Fatti di cronaca

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Gioventù Biancoceleste
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

Adriano si improvvisa pistolero: una ragazza ferita

Ha spesso fatto parlare di sé, sia nel bene, che nel male. Ora Adriano Leite Reibero, ex Inter, Parma e Roma, è tornato agli onori della cronaca, per un incidente accaduto a Rio de Janeirto, alle prime ore del mattino

Queste le dinamiche dell’incidente: il giocatore del Corinthias era nella sua BMW, in compagnia di un’amica, Adriene Cyrilo, 20 anni. Il 29enne brasiliano stava giochicchiando con la pistola del suo autista, quando accidentalmente è partito un colpo dalla stessa, che ha ferito alla mano la giovane. Adriene è adesso ricoverata per una frattura esposta ed Adriano sarà presto chiamato a rispondere dell’accaduto.

Fonte: http://www.soccermagazine.it/curiosita/ ... ita-39256/
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LOPRETE
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da LOPRETE »

Il corpo di Francesco Panariello, 50 anni, fratello di Giorgio, è stato ritrovato a mezzanotte in un'aiuola sulla terrazza della Repubblica a Viareggio.
A rinvenire il cadavere un passante che ha subito avvertito i soccorsi del comune della Versilia, sono intervenute anche delle volanti.

Tentata la rianimazione dal medico a bordo del 118, ma non c'è stato niente da fare ed il corpo dell'uomo è stato trasportato in ospedale per l'esame autoptico così da stabilire con certezza le cause della morte.

Giorgio Panariello, il noto attore e comico toscano si è già recato nell'Ospedale della Versilia per il riconoscimento della salma e non ha rilasciato dichiarazioni.
In passato in alcune interviste l'artista ha ripercorso le vicende drammatiche della propria infanzia, l'abbandono, l'affidamento, la vita in collegio. Una infanzia difficile che non ha risparmiato ed anzi ha segnato fortemente il fratello Francesco.
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ars72
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da ars72 »

E'morto in un incidente stradale in Brasile l'ex sampdoriano Catè.
Caè giocò nella Sampdoria nel 1998/99, anno della retrocessione in serie B dei blucerchiati
sergy452
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da sergy452 »

Ecco cosa ha provocato scompiglio in Arenzano-Imperia //10
http://www.genovatoday.it/cronaca/cingh ... nzano.html
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sergy452
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da sergy452 »

Tragedia nave Costa, 6 morti e tra 16 e 25 dispersi ma con poche possibilità di trovarli in vita
http://www.fattidicronaca.it/articolo/n ... ideo/8729/
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dodemac
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da dodemac »

Sento il bisogno di esprimere, dopo aver sentito il tg di oggi, una grande delusione su un aspetto che, in particolare ai noi arbitri dentro, ci colpisce piu di altri.
Ho perseverato nell'astenermi dai commenti anche di fronte a questa grosso disastro con tutti, famigliari ed amici, fondamentalmente per due motivi:
il primo è che ero certo, qualora fosse stato un guasto tecnico, che la verita non sarebbe mai emersa perche la COSTA per pararsi le chiappe avrebbe sicuramente coperto di euro qualcuno per farlo finire in galera e prendersi la colpa, in modo da salvaguardare la compagnia dalla figuraccia;
il secondo è che a caldo mi sembrava comoda puntare il dito sul comandante (= è colpa dell'arbitro). I racconti fatti dai giornalisti sulla gestione di un'emergenza da 4000 persone non sono attendibili e poi parliamoci chiaro: se la costa ha 100 comandanti, 100 sono preparati teoricamente all'emergenza, ma ZERO hanno mai avuto un emergenza... quindi volere la gestione emergenza reale in totale brillantezza è chiedere un po troppo.

