Fatti di cronaca

[kira]

...Di sicuro uno che, stando a quanto si legge nell'articolo, non si è fatto mancare nulla...

[ars72]

ed in effetti....

Da calciatore a trafficante: arrestato ex della Stella Rossa


Jasminko Hasanbasic, con un passato nella nazionale dell'ex Jugoslavia, era a capo di un'organizzazione con base a Roma che gestiva traffici di armi e droga. Il bosniaco allenava anche una squadra "arcobaleno" composta da giocatori di numerose etnie


Lo chiamavano "Mister", come tutti gli allenatori, di tutte le categorie. Ma nessuno poteva immaginare che quel "titolo" un giorno avrebbe dato il nome all'operazione con la quale i carabinieri del gruppo di Roma hanno smantellato un'organizzazione internazionale che importava in Italia armi dalla Croazia e cocaina dalla Spagna.

"Mister", Jasminko Hasanbasic, 54 anni, bosniaco, lo era di diritto: per il suo prestigioso passato da roccioso difensore della Stella Rossa Belgrado e della Dinamo Zagabria, con qualche apparizione nella nazionale della ex Jugoslavia; e per il suo presente di allenatore, molto noto agli appassionati del calcio amatoriale romano. Era a lui, infatti, che era stata affidata la guida dell'Intercontinental Foootball Club, squadra "arcobaleno" composta da giocatori di numerose etnie (romeni, croati, senegalesi, moldavi, etiopi), nata cinque anni da un'idea del direttore sportivo, Giorgio Ajò, che per assemblare una rosa "capace di unire differenti culture e di favorirne l'integrazione" pescò a piene mani nei diversi tornei nazionali tra immigrati che si svolgono nella capitale.

La squadra, che nel suo palmares vanta anche un successo in un campionato Acli, si allena sui campi del circolo Tevere Lazio, nella zona di Tor di Quinto. E a Roma, appese le scarpette da calciatore al fatidico chiodo, Jasminko aveva messo le radici, con casa in zona Bastogi e un avviato autolavaggio. Che il football però fosse il suo chiodo fisso lo dimostrano anche le intercettazioni acquisite dai carabinieri nell'inchiesta che ha portato al blitz di oggi: al telefono Hasanbasic parlava spesso con il suo connazionale e factotum, Duman Hamidovic, 32 anni, anche lui giocatore dell'Intercontinental. Jasminko teneva i contatti con i fornitori di armi in Croazia, Duman procurava i clienti: ma al telefono usavano un linguaggio criptico in cui i "giocatori" stavano per armi comuni, gli "attaccanti" per armi da guerra, le "scommesse" per gli ordini d'acquisto, lo "stadio" per il luogo di scambio, il "presidente" per il fornitore. Da qualche settimana Jasminko aveva trovato un altro lavoro, da guardiano in una società nel bergamasco ed è lì che i carabinieri lo hanno raggiunto e arrestato: in un paese, manco a dirlo, chiamato Calcio.
( sport.sky.it )

[sergy452]

L'alluvione di Genova è arrivata a 5 morti, bilancio provvisorio ovviamente!

[Dorico]

7 purtroppo tra cui due bambini e tutti giovani.

[Gioventù Biancoceleste]

7 purtroppo tra cui due bambini e tutti giovani.

Tra l'altro se non ho capito male sono tutte e 7 femmine (5 donne/ragazze + 2 bambine).

[pistoia83]

Notizia che esula dal maltempo : hanno cercato di sparare al Vescovo di Firenze ma hanno colpito solo il suo segretario. Il tentato omicida è riuscito a scappare.

[ars72]

solidarietà al popolo ligure..

[ars72]

Il 17 novembre apre il casello autostradale Guidonia Montecelio

Saranno Gianni Letta e Altero Matteoli ad inaugurare la prossima settimana il nuovo svincolo di via di Casal Bianco. Rubeis: "Opera fondamentale per l'asse viario tiburtino"

