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ars72
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Messaggio da ars72 »

e tecnicamente è un risultato di grande spessore perchè un Europeo di pallanuoto ( a differenza di altre discipline tipo atletica o nuoto dove in certe discipline i risultati devono essere presi con le molle ad es. ) vale praticamente un Mondiale o un Olimpiade. Tranne gli Usa che cmq nn sono neanche cosi forti partecipano le migliori nazionali e credo che la vittoria sull'Ungheria in particolare sia una bella spinta per tutto il movimento.In attesa della finale ovviamente.
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ars72
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Messaggio da ars72 »

EUROPEI PALLANUOTO

UOMINI

La Croazia è campione d'Europa. In finale ha battuto l'Italia 7-3 conquistando il primo titolo continentale della sua storia. La Serbia campione del mondo ha vinto la medaglia di bronzo, superando l'Ungheria tri-campione olimpica 10-8 nella finale per il terzo posto.


Sabato 11 settembre
Finale terzo posto
Serbia-Ungheria 10-8 (3-1, 2-2, 2-1, 3-4)
ha arbitrato Filippo Gomez
Finale primo posto
Croazia-Italia 7-3 (2-2, 1-0, 2-0, 2-1)

Croazia-Italia 7-3, finale primo posto
Croazia: Pavic, Buric, Boskovic 1, Dobud 1, Jokovic 1, Muslim 1, Karac, Buslje 2, Sukno, Barac 1, Hinic, Obradovic, Buljubasic. All Rudic.
Italia: Tempesti, Luongo 1, Gitto, Figlioli 1, Bertoli, Giacoppo, Gallo 1, Presciutti, Fiorentini, Aicardi, Deserti, Pastorino. All. Campagna
Arbitri: Stravridis (Gre) e Tulga (Tur).
Note: parziali 2-2, 1-0, 2-0, 2-1. Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Croazia 3/7, Italia 1/8. Spettatori 5000 circa. Italia con 12 giocatori a referto per l'infortunio occorso a Felugo (in panchina con l'anulare destro steccato) nei quarti di finale con la Germania. In tribuna il Presidente Paolo Barelli, il Segretario Generale Antonello Panza e il Presidente della Repubblica di Croazia Ivo Josipovic.

Serbia-Ungheria 10-8, finale terzo posto
Serbia: Soro, Avramovic, Gocic 1, Vanja Udovicic 3, Vapenski, Dusko Pijetlovic, Nikic, Aleksic, Raden 2, Filipovic 3, Prlainovic 1, Mitrovic, Gojko Pijetlovic. All. Dejan Udovicic.
Ungheria: Szecsi, Torok, Madaras 2, Denes Varga 2, Bundschuh, Hosnyanszky 1, Vamos, Szivos 1, Daniel Varga, Biros, Kis 2, Harai, Nagy. All. Kemeny.
Arbitri: Gomez (Ita) e Brguljan (Mne).
Note: parziali 3-1, 2-2, 2-1, 3-4. Usciti per limite di falli Hosnyanszky (U) a 6'53 del terzo tempo, Gocic (S) a 3'25 e Daniel Varga (U) a 7'53 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Serbia 4/12, Ungheria 5/12. Spettatori 1200 circa.

Miglior giocatore: Vanja Udovicic (Serbia)

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DONNE

L'Olanda ha conquistato la medaglia di bronzo, battendo l'Italia 14-12 ai campionati europei di pallanuoto femminile, in svolgimento allo Sports Park SRC Mladost di Zagabria. Oro alla Russia - il terzo consecutivo - che ha sconfitto la Grecia 11-6.

Venerdì 10 settembre
Finale terzo posto
Italia-Olanda 12-14 (1-5, 4-3, 3-3, 4-3)
Finale primo posto
Grecia-Russia 6-11 (1-3, 3-3, 1-2, 1-3)


( www.federnuoto.it )
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kira
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Re: NUOTO - Tutte le news!

