Le Copertine Più Belle
- ars72
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KRAFTWERK - The Man machine ( 1978 )
The Man Machine†è il settimo album realizzato dai Kraftwerk. Registrato in parte al Kling Klang studio (di loro proprietà ) e nel vicino Studio Rudas di Dussendorf, questo è il primo lavoro della band nel quale Karl Bartos collabora alla composizione dei brani assieme a Hutter e Schneider, mentre Emil Schult, collaborerà con la stesura delle parole di “The Modelâ€.
Ma ciò che interessa a noi in questo momento è riuscire ad addentrarci il più possibile all’interno delle motivazioni che spinsero a concepire quello che molto probabilmente è considerato l’artwork più popolare dei Kraftwerk .
La copertina fu realizzata dal designer Karl Klefisch, prendendo come modello di riferimento “From 2 Quadrantâ€, il libro per bambini illustrato nel 1922 dall’artista russo El Lissitzky. L’ ispirazione viene anche riportata nelle note del disco, suggellando così un’importante continuità teoretica tra il gruppo e l’artista.
“About 2 Squaresâ€, infatti, non è considerato solamente un libro per bambini, ma una vera e propria opera d’arte contemporanea rappresentante una delle più significative espressioni del Comunismo rivoluzionario. Essa merita quindi di essere esaminata con attenzione in quanto rappresentò il primo esperimento di testo su carta concepito come un cyber-spazio elettronico. Ecco perché la band di Dusseldorf ha scelto di utilizzare questo esperimento visivo di El Lissitzky per rappresentare il loro mondo musicale. Mentre l’artista russo tenta di ricollocare in una meta-realtà forma e testo, i Kraftwerk tentano la stessa esperienza tramutando i suoni elettronici in musica, la quale verrà vista come un risultato tecnico frutto di un lavoro sistematico e meccanico nei confronti del suono stesso.
La prima pagina della copertina riporta gli stessi colori utilizzati da Lissitzy per illustrare il suo libro: bianco, nero e rosso. Anche la disposizione prettamente geometrica di testo, fotografia e forme, si rifà al concept di “About 2 Squaresâ€, avvicinando così sempre più l’immagine dei Kraftwerk a quelli che tutti noi ancora ricordiamo come i manifesti di propaganda utilizzati dal regime sovietico all’inizio del Novecento.
Ma è nella parte posteriore di “The Man Machine†che l’intento del designer si fa ancora più esplicito nei confronti dell’artista russo. Esso infatti riporta una porzione di una delle pagine del libro di Lissitzky, ovvero, quella intitolata "And on the Black was established Red Clearly".
In questa pagina, il grosso quadrato nero è un solido, ma serve come base per il movimento delle figure bianche e rosse sovrastanti, organizzandole come se fossero dei grattacieli di una città . Sulla sommità di questi solidi, troviamo un piccolo triangolo nero che punta verso l’alto. Il testo sottostante, invece, serve a dimostrare l’abilità dell’artista nel trasformare le parole in figure, conferendo loro un significato congruente all’interno dell’opera stessa.
( la pagina di El Lissinsky )
( estratto da www.retrophobic.com )
The Man Machine†è il settimo album realizzato dai Kraftwerk. Registrato in parte al Kling Klang studio (di loro proprietà ) e nel vicino Studio Rudas di Dussendorf, questo è il primo lavoro della band nel quale Karl Bartos collabora alla composizione dei brani assieme a Hutter e Schneider, mentre Emil Schult, collaborerà con la stesura delle parole di “The Modelâ€.
Ma ciò che interessa a noi in questo momento è riuscire ad addentrarci il più possibile all’interno delle motivazioni che spinsero a concepire quello che molto probabilmente è considerato l’artwork più popolare dei Kraftwerk .
La copertina fu realizzata dal designer Karl Klefisch, prendendo come modello di riferimento “From 2 Quadrantâ€, il libro per bambini illustrato nel 1922 dall’artista russo El Lissitzky. L’ ispirazione viene anche riportata nelle note del disco, suggellando così un’importante continuità teoretica tra il gruppo e l’artista.
