLIE, TRANI, FIDELIS ANDRIA, OSTUNI, MANFREDONIA) ed una lucana (GENZANO).

A fronte di un girone più agonistico, la Pennese porta avanti con tranquillità il proprio campionato e conclude con un sesto posto più che soddisfacente. L'undici di mister Bertuccioli è solido e concreto, sicuramente più equilibrato rispetto a quello della passata stagione e votato al pareggio (non a caso mister Bertuccioli verrà rinominato "mister X").
9 vittorie, 13 pareggi ed 8 sconfitte con 29 reti all'attivo, 21 al passivo, sono il bilancio finale di un campionato chiuso a cinque punti di distanza dai cugini del CHIETI, prima abruzzese in classifica.

Il doppio scontro stagionale con i neroverdi si chiude con un nulla di fatto, ed è indicativo della predilezione al pareggio del nuovo mister: 0-0 al Comunale, 1-1 all'Angelini.

Il girone è stravinto da una travolgente FIDELIS ANDRIA che con 47 punti, sole due sconfitte in campionato ed una difesa bunker capace di subire appena 9 reti in trenta gare, stacca nettamente il Manfredonia la cui trasferta evoca brutti ricordi ai tifosi biancorossi.

A retrocedere in Promozione sono CANOSA, REAL GENZANO e MOLA.

INTERREGIONALE GIRONE L 1983-84 - 6°POSTO (31 punti)

Presidente: Mauro La Torre
Vice-Presidenti: Antonio Rietti, Enrico De Fabritiis
Sponsor: Acqua Santa Croce
Allenatore: Arturo Bertuccioli (nuovo)
Acquisti: Lunelli (dif, Villamagna), Spadafora (dif, Francavilla), Castorani (dif, Francavilla), Lotorio (att, Francavilla), D'Angelo (por, Pescara), Verde (cen, Lanciano), Lodi (dif, Potenza), Punzo (att, Bologna)
Confermati: Severo, Pilone, Liberati, Di Pietro, Macrini, Palma
Cessioni: Di Luzio (att, L'Aquila)
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 0-0, PENNESE-FIDELIS ANDRIA 1-1, CHIETI-PENNESE 1-1

classifica

47 Fidelis Andria
40 Manfredonia
37 Ostuni
36 Chieti
35 Trani
31 PENNESE
30 Bisceglie, Lanciano, Val di Sangro
29 Lucera
26 Fasano, Noicattaro
25 San Salvo
24 Canosa
18 Real Genzano
16 Mola


L'anno successivo la PENNESE rimane nel girone pugliese. In panchina viene confermato mister Arturo Bertuccioli che tanto bene aveva fatto la stagione precedente, l'obiettivo resta sempre quello di far bene in un girone durissimo con le abruzzesi LANCIANO, ANGIZIA LUCO, CHIETI, L'AQUILA, VASTO 82, VAL DI SANGRO, SAN SALVO ed AVEZZANO, le pugliesi BISCEGLIE (strafavorita alla vigilia), MANFREDONIA, CORATO, LUCERA, TRANI, NOICATTARO e la campana ARIANO IRPINO.

La stagione è più equilibrata della precedente, non c'è una squadra ammazza-campionato (come la Fidelis) e la lotta per il vertice è molto più aperta.
I biancorossi non si sbilanciano, e rimangono sempre un gradino sotto le prime della classe, mentre rimane sempre molto accesa la rivalità con i cugini del CHIETI.

Nel doppio scontro con i neroverdi i biancorossi cadono di misura all'andata all'Angelini a causa di una rete del teatino Di Renzo, ma al ritorno fanno valere la legge del Comunale piegando di misura i neroverdi grazie alla rete del "solito" Di Pietro che fa esplodere lo stadio (si verificano ancora piccoli incidenti tra le opposte tifoserie) e soprattutto rappresenta una vittoria pesantissima visto che a fine stagione i biancorossi chiuderanno con un altro soddisfacente settimo posto, ma soprattutto per la prima volta supereranno proprio i chietini in classifica (di due punti).
L'impatto con l'Interregionale per i neroverdi è pesante e per la terza stagione di fila i tifosi teatini masticano male.

Il BISCEGLIE, come già detto, era la principale favorita alla vigilia. I pugliesi avevano approntato la propria rosa con l'obiettivo di vincere, e le principali antagoniste ai nerazzurri sembravano essere MANFREDONIA e LANCIANO.
Per i frentani la stagione però è deludente e si chiude con un quinto posto a ben nove lunghezze di distanza dalla capolista; il MANFREDONIA invece è lì a lottare per il vertice...ma tra le due "corazzate" si infila una matricola terribile, l'ANGIZIA LUCO di Gildo Valle che, con un cammino da grande squadra, a sorpresa chiude al comando con 41 punti regalando alla piccola cittadina marsicana un traguardo incredibile, quella C2 cui i biancazzurri militeranno per due anni, conquistando un'entusiasmante salvezza alla prima apparizione.

In Promozione retrocedono NOICATTARO, SAN SALVO e AVEZZANO.

INTERREGIONALE GIRONE H 1984-85 - 7°POSTO (31 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Sponsor: Supermercati GGS
Allenatore: Arturo Bertuccioli (confermato)
Acquisti: Avagliano (por, ex Lazio), Piero Di Pietro (cen, Sulmona), Del Papa (att, Francavilla), Nerone (att, Francavilla), Di Luzio (att, L'Aquila)
Confermati: Macrini, Severo, Di Federico, Di Pietro, Pilone
Cessioni: Punzo (att, Chieti), Lotorio (att, Francavilla), Castorani (Francavilla)
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 1-0

classifica

41 Angizia Luco
40 Bisceglie
39 Manfredonia
38 Corato
32 Lanciano, Lucera
31 PENNESE
30 Ariano Irpino
29 Chieti, L'Aquila
28 Vasto 82, Trani
27 Val di Sangro
26 Noicattaro
24 San Salvo
6 Avezzano
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1985 - 1990

La stagione 1985-86 vede la PENNESE prendere parte al quinto campionato consecutivo in Interregionale.
Gli ottimi risultati ottenuti negli anni precedenti inducono un certo ottimismo in casa biancorossa tanto che la nuova stagione parte con l'obiettivo di riconfermarsi.
Dopo due anni di gestione Bertuccioli tuttavia sul fronte tecnico si volta pagina. Il tecnico francavillese infatti passa sulla panchina dell'ambizioso Lanciano portandosi dietro i due pupilli Di Luzio (l'anno prima ripreso dopo la parentesi a L'Aquila) e Macrini.
La società biancorossa punta cosi su Giovanni Mincarini tecnico proveniente dal settore giovanile della River (Chieti) già ben noto per la sua capacità di lavorare con i giovani.
Dopo due anni passati a calcare esclusivamente i caldissimi campi pugliesi il girone viene allargato alle marchigiane (PORTO SANT'ELPIDIO, TOLENTINO, FERMANA, MONTURANESE) mentre più ampio è il plotone delle abruzzesi: le neopromosse TORTORETO e TOLLO (per la matricola chietina si tratta del primo ed unico, storico, campionato d'Interregionale), CHIETI, LANCIANO, VASTO 82, PINETO, VAL DI SANGRO e ROSETANA; le uniche pugliesi sono MANFREDONIA, LUCERA e CANOSA il cui valore è tutt'altro che irresistibile.
E' evidente comunque sia il gap tecnico tra le squadre dello stesso girone: favorite d'obbligo sono il CHIETI (giunto al quarto campionato d'Interregionale consecutivo e reduce dalla cocente delusione del pessimo campionato precedente) ed il LANCIANO degli ex Bertuccioli, Di Luzio e Macrini. Per il resto il torneo è livellatissimo con il TOLLO (che nella stagione precedente ha beffato sul filo di lana il blasonato Sulmona e l'altra sorpresa Altinese) all'esordio assoluto nella categoria.
Il campionato scorre con qualche calo di tensione unito ad una scarsa continuità nei risultati che farà disputare alla Mincarini-ban un torneo in tono minore rispetto a quello delle passate stagioni ma che alla fine porterà all'obiettivo societario di una salvezza senza troppi patemi d'animo.
Da ricordare il pareggio casalingo col CHIETI di Mimmo Marangi (1-1) alla cui rete ad una manciata di minuti dal termine risponse il gol sul filo di lana di Pilone (n.b. a questo link il servizio filmato dell'epoca: http://www.youtube.com/watch?v=6yAKB3FghE0).
Nel finale di stagione la PENNESE ormai salva perderà in casa prima con il LANCIANO (doppietta dell'ex Macrini) e poi a CHIETI evitando così di essere arbitro del campionato e chiudendo a quota 28 punti un'alta buona annata.
Nel frattempo mister Bertuccioli verrà esonerato dopo poche giornate a Lanciano a causa del suo calcio reputato troppo difensivista; LANCIANO e CHIETI faranno corsa a due arrivando alla conclusione della stagione in vetta a pari punti. Si renderà così necessario lo spareggio disputato a Latina: dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari il LANCIANO supera i cugini teatini ai calci di rigore con l'ex pennese Di Luzio che segnerà il penalty decisivo.
E' una stagione positiva anche in Coppa Italia dove i biancorossi prima eliminano il CHIETI poi si arrendono solo ai quarti di finale ai pugliesi del MESAGNE.
Penne che conserva la propria buona tradizione in Coppa Italia: nella stagione 1979-80 infatti i biancorossi si spinsero fino alla semifinale dopo la memorabile trasferta di ISCHIA (contro uno squadrone che un paio d'anni dopo salì tra i professionisti) arrendendosi solo al CITTADELLA dopo una doppia seminifinale combattutissima.

INTERREGIONALE GIRONE H 1985-86 - 10°POSTO (28 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Sponsor: Supermercati GGS
Allenatore: Giovanni Mincarini (nuovo)
Acquisti: Antignani (att, Chieti), Pallottini (dif, Sambenedettese), Compagnoni (dif, Sambenedettese)
Confermati: Pilone, Severo, Di Pietro
Cessioni: Macrini (cen, Lanciano), Lunelli (dif, Lanciano), Di Luzio (att, Lanciano)
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 1-1, PENNESE-LANCIANO 1-2, CHIETI-PENNESE 2-0
Bilancio campionato: 28 punti - 10 V, 8P, 12S, 26GF, 28GS

classifica

42 Lanciano, Chieti
37 Monturanese
35 Tolentino
34 Porto Sant'Elpidio
32 Vasto 82, Pineto
31 Manfredonia
28 PENNESE, Lucera
27 Tortoreto Lido
26 Val di Sangro
24 Fermana, Canosa
21 Tollo
17 Rosetana


Promossa: LANCIANO - dopo spareggio: LANCIANO-CHIETI 0-0 (4-2 dcr), Latina 18/05/1986
Retrocesse: ROSETANA, TOLLO, CANOSA - dopo spareggio: FERMANA-CANOSA 0-0 (4-2 dcr), Castel di Sangro 18/05/1986

MARCATORI:

14 reti: Lotorio (Pineto)
13 reti: Bonaldi (Fermana), Cappellaccio (Manfredonia)
12 reti: Cassano (Lanciano), Fiorillo (Vasto 82)


La salvezza tranquilla della stagione precedente induce la società biancorossa a confermare in blocco la rosa per la stagione 1986-87 che la vede ai nastri di partenza con la nuova denominazione che torna ad essere quella di PENNE.
In panchina c'è sempre il confermato mister Mincarini mentre in mezzo al campo non c'è più Mauro Di Pietro che, ormai a fine carriera, viene veduto al Lauretum.
Il girone onn cambia e vede i biancorossi sempre insieme alle corregionali TORTORETO LIDO, VASTO 82, VAL DI SANGRO, PINETO e CHIETI, le marchigiane FERMANA, TOLENTINO, PORTO SANT'ELPIDIO, CINGOLANA, OSIMANA e le pugliesi MANFREDONIA, TRANI, CORATO e LUCERA.
Favorita d'obbligo è il CHIETI del riconfermato mister Orazi che dopo la delusione della sconfitta nello spareggio con i cugini del Lanciano non può che puntare al ritorno tra i professionisti. Un gradino sotto ci sono il MANFREDONIA (rinforzato rispetto alla passata stagione) e la MONTURANESE che prosegue sulla scia positiva intrapresa la stagione precedente.
Il PENNE al solito punta ad un campionato tranquillo in cui l'obiettivo numero uno non puo che essere quello della salvezza da conquistare il prima possibile.
Il campionato comunque è piuttosto difficile ed i biancorossi sembrano ripetere quanto visto la stagione precedente con qualche exploit che regala belle soddisfazioni al proprio pubblico.
Alla fine la salveza arriverà con un paio di giornate d'anticipo e sarà più tranquilla di quello che dice la classifica, ma soprattutto la stagione sarà impreziosita da quella che viene storicamente descritta come la gara più spettacolare mai vista al Comunale, il derby con il CHIETI capolista.
La band di Orazi è uno squadrone e viaggia a ritmi vertiginosi, il PENNE al Vecchio Comunale è sempre temibile: la gara disputata davanti ad oltre duemila spettatori in visibilio finirà con la clamorosa vittoria per 2-1 dei biancorossi, mattatore del match il teatino doc Totò Antignani la cui rete in tuffo di testa regalerà i due punti ma soprattutto la soddisfazione ai pennesi di aver fatto fuori la capolista.
Alla fine il CHIETI vincerà con largo anticipo il campionato e si toglierà anche la soddisfazione di battere in rimonta (2-1) il PENNE ancora in corsa per la salvezza (servizio: http://www.youtube.com/watch?v=mFru6bm_wOs).

INTERREGIONALE GIRONE H 1986-87 - 10°POSTO (27 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Acquisti: Di Antonio (cen, Sambenedettese), Di Donato (dif, Rosetana), Bonomo (att, Rosetana)
Confermati: Severo, Di Federico, Antignani
Cessioni: Di Pietro (Lauretum)
Gare da ricordare: PENNE-CHIETI 2-1
Bilancio campionato: 27 punti - 9 V, 9 P, 12 S, 28 GF, 30 GS

classifica

46 Chieti
38 Manfredonia
37 Monturanese
33 Fermana
31 Porto Sant'Elpidio
30 Tolentino
29 Trani, Tortoreto
28 Corato
27 PENNE, Cingolana
26 Osimana, Pineto, Vasto 82
25 Lucera
22 Val di Sangro


Promosso: CHIETI
Retrocesse: VAL DI SANGRO, LUCERA, VASTO 82 (per classifica avulsa)

MARCATORI:

14 reti: D'Errico (Manfredonia)
12 reti: Capone (Fermana)
11 reti: Sgherri (Chieti)
10 reti: Andreozzi (Cingolana), Antignani (Penne)


La stagione 1987-88 è probabilmente una delle pagine più sofferte della storia del PENNE in Interregionale.
Un girone letteralmente massacrante con il plotone delle pugliesi allargato, la "fuga" di mister Mincarini alla vigilia del delicatissimo match casalingo con il TRANI dell'ultima giornata e la successiva coda dello spareggio disputato al Fadini di Giulianova che vedrà i biancorossi avere la meglio sui marchigiani della MONTURANESE grazie ad un gol di Danilo Tacchi.
Il girone come già detto è di quelli tosti, ci sono al solito le marchigiane (PORTO SANT'ELPIDIO, OSIMANA, FERMANA, MONTURANESE, MACERATESE, TOLENTINO e MONTEGRANARO) e le pugliesi (CERIGNOLA, MOLFETTA, MANFREDONIA, ALTAMURA, CORATO, TRANI) mentre PINETO e TORTORETO sono le uniche abruzzesi insieme ai biancorossi.
Un campionato in cui sono le pugliesi a fare la parte del leone, le cui rose sono nettamente più forti rispetto a quelle delle abruzzesi e delle marchigiane le quali disputano tutte un campionato in tono minore.
E' una stagione che parte ad handicap per il PENNE del confermato Mincarini; i lavori di inerbimento del Comunale infatti costringono i biancorossi ad emigrare nella vicina Loreto Aprutino per la disputa delle gare interne. Senza il necessario supporto del fattore campo (l'anno prima decisivo nel raggiungimento della salvezza) i biancorossi hanno notevoli difficoltà tanto che alla terza giornata girano ancora fermi al palo.
La prima vittoria stagionale arriverà però proprio al vecchio stadio loretese quando i biancorossi supereranno per 2-1 l'ALTAMURA in una partita estremamente "maschia" che comporterà una gara ad alta tensione nel ritorno in terra pugliese.
Il 25 Ottobre 1987 nel match contro il LUCERA i tifosi pennesi ritroveranno finalmente il loro stadio con il primo storico manto erboso.
Malgrado l'avvio stentato il PENNE inizia a carburare specie quando ad entrare in condizione è un certo TONINO MARTINO che proprio in biancorosso darà il via alla sua gloriosa carriera che lo vedrà calcare i campi di serie A oltre a fregiarsi successivamente dell'importante "titolo" di aver, con un suo gol, regalato alla Reggina la promozione nel campionato di serie A.
Ma non c'è solo Martino in questo PENNE che può fregiarsi delle giocate e dei gol di Danilo Tacchi successivamente rinominato l'eroe di Giulianova e del bomber Consorte; malgrado tutto i risultati iniziali pesano, ed i biancorossi si trovano fino alla fine appaiati nelle zone calde della classifica. L'ultima giornata è drammatica: il PENNE è terzultimo insieme alla MONTURANESE e riceve la visita del TRANI capolista cui serve un punto per ottenere la promozione in C2; il PENNE deve vincere per avere la certezza di disputare quantomeno uno spareggio mentre la MONTURANESE va ad ALTAMURA contro una squadra che non ha più nulla da chiedere al campionato.
Penne è invasa da oltre 1.500 sostenitori pugliesi, l'atmosfera è di quelle da derby col Chieti ed il Comunale è un vero e proprio catino. Alla fine il risultato di 0-0 vedrà esultare i pugliesi mentre l'ALTAMURA fa un grosso regalo ai biancorossi bloccando in casa sull'1-1 i marchigiani: è spareggio.
Nel frattempo da somatizzare c'è l'addio shock di mister Mincarini che abbandona la barca a poche ore dalla disputa del match decisivo. Al suo posto il traghettatore è Peppino Cantagallo che guida i biancorossi anche nello spareggio salvezza di Giulianova risolto da una rete di Danilo Tacchi che regalerà la meritata salvezza ad una squadra che ha avuto tanto da soffrire ma che alla fine conserva la categoria per il settimo anno consecutivo.