Messaggio da kira »

Complimenti al "solito" Rudic ma anche al nostro Campagna...peccato per il bronzo sfuggito alle ragazze, brave lo stesso però. //6
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kira
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

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Coppa Davis - Nello spareggio per accedere al gruppo mondiale di Davis che si sta giocando a Lindkoeping, Svezia e Italia sono sull'1-1. Alla vittoria in 3 set di Starace ha fatto seguito la sconfitta di Fognini con il numero 1 svedese e n.ro 5 nel ranking mondiale (luglio 2010):

Andreas VINCIGUERRA (SWE, n.ro 500 del ranking) 2 2 2
Potito STARACE (ITA) 6 6 6

Robin SODERLING (SWE) 6 6 6
Fabio FOGNINI (ITA) 1 3 2

Domani a partire dalle 15.00, Italia1 trasmetterà la diretta del doppio.
L'Italia è composta da Simone Bolelli, Daniele Bracciali, Fabio Fognini e Potito Starace. Nel doppio dovrebbero giocare Bolelli e Starace, mentre gli svedesi dovrebbero schierare la coppia Simon Aspelin/Robert Lindstedt ma appare probabile l'utilizzo di Soderling a sostituire uno dei due. Nella classifica ATP gli altri componenti la squadra della Svezia viaggiano tutti oltre la 400esima posizione.


Questi invece i risultati parziali delle semifinali, dove si stanno giocando l'accesso alla finale di Coppa Davis Francia, Argentina, Serbia e Repubblica Ceca; grandi assenti Spagna e USA.

France v Argentina 2 - 0
Serbia v Czech Republic 0 - 1
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da Web »

certo che la Svezia di questi tempi è ridotta maluccio, se schiera un singolarista (peraltro di chiare origini italiche) che è al n.500 del ranking. A parte gli anni di Borg, ci fu un periodo a fine anni Ottanta inizio Novanta che i talenti si sprecavano: Wilander, Edberg, Bjorkman, Carlsson, Enqvist, Pernfors e altri ancora che arrivarono a più riprese nei migliori 10 del mondo. Tutto si deciderà nel doppio, speriamo bene!
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kira
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da kira »

E speriamo bene davvero...Stiamo facendo la muffa da troppi anni ormai in questo limbo! Fido nel mio quasi compaesano Starace che in Davis riesce sempre a dare il meglio di sè... //25 :D
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kira
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da kira »

Starace e Bolelli riescono a perdere il doppio e lanciano gli svedesi verso la promozione. Avanti 2 set a zero, la coppia italiana, evidentemente in vena di regali di Natale in anticipo, decide di regalare il terzo set (e la partita... :roll: ) agli svedesi, che ringraziano e portano a casa. Da qui in poi la strada per noi diventa decisamente in salita, complice un Bolelli decisamente inguardabile, malgrado i 12 aces...ma il servizio non basta da solo a vincere le partite. E così dopo quasi 4 ore e 30, gli svedesi si portano in vantaggio 2-1, raddrizzando un incontro di doppio che sembrava ormai perso. Questo il punteggio dell'incontro di oggi: Svezia Italia 5-7, 6-7, 7-6, 6-3, 7-5. Domani alle ore 13.00 si ricomincia, dovrebbe scendere subito Potito in campo contro il n.ro 1 svedese, ma le possibilità di aggiudicarsi il match sono pressochè nulle per l'azzurro.


...E tutto senza neanche aver schierato la loro punta di diamante Soderling... //18
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ars72
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Ciclismo e Doping

Messaggio da ars72 »

Doping, operazione dei Nas
Arrestato Enrico Rossi, fratello di Vania, compagna di Riccardo Riccò.
Custodia cautelare per altre 5 persone, mentre sono 35, tra cui 6 ciclisti professionisti e 15 amatoriali, i denunciati a piede libero