Torniamo sulla terra: oggi ho sentito il tg e in particolare la conversazione tra la capitaneria di porto di Livorno ed il comandante della Costa. Sono deluso dalla pochezza di questo personaggio. Che sia di milano, di roma, o di napoli, io avevo fino a mezzora fa la certezza che un comandante di una simile balena fosse una persona di una certa caratura, cosi come ho la certezza nel mio mondo che gli arbitri dei mondiali, italiani, cileni, o giapponesi siano persone di una certa caratura, sulla cui preparazione metto le mani sul fuoco senza conoscerne nemmeno uno.

Ma d'altronde, siamo nel nuovo millennio, chi affonda piu con la sua nave? Forse e piu fattibile buttarsi dal balcone per salvare un gieffino dall'eliminazione.

Sono deluso.
Ventidue gambe hanno loro; ventidue gambe abbiamo noi; il pallone è rotondo; la porta quadrata; l’arbitro è cornuto
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da sergy452 »

Sta di fatto che l'Italia ha fatto l'ennesima figuraccia a livello mondiale! //3
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kira
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da kira »

De Falco, le lacrime dopo la telefonata con Schettino
“Macché eroe, dovevamo salvarli tutti”. Il capitano Gregorio De Falco parla per la prima volta, a Repubblica, dopo la notte nera della Costa Concordia: è il capo della sezione operativa della guardia costiera di Livorno, l'uomo che si è trovato a dover gestire l'emergenza dalla Capitaneria, quando il gigante delle crociere è rimasto riverso nel mare. Tutti, dopo avere ascoltato le sue conversazioni con il comandante della nave, Francesco Schettino (ascolta l'audioadd citati). lo considerano l'eroe di questa tragedia. Ma lui no. Classe 1964, napoletano di Sant'Angelo di Ischia, si chiede: «Gesù, che ho fatto di straordinario? Io ho fatto solo il mio dovere. Quello che avrebbe fatto qualunque altro uomo, donna, marinaio al mio posto quella notte».
Non dorme da quattro giorni. E spesso piange. Per non essere riuscito a portare fuori tutte le donne, tutti gli uomini, tutti i bambini che c'erano da salvare. «Non credo sia una debolezza», dice. «L'umanità non è una debolezza». E chiede un favore al mondo: «Dimenticatevi di me. Smettete di parlare di me. Io ora ho solo bisogno di silenzio. L'eroe non sono io». E fa l'elenco: «L'eroe è il mio sottocapo Alessandro Tosi, è lui che ha capito tutto quella notte. È lui che alle 22,07 guardando un puntino verde su un monitor senza sapere nulla che non fosse una telefonata dai carabinieri di Prato mi ha detto, "comandante, quella nave da crociera va troppo piano, 6 nodi... che ci fa a 6 nodi e a rotta invertita la Concordia? Comandante, chiamiamoli. Lì c'è un guaio».
“Inchini” azzardati anche a Capri: ecco le foto che lo dimostrano

E ancora: «Un altro eroe? Sapete chi ha salvato quasi tutte le persone quella notte dopo che il comandante aveva abbandonato la nave? Un ragazzo meraviglioso del nostro elisoccorso. Marco Savastano. È questo il nome che dovete scrivere. E dovreste fare una pagina di soli nomi di marinai della Guardia costiera, della Marina militare, della Finanza, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Protezione civile, che quella notte hanno dimenticato se stessi per gli altri. Savastano, dicevo. Lo hanno calato su quella nave al buio, con una muta invernale e un palmare, non una radio, non un filo con noi. Si è buttato a capofitto lì dentro senza pensare alla sua vita ma a quella di chi cercava di salvare. Si muoveva in un ambiente che non conosceva, tra suppellettili sfasciate, acqua, passeggeri che gridavano al buio. Chi è l'eroe? Io che strillavo con Schettino o lui, che ascoltava le urla di supplica di quelli che volevano essere salvati e non capivano perché perdeva tempo ad imbracare alle barelle spinali i feriti più gravi da tirare su con l'elisoccorso?».