INTERREGIONALE GIRONE H 1987-88 - 13°POSTO (27 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Allenatore: Giovanni Mincarini (confermato)
Acquisti: Martino (cen, Bologna), Consorte (att, Montorio). Da ottobre: Toppeta (dif, Lanciano), Proietto (cen, Gubbio), Tacchi (att, Recanatese)
Confermati: Severo, Pilone
Cessioni: Di Federico, D'Angelo, Di Antonio (Sambenedettese)
Gare da ricordare: PENNE-ALTAMURA 2-1, PENNE-LUCERA 0-0, PENNE-TRANI 0-0, PENNE-MONTURANESE 1-0 (spareggio salvezza)
Bilancio campionato: 27 punti, 9 V, 9 P, 12 S, 26 GF, 29 GS

classifica

40 Trani
39 Corato
36 Altamura
35 Molfetta
34 Tortoreto
32 Porto Sant'Elpidio
30 Manfredonia
29 Cerignola, Osimana, Fermana
28 Pineto, Montegranaro
27 PENNE, Monturanese
19 Maceratese
17 Tolentino


Promosso: TRANI
Retrocesse: TOLENTINO, MACERATESE, MONTURANESE (poi ripescata), FERMANA (per inadempienze societarie), CERIGNOLA (per inadempienze societarie)

MARCATORI:

16 reti: Petilli (Corato)
15 reti: Cancellato (Altamura)
12 reti: Divisi (Porto Sant'Elpidio)
11 reti: Cassano (Manfredonia), Consorte (Penne), Salomoni (Porto Sant'Elpidio)

Archiviata la stagione "thrilling" il 1988-89 riparte con la società desiderosa di evitare le sofferenze appena passate.
In panchina torna a furor di popolo Guido Colangelo mentre la carica di ds viene rivestita da Giancarlo Bianchini.
La conferma di un elemento del calibro di Tonino Martino rappresenta l'acquisto più importante della stagione per un PENNE che deve comunque rinunciare a Danilo Tacchi l'eroe di Giulianova.
Si ritira definitivamente Vincenzo Pilone chiudendo il cerchio su quel blocco storico che tanto in alto ha portato nel corso degli anni la gloriosa casacca biancorossa.
Il campionato intanto è allargato a diciotto squadre ed i biancorossi sono inseriti nel girone G in compagnia di abruzzesi (RENATO CURI PESCARA, TORTORETO, SANTEGIDIESE, PINETO, VASTESE e CASTEL DI SANGRO), molisane (TERMOLI), marchigiane (MONTURANESE, MONTEGRANARO, CASTELFRETTESE, SANGIORGESE, CINGOLANA, PORTO SANT'ELPIDIO, OSIMANA) e pugliesi (CORATO, MANFREDONIA, MOLFETTA).
Sarà una stagione calda sotto tutti i punti di vista, epiche le scene di guerriglia nella trasferta di Sant'Egidio alla Vibrata che costringerà i tifosi vibratiani a disertare la successiva trasferta nel catino di Penne con i tifosi biancorossi desiderosi di vendicare gli screzi dell'andata, o ancora la gara tra PENNE e VASTESE che terminerà 2-2 in campo e sassaiole sugli spali tanto da far salire alla ribalta queste cronache anche sui quotidiani e telegiornali nazionali.
Ma è il lato sportivo quello più interessante della stagione in cui il PENNE riuscirà non solo a non patire le pene della stagione precedente (dichiarato obiettivo societario) ma anche a concludere con un più che brillante 5°posto a quota 36 punti, quattordici in meno della capolista CASTEL DI SANGRO che vincerà il campionato staccando di un solo punto la VASTESE.
Una curiosità: del campionato farà parte anche la MONTURANESE che l'anno prima aveva perso lo spareggio con i vestini, la formazione marchigiana godrà infatti del ripescaggio e riuscirà anche a terminare la stagione davanti agli uomini di Colangelo staccati di sei punti.

INTERREGIONALE GIRONE G 1988-89 - 5°POSTO (36 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Allenatore: Guido Colangelo
Acquisti: Ranieri (cen, Sambenedettese), Ferro (dif, Lanciano, Contento (dif), De Chellis (Sulmona)
Confermati: Martino, Severo, Cordella, Franceschini, Proietto
Cessioni: Tacchi (att), Pilone (ritirato)
Gare da ricordare: PENNE-VASTESE 2-2, SANTEGIDIESE-PENNE 2-1
Bilancio campionato: 36 punti, 12 vittorie, 12 pareggi, 10 sconfitte, 39 gol fatti, 29 gol subiti

classifica

50 Castel di Sangro
49 Vastese

46 Molfetta
42 Monturanese
36 PENNE
35 Montegranaro, Pineto
32 Santegidiese, Corato
31 Termoli
30 Tortoreto
28 Sangiorgese
27 Renato Curi Pescara, Cingolana
25 Porto Sant'Elpidio
22 Osimana


Promossa: CASTEL DI SANGRO
Retrocesse: OSIMANA, PORTO SANT'ELPIDIO, CINGOLANA, RENATO CURI PESCARA

MARCATORI

17 reti: Cichella (Sangiorgese)
15 reti: Scotini (Vastese)
14 reti: Martino (Penne)
13 reti: Lotorio (Monturanese)

Il 1989-90 rappresenta il nono anno consecutivo per il PENNE ormai consolidata realtà dell'Interregionale.
Il 5°posto della passata stagione ha lasciato decisamente soddisfatti ma alle porte c'è un campionato piuttosto impegnativo.
Il girone G è sempre uguale, insidioso, un mix tra squadre tecniche e ambienti piuttosto caldi con abruzzesi, marchigiane, pugliesi e la molisana TERMOLI.
Non c'è piu in panchina Guido Colangelo che sceglie altri lidi, al suo posto la dirigenza vestina chiama Tonino Valbruni.
Confermarsi rispetto alla passata stagione difficile se non impossibile; in molte hanno attrezzato squadroni in primis la VASTESE che dopo la delusione della stagione passata vuole riscattarsi ed i pugliesi del MOLFETTA che pur avendo una squadra qualitativamente inferiore rispetto ai vastesi gli terranno testa fino alla fine.
L'ossatura del PENNE della passata stagione viene confermata ma i biancorossi devono rinunciare a Tonino Martino passato in C2 al Celano ma ritrovano due graditissimi ex come Di Luzio e Macrini.
La stagione inizia nel migliore dei modi per il PENNE che sotto la guida Valbruni infila una serie di risultati positiv che li mettono subito a riparo da spiacevoli sorprese.
Da segnalare la bellissima vittoria interna sulla VASTESE che a fine anno trionferà. Nel girone di ritorno però arriva l'inattesa flessione ed i biancorossi riescono nell'impresa di rovinare quanto di buono fatto fino a quel momento.
Iniziano ad arrivare una serie di sconfitte inattese tra cui quella pesantissima nello scontro diretto con il RAIANO che risucchierà ancora di piu gli uomini di Valbruni verso le zone a rischio.
Serve una sterzata e dopo lo 0-1 patito sul campo del PINETO la società decide di dare il benservito al tecnico optando per la soluzione interna con Dario D'Angelo traghettatore nelle ultime tre gare di campionato.
Un calendario favorevole permette ai biancorossi di fare il pieno di punti nelle ultime tre gare contro MONTEGRANARO, BELLANTE e MANFREDONIA, squadre che non avendo più nulla da chiedere al campionato lasciano strada ai biancorossi che chiudono con 31 punti centrando così la salvezza.

INTERREGIONALE GIRONE G 1989-90 - 12°POSTO (31 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Allenatore: Tonino Valbruni (nuovo) poi sostituito da Dario D'Angelo per le ultime tre gare
Acquisti: Di Luzio (att, Montegranaro), Iampieri (dif), D'Aloisio (por, Lanciano), Rosato (cen, Lanciano), Nardini (cen, Nereto), Salvatore (att), Ranieri (cen)
Confermati: Severo, Attili, Toppeta, Proietto
Cessioni: Martino (Celano)
Bilancio campionato: 31 punti, 8 vittorie, 15 pareggi, 11 sconfitte, 33 gol fatti, 32 gol subiti

classifica

47 Vastese
44 Molfetta

43 Sulmona
40 Pineto
39 Montegranaro
38 Termoli
36 Fermana
34 L'Aquila, Bitonto, Sangiorgese
33 Monturanese
31 PENNE, Santegidiese
30 Manfredonia
29 Raiano
28 Corato
27 Tortoreto
14 Bellante


Promosse: VASTESE, MOLFETTA (per ripescaggio)
Retrocesse: RAIANO, CORATO, TORTORETO, BELLANTE

MARCATORI:

19 reti: Scotini (Vastese)
15 reti: Cichella (Sangiorgese)
14 reti: Del Zotti (Molfetta)
12 reti: Alessandroni (L'Aquila), Eronia (Termoli)
11 reti: Totaro (Bitonto), Antolovic (L'Aquila), Andreozzi (Montegranaro)
10 reti: Borrelli (Manfredonia), Favonio (Molfetta), Salvatore (Penne), Di Antonio (Santegidiese)
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1990 - 1992

Terminate le famose "notti magiche" con la dolorosa eliminazione degli azzurri ai rigori nell'ormai storica semifinale con l'Argentina di Maradona, si torna a tifare biancorosso alla vigilia della stagione 1990-91, la decima consecutiva per il PENNE in Interregionale.
Inseriti nel solito girone (G) ma questa volta senza pugliesi, l'ostacolo più grande della stagione sembra essere rappresentato dalla nuova formula; in vista della successiva riforma che assottiglierà il numero delle squadre partecipanti al massimo campionato dilettantistico in fatti, si preannuncia un torneo infuocato con ben sei retrocessioni previste.
Con abruzzesi (AVEZZANO, L'AQUILA, PINETO, SANTEGIDIESE, LUCO DEI MARSI, SULMONA, ROSETANA, RENATO CURI PESCARA), marchigiane (FERMANA, MONTEGRANARO, URBINO, RECANATESE, TOLENTINO, MONTURANESE, SANGIORGESE, CERRETO) ed una molisana (TERMOLI), il PENNE non può che puntare alla salvezza avendo poco o nulla da spendere a disposizione e soprattutto cercando di fare di necessità virtù mettendo davanti a tutto l'ormai provata esperienza gettandosi con raziocinio sul mercato e riuscendosi a procurare pezzi da novanta senza svenarsi: su tutti c'è il ritorno di Tonino Martino ancora in biancorosso dopo l'ingaggio non perfezionato dal Celano.
Dopo la parentesi da traghettatore di D'Angelo, in panchina la società punta sul tecnico Franco Scarano e, confermando il blocco della stagione precedente con pochi ma mirati acquisti, la squadra è praticamente pronta per affrontare campionato con le giuste garanzie malgrado la fiducia degli anni passati inizi pian piano a scemare con il blocco storico ormai in fase di fisiologico sfaldamento, ma con una rosa tenuta sempre coesa e concentrata da capitan Severo.
Malgrado un iniziale scetticismo il campionato inizia subito in maniera positiva per i biancorossi che si spingono fino al secondo posto alla vigilia della catastrofica sconfitta rimediata a TOLENTINO (2-6) contro un avversario ancora fermo al palo.
Nonostante le poche vittorie collezionate nel corso della stagione i biancorossi resteranno sempre a galla grazie ad una certa solidità che porterà in dote ben diciotto pareggi (piuttosto importanti se si considerano gli allora due punti a vittoria) che permetteranno di mantenersi sempre in una zona di relativa tranquillità e chiudere la stagione al 10°posto in classifica con 34 punti.
La vittoria del campionato andò al travolgente AVEZZANO che staccò la piu agguerrita concorrenza costituita da FERMANA e L'AQUILA partite entrambe per vincere il campionato. Saranno ben undici le lunghezze di vantaggio dei marsicani rispetto ai gialloblu marchigiani, dodici rispetto agli "odiati" cugini aquilani.
La nuova regola del campionato prevedeva tuttavia che la squadra vincitrice di ciascun girone dovesse giocarsi un ulteriore spareggio per accedere in C: e così l'AVEZZANO dovette superare i toscani della COLLIGIANA (2-0 e 1-1) per brindare al ritorno tra i professionisti. Caretta (Avezzano), difensore goleador, sarà addirittura capocannoniere del torneo.
In zona retrocessione pesante fu il tracollo del CERRETO ultimo in classifica e staccatissimo dalla concorrenza nonostante un certo mister Castori (oggi noto ai piu) in panchina. Insieme ai rossoblu stessa fine per SANGIORGESE, RENATO CURI PESCARA, TERMOLI, ROSETANA e MONTURANESE; per questi ultimi decisiva la sconfitta nello spareggio salvezza con il TOLENTINO vinto 2-1 dopo i supplementari dai cremisi, senza che nessun ripescaggio potesse questa volta salvare i biancazzurri dal baratro della Promozione.
Alla fine sarà retrocessione pure per il TERMOLI di mister Guido Colangelo.

INTERREGIONALE GIRONE G 1990-91 - 10°POSTO (34 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Allenatore: Franco Scarano (nuovo)
Acquisti: Di Vicoli (por, Campobasso), Smerilli (dif), Cipriani (dif), Satiro (cen), Giallorenzo (cen), Martino (att, Celano)
Confermati: Severo, Macrini, Di Francesco, Proietto, Di Teodoro,Triozzi, Nardini, Di Luzio, Schiavone
Cessioni: Iampieri (dif), D'Aloisio (por), Salvatore (att), Rosato (cen)
Gare da ricordare: PENNE-AVEZZANO 0-1
Bilancio stagione: 34 punti, 8 vittorie, 18 pareggi, 8 sconfitte, 30 gol fatti, 35 gol subiti

classifica

54 Avezzano
43 Fermana
42 L'Aquila
40 Montegranaro, Pineto
38 Santegidiese
36 Urbino
35 Recanatese
34 PENNE
33 Sulmona
32 Tolentino, Monturanese
29 Rosetana
26 Termoli
25 Renato Curi Pescara, Sangiorgese
14 Cerreto


Promosso in C: AVEZZANO (dopo spareggio con Colligiana)
Retrocesse in Promozione: CERRETO, SANGIORGESE, RENATO CURI PESCARA, TERMOLI, ROSETANA, MONTURANESE (dopo spareggio con TOLENTINO)

Spareggio promozione: AVEZZANO-COLLIGIANA 2-0 1-1
Spareggio salvezza: TOLENTINO-MONTURANESE 2-1 (dopo supplementari)

MARCATORI:

14 reti: Caretta (Avezzano), Busilacchi (Urbino)
12 reti: Pesaresi (Tolentino)
11 reti: Cardillo (Avezzano), D'Angelo (Pineto), Vagnozzi (Recanatese)
10 reti: Manari (Santegidiese)
9 reti: Patanè (Luco dei Marsi), Martino (Penne)

Il 1991-92 rappresentera un anno di transizione piuttosto importante, il vero crocevia tra quello che poi diventera un PENNE spettacolare che fara sognare i professionisti, e quello che invce successivamente sarà l'incubo causato da scelte societarie che porteranno alla retrocessione e successiva ripartenza difficoltosa.
Il primo segno dei tempi che cambiano è dato dall'avvicendamento al timone societario: Enrico De Fabritiis dopo anni di onorata presidenza passerà la mano a Paolo Fornarola; passaggio di consegne che crea una societa forte con diversi imprenditori locali a dare il giusto sostegno economico anche se ancora forse inesperti per tenere saldo il timone societario.
Se nell'anno precedente le sei retrocessioni hanno permesso una prima scrematura di squadre, questa nuova stagione di certo non è poi particolarmente semplice. Le retrocessioni sono comunque cinque, necessarie per passare alla formula a nove gironi (tutt'ora in vigore) con il campionato che cambiera denominazione in C.N.D. e la conseguente nascita dell'ECCELLENZA REGIONALE che soppianterà il campionato di Promozione ora declassato a settima categoria, con la vincitrice sempre costretto alla disputa dello spareggio per ottenere l'accesso tra i professionisti.
Sul fronte tecnico, Scarano non viene confermato in panca, al suo posto arriva il tecnico Roberto Druda alle sue prime esperienze da allenatore.
Arrivano i primi "punti fermi" della squadra, ovvero i giovani OSCAR DI MATTEO e MASSIMO DE AMICIS che da Penne inizierà una carriera sfolgorante tra i professionisti; dalla Vastese arriva invece l'esperto VECCHIOTTI mentre contribuirà ancora una volta Bianchini che rientrerà in sede di ds sfuttando il suo filo diretto con la Sambenedettese che porterà a vestire il biancorosso SPINOZZI, ROMAGNOLI e CAPRETTI.
In porta arriverà VERGALLO già vecchia conoscenza del calcio pennese per aver sbarrato la strada ai biancorossi nel match di Coppa Italia con il Mesagne qualche anno prima.
La stagione sarà di quelle tribolatissime per i biancorossi che verranno salvati dall'azzeccatissimo ingaggio del gladiatore RAFFAELE BARRELLA e dal cambio di ben tre mister: a DRUDA succederà CIAMPOLI ed ancora COLANGELO per una salvezza soffertissima.
Una nuova societa, l'arrivo non ancora metabolizzato di giocatori che successivamente contribuiranno tantissimo alla causa e la scelta di un nuovo allenatore per giunta esordiente saranno un mix letale per l'avvio di stagione difficilissimo.
A Druda sarà dato il benservito a novembre e l'arrivo al suo posto del tecnico FRANCESCO CIAMPOLI si rivelerà disastroso, tanto che il nuovo allenatore non riuscira a vincere nessuna partita.
Il PENNE ora è seriamente nei guai, l'arrivo di Colangelo in panchina insieme al colpaccio di MONTEGRANARO darà la sterzata definita alla stagione del PENNE che inizia un'entusiasmante rincorsa agganciando la zona salvezza solo alla penultima giornata e sfruttando al meglio un calendario che all'ultima gara mise i biancorossi di fronte all'URBANIA ormai già retrocesso.
Gia detto del campionato che ando al SULMONA (poi bloccato dal SORA), retrocessioni nella nuova Eccellenza per URBANIA, VILLALBA, URBINO, TOLENTINO e PIOBBICO.

