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sergy452
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Messaggio da sergy452 »

Apro il topic sul meteo dei campi della serie D e anche più in basso! :lol:
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ars72
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Messaggio da ars72 »

oggi a Roma nebbione al mattino e poi sole dopo una decina di giorni ..un mezzo record
sergy452
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Messaggio da sergy452 »

Sul nord-ovest nuvolosità estesa. Precipitazioni nevose deboli o moderate anche in pianura sul basso Piemonte e la bassa Lombardia, in generale attenuazione dopo il mezzogiorno. Sulla Liguria pioggia mista a neve fin sulla costa tra Genova e Savona al mattino, neve sopra i 400-500 metri sul resto della regione. Moderata Tramontana in Liguria, con mare mosso al largo. Temperature massime in ulteriore lieve calo.

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Gioventù Biancoceleste
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Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

sergy452 ha scritto:Sul nord-ovest nuvolosità estesa. Precipitazioni nevose deboli o moderate anche in pianura sul basso Piemonte e la bassa Lombardia, in generale attenuazione dopo il mezzogiorno. Sulla Liguria pioggia mista a neve fin sulla costa tra Genova e Savona al mattino, neve sopra i 400-500 metri sul resto della regione. Moderata Tramontana in Liguria, con mare mosso al largo. Temperature massime in ulteriore lieve calo.

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Sì, al Tg3-Liguria di oggi hanno proprio detto che c'è l'allerta-neve anche a bassa quota sulla costa tra stanotte e domani.
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sergy452
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Messaggio da sergy452 »

Intanto qua primi fiocchetti di neve... :lol:
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sergy452
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Messaggio da sergy452 »

Le partite in Piemonte di domenica nel girone A cominciano ad essere a leggero rischio rinvio, vedremo nei prossimi giorni se la situazione peggiorerà o no! :lol:
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ars72
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Messaggio da ars72 »

La neve a Roma? Dipende dal Golfo di Genova e da una concatenazione di eventi da manuale del perfetto meteorologo, che stavolta però potrebbero mettersi in fila e "regalare" ai romani una città innevata. Certamente più romantica ma paralizzata dal traffico. È accaduto l'11 febbraio del 1986 quando caddero al suolo 23 centimetri di neve al centro e 30-35 in periferia. E potrebbe accadere ancora, domani, 12 febbraio 2010. «Da come si presenta il quadro in questo momento c'è la possibilità che all'alba di venerdì, tra le 5 e le 6, la neve possa cadere sulla Capitale - dice Franca Mangianti, responsabile dell'Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano - Si tratterebbe comunque di un passaggio rapido perché la città è un'isola di calore e la neve non dovrebbere attecchire più di tanto». Tuttavia, per non farsi prendere in contropiede dai rovesci del maltempo, il sindaco Gianni Alemanno annuncia: «Ci stiamo preparando». «Allo stato attuale - precisa il primo cittadino - la neve a Roma è solo un'ipotesi. Saranno i prossimi bollettini della Protezione Civile a fornire ulteriori indicazioni» e nell'attesa di vedere come andrà a finire Alemanno ha chiesto all'associazione costruttori edili di mettere a disposizione i loro mezzi alla bisogna, perché «è chiaro che una nevicata a Roma è un fatto eccezionale e quindi dobbiamo minimizzare danni e problemi». Se nevicherà, non è detto che la neve cada copiosa nel centro cittadino, ma certamente imbiancherà l'area periferica da dove ogni mattina migliaia di persone si mettono in moto per raggiungere i luoghi di lavoro. Ma ecco le condizioni particolari che si stanno determinando e portare la neve dalle parti di casa nostra. «Deve esserci bassa pressione sul Golfo di Genova con una millibar sotto i mille - spiega la Mangianti - e a Roma una temperatura intorno allo zero accompagnata da umidità. Si creerebbe così una specie di ciclogenesi delle Alpi, un vortice che porta l'aria umida dal mare che provoca la neve in pianura lungo la fascia tirrenica». La bassa pressione ora si trova tra Sardegna e Baleari con la millibar di 988, ma oggi dovrebbe spostarsi proprio sul Golfo di Genova. «Insomma con questo scenario in movimento - conferma l'esperta - c'è buona probabilità di nevicate». Un evento raro a Roma e con lunghi intervalli di tempo. Tra le nevicate più recenti nel mese di febbraio vanno ricordate quelle del 1965, del 1971 e del 1986. Rispetto alla città, la neve alle porte di Roma non è un fatto eccezionale. Nelle scorse settimane i Castelli Romani sono stati innevati in quota e stanotte, dicono le previsioni del Collegio Romano, dovrebbe nuovamente nevicare in collina. Intanto nell'attesa di scoprire se venerdì mattina ci sveglieremo con la città imbiancata, possiamo tirare le prime somme sull'inverno finora vissuto. «Chi aveva detto che avremmo avuto l'inverno più caldo degli ultimi 200 anni si è dovuto ricredere - afferma la Mangianti - Quest'anno l'inverno è stato vero e accompagnato da precipitazioni abbondanti. A gennaio sono caduti 95.9 mm d'acqua quando la media è di 68,7 mm». E la primavera? «C'è chi si è spinto a dire che arriverà in ritardo. I primi giorni di aprile. Personalmente non ci metterei la mano sul fuoco, arriverà prima».