PERUGIA, 21 settembre 2010 - L’accusa è pesante: "Associazione per delinquere dedita al traffico illecito di sostanze dopanti, utilizzate da atleti appartenenti a squadre di ciclismo professionistiche e dilettantistiche e da sportivi frequentatori di palestre". L’operazione Cobra-Red condotta dai carabinieri dei Nas di Perugia è stata illustrata questa mattina a Roma dal capitano Marco Vetrulli e dal colonnello Pier Luigi Felli: sei arresti, 35 persone denunciate a piede libero, 40 perquisizioni effettuate all’alba in 11 province da 150 carabinieri, una montagna di prodotti sequestrati, dagli anabolizzanti all’epo di diverse generazioni fino alla tenda ipossica per simulare allenamenti in altura, vietata dalle leggi italiane, ritrovata nell’abitazione di Enrico Rossi: "la figura centrale dell’inchiesta", secondo gli inquirenti, fratello di Vania Rossi, specialista della mountain bike e convivente di Riccardo Riccò.
I sequestri — Rossi sarebbe in codice "red". Professionista della Ceramica Flaminia-Bossini, che però risulta estranea alla vicenda, era in pratica - secondo la ricostruzione - l’uomo che raccoglieva le sostanze dopanti dai tre canali di approvigionamento scoperti dai carabinieri e che hanno portato all’arresto di Nicolas Sanchez Vanegas, ex corridore colombiano e collaboratore di alcune riviste ciclistiche online, del cicloamatore Giorgio Galli, dell’infermiera Chiara Ferri, dipendente di un ospedale romano e del farmacista Leonardo Scorpiniti. Stamattina, l’ultimo arresto, in "flagranza di reato", è stato quello di Davide Paganuzzi, un altro cicloamatore, presso cui è stato rintracciata "una cospicua quantità di dopanti".
Altri sei professionisti — Ora gli inquirenti passeranno al setaccio l’esito delle perquisizioni e la natura dei prodotti sequestrati. Fra i 35 denunciati a piede libero ci sono sei ciclisti professionisti, 15 cicloamatori, due farmacisti, quattro frequentatori di palestre, un preparatore atletico e un medico sportivo. Questi ultimi due compilavano, questo è il succo delle intercettazioni, programmi di allenamento abbinati al consumo di farmaci proibiti. L’inchiesta dei Nas è coordinata da Sergio Sottani, pm che ha traversato di recente le cronache sportive per il suo lavoro nell’inchiesta G8 e Grandi Eventi che tocca anche la vicenda piscine mondiali (ma i fascicoli in questo caso, sono a Roma e non sono stati trasferiti).
In Emilia — Il centro dell’operazione è comunque l’Emilia Romagna, è qui che sono stati arrestati infatti i ciclisti ed è qui che sono state effettuate fra Rimini, Modena, Parma e Reggio Emilia 22 delle 40 perquisizioni. Emiliano è anche il preparatore atletico, mentre il medico sportivo opera in provincia di Pistoia.

( www.gazzetta.it )
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da kira »

Il doping nel ciclismo non meraviglia più, mi chiedo se valga davvero la pena di rischiare di rovinarsi la vita e la salute per un po' di notorietà e qualche soldo in più...
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ars72
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Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da ars72 »

il fatto è che il doping colpisce un pò tutti gli sport..ma per il ciclismo che è un mix di potenza fisica e resistenza si è rivelato alla lunga letale.
C'era pure negli anni '70 il doping, ma l'avvento dell'EPO lo ha praticamente affossato. Quando è stato fermato Pantani a Madonna di Campiglio per me è stato il colpo mortale come interesse. Perchè niente di quello che avevo visto prima era regolare e niente di quello che sarebbe seguito. Sono passati 11 anni e nn solo sistematicamente escono fuori nuovi scandali, ma anzi si è passati all'EPO di terza generazione, il C.E.R.A. ...
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

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Quoto in totale Ars, fino alla vicenda di Pantani non mi perdevo un Giro e un Tour, ho anche diverse statistiche in merito (e te pareva direte voi //3 ), ma dopo col diventare questi fatti praticamente quotidiani (oggi fai fatica a contare i ciclisti mai sfiorati da voci da doping e non il contrario), mi sono completamente disinteressato del ciclismo. E' vero che il doping c'è in molti sport, ma nel ciclismo, non parlando di sport di squadra, ma di sport che si basa tutto sul singolo atleta, fa molto più effetto (e fa anche molto più schifo per chi lo segue)
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da ars72 »