INTERREGIONALE GIRONE G 1991-92 - 13°POSTO (32 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Dirigenti: Lando Labricciosa, Michele Giancaterino, Antonio Libertini, Roberto Di Pietrantonio
Allenatore: Roberto Druda (nuovo) poi esonerato, Francesco Ciampoli poi esonerato, Guido Colangelo
Acquisti: Spinozzi, Romagnoli, Capretti (Sambenedettese), De Amicis (cen, Chieti), Di Matteo (att, Chieti), D'Intino (cen, Chieti), Vecchiotti (cen, Vastese). Successivamente arrivano: Vergallo (por), Barrella (cen), Di Antonio (att, Santegidiese), De Petris (cen, Pineto)
Cessioni: Martino (att, Celano), Di Vicoli (por), Satiro (cen), Giallorenzo (cen)

classifica

45 Sulmona
41 Celano
40 Fermana
38 Rieti
36 Vigor Senigallia, Pineto, Recanatese
35 Montegranaro
34 Santegidiese
33 Fucense, Luco dei Marsi
32 Vadese, PENNE
31 Piobbico
29 Tolentino, Urbino
28 Villalba
24 Urbania

Promosse in C: nessuna, SULMONA sconfitto nel doppio spareggio col Sora
Retrocesse in Eccellenza: URBANIA, VILLALBA, URBINO, TOLENTINO, PIOBBICO

Spareggio promozione: SULMONA-SORA 0-0 0-2

MARCATORI:

14 reti: Pazzaglia (Vadese)
13 reti: Pistillo (Celano), Chiodi, Sopranzi (Montegranaro), D'Angelo (Pineto), Cardillo (Rieti), Rossetti (Senigallia)
12 reti: Lalloni (Santegidiese)
11 reti: Patanè (Luco dei Marsi)
10 reti: Alesi (Fermana)
9 reti: Di Matteo (Penne), Urso (Urbania)
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1992-93

La stagione 1992-93 è stata con ogni probabilita la piu esaltante nella storia della Penne Calcio; il PENNE è fortissimo ma l'ambita C2 verra solo sfiorata a causa del FASANO dei record che riuscira a chiudere il campionato al primo posto senza perdere una partita, ed anche a violare il Comunale pennese per 1-0 con gol di Lo Priore al termine di una partita al cardiopalma davanti ad oltre 2000 spettatori, un risultato amaro per una squadra che a lungo aveva tenuto alle corde nel corso dei novanta minuti la capolista.
Ma la stagione esaltante dei biancorossi non si limitera solo a quell'accadimanto, ma vedra altri capitoli entusiasmanti di una squadra capace di vincere sia dentro che fuori (memorabili le vittorie a domicilio su BENEVENTO e TERAMO con gran gol su punizione dell'immenso Biagio Lombardi).
Societa vestina che puo contare finalmente su una certa solidita economica che causera tuttavia notevoli problemi negli anni successivi ma che permettera di metter su un vero e proprio squadrone guidato dal mestiere e dalla solita diligenza di GUIDO COLANGELO confermato dopo aver preso in mano la squadra a campionato in corso l'anno passato in situazioni di classifica disastrose.
Gli acquisti sono tutti di assoluto valore: su tutti spicca il centrocampista BIAGIO LOMBARDI 34 anni, ex Pescara e Cosenza, giocatore di classe cristallina che deliziera la platea con le sue giocate, i suoi lanci al millimetro e soprattutto le sue punizioni che equivalevano a veri e propri calci di rigore (realizzera ben 20 reti in due stagioni in biancorosso).
Insieme al forte centrocampista arrivano anche DOLCE, DRAGONE, bomber ANNUNZIATO dal Castel di Sangro, il portiere RANAVOLO ed il difensore ex Chieti COLAZILLI.
La stagione vedra tuttavia anche il ritiro del capitano storico a bandiera biancorossa GIOVANNI SEVERO.
Le conferme sono non meno importanti: su tutte quelle del gladiatore BARRELLA, MASSIMO DE AMICIS (che esplodera con 9 reti iniziando la sua carriera tra i professionisti) e OSCAR DI MATTEO con una rosa composta da tanti validissimi atleti locali tra i quali il difensore FILIPPO DI TEODORO ed un giovanissimo LUCA PILONE che chiudera la stagione realizzando 9 reti e vestendo anche in un'occasione la maglia azzurra della Nazionale Dilettanti.
Il girone G è un vero e proprio "inferno" con tantissime nobili decadute e diverse trasferte pugliesi: tra le piu blasonate oltre al FASANO troviamo MARTINA, BENEVENTO, BRINDISI, TERAMO e GIULIANOVA. Alla fine vince, come gia detto, il FASANO, il PENNE chiude al 2°posto malgrado i 47 punti conquistati, pnti che sarebbero bastati nella maggior parte degli altri gironi per ottenere l'accesso in C2 e probabilmente sarebbero bastati per non far scivolare nel lento oblio i colori biancorossi negli anni successivi.
La stagione inizia con il pareggio casalingo con la SANTEGIDIESE ma continua in un crescendo piuttosto evidente con il PENNE in grado di far punti sia fuori che dentro. In casa col MARTINA secondo in classifica c'è la prima prova di forza per gli uomini di Colangelo che riescono a spezzare la resistenza dei pugliesi grazie ad un rigore di Lombardi a secondo tempo inoltrato, botte sugli spalti, ma cio che conta è che il PENNE scavalca i pugliesi al secondo posto e la domenica successiva in casa si gioca la vetta col FASANO.
La gara, in un'atmosfera d'altri tempi ed un pubblico in estasi si chiude col triste epilogo della rete di LO PRIORE servito da un certo DANIELE VANTAGGIATO (entrato nella ripresa) giocatore che nel corso degli anni segnera gol a grappoli tra i professionisti con le maglie, tra le altre, di FOGGIA, COSENZA, BRINDISI (con la quale sfonderà il tetto delle 30 reti in campionato nella stagione 2004/05 nell'Eccellenza pugliese).
La sconfitta segna una svolta importante nel campionato perche permette al FASANO di allungare in vetta, posizione che verra mantenuta per tutta la stagione dal team pugliese che riuscirà nell'impresa di non perdere neppure una gara, rischiando a BRINDISI quando subito gol al 90' riusci addirittura a raddrizzare il match in pieno recupero.
Cio non toglie che il PENNE va a togliersi diverse soddisfazioni: vince con autorita in casa e fuori la squadra di Colangelo che espugna CERIGNOLA (campo storicamente difficile) ma soprattutto va a fare il colpaccio a TERAMO (2-0 reti di LOMBARDI e PILONE) e BENEVENTO quando davanti ad oltre 3000 spettatori e sotto di un gol a una manciata di minuti dal termine, ribaltano clamorosamente il risultato riportando a casa una vittoria per 2-1 causando il risentimento del pubblico di casa.
Da segnalare anche la vittoria casalinga sul GIULIANOVA piu che per il valore sportivo della vittoria (i giuliesi concluderanno il campionato al 15°posto), per quello che rappresentava battera un avversario cosi blasonato che l'anno successivo dominera il girone dove sarà inserito proprio il PENNE.
Insomma, per quanto il FASANO risultera imprendibile i biancorossi si toglieranno le loro soddisfazioni; l'epilogo, piuttosto movimentato, della stagione avviene in quel di NOCI quando nell'ultima gara il PENNE travolge con un perentorio 5-0 la locale compagie pugliese causando anche in questo caso il risentimento del pubblico locale che invade il campo aggredendo i giocatori biancorossi e prendendo a sassate il bus.
Il risultato sarà dunque un 2°posto ma come nella migliore delle tradizioni dopo un bel campionato piuttosto che cercare di costruire qualcosa si tende a distruggere. Sotto il profilo finanziario la stagione pesa in modo abbastanza netto, e del resto viene anche difficile capire il perche (tanto per fare un esempio) di un ritiro del sabato in occasione di un PINETO-PENNE con il campionato gia deciso matematicamente a favore del FASANO...e cosi si rompe il giocattolino con i biancorossi che saranno in grado di disputare un altro campionato di buon livello, quello successivo, prima che i conti inizieranno a non tornare piu tanto facilmente causando cosi i disastri delle stagioni successive.

C.N.D. GIRONE G 1992-93 - 2°POSTO (47 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Guido Colangelo (confermato)
Acquisti: Lombardi (cen), Dolce (cen, Lanciano), Ranavolo (por, Lanciano), Annunziato (att, Castel di Sangro), Colazilli (dif, Chieti), Dragone (cen), Chiacchiaretta (dif, Pescara), De Juliis (cen, Gubbio)
Cessioni: Spinozzi, Capretti, Romagnoli, Severo (ritirato)
Gare da ricordare: PENNE-MARTINA 1-0; PENNE-FASANO 0-1; TERAMO-PENNE 0-2; BENEVENTO-PENNE 1-2; PENNE-GIULIANOVA 2-1; NOCI-PENNE 0-5.
Bilancio campionato: 47 punti, 19 vittorie, 9 pareggi, 6 sconfitte, 58 gol fatti, 18 gol subiti

classifica

52 Fasano
47 PENNE
44 Martina
43 Noci
41 Santegidiese
37 Benevento
36 Teramo, Nardò
34 Brindisi
33 Termoli, Pisticci
32 Canosa, Pineto
31 Cerignola
30 Giulianova
27 Renato Curi Pescara
20 Putignano
4 Matino


Promosso in C2: FASANO
Retrocesse in Eccellenza: RENATO CURI PESCARA, PUTIGNANO, MATINO (alla fine el campionato NOCI e PISTICCI rinunceranno a disputare il CND per la stagione successiva

MARCATORI:

18 reti: Ristic (Benevento)
17 reti: Prima (Brindisi), Oristanio (Martina)
15 reti: Petrella (Cerignola)
13 reti: Lo Priore (Fasano), Epomeo (Noci)
11 reti: Favonio (Fasano), Palladino (Cerignola), Antonicelli (Martina), Totaro (Noci), Barbarisi (Nardo), Lombardi (Penne), Zacchini (Pineto), Di Giuseppe (Santegidiese)
10 reti: Di Matteo (Penne), Di Marzio (Pineto), Donnarumma (Termoli), Gasparroni (Renato Curi)
9 reti: De Amicis (Penne)
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1993 - 1994

La stagione 1993-94 parte con tante incognite dopo l'esaltante cavalcata della stagione precedente.
Il secondo posto piuttosto che caricare l'ambiente, sembra quasi aver avuto effetto inverso. La società esce decisamente indebolita dall'ultima stagione tanto che il pool imprenditoriale che tanto aveva investito l'anno passato è scomparso.
Come se non bastasse i biancorossi perdono nuovamente mister COLANGELO che passa sulla panchina del Nardò portanto con se anche quel RAFFAELE BARRELLA che tanto utile era stato alla causa dei biancoossi nelle stagioni passate.
Fornarola, sempre a capo della società pennese si affida nuovamente alla guida di mister X ARTURO BERTUCCIOLI dal Penne lanciato come allenatore negli anni 80 nel giro delle prime squadre.
Il gruppo eccezionale dell'anno prima si sfalda irrimediabilmente con le partenze di ANNUNZIATA, CHIACCHIARETTA, DRAGONE, DOLCE, RANAVOLO e DE AMICIS con quest'ultimo che inizia con la Sambenedettese la sua lunga carriera da professionista.
Malgrado tutto la società vestina riesce a confermare BIAGIO LOMBARI, insieme a lui la squadra mantiene una sua fisionomia con le conferme di elementi cardine come LIPPO, COLAZILLI, DI TEODORO e l'attaccante OSCAR DI MATTEO.
Tra gli arrivi il centrocampista CIRIACO, PALUSCI (che successivamente diventerà un'affermato giocatore di calcio a 5 vestendo con grande successo la maglia azzurra), ORSATTI e DI GIAMMATTEO.
Il girone è sempre il G, cambiano però diverse formazioni con l'esclusione delle pugliesi sostituite da laziali e campane; non mancano le nobili decadute che in questa stagione sono GIULIANOVA, FROSINONE, CASERTANA e FRANCAVILLA.
L'obiettivo dichiarato dei biancorossi è quello di un campionato tranquillo togliendosi via via qualche soddisfazione, e del resto la rosa composta da onesti giocatori piu qualche individualita di spicco pare proprio adatta a tal proposito.
Alla fine il campionato lo vincera il GIULIANOVA che staccherà ALBANOVA e FROSINONE, entrambe le compagini tuttavia otterranno poi la promozione in C2 grazie al ripescaggio. Il PENNE concludera all'8°posto a quota 35 punti.
La stagione inziai con la gara casalinga con il PINETO con i biancorossi che vincono 2-1; nella seconda giornata invece in programma un altro derby con i biancorossi che cadono sul campo del MOSCIANO di bomber Massimo Arancio.
Il campionato vivrà di alti e bassi, con i biancorossi che affidano tutto ai piedi fatati di LOMBARDI. Il calcio essenziale di Bertuccioli poterà ad importanti vittorie cui faranno seguito risultati leggermente negativi che debiliteranno il cammino della squadra verso il vertice, cammino comunque reso improbo dall'assoluto valore delle pretendenti ai primi posti.
Il PENNE cadra di misura in casa col GIULIANOVA di Giorgini mentre col FROSINONE sceso in terra vestina da capolista e con molti tifosi al seguito sarà 0-0 al termine di una gara non certamente esaltante in cui Bertuccioli sarà comunque bravo a ingabbiare i forti avversari.
La svolta del campionato si avra pero sul finire del girone d'andata; a PENNE arriva l'ALBANOVA (squadra di Casal di Principe cui successivamente si scoprira essere stata il giocattolino della camorra, come riportato anche nel celebre "Gomorra" di Roberto Saviano) che al terzo posto in classifica dista tre punti dal PENNE che vincendo si aggancerebbe al treno. Troppo forti tuttavia i campani che vinceranno con un eloquente 3-1 con gol della bandiera dei pennesi siglato solo nel finale; al ritorno in terra casertana la sconfitta sara ancor piu pesante (1-4).
Malgrado l'impossibilita di viaggiare al ritmo delle prime, arriveranno comunque diversi exploit in trasferta, sui campi di ISOLA LIRI, FRANCAVILLA, ARZANESE, LUCO DEI MARSI e CELANO (in gol Lombardi su punizione).
Da segnalare nel girone di ritorno anche la bella vittoria (1-0) sulla CASERTANA e le vittorie casalinghe contro ARZANESE (2-0) già retocessa e contro il FERENTINO (2-0) all'ultima giornata.
Alla fine dunque è 8°posto con il GIULIANOVA che trionfa ottenendo l'accesso al calcio professionistico abbandonato solo nell'ultima stagione quando, per problemi societari i giuliesi sono stati costretti a ripartire dall'Eccellenza.

CND GIRONE G 1993-94 - 8°POSTO (35 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Arturo Bertuccioli (nuovo)
Acquisti: Ciriaco (cen, Riccione), Di Matteo (por), Di Vicoli (por), Di Giammatteo (att), Palusci (cen), Orsatti (dif), D'Angelo (att)
Cessioni: De Amicis (cen, Sambenedettese), Dolce (cen, Sulmona), Annunziata (att, Vastese), Barrella (cen, Nardo), Dragone (cen, Giulianova), Ranavolo (por)
Gare da ricordare: PENNE-FROSINONE 0-0; PENNE-GIULIANOVA 0-1; PENNE-ALBANOVA 1-3; PENNE-CASERTANA 1-0; ISOLA LIRI-PENNE 0-1.
Bilancio campionato: 35 punti, 12 vittorie, 11 pareggi, 11 sconfitte, 27 gol fatti, 35 gol subiti

classifica finale

48 Giulianova
47 Albanova
46 Frosinone

42 Gabbiano Napoli
41 Casertana
36 Ferentino
35 PENNE, Isola Liri
34 Mosciano, Portici
33 Sulmona
32 Luco dei Marsi, Acerrana
31 Latina
29 Celano
26 Francavilla
20 Pineto
11 Arzanese


Promosse in C2: GIULIANOVA, ALBANOVA (ripescata), FROSINONE (ripescata)
Retrocesse in Eccellenza: ARZANESE, PINETO, FRANCAVILLA (poi ripescata), CELANO

marcatori:

17 reti: Russo (Frosinone), Bianco (Gabbiano), Astarita (Portici)
13 reti: Di Stefano (Ferentino), Arancio (Mosciano)
12 reti: Russo G (Isola Liri)
11 reti: Caruso (Giulianova)
10 reti: Parisi (Ferentino), Melisi (Gabbiano), Papadia (Isola Liri)
9 reti: Guidotti, Mancini (Albanova), Occhiuzzi (Luco dei Marsi), Lombardi (Penne)
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1994 - 1996