“About 2 Squaresâ€, infatti, non è considerato solamente un libro per bambini, ma una vera e propria opera d’arte contemporanea rappresentante una delle più significative espressioni del Comunismo rivoluzionario. Essa merita quindi di essere esaminata con attenzione in quanto rappresentò il primo esperimento di testo su carta concepito come un cyber-spazio elettronico. Ecco perché la band di Dusseldorf ha scelto di utilizzare questo esperimento visivo di El Lissitzky per rappresentare il loro mondo musicale. Mentre l’artista russo tenta di ricollocare in una meta-realtà forma e testo, i Kraftwerk tentano la stessa esperienza tramutando i suoni elettronici in musica, la quale verrà vista come un risultato tecnico frutto di un lavoro sistematico e meccanico nei confronti del suono stesso.
La prima pagina della copertina riporta gli stessi colori utilizzati da Lissitzy per illustrare il suo libro: bianco, nero e rosso. Anche la disposizione prettamente geometrica di testo, fotografia e forme, si rifà al concept di “About 2 Squaresâ€, avvicinando così sempre più l’immagine dei Kraftwerk a quelli che tutti noi ancora ricordiamo come i manifesti di propaganda utilizzati dal regime sovietico all’inizio del Novecento.
Ma è nella parte posteriore di “The Man Machine†che l’intento del designer si fa ancora più esplicito nei confronti dell’artista russo. Esso infatti riporta una porzione di una delle pagine del libro di Lissitzky, ovvero, quella intitolata "And on the Black was established Red Clearly".
In questa pagina, il grosso quadrato nero è un solido, ma serve come base per il movimento delle figure bianche e rosse sovrastanti, organizzandole come se fossero dei grattacieli di una città . Sulla sommità di questi solidi, troviamo un piccolo triangolo nero che punta verso l’alto. Il testo sottostante, invece, serve a dimostrare l’abilità dell’artista nel trasformare le parole in figure, conferendo loro un significato congruente all’interno dell’opera stessa.
( la pagina di El Lissinsky )
( estratto da www.retrophobic.com )
- kira
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I Kraftwerk...i papà dei Depeche Mode , da noi non si sentono più ma sono ancora vivi e...suonanti.
Yes - Yessongs (1973)
L'album 'Yessongs' viene pubblicato in tre dischi in un unico package caratterizzato da quattro disegni di Roger Dean, che proseguono sul tema iniziato con "Fragile" nel 1971. La prima "copertina" interna, Escape, mostra un aereo che porta i frammenti del pianeta nello spazio.
Yes - Yessongs (1973)
L'album 'Yessongs' viene pubblicato in tre dischi in un unico package caratterizzato da quattro disegni di Roger Dean, che proseguono sul tema iniziato con "Fragile" nel 1971. La prima "copertina" interna, Escape, mostra un aereo che porta i frammenti del pianeta nello spazio.
- ars72
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Uriah Heep - Very 'eavy, very 'umble ( 1970 )
Per l'esordio gli Uriah Heep che prendono il nome da un personaggio di Dickens, scelgono un'immagine inquietante : un uomo morto avvolto da una ragnatela.
Nel secondo album invece presentano un carroarmato avvolto in una nuvola di gas, esplicito riferimento alla base militare di Salisbury Plain in Inghilterra.
Uriah Heep -Salisbury ( 1971 )
Per l'esordio gli Uriah Heep che prendono il nome da un personaggio di Dickens, scelgono un'immagine inquietante : un uomo morto avvolto da una ragnatela.
Nel secondo album invece presentano un carroarmato avvolto in una nuvola di gas, esplicito riferimento alla base militare di Salisbury Plain in Inghilterra.
Uriah Heep -Salisbury ( 1971 )
- kira
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Arcade Fire - Funeral (2004)
Album d'esordio per il gruppo canadese degli Arcade Fire, Funeral, i cui contenuti sono espressi nel titolo: infatti l'album viene realizzato tra il 2003 ed il 2004, in un intervallo temporale durante il quale alcuni membri del gruppo sono colpiti da gravi lutti familiari, per cui il tema dominante di Funeral è senz'altro la morte. In copertina, una mano staccata dal corpo scrive su una parete nuda, sotto di cui appare il nome del gruppo; l'artista che l'ha realizzata è Tracy Maurice.