Web ha scritto:Quoto in totale Ars, fino alla vicenda di Pantani non mi perdevo un Giro e un Tour, ho anche diverse statistiche in merito (e te pareva direte voi //3 ), ma dopo col diventare questi fatti praticamente quotidiani (oggi fai fatica a contare i ciclisti mai sfiorati da voci da doping e non il contrario), mi sono completamente disinteressato del ciclismo. E' vero che il doping c'è in molti sport, ma nel ciclismo, non parlando di sport di squadra, ma di sport che si basa tutto sul singolo atleta, fa molto più effetto (e fa anche molto più schifo per chi lo segue)
a chi lo dici web..io giocavo al mare con le palline di Thurau e Prim :D ..e diciamo che nn mi sono perso mai il tris Giro-Tour e Mondiali x un bel periodo..il primo Giro che ricordo bene è quello vinto da Moser su Fignon, poi odiai sportivamente l'anno di Roche e il tradimento a Visentini, per nn parlare della tappa del Gavia, di Lemond/Fignon o di tutti gli arrivi sull'Alpe d'Huez ( una volta ci sono pure andato ) coi 2 olandesi che scattavano sempre insieme ( che poi pure loro erano mezzi dopati, Rooks e Theunisse ) o gli scaltori colombiani..o i Mondiali di Bugno e Fondriest..fino all'era di Indurain, Chiappucci e poi Pantani..se parto coi ricordi vado in automatico eheh..Cmq tutta questa gente è stata abb fortunata perchè è uscita praticamente indenne mediaticamente dal doping..x dire sarebbe impensabile oggi prendere una bicicletta e tentare il record dell'ora a quasi 50 anni senza destare sospetti...
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

Messaggio da ars72 »

La Valanga Azzurra perde Stricker, il cavallo pazzo che infiammò le nevi
Istintivo e geniale, si inventò le ginocchiere e il casco aerodinamico



corriere.it- Grazie alla grinta che l'aveva contraddistinto da atleta, era riuscito a tenere testa per tanto tempo alla malattia. Ora che all'età di 60 anni, Erwin «Cavallo Pazzo» Stricker è mancato, non si può dire che è stato sconfitto. Moralmente, ha vinto lui. Ha resistito con coraggio alla lotta che il destino gli ha riservato, ed era ben altro che scendere su una pista da slalom con il pericolo di inforcare un paletto. Lo prova il fatto che in questi giorni era in Cina, al lavoro, dove aveva esportato il made in Italy delle nevi, predicando lo sci e i suoi segreti a un popolo che questa disciplina non ha nel Dna ma nella quale, proprio grazie anche agli insegnamenti di Erwin, magari nel futuro riuscirà ad emergere.
Stricker era uno della Valanga Azzurra, la squadra leggendaria dell'Italia degli anni 70. Non aveva la classe di Gustavo Thoeni o le qualità di Pierino Gros, ma aveva uno stile unico: aggrediva e divorava i paletti, prendeva tutti i rischi possibili e immaginabili. Cavallo Pazzo, appunto. Una caratteristica che, abbinata alla sua capigliatura rossastra, lo rendeva inconfondibile. Nato il 15 gennaio 1950 a Mattighofen, entrò in nazionale nel 1969 dopo una promettente carriera juniores. Erwin salì per la prima volta sul podio in Coppa del mondo nel 1973, grazie al secondo posto nel gigante di Heavenly Valley. La stagione successiva (7 gennaio 1974) entrò definitivamente nella storia dello sci italiano col terzo posto nel gigante di Berchtesgaden, quando nacque appunto il mito della Valanga Azzurra, in una classifica che vide Gros precedere Thoeni, lui, Schmalzl e Pietrogiovanna.
Stricker, persona estroversa e simpaticissima, non fu solo un ottimo sciatore e un atleta che forse, proprio perché abbracciava la filosofia del «tutto o nulla», raccolse meno di quanto avrebbe meritato, includendo nel bilancio due presenze olimpiche, nel '72 e nel '76 (dove gareggiò in discesa). No, Cavallo Pazzo fu anche un inventore. Geniale e intuitivo, precursore dei tempi (è il caso del casco da slalom), introdusse una serie di applicazioni rivoluzionarie: dalle ginocchiere, al bastone aquilineo, al casco aerodinamico. Ritiratosi nel '78, restò nell'ambiente: il progetto cinese rientrava nel ruolo di ambasciatore dello sci per la Fis. A Vancouver lavorò per la Rai commentando i Giochi. La sua gioia fu vedere Giuliano Razzoli conquistare l'oro nella disciplina che aveva prediletto, lo slalom. Poco gli importava che quella soddisfazione a lui fosse mancata.

RIP
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kira
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Re: Gli Altri Sports - Tutte le news!