Fonte: Yahoo Notizie

Concordo con De Falco, nessun eroismo da parte sua, ha fatto solo il proprio dovere; in Italia siamo così poco abituati a vedere gente fare il proprio lavoro con scrupolo, che la normalità ci sembra un atto di eroismo.
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ars72
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da ars72 »

Egitto, scontri in stadio: 73 morti. Elicotteri portano via i giocatori
Strage durante partita a Port Said. Campionato sospeso


IL CAIRO - Una vera e propria battaglia su un campo di calcio ha lasciato sul terreno 73 morti e quasi mille feriti, secondo un bilancio che potrebbe ancora salire. ''E' il peggiore disastro nella storia del calcio egiziano'', ha dichiarato il vice ministro della sanita' Hesham Sheiha parlando alla televisione di Stato. Gli scontri di questa sera nello stadio di Porto Said, nel nord dell'Egitto, tra le tifoserie la squadra ospite di el Ahly e quella locale di al Masry ripropongono drammaticamente la questione della sicurezza nell'Egitto del dopo rivoluzione, dove la polizia gioca un ruolo di basso profilo e le partite di calcio sono diventate un avvenimento ad alto rischio anche per la violenza delle tifoserie. Ed in questo clima si sono subito inseriti i Fratelli musulmani che hanno accusato i sostenitori dell'ex presidente Hosni Mubarak ''di aver pianificato gli scontri''. Teatro delle violenze lo stadio di Porto Said, citta' portuale, dove si giocava questa sera la partita di premier League fra el Ahly, la squadra della capitale, una delle due principali del paese, e il team locale al Masry. Con un risultato a sorpresa ha prevalso per 3-1 la squadra di casa, ma questo non ha impedito una furibonda invasione di campo dei sostenitori del Masry che hanno dato la caccia ai giocatori avversari, dai quali li divide una accesa ostilita' di lunga data. Per il medico dell'Ahly, Ehab Ali, non e' stato altro che ''una guerra pianificata''. Le immagini della televisione di stato egiziana mostrano centinaia di supporter invadere il campo non appena fischiata la fine del match, mentre la polizia in assetto antisommossa appare incapace di gestire la situazione e si tiene sostanzialmente a bordo campo. Da un primo bilancio di sette morti si e' saliti in meno di un'ora a oltre settanta e mille feriti. Drammatiche alcune delle testimonianze dei giocatori dell' Ahly raccolte dalla tv del club. ''Le forze di sicurezza ci hanno abbandonato, non ci hanno protetto. Un supporter mi e' appena morto davanti agli occhi negli spogliatori'', ha urlato al telefono il veterano Mohamed Abou-Treika implorando che venissero mandati aiuti. Dopo poco l'esercito ha inviato due elicotteri per evacuare dallo stadio, dove erano rimasti intrappolati, giocatori e tifosi della squadra ospite. Mentre ancora si contano le vittime la Federazione calcio egiziana ha sospeso i match sine die mentre il Parlamento e' convocato domani in seduta urgente. La tifoseria dell'Ahly, nota con nome di Ultras era nei mesi scorsi in piazza Tahrir quando si sono verificati gli scontri fra sostenitori e oppositori della rivoluzione.''E' un messaggio dei partigiani dell'ex regime'', hanno commentato sul loro sito i Fratelli musulmani subito dopo la strage.

