FALLIMENTI E FUSIONI

I nove gironi di serie D
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Gioventù Biancoceleste
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FALLIMENTI E FUSIONI

Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

Ecco il nuovo topic per l'estate 2011. Riporto qui l'interessante post di Elkjiaer is back alla fine del topic vecchio:


"Riprendo questo topic per dare qualche informazione riguardo le squadre fallite dai campionati professionistici e ripartite dalla serie D negli ultimi 3 anni, in modo che possiate farvi un´ idea. In tre estati, dal 2008 al 2010, sono state ammesse in sovrannumero in serie D ben 12 squadre fallite dai professionisti vale a dire:
Massese, Spezia e Lucchese nel 2008
Messina, Avellino, Pisa, Venezia e L´Aquila nel 2009
Mantova, Rimini, Arezzo e Perugia nel 2010

Di queste 12, 4 hanno vinto poi lo stesso anno il loro girone di serie D, Lucchese e Perugia entrambe nel girone E, Mantova il B e Pisa il D. Gia´questo fa capire quanto saranno contente le squadre umbre e toscane inserite nel girone E negli ultimi anni...ma non e´´ finita. In altri 3 casi le squadre non hanno vinto il loro girone ma sono state ugualmente ripescate: Spezia (Girone A, arrivato secondo), Avellino (Girone I arrivato quinto) e l´Aquila (Girone F arrivato quarto).

Cio´ significa che su 12 squadre inserite in sovrannumero, ben 7 sono state poi promosse nuovamente tra i professionisti l´´ anno seguente cioe´ quasi due su tre (60% per l esattezza). Rimangono il Venezia arrivato terzo lo scorso anno e secondo nel campionato attuale, il Rimini che e´´ attualmente terzo nel suo girone e le tre pecore nere, le chiamo cosi perche fanno proprio eccezione, vale a dire il Messina che da due anni si barcamena a meta classifica, l Arezza di quest´anno e la maglia nera Massese, l´unica ad essere retrocessa.

Per quanto riguarda i gironi che hanno visto piu inserimenti comanda di gran lunga il girone E con 4 squadre, seguito da F ed I con 2. Gli unici gironi a non essere mai stati vittima di inserimenti illustri ad estate inoltrata sono stati il G ed H.

Concludo dicendo che quest´anno ben 3 gironi su 9, cioe´´ un terzo, sono stati vinti da squadre ripartite dai dilettanti, Mantova che ha dominato il B, Treviso ripescato dall Eccellenza lo scorso anno e infine Perugia nel girone E.

Ognuno tragga le sue conclusioni da questi dati".

di Elkjiaer is back
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ars72
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da ars72 »

mi riposto..

per quanto riguarda il girone G credo che il mancato ampliamento a 19 o 20 squadre sia stato deciso per evitare i disagi nei turni infrasettimanali delle trasferte aeree da e per la Sardegna..anche se ricordo il precedente del Calangianus inserito in sovbrannumero nel girone H qualche anno fa..
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animaletto
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da animaletto »

La conclusione è che così strutturato il sistema non tiene. Non ha senso che l'Ancona faccia la serie E col Centobuchi, il Perugia faccia la serie D col Castelrigone, ecc.
sergy452
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da sergy452 »

animaletto ha scritto:La conclusione è che così strutturato il sistema non tiene. Non ha senso che l'Ancona faccia la serie E col Centobuchi, il Perugia faccia la serie D col Castelrigone, ecc.
Perchè non ha senso? allora tanto vale far fallire le squadre! :?
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animaletto
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da animaletto »

sergy452 ha scritto:
animaletto ha scritto:La conclusione è che così strutturato il sistema non tiene. Non ha senso che l'Ancona faccia la serie E col Centobuchi, il Perugia faccia la serie D col Castelrigone, ecc.
Perchè non ha senso? allora tanto vale far fallire le squadre! :?
Per me andrebbe separata la gestione della società dal titolo sportivo. Se l'Ancona fallisce in serie B, fallisce la società Ancona calcio srl, il titolo sportivo ritorna al sindaco che lo dà in gestione ad una nuova società (es. Ancona sportiva srl).

E' un pò il modello dell'abbigliamento: c'è separazione tra il marchio (es. Ferrè) e chi produce materialmente l'abbigliamento (es. Itierre spa di Isernia). Fallisce il produttore, non fallisce il marchio, che torna al proprietario che lo darà in licenza a qualche altro produttore.