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Francesca Schiavone è in semifinale a Tokio, dove incontrerà la Dementieva e lunedì prossimo tornerà n.ro 6 nel ranking mondiale (attualmente è al n.ro 8 ).
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Mondiale di ciclismo, oro per Giorgia Bronzini
Grande prova della squadra azzurra con l'affermazione allo sprint della ventisettenne. Domani i pro
I


Il titolo mondiale di ciclismo donne rimane in Italia. Il terzo trionfo negli ultimi quattro anni nella prova in linea arriva grazie alla volata poderosa, un pò alla Cipollini, di quella Giorgia Bronzini che non avrà la stazza fisica di Supermario (è alta 1.60 per 53 chili) ma nello sprint è ugualmente efficace. Così vince su strada ciò che aveva già raccolto altrove: infatti l'azzurra aveva indossato la maglia iridata anche in pista, avendo vinto l'anno scorso il Mondiale della corsa a punti (e due Coppe del Mondo di questa specialità). La guardia forestale piacentina batte allo sprint l'olandese Marianne Vos, l'eterna seconda, visto che è alla quarta medaglia d'argento (ma nel 2006 riuscì a vincere l'oro), al termine di una gara che non ha fatto troppa selezione: il gruppo delle migliori è arrivato compatto per la volata che ha assegnato il titolo, risoltasi a favore dell'azzurra. Subito dopo la corsa la Bronzini ha voluto dedicare la sua impresa alla memoria del ct degli uomini Franco Ballerini, scomparso nel febbraio scorso durante un rally automobilistico, ed all'amica e compagna di nazionale Marina Romoli, «che sta lottando per tornare a camminare».

Dedica - Mesi fa la Romoli, 22 anni ed un futuro che sembrava molto promettente, venne travolta da un'auto che le tagliò la strada all'improvviso mentre si stava allenando assieme a due colleghi maschi. Fu lei ad avere la peggio, ed è tuttora in riabilitazione. Dopo il trionfo iridato di Geelong la Bronzini ha fatto per lei il gesto del cuore, "alla Pato". «Non mi rendo ancora conto di ciò che ho fatto - ha commentato la neo-campionessa del mondo -. La mia è una vittoria per Franco Ballerini e per tutte le ragazze della nazionale italiana. Quest'anno ho avuto alti e bassi, ma volevo far vedere che ero ancora io. Nel finale ci siamo parlate, Tatiana Guderzo (la campionessa uscente n.d.r.) e Noemi Cantele hanno lavorato per me, e sono state stupende. È stato fantastico: ho detto alle mie compagne che stavo bene e in volata quando è partita la Vos ho capito che avrei vinto. È stata la volata più bella della mia vita, le mie compagne hanno creduto in me fino all'ultimo, ho sofferto moltissimo sulla salita e io le ho ripagate. A Marina Romoli dico di non mollare, perchè siamo tutte con lei».

La gara - Come nella prova degli Under 23, il tracciato di Melbourne non ha fatto troppa selezione. Dopo le prime fasi con la fuga da lontano dell'americana Curi Mattis, la corsa entrava nel vivo al sesto giro, con il forcing delle olandesi e l'attacco in salita della Vos, seguita dalla Guderzo e dalla Cantele. Protagoniste anche e Judith Arndt e Nicole Cooke, la campionessa olimpica di Pechino. Tuttavia il gruppo non è esploso. E qui il tecnico Edoardo Salvoldi ha deciso di cambiare strategia, affidandosi alla sprinter Giorgia Bronzini. Scelta che sul traguardo si è rivelata felice: sul rettilineo d'arrivo, infatti, il drappello di testa è stato regolato proprio dall'atleta azzurra.

In vista di domani - Domani grande chiusura della rassegna iridata con la prova dei professionisti. A tal proposito è utile analizzare l'andamento delle due gare in linea fin qui disputate: quella degli Under e quella delle donne.
In entrambe le occasioni si è capito come per sgranare il gruppo servono dei cambi di ritmo violenti, non solo negli ultimi giri. Serve insomma dare continuità all'azione, soprattutto nel tratto che collega le due salite e il successivo falsopiano. Per farlo, però, dovranno muoversi tanti corridori: gli attacchi individuali, infatti, non basteranno. Insomma non si dovranno ripetere gli errori di Madrid e confidare che anche la Russia (Kolobnev), il Belgio (Gilbert) e pure la Svizzera (Cancellara) si prendano le loro responsabilità. Se così non sarà, uno sprint tra una quarantina di corridori e il quarto titolo mondiale dello spagnolo Freire potrebbe diventare ben più di un pronostico azzardato.

( libero-news.it )
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