La stagione precedente conclusa in maniera brillante in un girone durissimo, poteva far creare false illusioni ad un ambiente sempre piu minato dai soliti dissidi interni e dalle gestioni degli ultimi anni non particolarmente equilibrate.
Il campionato 1994-95 (il quattordicesimo consecutivo in Interregionale) parte in un clima rinnovato, con i pezzi pregiati che fanno le valigie e con pochi mezzi a disposizione per mettere su la squadra.
Al timone della societa biancorossa rimane Paolo Fornarola che si affidera alla guida tecnica di ROBERTO DRUDA tornato sulla panchina vestina dopo il precedente, di certo non particolarmente esaltante, della stagione 91/92 quando venne esonerato alla fine del girone d'andata per lasciar spazio a Ciampoli.
Non c'è piu il talento di BIAGIO LOMBARDI, non ci sono piu COLAZILLI e DI LUZIO, la squadra è rinnovata e composta da diversi giocatori locali tra i quali l'attaccante locale LUCA PILONE.
Vengono comunque confermati DI GIAMMATTEO e OSCAR DI MATTEO diventato ormai elemento quasi insostituibile della formazione biancorossa, si vedra per pochissime gare anche l'attaccante RONCA (che ritroveremo a Penne, sempre come meteora, nell'anno della prima Promozione).
Sul fronte acquisti arriva LIVIO DANESE (ex Pescara con Galeone) ed il difensore MORGIONE che prende il posto di DI TEODORO passato al Pianella in Eccellenza. Il portiere inizialmente è DI MATTEO il cui infortunio portera la societa a ricorrere al mercato con il ritorno del forte RANAVOLO.
Il girone cambia, questa volta composto da marchigiane, abruzzesi e molisane, tra le compagini di spicco CIVITANOVESE, FRANCAVILLA e CAMPOBASSO.
Come gia a accaduto anni prima, DRUDA non resisterà a lungo sulla panchina vestina, una serie negativa infilata nel girone di ritorno costringera Fornarola al cambio di tecnico. Al suo posto arrivera il pittoresco CASTIELLO uno degli elementi piu deleteri mai visti a Penne nella sua lunga storia.
Andato avanti sull'onda dell'entusiasmo della piazza per una serie di risultati utili infilati a fine campionato (arrivati sulla scorta di fattori piuttosto evidenti, ma allora non considerati in primis la tranquillità di squadre che avevano ben poco ancora da chiedere al campionato) sarà uno dei principali artefici del pesimo campionato della stagione successiva.
E pensare che durante un Penne-Senigallia 1-0 disputato al Comunale nelle ultime gare di campionato, un coro che si levo dalla tribuna fu: "e l'anno prossimo andiamo in serie C".
Serie C che in questa stagione sarà raggiunta dai marchigiani del TOLENTINO che alla fine staccheranno di due lunghezze la rivelazione NERETO di bomber Breglia.
La stagione inizia in maniera piuttosto tranquilla per il nuovo PENNE che riesce a ottenere risultati senza troppi affanni. La prima in casa vede i biancorossi superare, non senza qualche difficolta, i modesti molisani del ROCCARAVINDOLA per 2-1.
Tra le mura amiche i biancorossi paiono non avere difficolta: superano agevolmente il MOSCIANO di mister Valbruni, il FRANCAVILLA e la quotata CIVITANOVESE.
Con il CAMPOBASSO in casa invece sarà gara al cardiopalma con i biancorossi avanti di misura nella prima frazione, che nella ripresa prima si porteranno sul 3-0 poi rischieranno il ritorno dei molisani portatisi sul 3-2 senza tuttavia riuscire a pareggiare il match.
La stagione è strana, le gare si giocano di sabato per volere della Federazione al fine di dare maggior visibilita al campionato evitando l'accavallarsi con le gare di serie A.
Il girone di ritorno sarà un disastro: i vestini perdono la bussola e la situazione si fa sempre piu difficile; le sconfitte a LUCO ma anche quella in casa con il TERMOLI fanno scivolare sempre piu in basso la squadra, tanto che inizia a materializzarsi lo spettro della retrocessione in un campionato sino a quel momento tranquillo.
Fornarola cosi è costretto ad un altro avvicendamento in panca, via DRUDA al suo posto lo sconosciuto CASTIELLO...certo di tutto rispetto le referenze con cui arrivava a Penne ma cosa piu grave strapagato senza sapere che la squadra da lui precedentemente allenata era una compagine di Prima Categoria campana, il Grottaminarda.
CASTIELLO non ci mette molto ad accattivare la simpatia e soprattutto la fiducia di tutto l'ambiente abbracciando in toto i suoi metodi che erano piu quelli di un energico motivatore che di un tecnico effettivamente preparato; vero che quando arriva il PENNE è messo maluccio, vero anche che le gare rimaste sulla strada sono tutt'altro che trascendentali contro avversari che poco hanno da chiedere ancora al campionato.
Nelle ultime gare cosi i biancorossi corrono come un treno: 2-0 nel recupero casalingo con il SULMONA gia condannato alla retrocessione, 1-0 interno al tranquillo SENIGALLIA su un campo ridotto ai minimi termini (segno dei tempi che cambiano), vittoria anche sulla SANTEGIDIESE. Sul campo della CIVITANOVESE i biancorossi steccano tuttavia la gare che poi risulterà decisiva per le sorti della stagione: PENNE in vantaggio ma poi raggiunto dai marchigiani che, rivendicando qualche screzio dell'andata, danno il tutto per tutto per evitare la vittoria ai biancorossi e probabilmente per aiutare i corregionali dell'OSIMANA avversario diretto del PENNE nella corsa alla salvezza.
E sarà proprio lo scontro diretto con i marchigiani in programma al Comunale la gara fondamentale: stadio gremito e "vecchi trucchi del mestiere" per rendere ai marghiciani il match ancora piu difficile.
La compagine di CASTIELLO supererà agevolmente per 3-1 i giallorossi in gol solo nel finale con l'estremo vestino tradito dal vento.
I biancorossi con la vittoria agganciano al quart'ultimo posto proprio gli osimani e si va allo spareggio salvezza in programma al Comunale di Teramo.
La gara è ormai celebre: tempi regolamentari chiusi sullo 0-0 e nel secondo supplementare dopo un netto atterramento di Palusci rimasto a terra, i marchigiani ripartono e siglano la rete che sancisce la retrocessione dei biancorossi dopo 14 anni di permanenza nella categoria.
Nel finale di gara negli spogliatoi succede di tutto, c'è anche chi parlava a suo tempo di un presunto coltello sfoggiato da un calciatore marchigiano...
L'estate regalera tuttavia al PENNE la piacevole sorpresa del ripescaggio, che purtroppo non farà altro che allungare l'agonia di una societa che, trovandosi gia in grosse ristrettezze economiche, tocchera il fondo la stagione successiva.

CND GIRONE F 1994-95 - 15°POSTO (31 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Roberto Druda (nuovo) poi sostituito da Luigi Castiello
Acquisti: Morgione (dif), Ranavolo (por), Danese (cen)
Cessioni: Colazilli (dif), Di Luzio (att), Di Teodoro (dif, Pianella), Ciriaco (cen), Di Vicoli (por), Lombardi (cen)
Gare da ricordare: PENNE-CAMPOBASSO 3-2; PENNE-CIVITANOVESE 1-0; PENNE-OSIMANA 3-1; PENNE-OSIMANA 0-1 (spareggio)
Bilancio campionato: 31 punti, 11 vittorie, 9 pareggi, 14 sconfitte, 24 gol fatti, 30 gol subiti

classifica

47 Tolentino
45 Nereto
42 Termoli
40 Civitanovese
39 Paganica
36 Jesi
35 Santegidiese
34 Recanatese, Camerino, Vigor Senigallia
32 Francavilla, Mosciano
31 Luco dei Marsi, Osimana, PENNE
30 Campobasso
21 Roccaravindola
18 Sulmona


Promosso in C2: TOLENTINO
Retrocesse in Eccellenza: SULMONA, ROCCARAVINDOLA, CAMPOBASSO, PENNE (poi ripescato)

MARCATORI:

18 reti: Iuvalò (Tolentino)
15 reti: Breglia, Carta (Nereto)
11 reti: Martino (Luco dei Marsi), Berardi (Paganica)
10 reti: Messina (Campobasso), Alesi (Santegidiese), Maci (Tolentino), Donnarumma (Termoli)

L'estate regala dunque al PENNE il piacevole sapore del ripescaggio arrivato per meriti sportivi. La stagione 1995-96 spalanca cosi le porte al 15°campionato Interregionale consecutivo, record salutato con piacere e celebrato in un trafiletto anche sul Corriere dello Sport in un breve articolo di presentazione della nuova stagione calcistica.
Al timone della società c'è sempre Paolo Fornarola che dara il via ad una stagione disastrosa per i colori vestini con la conferma del tecnico CASTIELLO e la successiva e tardiva sostituzione con l'ormai classico ritorno di GUIDO COLANGELO che tuttavia nell'occasione non riuscira a compiere il miracolo.
In generale margini per dare l'assalto alla nuova salvezza c'erano tutti, ma saranno vanificati in particolar modo per le esigenze di CASTIELLO che fara portare a Penne giocatori assolutamente non in grado di reggere un campionato come l'Interregionale di questo periodo che inizia sempre piu ad avvicinarsi a quella che è l'odierna serie D caratterizzata da costi di gestione piuttosto alti.
Il girone F cambia nuovamente, non ci sono piu le molisane ed abruzzesi e marchigiane vanno ad aggiungersi a laziali e umbre; tra le blasonate SAMBENEDETTESE su tutte, poi MACERATESE (che si aggiudichera il torneo).
Sul fronte conferme rimangono PALUSCI insieme a OSCAR DI MATTEO (ultimo anno a Penne) e DANESE; diversi giocatori locali vengono integrati alla prima squadra e tra questi i vari PANICO, ANDREA DI GIORGIO, LUCA PILONE.
Gli arrivi non sono certo all'altezza: il portiere DEL ROSSO, BOLLINO, BROCANELLI e MININCLERI (voluti da CASTIELLO).
Ma la cosa piu grave avverra a campionato in corso, una volta accortisi dell'inconsistenza di certi giocatori infatti, ci saranno tagli e nuovo acquisti (come quelli dei professionisti GATTO e CARIOLA) che non faranno altro che gravare sul bilancio senza portare benefici in termini sportivi.
Insomma, il campionato dei biancorossi sara un vero e proprio calvario conclusosi con una mesta retrocessione al penultimo posto con appena 28 punti, davvero pochi specie se si considera che per il primo anno in questa stagione verranno adottati i 3 punti a vittoria.
La stagione si aprira con un pareggio casalingo (2-2) con la CIVITANOVESE in casa. La gara sara l'emblema dell'intero campionato con il PENNE avvezzo al pareggio casalingo e la sconfitta in trasferta.
I facili entusiasmi partiti dopo la cavalcata verso lo spareggio con l'Osimana ed il ripescaggio estivo iniziano a smorzarsi dopo le prime gare; CASTIELLO si dimostra per quello che era, ovvero un motivatore piu che un allenatore. Non che portasse benefici tralaltro il suo tipo di compoertamento, anzi molto spesso portava a privare i biancorossi di una guida tecnica (per quanto potesse servire) collezionando espulsioni su espulsioni.
La squadra fa una fatica clamorosa a vincere, in casa pareggia ancora con il CIVITAVECCHIA 1-1 dopo essere andato sotto con rete del n.10 ospite Marchetti, ancora un 1-1 casalingon con il GUIDONIA.
Fuori è un mezzo disastro, tranne qualche exploit clamoroso come la vittoria 4-3 sul campo del CIVITACASTELLANA di bomber Boccia (vincera successivamente il campionato di D con L'Aquila) o quello di misura sul terreno del LUCO DEI MARSI con gol dell'ex Danese.
La classifica è gia preoccupante, i biancorossi devono correre ai ripari e nel mercato novembrino arrivano i due ex professionisti GATTO e CARIOLA. L'esordio dei due avviene al Comunale quando un PENNE in condizioni di classifica precarie tira fuori l'orgoglio superando per 2-0 il MONTEROTONDO capolista illudento il pubblico riguardo un'eventuale svolta e soprattutto riguardo al rendimento dei due nuovi arrivati.
Del resto saranno pochissime, quasi nulle, le soddisfazioni del PENNE in questa stagione, che torna a perdere a Perugia sul campo del PONTEVECCHIO (0-1) e deve sudare le proverbiali sette camicie per raggiungere in casa il derelitto VIS STELLA sotto di un gol contro una squadra che chiudera la stagione con un impietoso -16 dai biancorossi.
Il pareggio a reti bianche in casa della SAMBENEDETTESE da buone speranze ai biancoroissi di poter riprendere per i capelli una stagione che, nata male, finira sempre peggio.
All'inizio del girone di ritorno dopo la disastrosa sconfitta sul campo della CIVITANOVESE, Fornarola da finalmente il benservito al tecnico CASTIELLO accogliendo a braccia aperte GUIDO COLANGELO.
Il PENNE è in caduta libera: viene surclassato a CIVITAVECCHIA mentre in casa cede troppo facilmente a MACERATESE (che alla fine otterra la promozione in C2) e CAMERINO; non andra oltre il pari con MOSCIANO (qualche tafferuglio sugli spalti) e NERETO, mentre fuori casa pareggerà anche contro il fanalino VIS STELLA.
Nel finale di stagione qualche spiraglio i biancorossi proveranno a trovarlo: superano di misura il CIVITACASTELLANA poi sempre in casa 1-0 sul LADISPOLI al termine di una gara squallida.
Retrocessione che si materializza matematicamente dopo la netta sconfitta di MONTEROTONDO (2-4) che elimina una volta per tutte qualsiasi speranza (a dire il vero solo matematica) di salvezza.
L'ultima partita in Interregionale cosi il PENNE la saluta al Comunale contro la NARNESE con buona affluenza di pubblico malgrado la retrocessione gia materializzata, quasi a voler salutare un campionato che per 15 anni ha visto i biancorossi protagonisti.
Il match per quanto di rilevanza nulla per i locali era invece importantissimi per gli umbri che si giocavano il campionato con la MACERATESE. NARNESE che vinse 1-0 con non poche difficolta contro un PENNE che onora al meglio l'impegno colpendo anche un palo clamoroso nella ripresa; vittoria tuttavia vana quella degli umbri visto che la MACERATESE replica con una vittoria ed ottiene cosi l'agognata promozione in C2.
Per i biancorossi è la fine di un ciclo storico che ha portato il nome della Città anche sui quotidiani nazionali. Probabilmente il modo peggiore per bagnare il raggiungimento di un record, ma gli errori societari negli ultimi anni sono piuttosto netti e lampanti.
Si prospetta dunque un futuro oscuro per il calcio pennese, Fornarola abbandona la barca, mentre il pubblico vestino sarà costretto a riscendere tra i dilettanti regionali in campi calcati l'ultima volta nell'ormai lontano 1981.

CND GIRONE F 1995-96 - 17°POSTO (28 punti)

classifica

68 Maceratese
67 Narnese
57 Monterotondo
55 Nereto
52 Santegidiese
51 Camerino
47 Mosciano
46 Civitanovese
44 Civitavecchia
40 Guidonia, Civitacastellana
39 Pontevecchio, Pineto, Sambenedettese
38 Ladispoli
35 Nestor Marsciano
28 PENNE
15 Vis Stella


Promossa in C2: MACERATESE
Retrocesse in Eccellenza: VIS STELLA, PENNE, NESTOR MARSCIANO, LADISPOLI

MARCATORI:

16 reti: Carrettucci (Ladispoli)
15 reti: Boccia (Civitacastellana)
14 reti: Di Chio (Monterotondo)
13 reti: Solimina (Guidonia)
12 reti: Paoloni (Camerino), Mercuri (Narnese), De Petris (Pineto)
11 reti: Di Giuseppe (Nereto), Arancio (Mosciano)
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1996 - 1999

A distanza di 15 anni il PENNE torna a calcare i campi regionali dopo aver sfiorato in due occasioni la serie C e soprattutto senza alcuna garanzia per il futuro.
Le ultime, fallimentari, gestioni gettano infatti in piena crisi la societa biancorossa. FORNAROLA non sara piu presidente dei vestini, e tra il fuggi fuggi generale sarà la bandiera del calcio pennese GIOVANNI SEVERO ad assumere l'onore (e l'onere) di prendere in mano il sodalizio vestino e soprattutto di improntare un nuovo discorso basato sui giovani pennesi.
La squadra biancorossa verrà infatti costruita sulla conferma dei "gioiellini"locali, su tutti LUCA PILONE che rappresentera la punta di diamante di una interessante nidiata composta anche da ANDREA DI GIORGIO e dal rientro di tanti giovani pennesi sparsi in giro per il circondario ceduti in prestito a farsi le ossa la stagione passata per dare spazio a quella gente in grado di fornire lo spettacolo indecoroso appena trascorso.
Ma non sono certo solo quelli già citati i ragazzi che saranno protagonisti della nuova stagione, dal Villa Celiera (Prima Categoria), Severo richiamerà GIULIANO D'ADDAZIO vero e proprio trascinatore del centrocampo biancorosso insieme a VITTORIO POMPONIO; in difesa torna a vestire il biancorosso il pennese FILIPPO DI TEODORO a Pianella nelle ultime due stagioni ma gia protagonista di campionati di Interregionale specie nella storica stagione 92/93 ed ancora in rosa DANTE RIDOLFI, CRISTIANO PILONE e tanti altri ragazzi che vanno a formare un gruppo interamente composto da pennesi che traghetterà cosi la societa vestina a quella che rinascita che riportera a distanza di anni la maglia biancorossa ai vecchi fasti di un tempo.
La stagione 1996-97 vede dunque il nuovo PENNE impegnato nel campionato di Eccellenza Abruzzese. Ai nastri di partenza tante vecchie conoscenze del vicino passato, il LUCO DEI MARSI di bomber Delli Rocili e ancora CELANO, LANCIANO, SULMONA e FRANCAVILLA (allo sbando, tanto che i giallorossi che giocheranno per tutta la stagione con la juniores chiuderanno il campionato con appena 1 punto ottenuto alla prima giornata con l'ATLETICO TERAMO).
Ma ci sono anche tante squadre con cui il PENNE non aveva mai avuto modo di incontarsi come PIANELLA, CAPPELLE e ALTINESE, mentre si ripropone il derby con i cugini del LAURETUM gara che mancava ormai da piu di un ventennio.
Alla guida dei biancorossi, la nuova societa vestina si affida alle cure di GIOVANNI MINCARINI gia ex allenatore del PENNE negli anni dell'Interregionale (quando si rese protagonista dell'insolita "fuga") scelto per la sua grande e rinomata esperienza nel lavorare con i giovani. Ed è proprio giovane questo PENNE che parte con obiettivi modesti a breve termine ma decisamente ambiziosi pe quella che è la natura da sempre della societa vestina: traghettare in tranquillita la squadra in questi momenti difficili in attesa di ritrovare la forza di risollevarsi.
Favorite per la vittoria finale del campionato sono LUCO DEI MARSI (che allestisce uno squadrone), CELANO e LANCIANO che prova a risollevarsi dopo fallimenti e vicissitudini varie, squadra che poteva contare in una categoria come l'Eccellenza di giocatori del calibro di LUCA LEONE a centrocampo e dell'ex OSCAR DI MATTEO in avanti.
L'inizio di stagione è traumatico per gli uomini di Mincarini: zero punti nelle prime tre gare; si inizia con la netta sconfitta (0-2) di PIANELLA, quindi lo 0-3 casalingo subito ad opera del LANCIANO ed un primo segnale di luce alla terza sul campo del LUCO DEI MARSI. Gli uomini di Mincarini (assente nell'occasione per il matrimonio della figlia) tengono infatti botta ai forti avversari ancora a punteggio pieno, ma devono arrendersi subendo la rete dello 0-1 solo al novantesimo.
Segnali positivi che vengono confermati nella successiva gara casalinga quando i biancorossi andranno a prendersi i primi 3 punti stagionali superando 1-0 tra le mura amiche il CAPPELLE e dando il la ad una serie di risultati utili che faranno risalire in classifica e daranno morale mettendo in mostra tralaltro le qualità di moltissimi giovani.
PENNE che supera in casa di misura l'AMITERNUM, ancora batte l'ALTINESE mentre in trasferta espugna il campo del derelitto FRANCAVILLA (3-0,il ritorno a PENNE sarà 7-0), espugna anche il campo dell'ATLETICO TERAMO e si porta subito in una posizione tranquilla di classifica.
Il primo derby col LAURETUM è thrilling: i cugini guidati dal talento pennese doc MIRKO PANICO si portano avanti 2-0 e solo nel finale vengono raggiunti sul 2-2 dai biancorossi con gol decisivo di LUCA PILONE (che sarà capocannoniere dei vestini con 14 centri).
La seconda parte del girone di ritorno vedra la Mincarini-band ormai gia sicura della salvezza, e tra buone prestazioni e scivoloni inattesi (sconfitta casalinga con l'ATLETICO TERAMO gia retrocesso) il campionato scorre via senza patemi d'animo fino a chiudersi con un soddisfacente 9°posto che visto l'inizio di stagione fa capire come i biancorossi possano far bene con un minimo di esperienza in piu.
Il campionato alla fine è vinto dal LUCO DEI MARSI; la compagine marsicana otterrà l'accesso in D staccando di due punti i cugini del CELANO che inizieranno la loro battaglia contro la sfortuna per accedere all'Interregionale perdendo il primo round degli spareggi contro una vecchia conoscenza del calcio vestino, i marchigiani della MONTURANESE che dopo aver espugnato Celano perderanno con l'identico punteggio in casa segnando però nei supplementari il gol qualificazione (marchigiani che tuttavia diranno addio alla D cedendo nel turno successivo ai campani della CAIVANESE).
LUCO DEI MARSI che vincerà anche la Coppa Italia Regionale superando in finale proprio il PENNE (Luco che arrivera poi fino alla semifinale dove verrà eliminato per mano dei pugliesi del NOICATTARO che poi vinceranno la competizione). Retrocesse in Promozione FRANCAVILLA, ATLETICO TERAMO e MORRO D'ORO (successivamente ripescato).