Il ministro dell'Interno egiziano, Mohamed Ibrahim, ha reso noto che 47 persone sono state arrestate in relazione alla sanguinosa invasione del campo di calcio di Port Said al termine di una partita.
Molte vittime, ha detto, sono morte nella calca. E la ricerca di persone coinvolte sta continuando.



http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 93148.html

il video:

http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 16367.html
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da sergy452 »

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/0 ... -29304908/

Caro Alemanno i 15-35 mm di precipitazione erano riferiti ovviamente a stato liquido, infatti da quando è mondo si misurano cosi, poi i 35 mm liquidi sottoforma di neve possono essere 15/20/25 cm di neve! Quindi previsioni largamente azzeccate da giorni! (me compreso) :mrgreen:
Da come ho capito Alemanno pensava che 35 mm di neve siano 3,5 cm ma in meteo non c'entrano nulla le equivalenze !!! //13
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kira
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da kira »

E dalla Cina arrivano le uova di gomma: :shock: http://www.agi.it/in-primo-piano/notizi ... _ping_pong
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Re: Fatti di cronaca

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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da ars72 »

I Ris: Bergamini già morto quando fu investito

Milano, 22 febbraio 2012
Depositata la perizia dei Carabinieri di Messina alla Procura della Repubblica di Castrovillari: smentite le testimonianze sulla tragedia dell'89, il calciatore del Cosenza non si suicidò gettandosi sotto un camion
Adesso è ufficiale: Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza deceduto il 18 novembre 1989, non si suicidò gettandosi sotto un camion. Il corpo investito dal veicolo in realtà era già un cadavere: come anticipato dalla Gazzetta dello Sport sull'edizione di venerdì 17 febbraio è questa la conclusione alla quale sono giunti i Ris di Messina che stamattina hanno depositato la loro perizia presso la procura della Repubblica di Castrovillari. In sintesi, dunque, quando Bergamini è stato colpito, in realtà era già morto.
IL CASO — Per oltre vent'anni l'unica possibile verità sembrava quella raccontata da Isabella Internò, allora fidanzata del calciatore, e del camionista, in base alla quale l'atleta si era volontariamente "gettato a pesce" nel momento in cui il Fiat-Iveco 180 sopraggiungeva sulla Statale 106 nei pressi di Roseto Capo Spulico e poi era stato trascinato per oltre 60 metri. Il 29 giugno 2011, però, su richiesta della famiglia e dei suoi legali, l'inchiesta fu riaperta. E ora, dopo quasi otto mesi, ecco una nuova verità.
LA SVOLTA — I dubbi dei carabinieri erano relativi allo stato del corpo di Bergamini al momento del ritrovamento, nonché dei suoi effetti personali: in base ad una serie di simulazioni svolte, i Ris hanno capito che scarpe, catenina e orologio sarebbero andati distrutti se le cose fossero andate come raccontato dai testimoni. E invece erano pressoché nuovi. E adesso, dopo la verità, la famiglia Bergamini andrà a caccia di giustizia.

( gazzetta.it )

Speriamo sia la volta buona per la verità...
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Re: Fatti di cronaca

Messaggio da sergy452 »

Incendio sulla Costa Allegra nel mare delle Seychelles
http://www.corriere.it/cronache/12_febb ... 02ce.shtml
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kira
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Re: Fatti di cronaca

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Telefonata al Pd di Palermo "Vogliono ammazzare Rita Borsellino"

Minacciata anche una cugina omonima della candidata del Pd alle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco di Palermo. Solidarietà di Bersani e della Bindi: "Fatto che non va sottovalutato"