Questo tutelerebbe:
- i tifosi delle squadre fallite, che eviterebbero di vedere la propria squadra relegata a campionati molto inferiori al proprio bacino d'utenza
- i tifosi delle altre squadre che si ritrovano a vedere falsato il campionato da squadre che hanno potenzialità enormemente superiori.
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Anticonformista
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da Anticonformista »

animaletto ha scritto:
sergy452 ha scritto:
animaletto ha scritto:La conclusione è che così strutturato il sistema non tiene. Non ha senso che l'Ancona faccia la serie E col Centobuchi, il Perugia faccia la serie D col Castelrigone, ecc.
Perchè non ha senso? allora tanto vale far fallire le squadre! :?
Per me andrebbe separata la gestione della società dal titolo sportivo. Se l'Ancona fallisce in serie B, fallisce la società Ancona calcio srl, il titolo sportivo ritorna al sindaco che lo dà in gestione ad una nuova società (es. Ancona sportiva srl).

E' un pò il modello dell'abbigliamento: c'è separazione tra il marchio (es. Ferrè) e chi produce materialmente l'abbigliamento (es. Itierre spa di Isernia). Fallisce il produttore, non fallisce il marchio, che torna al proprietario che lo darà in licenza a qualche altro produttore.

Questo tutelerebbe:
- i tifosi delle squadre fallite, che eviterebbero di vedere la propria squadra relegata a campionati molto inferiori al proprio bacino d'utenza
- i tifosi delle altre squadre che si ritrovano a vedere falsato il campionato da squadre che hanno potenzialità enormemente superiori.

Sarebbe un sogno sta cosa :(
è bene che ci pensimo al più presto a fare una cosa del genere, questo forum è un punto di riferimento anche per dirigenti, giornalisti e membri stessi della lega...insomma spero che qualcuno passi di qua e legga al più presto questo tuo post :mrgreen:
Elkjiaer is back
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da Elkjiaer is back »

Sarebbe un sogno sta cosa :(
è bene che ci pensimo al più presto a fare una cosa del genere, questo forum è un punto di riferimento anche per dirigenti, giornalisti e membri stessi della lega...insomma spero che qualcuno passi di qua e legga al più presto questo tuo post :mrgreen:[/quote]

L´idea di per se e´´ molto buona ma rimane il fatto che, se quella squadra dovesse salvarsi dal fallimento grazie alla cessione del marchio, quel campionato rimarrebbe falsato in quanto giocato da una squadra con forti inadempienze economiche ( e si potrebbero portare mille esempi al riguardo, vedasi Ascoli in serie B per dirne una). Rimango dell´idea che la cessione del marchio sarebbe una splendida soluzione, ma ripartendo ad esempio da una categoria sotto, stile ex lodo petrucci
Wallace
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da Wallace »

animaletto ha scritto:
sergy452 ha scritto:
animaletto ha scritto:La conclusione è che così strutturato il sistema non tiene. Non ha senso che l'Ancona faccia la serie E col Centobuchi, il Perugia faccia la serie D col Castelrigone, ecc.
Perchè non ha senso? allora tanto vale far fallire le squadre! :?
Per me andrebbe separata la gestione della società dal titolo sportivo. Se l'Ancona fallisce in serie B, fallisce la società Ancona calcio srl, il titolo sportivo ritorna al sindaco che lo dà in gestione ad una nuova società (es. Ancona sportiva srl).

E' un pò il modello dell'abbigliamento: c'è separazione tra il marchio (es. Ferrè) e chi produce materialmente l'abbigliamento (es. Itierre spa di Isernia). Fallisce il produttore, non fallisce il marchio, che torna al proprietario che lo darà in licenza a qualche altro produttore.

Questo tutelerebbe:
- i tifosi delle squadre fallite, che eviterebbero di vedere la propria squadra relegata a campionati molto inferiori al proprio bacino d'utenza
- i tifosi delle altre squadre che si ritrovano a vedere falsato il campionato da squadre che hanno potenzialità enormemente superiori.
Capisco il ragionamento, però secondo me occorre vedere la cosa anche da un altro punto di vista.
Faccio un esempio: se una società disputa un campionato al di sopra dei propri mezzi, magari acquistando calciatori di spessore per poi non versare i contributi o addirittura non pagare gli stipendi, e a fine anno riesce a salvarsi o addirittura a salire di categoria (ovviamente a scapito delle altre società oneste), non trovo giusto che la cosa si sistemi semplicemente cambiando la proprietà. Di fatto verrebbe considerato valido un piazzamento acquisito ILLECITAMENTE sul campo.
Elkjiaer is back
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da Elkjiaer is back »

Wallace abbiamo scritto la stessa identica cosa quasi in real time :-) in effetti e´una problematica non semplice ma la cosa che piu dispiace e´´ che riguarda solo l `Italia. Io seguo con attenzione anche alcuni dei principali campionati stranieri fino alle serie minori ed e´gia tanto se si trova 1 fallimento ogni 2 o 3 anni...Se magari le riforme tanto pubblicizzate venissero attuate, il problema sarebbe drasticamente ridotto andando ad agire sull origine del "male".
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animaletto
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da animaletto »

Certo, il problema di chi si indebita senza avere i soldi esiste. Ma va risolto in altro modo, non può essere l'intera comunità dei tifosi a pagare il prezzo (e il bancarottiere non paga niente).