ECCELLENZA ABRUZZESE 1996-97 - 9°POSTO (44 punti)

classifica

76 Luco dei Marsi
74 Celano
67 Alba Adriatica
63 Lanciano
61 Renato Curi Pescara
52 Lauretum
48 Atessa, Cologna Spiaggia
44 PENNE
43 Castelnuovo, Cappelle
42 Altinese
40 Sulmona
39 Pianella
38 Amiternum, Morro d'Oro (ripescato)
18 Atletico Teramo
1 Francavilla


Promosso in D: LUCO DEI MARSI
Agli spareggi: CELANO - eliminato al 1°turno: CELANO-MONTURANESE 1-2 e 2-2 (dopo supplementari)
Vincitrice Coppa Italia Regionale: LUCO DEI MARSI (dopo finale col PENNE)
Coppa Italia Nazionale, Fasi - 1°turno: LUCO-NEPI 3-1, CAMPOBASSO-LUCO 1-1. 2°turno: CAIVANESE-LUCO 0-0 e 0-0 (4-5 dopo rigori). Semifinale: LUCO-NOICATTARO 1-1 e 0-1. NOICATTARO supera in finale l'IVREA (1-0 e 0-0).

Dopo la brillante salvezza della stagione precedente i biancorossi sempre guidati da GIOVANNI SEVERO al vertice societario puntano a migliorare il 9°posto ottenuto.
Da spendere c'è ancora poco o nulla, ma la squadra di per se gia valida ha solo bisogno di qualche pedina.
Vengono riconfermati in blocco i pennesi LUCA PILONE, ANDREA PILONE, ANDREA DI GIORGIO, VITTORIO POMPONIO, GIULIANO D'ADDAZIO, DANTE RIDOLFI, FILIPPO DI TEODORO, MATTEO D'ADDAZIO (che a 17 anni giochera il suo primo campionato da titolare fisso, alla fine totalizzera 33 presenze) ai quali viene affiancato qualche acquisto mirato come quello del difensore CARLO FERRI classe 1971 dal LAURETUM ma gia diverse presenze in Interregionale con la maglia della Renato Curi, mentre sarà ceduto al Sulmona MIRKO SACRIPANTE che giochera un anno in terra ovidiana prima della sfortunata parentesi in Interregionale a Bojano.
Insomma, squadra costruita con dovizia di particolari confermando i tanti validisissimi giovani pennesi con gia un anno di esperienza alle spalle.
Dopo l'esperienza con Mincarini la societa biancorossa si affida alle cure di un altro guru del calcio giovanile abruzzese, MAURIZIO CIALINI che ritroveremo sulla panchina pennese anche qualche anno dopo.
La stagione 1997-98 vede ai nastri di partenza il LANCIANO di Leone, Napoleone & Co. che parte decisissimo per vincere il campionato dopo le delusioni delle ultime stagioni, la squadra è quella giusta per dare l'assalto ad un campionato che sta stretto agli uomini del compianto presidente ANGELUCCI.
Insieme ai frentani che partono con l'obbligo morale e l'indubbio peso di far bene c'è la RENATO CURI PESCARA del giovane FABIO GROSSO, squadra che puo contare su giovani importanti ed un bel mix di esperti tra i quali il difensore napoletano GALASSO ed il portiere ex Primavera del Milan CASCIANO; entrambi i giocatori li ritroveremo a Penne la stagione successiva.
C'è ancora il CELANO che dopo la delusione della stagione precedente prova a ridare l'assalto alla D fortemente voluta. C'è anche il ripescato MORRO D'ORO che inizia a porre le basi del "miracolo" degli anni successivi capace di portare il piccolo centro teramano fino al calcio professionistico, mentre dalla Promozione salgono MONTORIO 88 e CASOLI piu il GUARDIAGRELE vincitrice ai rigori nello spareggio di Penne contro il TORTORETO.
La stagione inizia subito sotto un bell'auspicio per il PENNE che ottiene punti cadendo poco frequentemente e mettendosi subito in una posizione di classifica invidiabile.
I vestini cadono in casa contro la RENATO CURI PESCARA capolista, a condannarli una punizione magistrale di FABIO GROSSO che giochera l'ultimo campionato in Eccellenza prima di dare il la alla sua brillante carriera culminata nelle noti mondiali in Germania.
Per diverse settimane i biancorossi sfiorano anche il sogno di insidiare il duo di vertice LANCIANO-RENATO CURI ma le differenze tecniche sono piuttosto evidenti; i frentani hanno uno squadrone costruito senza badare a troppe spese e dalla loro hanno una piazza in fermento che torna a respirare dopo anni di anonimato; competere per il vertice è dunque impossibile, meglio vivere alla giornata dunque e togliersi le giuste soddisfazioni.
Si torna finalmente a respirare l'aria giusta al Comunale proprio in occasione dello scontro con il LANCIANO: tanti i tifosi presenti al campo con settore distinti interamente riservato ai tifosi rossoneri giunti in massa. Sarà 1-1 il risultato finale con PENNE in vantaggio e raggiunto solo nella ripresa grazie al gol di LUCA LEONE vera e propria bandiera del calcio lancianese.
Insomma, un campionato ricco di soddisfazioni che vedrà i biancorossi mantenere la storica imbattibilità con i cugini del LAURETUM mai vittoriosi in gare ufficiali.
Alla fine a spuntarla sarà il LANCIANO e non poteva essere altrimenti; i frentani staccheranno di due lunghezze la RENATO CURI PESCARA e daranno il via alal loro scalata verso i professionisti. L'anno successivo sotto i colpi di bomber ARANCIO stravinceranno anche il campionato di D ottenendo l'accesso tra i professionisti nel cammino culminato con l'attuale presenza in serie B malgrado l'addio dello storico presidente EZIO ANGELUCCI e l'abbandono del figlio RICCARDO.
Il PENNE che per diverse settimane cullerà il sogno di un possibile aggancio a LANCIANO e RENATO CURI chiuderà con un brillantissimo 3°posto in campionato a quota 56 punti, a -17 dall'imprendibile capolista ma superando in classifica anche compagini attrezzate che spenderanno tantissimo come il CELANO che chiuderà al 4°posto.
RENATO CURI PESCARA che alla fine sarà ripescata in D dpo il doppio turno degli spareggi dove eliminerà il BASTIA UMBRA (0-0 in Umbria e vittoria 2-1 in casa) prima di arrendersi al GROSSETO (0-0 a Pescara e 1-2 in terra toscana).
Il LANCIANO vincerà anche la Coppa Italia Regionale, nella fase nazionale eliminerà ISERNIA e SORRENTO nel primo turno, l'APRILIA nei quarti ma si arrenderà in semifinale allo SQUINZANO.
Nel PENNE tra i marcatori LUCA PILONE chiudera la stagione a quota 11 reti.

ECCELLENZA 1997-98 - 3°POSTO (56 punti)

73 Lanciano
71 Renato Curi Pescara
56 PENNE
53 Celano
49 Alba Adriatica, Atessa
48 Morro d'Oro
47 Notaresco
46 Casoli
45 Montorio, Pianella, Lauretum, Guardiagrele
44 Sulmona
41 Cappelle
38 Cologna Spiaggia
21 Amiternum
14 Altinese


Promosse in D: LANCIANO, RENATO CURI PESCARA (ripescata dopo spareggi)
Retrocesse in Promozione: ALTINESE, AMITERNUM, COLOGNA SPIAGGIA

Spareggi Nazionali - 1°turno: BASTIA UMBRA-R.CURI 0-0 e 1-2; 2°turno: R.CURI-GROSSETO 0-0 e 1-2

Vincitrice Coppa Italia Regionale: LANCIANO
Fase Nazionale, fasi - 1°turno ISERNIA-LANCIANO 0-2, LANCIANO-SORRENTO 2-0; 2°turno: LANCIANO-APRILIA 1-0 e 0-0; semifinale: LANCIANO-SQUINZANO 2-1 e 0-2. La LARCIANESE vincerà la Coppa in finale con lo SQUINZANO (0-1 E 4-1 dopo rigori).

L'inaspettato terzo posto della passata stagione ricrea a PENNE l'entusiasmo giusto. Sono passati appena due anni dalla sciagurata retrocessione eppure sembra gia un'eternita e tutto pare lasciato alle spalle. Le polemiche derivanti dalla retrocessione e soprattutto lo scetticismo dei piu riguardo la nuova squadra sembrano accantonate, Penne che puo cosi ritrovare una squadra finalmente entusiasmante, piena zeppa di pennesi che si fanno valere in campo giocando finalmente con il cuore, cosa questa che non si vedeva da tantissimi anni.
Nuovo allenatore dopo l'addio (sarà un arrivederci) di Cialini è FRANCO SCARANO gia in passato sulla panchina pennese.
Pronti a ripartire dunque, confermando in blocco i giocatori della passata stagione; il 3°posto ingolosisce la società pennese che capisce di poter puntare in alto con pochi ma mirati innesti. Rimane in biancorosso CARLO FERRI che molto bene si era comportato la stagione precendete, arrivano direttamente dalla Renato Curi Pescara due pezzi da novanta: il portiere ALESSANDRO CASCIANO classe '77 che prima di vestire la casacca dei biancorossi di Pescara aveva giocato con la Primavera del Milan e collezionato qualche presenza in C2 con il Cremapergo, ed il centrale difensivo GALASSO, napoletano che arrivava a completare il pacchetto arretrato con i riconfermatissimi pennesi MATTEO D'ADDAZIO e FILIPPO DI TEODORO.
A centrocampo è pero che arriverà il "fenomeno" DAVIDE PAPAGNI; il 24enne centrocampista pugliese sarà ricordato da molti come uno dei piu forti mediani mai visti a Penne. Tecnica sopraffina e visione di gioco si univano a tanta quantità che faranno apprezzare talmente tanto lo sconosciuto centrocampista tanto da farlo divenire un pezzo pregiato per qualsiasi compagine di serie D e C2.
Purtroppo restera a PENNE solo in questa stagione, passera infatti subito al Manfredonia per poi girovagare tra i caldi campi del sud con le maglie, tra le altre, di Bojano, San Giorgio Apricena, Termoli ed ancora Manfredonia.
Insieme al centrocampista pugliese il reparto è completato dai soliti riconfermati nomi, GIULIANO D'ADDAZIO, DANTE RIDOLFI e VITTORIO POMPONIO.
In avanti a LUCA PILONE sarà affiancata un'altra piacevole sorpresa del campionato di Eccellenza, l'attaccante OMAR CICCARELLI classe '70 reduce da una buona annata a Montorio e gia ex Renato Curi Pescara. Il bomber esplodera mettendo a segno la bellezza di 23 centri vincendo la classifica marcatori. Di fianco ai due attaccanti (al solito bene anche LUCA PILONE con 18 reti) saranno riconfermati i vari ANDREA DI GIORGIO ed il giovanissimo ANDREA COLAMARTINO che si ritagliera il suo spazio mettendo a segno anche qualche gol tra cui ricordiamo quello della vittoria interna per 3-2 sul MORRO D'ORO.
La stagione 1998-99 rappresentera comunque un'annata piuttosto strana per i biancorossi che chiuderanno al 7°posto malgrado una rosa potenziata rispetto a quella della passata stagione.
C'è da dire che il campionato inizia ad avvicinarsi sempre piu agli standard di quelli attuali con molte squadra intenzionate a far bene e dare fastidio.
Su tutte la favorita n.1, la neonata PRO VASTO di DONATO ANZIVINO nata dalle ceneri della gloriosa Vastese.
Gli aragonesi reduci dalla vittoria del campionato di Promozione allestiscono una vera e propria corazzata ammazza-campionato; si riorganizza anche il CELANO che mette su uno squadrone con l'intento di insidiare proprio i vastesi, mentre il NOTARESCO al secondo anno in Eccellenza inizia a fare le cose in grande allestendo una squadra altrettanto valida.
Rinnovatissimi anche MORRO D'ORO e SULMONA che pur migliorando le scarse prestazioni dei precendenti campionati sarà costretto ad una stagione anonima.
Il PENNE è squadra forte e quadrata, dotata di buone individualità ma incapace di insidiare le prime della classe.
PENNE che vince con squadre meno quotate ma non riesce ad avere ragione delle battistrada; con la PRO VASTO è doppia sconfitta sia in casa che all'Aragona, con il NOTARESCO è 0-2 sotto i colpi dello scatenato Collevecchio.
In particolare i vestini pagano il rendimento sotto le aspettative degli ex Renato Curi CASCIANO e GALASSO, mentre PAPAGNI arriva solo a novembre dopo aver iniziato in D con il Luco dei Marsi. Sono motivi di studio quelli che inducono il fortissimo centrocampista pugliese (gia ex Trani e Bisceglie) a firmare per il PENNE.
Campionato che termina dunque in tranquillità per i vestini che totalizzano 47 punti; probabilmente si poteva fare qualcosina in piu ma in un campionato senza playoff e playout le motivazioni non possono che scemare alla distanza.
CICCARELLI come gia detto esplode con 23 gol (record personale che eguaglierà solo qualche anno dopo nell'Eccellenza laziale con la maglia del FERENTINO), LUCA PILONE fa il suo con 18 centri.
La PRO VASTO è una corazzata, i biancorossi alla fine totalizznao la bellezza di 87 punti record assoluto dell'Eccellenza Abruzzese superando quello del PENNE dei miracoli della stagione 80/81.
PRO VASTO che staccherà di ben 11 lunghezze il CELANO che dovra rinunciare nuovamente alla D dopo l'ennesima befa patita negli spareggi nazionali con gli umbri del CESI (1-1 a Celano, 0-0 in trasferta).
L'ecatombe di abruzzesi provenienti dalla D causera la retrocessione di ben cinque squadre.
La Coppa Italia Regionale andra invece al NOTARESCO che tuttavia verrà estromesso subito dalla fase nazionale dopo la sconfitta di CAMERINO (2-3) ed il pareggio interno con gli umbri del TODI (2-2).

ECCELLENZA ABRUZZESE 1998-99 - 7°POSTO (47 punti)

87 Pro Vasto
76 Celano
69 Notaresco
51 Casoli
50 Lauretum
48 Morro d'Oro
47 PENNE
46 Sulmona
43 Cappelle
42 Castelnuovo
40 Montorio 88
39 Nereto
37 Pianella
33 Pineto, Alba Adriatica
29 Guardiagrele
26 Atessa
23 Sant'Omero


Promosso in D: PRO VASTO
Agli spareggi Nazionali: CELANO eliminato al primo turno - CELANO-CESI 1-1 e 0-0
Retrocesse in Promozione: SANT'OMERO, ATESSA, GUARDIAGRELE, ALBA ADRIATICA, PINETO
Vincitrice Coppa Italia Regionale: NOTARESCO
Coppa Italia Fase Nazionali, fasi - 1°turno: CAMERINO-NOTARESCO 3-2; NOTARESCO-TODI 2-2 (NOTARESCO eliminato). Vince la Coppa il MONCALIERI (in finale 2-0 e 6-1 sul TAURISANO).
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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1999 - 2001