Quasi alla vigilia delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Palermo, il mondo politico e sindacale si stringe attorno a Rita Borsellino. L'eurodeputata, in corsa per la consultazione interna al centrosinistra in programma domenica nel capoluogo siciliano, infatti oggi è stata la destinataria di minacce di morte. Una telefonata anonima arrivata nella sede del Pd in via Bentivegna a Palermo ha dato l'allarme. Una donna, dopo aver chiesto il numero di telefono della parlamentare europea ha avvertito: "La vogliono ammazzare".
La telefonata è stata ricevuta dalla sede del Pd di Palermo. A chiamare è stata una donna, che non si è presentata e ha detto di volere il numero personale di Rita Borsellino per avvertirla che "vogliono ucciderla". L'impiegato che ha preso la telefonata non ha, ovviamente, fornito il numero della candidata alle primarie, e dopo aver informato la segreteria regionale del partito ha sporto denuncia alla polizia.
"Le minacce contro Rita Borsellino sono da respingere in maniera ferma e senza mezzi termini. Di fronte agli atti violenti, anche solo verbali, di qualche delinquente, non esistono differenze politiche o schieramenti contrapposti" dice il presidente dei senatori dell'Udc e coordinatore siciliano del
partito, Gianpiero D'Alia.
Per Alessandra Siragusa deputata palermitana del Pd, "A Palermo, intorno a Rita Borsellino, si è messo in movimento un gruppo di uomini e donne, di tutte le età, deciso a riscattare la propria città e proiettarla verso un futuro migliore: se vogliono fermare il cambiamento devono fermarci tutti". Mentre il senatore democratico, Giuseppe Lumia, ammette: "La telefonata della quale è stata oggetto Rita Borsellino mette preoccupazione. A lei esprimo la mia solidarietà. Mi auguro che gli inquirenti facciano presto luce sull'accaduto".
Antonio Marotta, segretario regionale siciliano del Partito della Rifondazione comunista - FdS, assicura che "risponderemo ad ogni tentativo di intimidazione portando avanti comunemente il nostro progetto di rinnovamento, che con la vittoria di Rita a sindaco di Palermo, permetta di costruire una città libera dalla mafia e dagli interessi illegali".
"Le minacce di morte non possono mai essere prese sotto gamba ed è necessario fare piena luce su quanto accaduto" dichiarano il segretario regionale dell'IdV in Sicilia, Fabio Giambrone, e il segretario provinciale del partito a Palermo, Pippo Russo, che esprimono "massima vicinanza e solidarietà" a Rita Borsellino. "Siamo certi che la partecipazione popolare non verrà scoraggiata da simili gesti vili e inaccettabili - aggiungono -. Le primarie sono un'occasione importante per la città di Palermo che ha sempre più bisogno di democrazia e trasparenza, per questo a Rita rinnoviamo tutto il nostro sostegno".
"La nostra cultura e visione della vita - dice Rudy Maira, segretario regionale dei Popolari di Italia domani - aborrisce che si possa immaginare di fare politica con mezzi come l'intimidazione. Pur non condividendo le posizioni politiche dell'onorevole Rita Borsellino, ci sentiamo moralmente pronti a sostenere ogni azione che respinga l'uso della violenza e la viltà della minaccia nella vicenda politica".
Per il senatore socialista, Carlo Vizzini, le minacce a Rita Borsellino sono "la prova, dove ce ne fosse bisogno, che è lei la persona di cui Palermo ha bisogno per guidare la città. Viene temuta da comitati d'affari che aleggiano sulla città morente". Si dice "certo che Rita Borsellino non si lascerà intimidire da questi gesti e continuerà nel suo impegno" anche il parlamentare regionale siciliano del Pdl, Salvino Caputo, il quale precisa, però, che "si tratta di gesti che non devono essere sottovalutati in un momento in cui ci si prepara alla campagna elettorale per le amministrative di Palermo".
Solidarietà all'europarlamentare arriva anche dal mondo sindacale. "Queste minacce rappresentano il tentativo di una parte minoritaria di inquinare i processi democratici di questa città - dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà. Puntualmente questo accade quando sono in corso appuntamenti importanti per cambiare la Sicilia, come il percorso delle primarie del centrosinistra che sta avendo una funzione fondamentale per creare un'alternativa per la città di Palermo. La Borsellino vada avanti, non sarà sola" conclude il leader sindacale. Alla Cgil fa eco il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella. "L'Ugl è sentitamente solidale con Rita Borsellino e la esorta, anche se non ha bisogno, a proseguire nella sua coraggiosa battaglia per la legalità di cui hanno bisogno il Mezzogiorno e tutto il Paese" dice.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... -30829525/
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