Album d'esordio per il gruppo canadese degli Arcade Fire, Funeral, i cui contenuti sono espressi nel titolo: infatti l'album viene realizzato tra il 2003 ed il 2004, in un intervallo temporale durante il quale alcuni membri del gruppo sono colpiti da gravi lutti familiari, per cui il tema dominante di Funeral è senz'altro la morte. In copertina, una mano staccata dal corpo scrive su una parete nuda, sotto di cui appare il nome del gruppo; l'artista che l'ha realizzata è Tracy Maurice.
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UK DECAY - For Madmen only ( 1981 )
Il gruppo degli UK Decay pubblicò diversi Ep, questo è l'unico vero album pubblicato. In copertina un'opera pittorica (ed orrorifica) abbastanza in linea con il genere di musica proposto: la Disintegrazione della Fede del simbolista olandese Jan Toorop.
DIAFRAMMA - Siberia ( 1984 )
Un'immagine tratta dall'archivio fotografico del Touring Club Italiano per una vera e propria pietra miliare del rock italiano.
Il gruppo degli UK Decay pubblicò diversi Ep, questo è l'unico vero album pubblicato. In copertina un'opera pittorica (ed orrorifica) abbastanza in linea con il genere di musica proposto: la Disintegrazione della Fede del simbolista olandese Jan Toorop.
DIAFRAMMA - Siberia ( 1984 )
Un'immagine tratta dall'archivio fotografico del Touring Club Italiano per una vera e propria pietra miliare del rock italiano.
- kira
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Backspacer - Pearl Jam (2009)
I Pearl Jam che non ci pensano proprio ad appendere la chiatarra al chiodo: l'album restituisce un gruppo, ed in particolare un Eddie Vedder, in splendida forma. Da questo loro ultimo lavoro, sono stati tratti tre singoli: The fixer, la splendida e struggente ballata Just breathe e l'ultimo, di soli pochi giorni fa, Amongst The Wave.
La copertina, realizzata da un amico e collaboratore di vecchia data della band, Dan Perkins, noto con lo pseudonimo di Tom Tomorrow, è stata suddivisa in nove immagini diverse. Le immagini vengono inizialmente nascoste su diversi siti web e i fan dei PJ hanno dovuto cercarle: cliccando su ciascuna di esse, l'immagine veniva disposta su una griglia sul sito del gruppo, dando luogo al collage. Terminato "il lavoro", l'utente veniva gratificato con l'ascolto dell'inedito "Speed of sound".
I Pearl Jam che non ci pensano proprio ad appendere la chiatarra al chiodo: l'album restituisce un gruppo, ed in particolare un Eddie Vedder, in splendida forma. Da questo loro ultimo lavoro, sono stati tratti tre singoli: The fixer, la splendida e struggente ballata Just breathe e l'ultimo, di soli pochi giorni fa, Amongst The Wave.
La copertina, realizzata da un amico e collaboratore di vecchia data della band, Dan Perkins, noto con lo pseudonimo di Tom Tomorrow, è stata suddivisa in nove immagini diverse. Le immagini vengono inizialmente nascoste su diversi siti web e i fan dei PJ hanno dovuto cercarle: cliccando su ciascuna di esse, l'immagine veniva disposta su una griglia sul sito del gruppo, dando luogo al collage. Terminato "il lavoro", l'utente veniva gratificato con l'ascolto dell'inedito "Speed of sound".