La stagione 1999-2000 segna un cambiamento a livello societario; non c'è piu GIOVANNI SEVERO che passa la mano al nuovo presidente LUCIANO DI SIMONE. Le cose sono decisamente cambiate rispetto a qualche anno prima, si respira un'altra aria con la consapevolezza di poter allestire sempre squadre dignitose con un occhio al bilancio in vista di un ambizioso programma pluriennale che dovra riportare i biancorossi al vertice del calcio abruzzese.
La squadra è costruita con saggezza dal neo presidente biancorosso, al solito il blocco pennese viene confermato in toto, rimarrà inizialmente anche OMAR CICCARELLI che tuttavia partira a novembre (dopo aver realizzato 4 reti in 8 gare disputate) per accasarsi al BARLETTA in Serie D.
Nel ruolo di allenatore verra ingaggiato MAURIZIO CIALINI e si tratta di un ritorno per lui già a Penne l'anno precedente alla gestione Scarano.
In porta non c'è piu CASCIANO che scende in Promozione nell'ambizioso MONTESILVANO dell'ex Stanchi e del fantasista Antenucci (lo ritroveremo contro, sempre in neroverde, nella finale playoff del 2004), si punta forte sul giovane locale DELL'ARENA che tuttavia farà qualche errore di troppo portando la società all'ingaggi di MARCO ONESTI già con il Penne negli anni dell'Interregionale, un ex professionista il cui acquisto si rivelerà addirittura "disastroso" la stagione successiva.
In difesa i vari DI TEODORO, MATTEO D'ADDAZIO, DELLE MONACHE, arriverà dal Cappelle un giovane e sconosciuto ANDREA CIARROCCA che scrivera la stora del nuovo corso del Penne fin al mal digerito addio dopo la seconda retrocessione dalla D diversi anni dopo.
Nel reparto di centrocampo la società biancorossa non riesce a trattenere il forte PAPAGNI che andrà a MANFREDONIA in D, confermatissimi i locali VITTORIO POMPONIO, DANTE RIDOLFI, GIULIANO D'ADDAZIO (che vivra un inizio di stagione spettacolare prima di fermarsi per una fastidiosissima pubalgia), FABRIZIO DI GIORGIO, mentre a novembre vi sarà anche il ritorno dal SULMONA di MIRKO SACRIPANTE; una vera e propria sorpresa sarà rappresentata dal locale ANGELO CAROTA che fa il suo esordio in Eccellenza ad appena 16 anni.
In avanti confermatissimo LUCA PILONE affiancato dal fratello ANDREA ed insieme ad ANDREA DI GIORGIO. CICCARELLI partirà a novembre mentre dal Pescara arriverà un altro "sconosciuto" attaccante 18enne, ALESSANDRO DEL GALLO cui il presidente biancorosso farà carte false per aggiudicarselo acquisendo per intero il cartellino.
Durante il campionato si tratterà anche l'esperto centrocampista ex Pescara FRANCO MARCHEGIANI che alla fine sceglierà MORRO D'ORO.
La stagione parte con l'entusiasmo della nuova presidenza ma con la consapevolezza di pensare prima di tutto alla salvezza in attesa di tempi migliori.
Il nuovo campionato di Eccellenza vede la presenza di MOSCIANO, LUCO DEI MARSI e SANTEGIDIESE retrocesse dalla serie D che ripartono con programmi ridimensionati.
Strafavorita per la vittoria finale del torneo è il CELANO reduce ancora da una sconfitta agli spareggi nazionali per l'accesso alla categoria superiore. Gli uomini del presidente PICCONE hanno uno squadrone con VINCENZO AURELI in avanti insieme ad un giovanissimo VITTORIO CONTESTABILE ed altri giocatori di inestimabile valore come il difensore MARINILLI.
Per il resto fa le cose in grande il CASOLI di patron CAPUZZI guidato da mister DI FLORIO con DANILO AURELI in avanti; allestisce una buona squadra anche il MORRO D'ORO con DI SERAFINO in attacco e FRANCO MARCHEGIANI a centrocampo acquistato a campionato in corso; il CELANO sembra però alla vigilia essere decisamente di un altro pianeta rispetto alla concorrenza.
Il PENNE puo far bene ed i risultati di inizio stagione gli danno ragione; l'Eccellenza Abruzzese inizia ad ottenere un certo successo mediatico, sull'emittente locale Rete 8 viene inaugurata la prima stagione de "L'ABRUZZO NEL PALLONE" condotto da Tiziano Coccia, una sorta di novantesimo minuto di Eccellenza con servizi ed interviste da tutti i campi...un formato destinato ad avere successo e che tutt'ora rimane ampiamente in voga con ampia visibilità anche sul satellite.
L'inizio stagione dei pennesi è folgorante tanto che dopo le prime tre gare i biancorossi sono al vertice della classifica a punteggio pieno. Alla quarta giornata scende al Comunale il MONTEREALE neopromosso ed ancora a secco di punti, il PENNE è in una condizione di forma smagliante con PILONE in grande spolvero. Un'occasione d'oro insomma per infilare il quarto successo consecutivo e far sognare i propri tifosi, ma la realtà è dura: PENNE sul doppio vantaggio e clamorosa rimonta degli aquilani che, trascinati da un guizzante DOMENICO PACE e favoriti dalle clamorose incertezze dell'estremo DELL'ARENA rimontano e dilagano con un roboante successo per 5-2.
Ma la squadra è giovane e puo anche permettersi determinate cadute, quello che preoccupa pare pero essere il rendimento del giovanissimo DELL'ARENA, piu in la tornerà ONESTI.
Intanto il CELANO inizia a correre, gli tengono testa tuttavia MORRO D'ORO e CASOLI insieme proprio al PENNE che resiste a lungo.
Alla seconda giornata di ritorno i biancorossi superano di misura tra le mura amiche un coriaceo CAPPELLE (storicamente squadra ostica per i pennesi) ed approfittano di una sconfitta del CELANO per raggiungerla al vertice.
Tenere il passo delle battistrada tuttavia è impresa difficile e ben presto gli uomini di CIALINI perderanno la scìa; per riprenderla il calendario offre due buone occasioni ai biancorossi che dovranno vedersela in casa con MORRO D'ORO e CELANO. Entrambe le gare sono sfortunate per i pennesi: con il MORRO termina 2-2 con rete finale per i teramani di DI GIUSTINO (che l'anno seguente condannerà i biancorossi alla clamorosa retrocessione) partito sul filo del fuorigioco, con il CELANO il risultato è lo stesso ma cambia la dinamica di un match al cardiopalma. Ospiti in vantaggio nel primo tempo, troppo differente la carature tra le due squadre in termini di esperienza; ma il PENNE ha fame e voglia di far bene e soprattutto corre e aggredisce, i marsicani sono alle corde ed a 20 minuti dalla fine i biancorossi ribaltano il punteggio con le reti di ANDREA DI GIORGIO e del giovanissimo ANGELO CAROTA che con una gran botta dal limite toglie le ragnatele alla porta celanese.
L'entusiasmo è a mille ma si trasforma in vera e propria furia nel finale: azione in area biancorossa, goffo tentativo di VINCENZO AURELI di segnare in rovesciata, l'attaccante marsicano cade a terra da solo ma l'arbitro indica clamorosamente il dischetto dell'area di rigore, e siamo nei minuti di recupero. Esplode il Comunale, il presidente DI SIMONE verrà squalificato a lungo per via delle proteste, Aureli realizza il rigore del 2-2 ma la furia del popolo vestino è implacabile. Il finale di gara sarà infuocato, il pessimo arbitro (il signor Cinque di Sulmona) si barricherà negli spogliatoi e sarà necessaria la scorta delle Forze dell'Ordine che useranno il pugno duro contro i tifosi di casa tanto che alla fine si conteranno ben 12 diffidati.
L'ultima speranza di aggancio è cosi andata, CELANO e MORRO D'ORO sono ormai in volata ed in piu c'è il CASOLI terzo incomodo.
Ma del resto lottare per il vertice era impossibile, lo stesso DI SIMONE aveva piu volte gettato acqua sul fuoco ammettendo che i tempi per l'Interregionale non erano ancora maturi.
Il campionato prosegue cosi all'insegna della tranquillità per i vestini, il CELANO non riesce a gestire il vantaggio sul MORRO D'ORO dalla cui sponda iniziano ad arrivare anche polemiche per presunti favori arbitrali (lo stesso FRANCO MARCHEGIANI non le manderà certo a dire dopo PENNE-CELANO) ma alla fine si deciderà tutto a MORRO D'ORO nello scontro diretto: nel piccolo paesino teramano il CELANO cadrà per 2-0 sotto i colpi di un avversario spietato ed in uno stadio stracolmo (non ancora esisteva il settore distinti nell'impianto).
CELANO che riceverà poi un inaspettato "favore" dal PENNE. E' l'ultima giornata quando ii marsicani sono appaiati al secondo posto con il CASOLI che scende a PENNE per l'ultima giornata.
I biancorossi non hanno piu nulla da chiedere al campionato ma battono di misura i chietini liberando la strada per gli spareggi nazionali al CELANO.
Il MORRO D'ORO otterrà cosi una clamorosa e storica promozione chiudendo la stagione a quota 69 punti. Il CELANO invce proseguirà la sua corsa effimera alla Serie D arrendendosi per il secondo anno consecutivo al CESI che questa volta riuscirà ad ottenere l'acesso alla categoria superiore. Per i marsicani gli spareggi sembrano stregati.
CELANO che vincerà anche la Coppa Italia Regionale e nella Fase Nazionale, tanto per cambiare, sarà nuovamente opposta al CESI: questa volta la vittoria arriderà ai marsicani che tuttavia diranno addio alla competizione nei quarti quando saranno eliminati dai campani dell'ERCOLANO.

ECCELLENZA 1999-2000 - 4°POSTO (56 punti)

69 Morro d'Oro
65 Celano
62 Casoli
56 PENNE
51 Montorio 88
47 Lauretum
44 Pianella, Rosetana
42 Cappelle
41 Mosciano, Notaresco, Montereale
40 Castelnuovo, Sulmona
39 Francavilla
38 Luco dei Marsi
28 Nereto
22 Santegidiese


Promossa in D: MORRO D'ORO
Agli Spareggi Nazionali: CELANO, eliminato al primo turno: CESI-CELANO 1-0 e 2-0
Retrocesse in Promozione: SANTEGIDIESE, NERETO, LUCO DEI MARSI, FRANCAVILLA
Vincitrice Coppa Italia Regionale: CELANO
Fase Nazionale, fasi - 1°turno: CELANO-CESI 1-0 e 3-3; 2°turno: ERCOLANO-CELANO 1-0 e 0-0

Dopo il 4°posto della passata stagione nel primo anno della nuova presidenza DI SIMONE, si punta a far bene anche l'anno successivo ma il campionato 2000-2001 sarà un'incredibile serie di errori e finira probabilmente per essere una delle piu infauste della storia della Penne Calcio con una clamorosa quanto umiliante retrocessione in Promozione a giocare su campi mai calcati dalla casacca biancorossa.
Sul piano tecnico si punta alla continuita, la squadra non viene smantellata e vengono confermati gli elementi portanti della stagione precedente; vestiranno ancora il biancorosso ANDREA CIARROCCA e ALESSANDRO DEL GALLO che affiancherà in avanti LUCA PILONE che dopo qualche bega di troppo resterà legato ai colori biancorossi; conferme anche per SACRIPANTE, per il difensore CARLO FERRI che vivra la sua quarta ed ultima stagione a Penne e per FILIPPO DI TEODORO il quale anche lui non vestira piu il biancorosso al termine della stagione.
In porta si punta sulla conferma di MARCO ONESTI malgrado un preoccupante calo di rendimento nell'ultima parte della stagione precedente. Parte GIGI LIPPO (che passa al GUARDIAGRELE in Promozione) mentre è costretto al mezzo servizio a causa di una pubalgia che lo affliggeva dalla stagione precedente GIULIANO D'ADDAZIO.
Sul fronte acquisti c'è il rientro dal LAURETUM del "figliol prodigo" MIRKO PANICO che con 30 reti nelle ultime tre stagioni in Eccellenza sembra andare a completare il quadro di un reparto efficiente.
Altro arrivo che si rivelera un vero e proprio flop fu quello di CRISTIAN VANNUCCI terzino classe '77 che arrivava con ottime referenze dopo tre campionati in Interregionale con la maglie del PINETO e dui di Eccellenza ad alti livelli con il SULMONA. Il giocatore oltre a rivelarsi inadeguato a livello tecnico portera problemi anche nello spogliatoio.
Insomma, la squadra è affidabile perlomeno alla vigilia ma man mano che si proseguira ci si rendera conto di come le cose alla fine saranno ben diverse dalla realta ed in un momento in cui la societa iniziava a dare i primi segnali di vera ripresa arrivera l'amara ed umiliante retrocessione, malgrado gli innesti a stagione in corso di COSTANTINI e PATRICELLI due giocatori chiamati per fare la differenza ma che, purtroppo, non la faranno.
Una curiosità: il PENNE sbaglio in tutto il campionato ben otto rigori risultati alla fine tutti decisivi in termin di risultato. Analizzando la classifica finale sarebbe stato sufficiente realizzarne soltanto uno di questi per ottenere la salvezza!
La stagione inizia in casa, avversario di turno il SULMONA al solito ridimensionato e che punta ad una salvezza tranquilla.
Il risultato finale sarà 2-2 con PENNE due volte in svantaggio e piccolo campanello d'allarme in vista del futuro. La squadra non gira, i risultati non arrivano e la classifica inizia a farsi imbarazzante da subito per i biancorossi che con le piccole non riescono ad incidere e con le prime le perdono tutte, anche se si lotta sempre nelle zone medio-basse della classifica con la zona retrocessione comunque, anche se di poco, a distanza.
La società prova a correre ai ripari, arrivano GIANLUCA PATRICELLI e ROBERTO COSTANTINI entrambi messisi in luce in serie D con la maglia dell'ORTONA.
PENNE che da sengali di risveglio tanto che la svolta sembra esserci sul campo del LAURETUM vinto 2-0 dai biancorossi con gol proprio di PATRICELLI, con un risultato che sembra dare nuova linfa al PENNE ed affossare definitivamente i cugini (alla fine invece sarà paradossalmente l'opposto...).
Lì davanti intanto prendono il largo la PRO VASTO del presidente Litterio appena retrocessa dalla serie D dopo aver gia dominato l'Eccellenza due anni prima, e la VAL DI SANGRO che inizierà la cavalcata verso la C2.
Prova a dare l'assalto anche il NOTARESCO che chiudera al terzo posto, mentre la NUOVA AVEZZANO società nata dopo il fallimento dell'Avezzano Calcio, partita con grossi presupposti e reduce da due promozione consecutive dalla Prima Categoria, fallirà miseramente chiudendo il campionato nelle zone medio-basse ed affidandosi ad una nutrita schiera di nomi di prestigio ma ormai oltre con l'età (vedi il 40enne Pierleoni).
PENNE che dimostra l'impotenza nei confronti delle prime dlla classe (anche il NOTARESCO passerà 2-0 al Comunale) e che nel momento topico della stagione troverà un ostacolo in piu nei clamorosi errori di ONESTI che causeranno anche voci su presunte "ripicche" del portiere nei confronti della sua stessa squadra come quando la PRO VASTO violerà il Comunale per 2-1, decisivo un suo errore su punizione del giapponese NAKAI.
Eppure qualche segno di vita c'è, come lo 0-0 proprio sul campo della PRO VASTO, ma è nel girone di ritorno che il PENNE avrà un rendimento disastroso.
I biancorossi non sanno piu vincere: si inaugura il Nuovo Comunale di Contrada Campetta ma gia da allora si capisce come quello stadio sia un ostacolo per la squadra tanto che nell'unica gara di campionato li disputata i biancorossi cadranno malamente contro il MONTESILVANO con un pirotecnico 3-5 contro un Edy Farias letteralmente scatenato.
La dura caduta portera subito il PENNE a ripiegare sul Vecchio Comunale per sfruttare al massimo il calore e le insidie di un campo storico ma ormai quasi ridotto a "risaia"; proprio li si giocherà una gara da vincere a tutti i costi contro il MOSCIANO dell'esordiente tecnico LINO CIARROCCHI che, malgrado le avverità di un campo ridotto ad un vero e proprio pantano, si porterà avanti 2-0 prima di essere raggiunto in extremis sul 2-2 e non senza polemiche da parte dello stesso tecnico che considererà una "furbata" quella di giocare al Campo Vecchio con il Nuovo disponibile.
Nel frattempo prima ancora di questi tentativi arriva la svolta tecnica richiesta a gran voce dai tifosi biancorossi: tra l'entusiasmo generale viene dato il benservito a Cialini sostituito dallo storico GUIDO COLANGELO che torna in panchina a distanza di tantissimi anni. La bandiera del calcio pennese torna con il compito di salvare i biancorossi da una situazione piuttosto difficile.
Ma i biancorossi non possono permettersi il lusso di steccare in casa, cosa che purtroppo faranno abbastanza frequentemente con la classifica che inizia a farsi sempre piu seria.
A dare la mazzata definitiva ci pensa il match interno con il MONTORIO 88: ospiti in vantaggio 1-0 a partita in corso ed un giocatore teramano appoggiato alla rete che da sulla curva del vecchio stadio verrà colpito da un tifoso pennese e ricorrerà alle visite mediche con sconfitta a tavolino (comunque maturata anche sul campo) ma soprattutto squalifica del campo ai vestini che hanno bisogno di punti come il pane.
Teatro della gara interna a campo neutro sarà il lontano Comunale di Sant'Egidio alla Vibrata in occasione dell'infucoato derby col LAURETUM. I cugini faranno di tutto per affossare il PENNE ed alla fine riusciranno a vincere 2-1 salvandosi e mettendo seriamente nei guai i biancorossi che con la sconfitta perderanno anche il record che vedeva i biancazzurri mai vittoriosi in alcun derby ufficiale contro i cugini.
A questo punto non c'è piu tempo di scherzare per i biancorossi, la classifica è drammatica, cosi come drammatica è l'ultima giornata di campionato: a PENNE scontro diretto con il PIANELLA che precede i biancorossi di appena due punti in zona salvezza. In brati il PENNE deve assolutamente vincere per centrare la salvezza e condannare alla retrocessione gli ospit cui basta anche un pareggio per brindare al traguardo raggiunto.
Il Comunale come nelle grandi occasioni è pieno, dagli spalti parte l'incitamento degli ultras biancorossi e probabilmente a vedere il uadretto e soprattutto le potenzialità dell'undici biancazzurro di mister Bevilacqua in pochissimi avrebbero scommesso su una mesta retrocesisone.
L'inizio del match è di quelli da infarto ed i pianellesi sbloccano il risultato grazie ad un guizzo dell'agile DI GIUSTINO (l'anno prima vincitore del campionato col MORRO D'ORO e, si dice, scartato dal PENNE quell'estate...).
Il pubblico non demorde, il tifo si fa ancora piu incessante ed i biancorossi provano l'assalto all'arma bianca, pareggiano il match e sprecano il rigore che avrebbe regalato la salvezza.
Il triplice fischio finale sancisce una retrocessione che ha del clamoroso, l'incitamento dei tifosi si trasforma in furia, lacrime e forte contestazione del pubblico per una squadra senza mordente incapace di vincere anche un match cosi importante e decisivo, per giunta in casa.
Sarà dunque il punto piu basso mai raggiunto dai biancorossi nei primi 80 anni di vita della societa causata da numerosi fattori in prevalenza extra-calcistici che caratterizzano una storia che finira con notevoli e numerose polemiche ed accuse piu o meno fondate verso molti giocatori e dirigenti di quell'annata.
Una retrocessione quasi cercata, che dar pero il via ad un'opera di rifondazione perpetrata in quegli anni che riportera il PENNE, anche se solo per due anni, nella categoria che piu le compete.
Il campionato alla fine sarà vinto dalla PRO VASTO di Donato Anzivino che staccherà di appena un punto la neopromossa matricola VAL DI SANGRO che, guidata in panchina dall'esordiente tecnico, ex attaccante di Lecce e Milan, RICCARDO PACIOCCO e dai vari CICCHITTI, SABATINO (li ritroveremo entrambi a Penne) e del "fantasma" ETTORE GIANNICO otterranno l'immediata promozione in D dopo gli spareggi che li vedranno eliminare gli umbri della NARNESE ed i laziali del CIVITACASTELLANA; VAL DI SANGRO che sarà cosi la prima squadra abruzzese ad ottenere l'accesso diretto in D tramite spareggi (precedentemente la RENATO CURI era stata ripescata).
La Coppa Italia Regionale andrà invece la NOTARESCO che si arrenderà al primo turno della fase nazionale ai molisani del S.JUXTA PALATA.