Ad esempio si potrebbe permettere di svincolarsi a chi non riceve lo stipendio dopo una/due mensilità. In questo caso puoi acquistare tutti i fenomeni che vuoi, se non li paghi dopo un paio di mesi vanno via.

Devono essere anche gli stessi calciatori a cambiare culturalmente: meglio meno soldi ma garantiti, che stipendi da nababbi sulla carta. Ho sempre sentito di procuratori che chiedevano il ritocco al rialzo, mai nessuno che chiede meno soldi ma con una fidejussione a garanzia.
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da sergy452 »

In Italia le iscrizioni ai campionato non sono troppo elevate?
200.000 € in C1 e 100.000 € in C2 possono bastare non credete? La Lega ci vuole mangiare sopra secondo me!
Juventus & Derthona
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bluebeater
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da bluebeater »

il problema fondamentale della serie D è sempre lo stesso, al di là della questione fallimenti: UNA promozione per DICIOTTO (e a volte diciannove o venti...) squadre, credo che nessun campionato al mondo abbia una percentuale così assurdamente bassa (e sicuramente nessun campionato in Italia)
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Jesi 1927
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da Jesi 1927 »

bluebeater ha scritto:il problema fondamentale della serie D è sempre lo stesso, al di là della questione fallimenti: UNA promozione per DICIOTTO (e a volte diciannove o venti...) squadre, credo che nessun campionato al mondo abbia una percentuale così assurdamente bassa (e sicuramente nessun campionato in Italia)
Non credo sia questo il problema e non credo vi siano troppi problemi in D, dove al massimo ci sono 4/5 fallimenti all'anno, ma proprio al massimo. Il problema è la Lega Pro. Nei primi 10 anni dell'attuale format non c'erano tutti questi fallimenti, col nuovo millennio le cifre si sono alzate, in lega hanno fatto boiate clamorose come la divisione verticale per i gironi oppure l'evitare derby (la partita con la squadra rivale resta sempre la cosa più bella del calcio). Senza contare che i soldi spesi per costruire la squadra e il resto delle spese non ritornano perchè mancano sbocchi televisivi (persino in Olanda la Serie C ha il suo spazio su una tv in chiaro), gli sponsor di conseguenza pagano poco, il pubblico si allontana immediatamente non appena la squadra non va (quante volte nei tabellini dei giornali leggiamo di appena 500/600 spettatori o anche meno per la Seconda Divisione?) o per la mancanza di partite sentite. Senza contare che in fondo anche se non sembra la crisi di fine 2008 ha colpito, e oggi gli imprenditori non investono come prima. In definitiva ci vorrebbe più pubblicità, più spazio televisivo, più derby. E magari riformare anche la Coppa Italia con le grandi squadre sul campo delle piccole realtà professionistiche e dilettantistiche in stile FA Cup che resterà purtroppo un sogno irrealizzato.
Questa Jesina qui è una squadra fantastica, vogliamo la Champions League, al Carotti col Real Madrid!!!
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ars72
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da ars72 »

infatti secondo me il problema rimane puramente economico..ovvero i costi per sostenere una Lega Pro..quante squadre per girone in serie D puntano al salto?Anche perchè investi un anno ma se fallisci la promozione è difficile che ci riprovi l'anno successivo..Lo scorso anno si andava in Lega Pro ad inviti e ha trovato un posto pure la Sanremese che veniva dall'Eccellenza..
la maggior parte punta a mantenere la serie D..Monterotondo, St Crhistophe, Castel Rigone o in passato il Castellarano nn sono casi isolati..
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Jesi 1927
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Re: Fallimenti e fusioni in Serie D (estate 2011)

Messaggio da Jesi 1927 »

ars72 ha scritto:infatti secondo me il problema rimane puramente economico..ovvero i costi per sostenere una Lega Pro..quante squadre per girone in serie D puntano al salto?Anche perchè investi un anno ma se fallisci la promozione è difficile che ci riprovi l'anno successivo..Lo scorso anno si andava in Lega Pro ad inviti e ha trovato un posto pure la Sanremese che veniva dall'Eccellenza..
la maggior parte punta a mantenere la serie D..Monterotondo, St Crhistophe, Castel Rigone o in passato il Castellarano nn sono casi isolati..
e anche vero che in alcuni gironi si spende tanto e si ricava nulla (vedi Venezia (ma sono sicuro che o lo ripescano o l'anno prossimo va su), oppure il nostro girone F (Rimini, Teramo, Samb solo per citare alcune squadre che hanno speso non poco...). Però sono 4 squadre su 167...
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