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Io i Diaframma li ho visti dal vivo diverse volte attorno alla metà degli anni Ottanta, sono stati esponenti di punta di quella new wave fiorentina che ha annoverato altri gruppi come Litfiiba, Neon, Pankow ma purtroppo solo i Litbifa hanno raggiunto la notorietà , al prezzo di snaturare però quello che era il loro genere musicale originario. I Diaframma col loro leader Federico Fiumani hanno proseguito l'attività sfornando parecchi dischi anche se non hanno mai sfondato, forse perchè non hanno voluto mai commercializzarsi
Chiunque puo essere chiunque (Luke Rhineheart - "L'uomo dei dadi")
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sì hanno suonato insieme nei primi anni Ottanta dovrebbe essere il 1982 o 1983, da qualche parte ho dei pezzi suonati in quel concerto credo a Firenze, nel quale Piero Pelù canta un paio di pezzi dei Diaframma e Fiumani qualcosa dei Litfiba, poi mi pare ci sia anche un rifacimento di qualcosa dei Sex Pistols, tratto dal mitico "Never mind the bollocks" ma non mi pare sia God save the queen
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dovrebbe essere proprio anarchy in the UK..sui cd in ristampa di Albori e Siberia ci sono dei video degli anni '80 molto belli, grezzi, di live realizzati in giro per la Toscana. Per quanto riguarda i pezzi con i Litfiba c'è una versione di Amsterdam su Siberia che viene cantata insieme dai 2 gruppi e qualcos'altro di inedito si trova su emule e siti simili.Web ha scritto:sì hanno suonato insieme nei primi anni Ottanta dovrebbe essere il 1982 o 1983, da qualche parte ho dei pezzi suonati in quel concerto credo a Firenze, nel quale Piero Pelù canta un paio di pezzi dei Diaframma e Fiumani qualcosa dei Litfiba, poi mi pare ci sia anche un rifacimento di qualcosa dei Sex Pistols, tratto dal mitico "Never mind the bollocks" ma non mi pare sia God save the queen
Io li ho visti solo di recente a Roma, anche se in realtà è piu' appropriato chiamarli ormai Federico Fiumani che oltre ai testi da anni è anche il cantante ( anche se io preferivo Miro Sassolini ).
- ars72
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CHROME -Alien Soundtracks ( 1978 )
La copertina inquietante del secondo album dei Chrome, un viaggio nel cyberspazio con richiami alla psichedelia e a certi film di fantascienza degli anni'60..Gli occhi che scrutano dalle pareti sono tutt'altro che rassicuranti, e l'immagine proposta sembra quasi un esplicito richiamo in " negativo "alla famosa casa stile pop art realizzata con un collage di Richard Hamilton.
Ironia della sorte Damon Edge il polistrumentista che formava i Chrome in coppia con Helios Creed, è morto nel 1995 nella sua casa di San Francisco e il suo corpo fu scoperto soltanto dopo un mese..
Nelle successive ristampe la copertina venne riproposta con tonalità di colori differenti tipo questa:
La copertina inquietante del secondo album dei Chrome, un viaggio nel cyberspazio con richiami alla psichedelia e a certi film di fantascienza degli anni'60..Gli occhi che scrutano dalle pareti sono tutt'altro che rassicuranti, e l'immagine proposta sembra quasi un esplicito richiamo in " negativo "alla famosa casa stile pop art realizzata con un collage di Richard Hamilton.
Ironia della sorte Damon Edge il polistrumentista che formava i Chrome in coppia con Helios Creed, è morto nel 1995 nella sua casa di San Francisco e il suo corpo fu scoperto soltanto dopo un mese..
Nelle successive ristampe la copertina venne riproposta con tonalità di colori differenti tipo questa:
- kira
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Jethro Tull - Aqualung (1971)
Nella marea di gruppi made in England di fine anni 60, i Jethro Tull si posero con uno stile molto personale, lontano dal rock & roll che imperversava in quegli anni ma anche dal progressive. Aqualung arrivò dopo tre buoni album e rappresentò la condacrazione del gruppo nell'ambito musicale mondiale, una vera e propria pietra miliare del rock.
L’artwork è caratterizzato dall'ormai celeberrimo barbone raffigurato sulla copertina, con lo sguardo attento e con la mano sinistra nella tasca del vestito. Anche la scelta del termine Aqualung non è casuale, in quanto Anderson scelse di dare questo nome all’uomo in copertina, raccogliendo tutti i dubbi e le domande sul vero significato della parola.
Nella marea di gruppi made in England di fine anni 60, i Jethro Tull si posero con uno stile molto personale, lontano dal rock & roll che imperversava in quegli anni ma anche dal progressive. Aqualung arrivò dopo tre buoni album e rappresentò la condacrazione del gruppo nell'ambito musicale mondiale, una vera e propria pietra miliare del rock.
L’artwork è caratterizzato dall'ormai celeberrimo barbone raffigurato sulla copertina, con lo sguardo attento e con la mano sinistra nella tasca del vestito. Anche la scelta del termine Aqualung non è casuale, in quanto Anderson scelse di dare questo nome all’uomo in copertina, raccogliendo tutti i dubbi e le domande sul vero significato della parola.