ECCELLENZA 2000-2001 - 16°POSTO (37 punti)

76 Pro Vasto
75 Val di Sangro
58 Notaresco
50 Rosetana
49 Celano
47 Mosciano
45 Castelnuovo
43 Nuova Avezzano, Montorio 88
41 Montesilvano, Sulmona
40 Casoli, Lauretum
39 Ortona, Pianella
37 PENNE
35 Montereale
31 Cappelle


Promosse in D: PRO VASTO, VAL DI SANGRO (dopo spareggi)
Retrocesse in Promozione: PENNE, MONTEREALE, CAPPELLE
Spareggi Nazionali - 1°turno: NARNESE-VAL DI SANGRO 3-2 e 0-3. 2°turno: VAL DI SANGRO-CIVITACASTELLANA 1-0 e 0-1 (5-4 dopo calci di rigore)
Vincitrice Coppa Italia Regionale: NOTARESCO
Coppa Italia, Fase Nazionale - 1°turno: S.JUXTA PALATA-NOTARESCO 2-0 e 0-1
COMPRENSORIO NOLA vince la Coppa dopo vittoria in finale (2-1) sulla CARATESE.
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

Messaggio da tifoso »

2001 - 2002

Il campionato appena trascorso rappresenta senza ombra di dubbio il punto piu basso della storia della Penne Calcio. Dopo gli ultimi anni bui, successivi all'amara retrocessione da quell'Interregionale a lungo vissuta i biancorossi si trovano a calcare i campi con tutto rispetto, decisamente insoliti visto il blasone della società e soprattutto viste le recenti battaglie su campi come quelli di Campobasso, Benevento, San Benedetto del Tronto ecc.
Ma questa è la dura realtà e la societa biancorossa sempre capeggiata dal presidente DI SIMONE non vuole lasciare nulla al caso ed effettuata la giusta epurazione degli elementi meno meritevoli punta sul blocco locale affiancato da innesti di grandissimo spessore per la categoria; l'obiettivo è chiaramente quello di ottenere l'immediata promozione in Eccellenza e di programmare a medio-breve termine un progetto importante per il futuro in grado di riportare nella giusta dimensione la squadra.
In panchina la societa vestina punta tutto su FERRANTE che strada facendo si dimetterà (pur trovandosi in vetta) e sarà sostituito dall'esperto MANSUETI.
In porta, dopo il taglio del "traditore" Onesti, si punta sul locale GIANLUCA CANTAGALLO affiancato dall'esperto D'ANGELO. Le conferme arrivano per i vari CIARROCCA, MATTEO D'ADDAZIO, SACRIPANTE, CAROTA, PANICO, DEL GALLO ed anche per LUCA PILONE che dopo un lungo tira e molla rimane in squadra.
Affianco a questi c'è il ritorno del locale VITTORIO POMPONIO a centrocampo affiancato dagli acquisti di peso LUIGI IERVESE (classe 1971 dal FRANCAVILLA), dell'esperto D'INCECCO e soprattutto di FABIO MONTANI, 34 anni reduce da uno sfolgorante passato tra i professionisti in particolar modo a LANCIANO.
Avranno inoltre modo di mettersi in luce i giovanissimi locali DELLA MARRA e FONTICOLI. Vanno via oltre ad ONESTI anche COSTANTINI e PATRICELLI.
Il girone in cui sono inseriti i vestini è il B (pescarese-chietino) dove partono, ovviamente, con i favori del pronostico essendo almeno sulla carta di gran lunga superiori alle altre pretendenti GUARDIAGRELE ed ATESSA, con il TRE VILLE possibile outsider.
La stagione 2001-02 inizia da subito dando una prima idea di quello che sarà il leit-motiv stagionale ovvero il dominio dei biancorossi che subiranno solo qualche piccolo ma brusco stop (vedasi le disfatte in casa di ATESSA, GUARDIAGRELE e TRE VILLE che combaceranno con le uniche sconfitte stagionali) e che causeranno non poche polemiche e la panchina di FERRANTE che dopo un pesante 0-3 rassegnerà le proprie dimissioni sostituito, come gia detto, da MANSUETI.
Stagione che inizia in scioltezza per i biancorossi che prima battono in casa 2-0 l'ADRIANO FLACCO GIULIANO TEATINO all'esordio con gran gol di MONTANI su punizione, poi la domenica successiva espugnano con un perentorio e storico 9-3 il campo del RIPA TEATINA con LUCA PILONE sugli scudi autore di cinque reti.
Eppure la prima parte del campionato non è semplicissima, le insidie sono sempre dietro l'angolo ed il PENNE ci cade in pieno perdendo sonoramente nelle trasferte di ATESSA e GUARDIAGRELE ma soprattutto a Mozzagrogna in casa del TRE VILLE.
La classifica pero rimane sempre quella, con i biancorossi che perdono la vetta solo per qualche giornata e sempre per pochi punti, annullando prima il gap e poi nel girone di ritorno effettuando l'allungo decisivo.
Del resto la rosa a disposizione dei biancorossi è senza ombra di dubbio di categoria superiore, e ben poco potranno a fine stagione GUARDIAGRELE ed ATESSA prima, la matricola TRE VILLE poi che con un finale in crescendo chiudera al secondo posto la stagione.
PENNE che in casa dominerà senza troppi problemi, alla fine su 15 gare ne vincerà 14 pareggiandone solo una con la "bestia nera" CAPPELLE (0-0) dopo aver dominato 90 minuti.
La sensazione è che la squadra pur giocando male in alcuni frangenti o soffrendo oltremodo per errori propri da un momento all'altro puo contare su grandi bocche di fuoco, come testimonia la vittoria casalinga di misura sul PRATOLA PELIGNA con guizzo finale di PANICO dopo aver sprecato l'inverosimile per tutti i 90 minuti di gioco, o ancora con il GUARDIAGRELE con match vinto 2-0 dopo aver sofferto oltremodo i troppi errori in fase realizzativa.
Il campionato viene insomma condotto senza patemi d'animo e vinto tranquillamente con diverse giornate d'anticipo dai biancorossi che chiuderanno la stagione superando per 3-1 in casa il fanalino di coda FARA SAN MARTINO, salutando cosi una categoria che per un anno ha fatto semplicemente rabbrividire il popolo vestino sempre e comunque al fianco della squadra nonostante transferte su campi come Manoppello, Celenza sul Trigno o Alanno, e chiudendo cosi con un perentorio +7 sul TRE VILLE che chiude al secondo posto davanti a GUARDIAGRELE ed ATESSA.
Capocannoniere stagionale LUCA PILONE che con 17 reti darà l'addio, non senza polemiche, ai biancorossi. DEL GALLO chiude con 14 centri, 7 per il giovane FONTICOLI, 6 invece per PANICO.
Una vittoria da dimenticare in fretta per iniziare a programmare la stagione successiva che rappresentera il primo passo verso la rinascita. Pelo nell'uovo della stagione solo la brutta sconfitta con l'ALBA ADRIATICA (vincitrice girone A) nella Coppa Mancini. Una sconfitta che comunque conta decisamente poco e subita da una squadra con la testa ormai in vacanza.
Insieme al PENNE otterrà l'accesso in Eccellenza anche il GUARDIAGRELE dpo il playoff vinto in finale con il TRE VILLE.

PROMOZIONE GIRONE B 2001-2002 - 1°POSTO (68 punti)

68 Penne
61 Tre Ville
60 Guardiagrele
59 Atessa
49 Adriano Flacco Pescara

42 San Salvo
41 Cappelle
36 Adriano Flacco Giuliano Teatino
35 Manoppello
34 Folgore Sambuceto, Ripa Teatina
31 Miglianico
28 Alanno

26 Trigno Celenza
25 Pratola Peligna
23 Fara San Martino


Promosse in Eccellenza: PENNE, GUARDIAGRELE (dopo i playoff)
Retrocesse in Prima Categoria: FARA SAN MARTINO, PRATOLA PELIGNA (dopo playout), TRIGNO CELENZA (dopo playout)

Playoff - 1°turno: ADRIANO FLACCO-TRE VILLE 1-0 e 0-4; ATESSA-GUARDIAGRELE 1-3 e 0-1. Finale: GUARDIAGRELE-TRE VILLE 2-0 e 0-0

Playout - PRATOLA PELIGNA-MIGLIANICO 1-2 e 1-4; TRIGNO CELENZA-ALANNO 1-1 e 0-1
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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2002 - 2003

Dopo la scontata vittoria della stagione precedente il PENNE si rituffa nella massima serie regionale con l'intenzione, ovvia, di ripartire ed iniziare a porre le basi per un futuro decisamente migliore dell'attuale. La società c'è tutta, il pubblico anche, meno la struttura (si gioca ancora al Nuovo Comunale) con il Vecchio che inizia lo stato di perenne abbandono che ha portato alla situazione attuale; sul fronte tecnico, in panchina viene ingaggiato mister MARCO GIAMPIETRO allenatore esordiente ma oltremodo difensivista che verrà successivamente sostituito da ANDREA CAMPLONE, l'antitesi del calcio giampietriano, che sulla panchina biancorossa avrà la sua prima esperienza da allenatore dopo il glorioso passato con la maglia del Pescara da giocatore.
la rosa viene giocoforza svecchiata e per il resto puntellata con pochi ma mirati innesti.
Non ci sono più gli esperti Montani e D'Incecco mentre viene confermato il solito blocco locale ed il metronomo IERVESE che a furor di popolo rimane in biancorosso.
Gli arrivi riguardano il difensore STEFANO CANALE classe 1982 dal Montesilvano e l'acquisto di spessore MARCO CICCHITTI difensore centrale classe 1968 reduce da un campionato di D con la Val di Sangro dopo aver già vinto due anni prima il campionato di Eccellenza con la stessa.
Insieme a CICCHITTI sempre sponda Val di Sangro arriva l'attesissimo fantasista SABATINO che deluderà però le attese. Un altro acquisto di spessore sarà quello del locale FRANCESCO D'ADDAZIO; il giocatore pennese aveva militato nelle ultime due stagioni nella Primavera del Pescara della quale era capitano esordendo anche in B e totalizzando qualche esperienza anche in C1; un brutto infortunio lo convince a riprendere, ancora giovane, con la maglia del suo paese con la quale contribuirà alla risalita negli anni successivi.
Arrivano anche gli attaccanti D'ALO' (Adriano Flacco PE), BALDIN (Lauretum) e RONCA (dal Francavilla, un ritorno per lui già a Penne negli anni dell'Interregionale) che saranno delle vere e proprie meteore visto che cambieranno quasi subito aria, mentre verrà successivamente ingaggiato BRUNO PESCE prima, ma soprattutto ROBERTO CONTINI che, insieme a Camplone, stravolgerà completamente il gioco della squadra nelle ultime gare facendo risalire i biancorossi e dando vita ad un gioco spettacolare come da tempo non si vedeva a Penne.
Fa discutere il polemico addio di Luca Pilone che dopo un paio d'anni di tira e molla decide di cambiare aria accasandosi a Città Sant'Angelo.

Il Penne ritrova un campionato di Eccellenza radicalmente cambiato. Dall'anno precedente infatti è in vigore la nuova regola che prevede play-off e play-out al fine di rendere avvincente e soprattutto corretto un campionato che trovando quasi sempre l'ammazza-campionato o comunque un gruppo ristretto di pretendenti alla vetta trovava troppo spesso campo libero contro squadre demotivate.
Favoritissime della vigilia le marsicane CELANO (soprattutto) ed AVEZZANO insieme al FRANCAVILLA del presidente Ricca che spende non poco per metter su una squadra di un certo livello, un gradino più dietro ma pur sempre favorita la RENATO CURI ANGOLANA pronta a ripartire dopo il ridimensionamento della stagione precedente e passata nelle mani del ricco patron PEPPE DE CECCO (quello della pasta).
Stagione che inizia subito con una gara insidiosa per i biancorossi impegnati in casa contro il CELANO; il match che vive senza troppi sussulti si chiude con il risultato di 0-0. Penne che stenta non poco sottoporta, la partenza di Pilone insieme ad un gioco non particolarmente brillante prerogativa del credo calcistico di Giampietro di certo non aiutano. Problemi di classifica non si verificano, anche se la troppa discontinuità potrebber portare i biancorossi (che puntano su un campionato di transizione) ad incorrere in brutte eventualità.
E così gli uomini di GIAMPIETRO passano da belle prestazioni, vittoria 2-1 in casa con la RENATO CURI ANGOLANA dell'ex Pilone in piena polemica dopo un gol, proprio suo, del momentaneo pareggio con doppietta del giovane Fonticoli per i locali, a gare semplicemente indegne come il clamoroso 0-3 rimediato in trasferta per mano del LAURETUM ai primi di dicembre, un derby che varrà ai biancazzurri di casa il primo segnale di come la stagione sarà semplicemente entusiasmante.
Ad ogni modo chi non entusiasma è sicuramente il PENNE, ed a farne le spese è mister GIAMPIETRO sul banco degli imputati per un gioco praticamente inesistente ed una classifica che inizia anche a far paura.
La sconfitta patita in casa per mano dell'ALBA ADRIATICA-bunker di mister Tonino Valbruni costa così la panchina del tecnico pescarese sostituito dal concittadino ANDREA CAMPLONE che da subito un'impronta ben precisa alla squadra.
L'acquisto di peso nel mercato di gennaio è quello di ROBERTO CONTINI; il fantasista di Francavilla arriva dalla Rosetana squadra nella quale trovava poco spazio, e la sua classe viene posta al servizio di una squadra finalmente propositiva e brillante.
Il finale di stagione è così in crescendo, con i biancorossi che si tolgono senza troppi problemi dalle sabbie mobili della classifica dando l'impressione, in certi tratti, di poter arrivare addirittura a lottare per i play-off.
In classifica intanto è impressionante l'ascesa del LAURETUM che vince gare su gare e si porta addirittura ad un clamoroso +7 dal Celano più agguerrito inseguitore.
La formazione aprutina va come un treno, ma nel finale di stagione rischia di vanificare il tutto perdendo qualche colpo, ma soprattutto per merito del CELANO brano ad infilare una serie di esaltanti risultati positivi che la portano a ridosso della vetta.
A tre giornate dal termine è intanto in programma a PENNE il derby; la febbre è alta, i tifosi biancorossi affollano il vecchio Comunale (sede designata per motivi di ordine pubblico) con l'intenzione di evitare agli odiati cugini uno storico salto in D, dal fronte opposto invece un intero paese è in spasmodica attesa di un evento fino a quel momento mai nemmeno sognato. Il tifo è alle stelle e lo spettacolo in campo è evidente con gli ospiti nei guai dopo che DEL GALLO e PANICO mettono la firma sul 2-0 del primo tempo.
Il LAURETUM deve assolutamente vincere e nei primi 10 minuti della ripresa riuscirà a pareggiare il match che terminerà 2-2 lasciando i biancazzurri con un vantaggio di +2 sul Celano.
Lo scampato pericolo (su cui girano da anni voci di presunti o possibili accordi con alcuni giocatori) non basterà però per evitare la clamorosa sconfitta casalinga nella gara successiva in cui gli aprutini cederanno 1-2 al MOSCIANO in corsa per la salvezza diretta; il CELANO vince e scavalca cosi il LAURETUM...fine del sogno.
Alla fine sarà dunque il CELANO a brindare alla vittoria del campionato, mentre il PENNE chiuderà la stagione al settimo posto a quota 49 punti a -6 dai playoff.
Playoff che vedranno il LAURETUM, deluso e svuotato psicologicamente, cedere alla RENATO CURI ANGOLANA mentre l'AVEZZANO si sbarazzerà della SANTEGIDIESE.
La finale tra marsicani e pescaresi terminerà 0-0 con conseguente vittoria dell'AVEZZANO per il miglior piazzamento in classifica nella fase regolare.
AVEZZANO che verrà anche promosso in D dopo aver eliminato negli spareggi nazionali i sardi dell'ARBUS ed i calabresi del SAMBIASE.
Retrocede direttamente il CASTELNUOVO mentre dopo il playout salutano categoria anche ORTONA e GUARDIAGRELE con quest'ultima che verrà ripescata e l'anno successivo andrà addirittura a vincere il campionato ottenendo una storica promozione in D.

ECCELLENZA 2002-03 - 7°POSTO (49 punti)

Presidente: Luciano Di Simone
Allenatore: Marco Giampietro (nuovo) poi sostituito da Andrea Camplone
Acquisti: Canale (dif, Montesilvano), Cicchitti (dif, Val di Sangro), Sabatino (cen, Val di Sangro), F.D'Addazio (dif, Pescara), D'Alò (att, Adriano Flacco, poi ceduto), Baldin (att, Cappelle, poi ceduto), Ronca (att, poi ceduto), Pesce (att, da dicembre), Contini (att, Rosetana, da dicembre)
Cessioni: Pilone (att, R.Curi Angolana), Montani (cen), D'Incecco (cen)
Bilancio campionato: 49 punti, 12 vittorie, 13 pareggi, 9 sconfitte, 34 gol fatti, 28 gol subiti

classifica

73 Celano
72 Lauretum
61 Nuova Avezzano
56 Santegidiese
55 Renato Curi Angolana

51 Francavilla
49 PENNE
44 Alba Adriatica
42 Pescina, Sulmona, Montorio 88, Mosciano
41 Notaresco, Casoli
36 Montesilvano
30 Guardiagrele
24 Ortona
21 Castelnuovo

Promosse in D: CELANO, NUOVA AVEZZANO (dopo spareggi)
Retrocesse in Promozione: CASTELNUOVO, ORTONA (dopo playout), MONTESILVANO (dopo playout).

Playoff, fasi - 1°turno: RENATO CURI ANGOLANA-Lauretum 1-0 e 1-1; Santegidiese-N.AVEZZANO 0-1 e 1-2. Finale: N.AVEZZANO-R.Curi Angolana 0-0 (dopo supplementari)

Playout, gare: Ortona-CASOLI 0-1 e 1-0 (ORTONA retrocesso); MONTESILVANO-Guardiagrele 2-1 e 0-0 (GUARDIAGRELE retrocesso poi ripescato)

Spareggi Nazionali, fasi - 1°turno: N.AVEZZANO-Arbus 0-1 e 3-1; 2°turno: Sambiase-N.AVEZZANO 0-0 e 0-2

Vincitrice Coppa Italia Regionale: CELANO

Coppa Italia Nazionale, fasi - 1°turno: Celano-BOJANO 1-1 e 0-0. La Coppa verrà vinta dal LADISPOLI (in finale 1-0 sul DERTHONA).
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Re: PENNE CALCIO 1920 (ABRUZZO)

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2003 - 2004

Dopo tante traversie la stagione 2003/04 sembra finalmente partire con rinnovate ambizioni; il PENNE che nella seconda parte della stagione passata pare aver finalmente trovato un fenomeno in campo (Contini) ed uno in panchina (Camplone), perni su cui costruire la nuova squadra.
Fenomeni che tuttavia sarà costretto a perdere, tanto che CONTINI non si accorda per il rinnovo e torna a Francavilla nella sua città natale, mentre mister CAMPLONE abbandona clamorosamente la barca ad una settimana esatta dall'avvio del campionato al termine di una sconfitta 0-3 per mano del Montesilvano nella finale del "Torneo Acciavatti", ufficialmente per "carenze organizzative"; un'abbandono che farà discutere per uno strappo ricucito solo nella stagione successiva, ma andiamo con ordine.