Venti mesi di lavori come era nelle previsioni, 15 milioni di euro investiti, il nuovo Casello autostradale di Guidonia Montecelio, sulla bretella Fiano Romano - San Cesareo, è pronto per aprire i battenti, alla presenza dei vertici di società Autostrade, di Anas Spa, del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta e del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli. La prima macchina oltrepasserà i varchi elettronici il prossimo 17 novembre, giorno fissato per la inaugurazione.
7 ANNI DI PROCEDURE: Un progetto che parte da lontano, nel 2004, quando, racconta il sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis, all'epoca assessore ai Lavori Pubblici nel medesimo Comune, "facemmo pressioni in Regione per vedere stanziate le prime somme. Ricordo - spiega - che tutto cominciò con un emendamento alla finanziaria regionale approvato dal Consiglio, maggioranza di centrodestra, proprio nel 2004. Guidonia aveva bisogno di prevedere un grande collegamento strategico di risposta a mobilità e sviluppo economico. Così, siamo andati avanti in questi anni, ce ne sono voluti sei per i pareri, i project financing, gli stanziamenti. Ora, questa opera fondamentale per l'Asse tiburtino vede la luce, e destino ha voluto che fossi io il sindaco".
MOBILITA': Il Casello di Guidonia Montecelio, va ricordato, fa parte dei tre grandi interventi programmati nel Lazio da parte di Società Autostrade, sulla Fiano - Settebagni, a Ferentino (Frosinone). Nel quadrante Est della capitale, l'opera si va ad aggiungersi al progetto già operativo dello snodo di Ponte Lucano, svincoli, nuove rotatorie tra la Tiburtina e la Maremmana, i lavori per il raddoppio della ferrovia nella tratta Guidonia - Lunghezza, con realizzazione della Stazione di Colle Fiorito, all'allargamento fino a quattro corsie della ex statale Tiburtina al quartiere di Setteville di Guidonia, "investimenti senza precedenti - conclude Rubeis - destinati a cambiare per sempre la mobilità dell'area".

http://guidonia.romatoday.it/collefiori ... -2011.html

ora che abbiamo il casello ci manca una squadra decente da seguire in trasferta..

[ars72]

dopo La Stampa anche l'Unità mette on line l'archivio storico:

http://archivio.unita.it/risric.php?key=archivio storico

[Dorico]

Non vorrei sbagliarmi ma l'archivio dell'Unità era già disponibile prima di quello della Stampa.

Certo che se ci fosse un archivio del genere per i quotidiani sportivi, tipo El Mundo Deportivo, altro che le consultazioni in qualche polverosa emeroteca .
In Spagna sono disponibili archivi digitali di diversi quotidiani, anche locali.

[Elkjiaer is back]

Un caso di cronaca nera che riguarda il "moralizzatore" del Coni. Riporto il Link alla notizia e non aggiungo alcun commento personale.

http://ilblogdibarbara.ilcannocchiale.it/?TAG=CONI

[kira]

Pizzo di Natale, nei negozi le lotterie del clan

Capodanno, tempo di lotterie, di sogni e divincite milionarie. Ma qui non parliamo di quelle organizzate dai Monopoli di Stato, in questo caso la classica delle classiche lotteria Italia non c’entra. No. Sono le «riffe» di quartiere, spesso bonariamente pubblicizzate nei rioni dei quartieri popolari, nei vicoli del centro storico, con manifesti approssimativi che promettono premi a gogo. Attenzione: acquistare i tagliandi di queste fantomatiche lotterie natalizie equivale a pagare il pizzo alla camorra. A Natale, si sa, i clan hanno una spesa in più da sostenere, la«mesata » alle famiglie dei carcerati raddoppia in quella forma di «tredicesima »mensilità che mai nessun boss si è permesso di far mancare ai propri affiliati. Liberi o detenuti che siano. Ecco dunque il sistema: archiviata quasi del tutto (il fenomeno resiste parzialmente solo in sparute zone dell’hinterland e dei Comuni della provincia) la famigerata tassa sulla stella cometa che un tempo doveva illuminare negozi, pizzerie, bar e esercizi comemrciali dei Quartieri spagnoli,dellaSanità come di Secondigliano, lo stratagemma ideato dalla criminalità organizzata passa attraverso la lotteria di Natale (o di Capodanno).
Funziona così- e segnali emergono già forti in un’area altamente a rischio criminale come la zona compresa tra san Pietroa Patierno e Scampia, passando per Miano e Secondigliano, ma anche a Pianura e nel centro storico di Napoli - con la messa in vendita di tagliandi prestampati che ricordano molto da vicino i biglietti d’ingresso al cinema o al teatro:due parti tutte rigorosamente numerate in ordine progressivo: la matrice, che resta nelle mani degli esattori; e la ricevuta, che viene consegnata a chi versa i 5 euro, l’obolo per i carcerati e per le loro famiglie. La parola non deve però mai essere pronunciata. Anzi: la vendita della riffa deve avere tutti i crismi di una regolarissima lotteria a premi. Premi - inutile dirlo - che non esistono. Si va dalla Smart all’Honda Sh, ai premi di consolazione consistenti in «ricchissimi cesti» contenenti ogni tipo di delizia alimentare. In realtà -com’è già accaduto anni fa proprio ai Quartieri spagnoli, dove le famiglie camorristiche della zona imposero la vendita porta a porta a tutti gli esercizi commerciali dellazona - l’intero incasso viene destinato alla camorra.
Soldi freschi che verranno poi distribuiti come detto sopra. Denunce zero, perchè la paura fa sempre 90. E, confessa a bassa voce un salumiere che lavora tra Soccavo e Pianura - «in fondo è sempre meglio pagare quei cinque euro anziché farsi nemica quella gente».
È il nuovo racket? Nemmeno poi tanto.La camorra è come un serpente che cambia ciclicamente pelle, che si rinnova a seconda dei momenti, che sa benissimo quanto difficile sia anche la contingenza economica per tutti - e lo è, pertanto, ancor di più per i parenti degli affiliati che sono in carcere - e che dunque si deve adeguare inventando o reinventandosi forme di estorsione coperte dal rischiodi essere sbugiardati. Inutile aggiungere che sulla vendita dei presunti biglietti delle lotterie di quartiere nessuno versa i diritti di percentuale allo Stato (Siae o Intendenza di Finanza che sia). Quindi è tutto fuorilegge. Passi per i cestini messi in palio nei bar o in alcune piccole botteghe. Ma tutto il resto no. È camorra.