La società è sempre la stessa con LUCIANO DI SIMONE al vertice, la squadra è pressappoco confermata con CICCHITTI(capitano) e IERVESE a cui si affiancano i pennesi purosangue MATTEO e FRANCESCO D'ADDAZIO, SACRIPANTE, ANGELO CAROTA, CANTAGALLO, PANICO più i giovani locali FONTICOLI, DELLA MARRA, FRANCIA, D'ERCOLE e PALMARINI che pur giovanissimo in pochissimo tempo diventerà una vera e propria colonna della squadra.
I volti nuovi sono rappresentati dal portiere fuoriquota LUCA ZIRPOLO (che si rivelerà acquisto azzeccatissimo), dal difensore MASCIANGELO (durerà solo poche gare, peraltro deludenti), il talentuoso centrocampista GUIDO DI NICOLA prelevato dal Montesilvano, il forte mediano laziale ANTONIO PECORARO ex Sora con una carriera sfolgorante tra i professionisti arrivato solo dopo qualche gara dall'inizio della stagione.
Inoltre, vera e propria novità per il campionato di Eccellenza abruzzese, i biancorossi ingaggiano due giocatori argentini. E' il ds DRUDA che porta in biancorosso il trequartista GERARDO MASINI (1983) e l'esterno d'attacco ALEJANDRO LALLI (1982) due acquisti riuscitissimi che lanceranno la "moda" dei sudamericani nel campionato abruzzese, tutti giocatori di talento e dall'ingaggio pressochè basso rispetto alle cifre cui giravano i giocatori nostrani.
Se LALLI sfonderà da subito, quello su cui si riponevano maggiori attese era MASINI che tuttavia vittima del suo ruolo non riuscirà mai a mettersi in luce come meritato se non in Coppa Italia dove tra gol e giocate sopraffine si guadagnerà la fama di eterno incompiuto anche se arriverà a giocare in categorie superiori tra cui esperienze in C1 con SALERNITANA e POTENZA dopo essere esploso in D a Canistro ed aver segnato gol a grappoli nell'ultima stagione a Teramo.
A gennaio un altro giocatore direttamente dall'Argentina, trattasi di PABLO LANDEIRO centrocampista di quantità e qualità che verrà ricordato come uno dei migliori mediani mai visti a PENNE, costretto in tempi piuttosto recenti ad appendere le scarpe al chiodo a causa di una patologia che non gli permetterà di giocare e che a suo tempo causò la rinuncia al calcio italiano meno "permessivo" nel concedere le autorizzazioni a scendere in campo.
Parlavamo di CONTINI, giocatore la cui classe aveva tirato fuori il PENNE da una situazione antipatica la stagione precedente, insieme a lui fa le valigie anche il trequartista SABATINO che dopo una stagione deludente passerà al Guardiagrele dove vincerà il campionato prima di andare a fare faville a Montenero di Bisaccia vincendo il campionato anche con i molisani.
Oltre a SABATINO vanno via anche CANALE(Montesilvano, ce lo ritroveremo contro nella finale play-off) e BRUNO PESCE.
Come già detto CAMPLONE deciderà di interrompere il rapporto con la società biancorossa alla vigilia del campionato, una mazzata tremenda per l'ambiente costretto a ripiegare immediatamente su GIUSEPPE DONATELLI ex mediano di talento della Salernitana e già allenatore della Primavera del Pescara prima delle esperienze sulle panchine di Sambenedettese (C2) e Sulmona (Eccellenza). L'allenatore legherà molto col gruppo e con la piazza riportando a Penne un entusiasmo che porterà ai trionfali esodi di Giulianova ed Urbisaglia che sembrava sopito da tempo.
Favoritissima per la vittoria finale è la RENATO CURI ANGOLANA: la compagine del presidente DE CECCO fa le cose in grande potenziando ulteriormente un organico gia competitivo di suo; insieme ai nerazzurri è atteso, ancora una volta, il FRANCAVILLA di Antonio Ricca con i vari Campagna, Contini e l'ingaggio dell'ex pescarese Zanutta in difesa pare avere tutte le carte in regola per lottare per il vertice. Un gradino sotto il CASOLI che fa pero le cose in grande ingaggiando bomber Arancio, Iervese, Fruguglietti e Di Serafino spendendo molto, soldi che peseranno poi non poco sulle gestioni succesive.
L'assenza tuttavia di squadre quali Celano ed Avezzano rende questo campionato piu equilibrato al vertice tanto che si metteranno in luce due matricole terribili del calibro di PESCINA e GUARDIAGRELE. Il PENNE parte senza porre limiti alla provvidenza, l'obiettivo iniziale di un campionato tranquillo strizzando l'occhiolino alla zona playoff parte nettamente ridimensionato dalle ultime vicissitudini (in primis l'abbandono di CAMPLONE) e subordinato sicuramente alla riuscita degli acquisti argentini su cui DRUDA scommette senza mezzi termini.
La stagione inizia cosi in maniera non particolarmente promettente con il nuovo mister alle prese con una rosa non costruita con la sua collaborazione e dunque con tante insidie.
Il bravo tecnico prendera pero da subito atto della situazione lavorando con sagacia e tranquillita anche dopo un inizio non certo esaltante.
L'esordio in campionato avviene nella gara interna contro il SULMONA, la società ovidiana è in piena crisi e pare aver allestito un organico piuttosto modesto: eppure il PENNE soffre e dopo aver chiuso la prima frazione clamorosamente sotto di due reti, raddrizza il match nella ripresa grazie alla doppietta di FONTICOLI.
Non terminano certo qui tuttavia i problemi, grossi, della squadra biancorossa e cosi la domenica successiva è sconfitta deludente a CASOLI (0-1).
La prima vittoria, peraltro non esaltante, per 2-1 in casa con il MONTESILVANO non invertirà la tendenza tanto che la domenica successiva l'1-3 senza appelli di FRANCAVILLA iniziera a far fortemente mugugnare il pubblico.
Ma è solo l'inizio prima di una serie positiva aperta la domenica successiva dopo il 2-0 rifilato in casa alla SANTEGIDIESE che farà registrare ben undici risultati utili consecutivi tra cui spiccano la vittoia per 2-0 nel derby casalingo con il LAURETUM, il pareggio sfortunato di Citta Sant'Angelo, il colpaccio di MONTEREALE (1-0 gol di Pecoraro su punizione davanti ad oltre 150 pennesi in "pellegrinaggio") e la cinquina rifilata tra le mura amiche al malcapitato SILVI.
Nel mezzo il match-clou di PESCINA dove i biancorossi sfidano i marsicani di mister Bixio Liberale clamorosamente in vetta e decisi a mantenerla. PENNE in gran spolvero che chiude il primo tempo avanti di un gol grazie all'ennesima punizione di PECORARO. Nella ripresa succede di tutto: prima il raddoppio di PANICO dopo una netta supremazia territoriale, quindi l'ingenua espulsione del giovanissimo locale ALESSIO FRANCIA che spiana la strada ai marsicani che prima accorciano le distanze poi nel finale salvano il match mentre sugli spalti si crea una rissa spaventosa che provocherà non poche polemiche e che vedrà i marsicani arrivare al ritorno a Penne con un pullman scortati dalle forze dell'ordine.
La classifica sorride dunque ai biancorossi che vanificano pero tutto prima dello stop natalizio; dopo il successo netto ai danni del SILVI inizia il momento buio per gli uomini di DONATELLI che rischiano di vanificare la rincorsa esaltante.
Il PENNE si muove verso uno scontro cruciale a GUARDIAGRELE contro una squadra in periodo di foma semplicemente esaltante; tantissimi i tifosi al seguito per una gara che deluderà le aspettative; finirà 3-0 per i guardiesi con l'ex SABATINO sugli scudi.
La scoppola di GUARDIAGRELE incidera notevolmente nelle seguenti gare, nel match successivao gli uomini di DONATELLI cadranno infatti per la prima volta in casa sotto i colpi del NOTARESCO con un gol del giovane Mario Orta nella ripresa. Dopo una tutt'altro che convincente rimonta (2-1) sul campo del derelitto SULMONA nella prima di ritorno, gli uomini di DONATELLIA cadranno rovinosamente la domenica successiva contro il CASOLI dell'ex Iervese perdendo 2-4 una gara che conducevano grazie ad un gol di DEL GALLO.
Dopo la sconfitta patita sul campo della SANTEGIDIESE il 25 gennaio, a furor di popolo il presidente DI SIMONE decide di tornare al Vecchio Comunale e si ricomincia a creare entusiasmo; la squadra tuttavia non è piu quella brillante di inizio stagione, l'esordio sulla terra battuta del vecchio stadio sarà positivo solo nel risultato (1-0 sul LUCO DEI MARSI) e rappresentera l'ultimo exploit casalingo salvato solo dai colpacci esterni di MOSCIANO (2-1) e MONTORIO (2-0) e vanificato dai tanti rigori falliti, prima del rush finale.
PENNE paradossalmente ancora attaccato al treno del vertice composto da RENATO CURI ANGOLANA, e dalle sorprese GUARDIAGRELE e PESCINA, mentre il FRANCAVILLA si trova di fronte ad una stagione semplicemente fallimentare.
Per i biancorossi è intanto anche finale di Coppa Italia proprio contro i giallorossi tra le cui tifoserie iniziera dopo la finale di ritorno a nascere una reciproca amicizia consolidata l'anno sucessivo. PENNE arrivato alla finale grazie all'impresa di NOTARESCO con gol qualificazione clamoroso del portiere ZIRPOLO di testa al 97' per il secondo gol della sconfitta 2-3 che varra la qualificazione ai biancorossi (in virtu dell'1-0 dell'andata).
Finale d'andata amara dal momento che il FRANCAVILLA con una doppietta di Centanni violerà il Comunale rendendo inutile la vittoria per 1-0 nella gara di ritorno al Valle Anzuca. Andrà malissimo tuttavia il prosieguo per il FRANCAVILLA letteralmente "costretto" a perdere nell'infausta trasferta di SAN PAOLO DI BARI (decisiva per l'approdo in D) in cui tra intimidazioni verbali e fisiche si scriverà una delle pagine piu brutte del calcio francavillese.
Tornando al campionato è decisivo lo scontro interno col PESCINA capolista: il campo è stracolmo e si cerca anche una sorta di "rivincita" dopo i fatti dell'andata, ai biancorossi non riesce l'impresa di sfondare il fortino eretto da Liberale ed il risultato finale sarà 0-0 con rigore fallito nel primo tempo da PANICO.
La situazione si fa difficile anche in chiave playoff quando i biancorossi la domenica successiva non vanno oltre l'1-1 a SILVI; situazione delicatissima, resa ancora piu difficile la domenica seguente quando a PENNE scende il GUARDIAGRELE di Anzivino che deve vincere a tutti i costi per poter ancora sperare nella clamorosa promozione da cui il PESCINA sembra ad un passo mentre la RENATO CURI ANGOLANA ha un calendario piu semplice; eppure a PENNE succede l'impossibile, il GUARDIAGRELE si chiude ed aspetta i biancorossi che falliscono diverse buone palle per sbloccare il match, ma una punizione magistrale dell'ex SABATINO regala ai guardiesi una clamorosa vittoria con finale di gara convulso per alcune decisioni discutibili del direttore di gara.
I granata seguono cosi di pari passo la RENATO CURI ANGOLANA mentre il PESCINA che cade a MONTESILVANO scende al terzo posto; al PENNE per centrare i playoff serve la vittoria a NOTARESCO che arriva puntualmente (3-1) e che permette ai biancorossi di staccare di tre punti la SANTEGIDIESE (sconfitta a MONTORIO) ma che sarebbe comunque estromessa a causa di un quoziente reti sfavorevole negli scontri diretti.
Ultima giornata thrilling: in settimana infatti il presidente del GUARDIAGRELE Primavera, sfavorito dal discorso degli scontri diretti rispetto alla RENATO CURI ANGOLANA trova il "vuoto legislativo": non c'è nessuna norma nel regolamento del campionato che parla di scontri diretti per cui fa ricorso, accolto, per la disputa dello spareggio.
Situazione che si fa nervosa ed incandescente, la RENATO CURI ANGOLANA supera con rabbia il PIANELLA (4-1) mentre il GUARDIAGRELE rischia seriamente di vanificare tutto nel derby con l'odiato CASOLI (in lotta per evitare i playout malgrado le ambiziosi estive) e vince 2-1 nei minuti di recupero salvando gara e campionato.
La Federazione non fa sconti e fissa per il mercoledi successivo lo spareggio che si disputa all'Angelini di Chieti: l'ANGOLANA è furiosa, sotto di un gol nel primo tempo pareggia nella ripresa ma non riesce ad andare oltre. Calci di rigore che terminano con la clamorosa vittoria del GUARDIAGRELE e l'ANGOLANA semplicemente indispettita dalla situazione minaccia di non presentarsi per i playoff.
Playoff che accoppiano i nerazzurri proprio al PENNE, gara da cui nascera un'accesa rivalita tra le due tifoserie mentre nell'altra gara se la vedranno il PESCINA proprio contro il MONTESILVANO che dopo la beffa rifilata in campionato ne farà un'altra proprio agli spareggi estromettendo gli uomini di Liberale.
Il doppio scontro PENNE-RENATO CURI ANGOLANA è thrilling: a PENNE i biancorossi dominano e portano a casa un preziosissimo 2-0 frutto di un eurogol su punizione del giovanissimo PALMARINI ed il raddoppio di PECORARO; nella gara di ritorno invece il PENNE mantiene con relativa tranquillita ma soffre tremendamente dopo la rete di Di Matteo siglata nella ripresa.
Finale al Fadini di Giulianova: il PENNE seguito da oltre 1000 spettatori letteralmente impazziti non ha problemi a liquidare la sorpresa MONTESILVANO con un perentorio 3-0 (PANICO, LALLI, MASINI) e arrivano cosi all'amara fase nazionale.
Prima con i marchigiani dell'URBISALVIENSE, 0-0 a Penne e impresa 1-0 nelle Marche con gol decisivo di DEL GALLO ad un quarto d'ora dal termine davanti a circa 800 tifosi pennesi, quindi l'infausta MENTANA, 0-0 a Penne nell'andata e sconfitta pirotecnica 3-4 tra mille furbate dei romani tra cui quella di relegare i tantissimi tifosi vestini in una posizione indegna e rete della qualificazione dei locali giunta solo grazie ad un eurogol a sette minuti dal termine.
Insomma, termina a MENTANA la favolosa cavalcata dei biancorossi che piangono lacrime amare facendo anche mea culpa per essere caduti in determinate provocazioni contro gli scorretti locali.
Una sconfitta che crea numerose polemiche specie sulla testa di mister DONATELLI reo di alcune scelte tattiche "azzardate" e che contribuianno alla non conferma dell'anno successivo, ma questa è un'altra storia.

ECCELLENZA 2003-04 - 5°POSTO (52 punti)

Presidente: Luciano Di Simone
Allenatore: Giuseppe Donatelli (nuovo) che sostituisce Andrea Camplone confermato ma che abbandona pochi giorni prima dell'inizio del torneo.
Acquisti: Zirpolo (por, Pescara), Masciangelo (dif, Francavilla, poi ceduto), Di Nicola (cen, Montesilvano), Pecoraro (cen), Masini (att, serie B argentina), Lalli (att, camp.argentino), Landeiro (cen, camp.argentino da dicembre)
Cessioni: Contini (att, Francavilla), Sabatino (cen, Guardiagrele), Canale (dif, Montesilvano), Pesce (att)
Bilancio Campionato: 52 punti, 13 vitorie, 13 pareggi, 8 sconfitte, 42 gol fatti, 31 gol subiti

classifica finale

62 Guardiagrele
62 Renato Curi Angolana
61 Pescina
53 Montesilvano
52 PENNE

49 Santegidiese
46 Montereale
45 Lauretum, Luco dei Marsi
44 Francavilla, Alba Adriatica
43 Notaresco
40 Casoli, Pianella
35 Montorio 88

33 Mosciano
31 Silvi
27 Sulmona


Promossa in Serie D: GUARDIAGRELE (dopo spareggio)
Retrocesse in Promozione: SULMONA, SILVI (dopo playout), MOSCIANO (dopo playout)

Spareggio Promozione: GUARDIAGRELE-Renato Curi Angolana 1-1 (6-5 d.c.r.)
Spareggio Salvezza: CASOLI-Pianella 1-1 (7-6 d.c.r.)

PLAYOFF:

1°turno - PENNE-Renato Curi Angolana 2-0 e 0-1; MONTESILVANO-Pescina 2-2 e 2-1.
finale: PENNE-Montesilvano 3-0

SPAREGGI NAZIONALI:

1°turno: PENNE-Urbisalviense 0-0 e 1-0
2°turno: Penne-SPES MENTANA 0-0 e 3-4

PLAYOUT:

Mosciano-MONTORIO 88 1-1 0-0 (MOSCIANO retrocesso)
Silvi-PIANELLA 1-2 1-0 (SILVI retroceso)

Vincitrice Coppa Italia: FRANCAVILLA (in finale PENNE-FRANCAVILLA 0-2 1-0)
Fase Nazionale - 1°turno: Montenero-FRANCAVILLA 1-1 1-2; 2°turno: FRANCAVILLA-Cannara 2-1 1-1; semifinale: Francavilla-SAN PAOLO BARI 2-1 0-1 (FRANCAVILLA eliminato). Coppa Italia al SALO' (in finale 1-0 sul San Paolo Bari)

Cammino del PENNE in Coppa Italia:

2°turno: Manoppello Arabona-PENNE 1-2 0-4
3°turno: Lauretum-PENNE 0-3 2-3
Quarti: Alba Adriatica-PENNE 3-3 2-4
Semifinale: PENNE-Notaresco 1-0 2-3
Finale: Penne-FRANCAVILLA 0-2 1-0
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