Il precedente
Ai Quartieri riffa di Pasqua con una Smart come premio
Il costo Cinque euro per comprare il tagliando del sorteggio organizzato dai boss La criminalità, il caso Pizzo di Natale, nei negozi le lotterie del clan Riffe con premi inesistenti. I soldi impiegati anche per pagare le «tredicesime» ai detenuti Aprile del 2006, siamo in periodo pasquale. Ai Quartieri spagnoli corre voce di bande di «guagliuni»,facce ben note a chi conosce gli ambienti criminali della zona, stiano battendo a tappeto tutti i negozi del quartiere,imponendo la vendita di tagliandi azzurri: quelli della «Grande lotteria di Pasqua», che mette in palio - così si leggeva sui biglietti - «una Smart full optional ».
Il Mattino denunciò l’episodio, grazie anche al coraggio di due commercianti che vennero in redazione a raccontare l’accaduto. Il grande imbroglio era presto svelato: non si trattava di nessuna lotteria. Era la camorra che chiedeva il pizzo per l’imminente Pasqua. Gli emissari del clan, in quell’occasione, alzarono il tiro: cento euro per un blocchetto completo. E ai Quartieri la paura aveva purtroppo preso il sopravvento. Fino alla denuncia sul giornale, che attivò i controlli delle forze dell’ordine. Controlli immediati ed efficaci: i carabinieri del comando provinciale all’epoca diretto dal generale Gaetano Maruccia riuscirono a intercettare la vendita dei falsi tagliandi e a bloccarne la distribuzione. Scattarono successivamente anche altri blitz, in campo anche la Squadra mobile della polizia. E in un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli contro il clan Di Biasi si trovò la conferma del disegno criminoso della falsa lotteria della Smart.


Articoli di Giuseppe Crimaldi - Il Mattino

[LOPRETE]

Sergio BUSO ex calciatore anke di Fiorentina ed altre società è deceduto quest'oggi, Leucemia.

grande dispiacere e cordoglio alla famiglia da parte mia e di tutti penso.

Il calcio italiano piange Sergio Buso, scomparso alla vigilia di Natale a 61 anni dopo una lunga lotta contro la leucemia. Ex portiere negli anni ’70 e ’80, negli ultimi anni aveva ricoperto il ruolo di vice allenatore di Roberto Donadoni durante l’esperienza alla guida della Nazionale italiana e del Napoli.
Nato a Padova nel 1950, Buso aveva cominciato la carriera da estremo difensore nel club veneto all’età di diciotto anni. Nel ’72 arriva il trasferimento al Bologna, dove conquistò la Coppa Italia due anni più tardi oltre che partecipare alla Coppa delle Coppe e alla Mitropa Cup collezionando in totale 61 presenze nel club felsineo. Successivamente arrivarono le esperienze con le maglie di Cagliari, Novara, Taranto, Teramo, Pisa, Mantova e Lucchese, prima di ritirarsi nel 1987 con la società toscana.

[Gioventù Biancoceleste]

Sergio BUSO ex calciatore anke di Fiorentina ed altre società è deceduto quest'oggi, Leucemia.

grande dispiacere e cordoglio alla famiglia da parte mia e di tutti penso.

Cavoli, non ne sapevo niente! Condoglianze a familiari ed amici di Buso!

[Web]

anche io resto sorpreso, queste notizie colpiscono sempre, condoglianze ai familiari