www.iltempo.ilsole24ore.com


Storia della neve a ROMA:


31/12/1979 Alle 14 pioggia mista a neve
05/12/1980 Alle 9.30 leggera nevicata con accumulo non calcolabile. Collegio Romano 0.0/6.4 - Roma Urbe –3/6 - Fiumicino –2/6. Nel gennaio successivo –7 all'urbe, -6 a Ciampino
06/01/1985 Alle 8 neve al suolo 2.5 cm; alle 14 8 cm; alle 19 15 cm (Min/Max -3.0/1.0, Roma Urbe –3.4/0.4, Ciampino –5.0/0.0, Guidonia –5.8/0.8 )
09/01/1985 Neve durante la notte; neve fusa 5,5 cm (Min/Max -5.4/0.1, Roma Urbe –3.0/2.6, Ciampino –4.4/1.6)
18/03/1985 Nevica abbondantemente; dalle 10.30 pioggia e neve fusa 12 mm (Min/Max 1.0/5.2)
10/02/1986 Alle 8 nevica abbondantemente, al suolo 1 cm. Tra le 9 e le 11 neve moderata. Al suolo 2,8 cm. Collegio Romano 0.8/2.8, Ciampino –2.6/1.0
11/02/1986 Alle 8 neve al suolo 23 cm; alle 10 neve fusa 16.8 mm. Alle 13.30 ancora neve fino alle 14. Min/Max (0.0/3.2 - Ciampino –1.8/2.2)
06/02/1991 Nevica dalle 7 alle 9; 6 cm al suolo. Dalle 9.30 alle 10 nevischio poi pioggia nei quartieri sud
28/12/1996 Dalle 23 alle 2 ad intermittenza nevischio a chicchi; 3 cm al suolo
11/02/1999 Al mattino neve nella zona nord. Circa 5 cm di accumulo (Roma Urbe 1.5/6)
16/01/2002 Dalle 7.30 alle 9.30 neve nella zona nord (accumulo di 1/2 cm). Dalle 10 gelicidio poi pioggia. Fiocchi sporadici al centro e nelle altre zone, ma senza accumuli. Min/Max Roma Urbe 0/4.5
23/01/2004 Neve sui quartieri sud dalle 10.30 alle 14 con accumulo non calcolabile (temperatura durante la precipitazione di 2 gradi)
27/01/2005 Dalle 2 alle 3 di notte neve nella zona sud (Appia, Ardeatina, Ciampino). Al suolo circa 2 cm


Qui il resoconto completo dal 1788:


http://www.meteo-net.it/articoli/storiconeve.aspx
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ars72
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Messaggio da ars72 »

Dalle 8 un'oretta di neve su Roma, in particolare zona sud, e in periferia, soprattutto Castelli Romani

Ma già s'è sciolta :D
MaGiC
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Messaggio da MaGiC »

Confermo!

Dove abito io(Roma est)è caduta un "abbondante" nevicata...solo adesso che sono le 11 e mezza si sta un pò sciogliendo :D
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Gioventù Biancoceleste
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Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

Qui invece alla fine niente neve "anche a bassa quota sulla costa" come avevano previsto, niente freddo polare, niente ghiaccio e perfino niente pioggia...
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Messaggio da Web »

da me in Valbormida sono venuti circa 15 cm, molto meno del preventivato, stanotte una bella ghiacciata, ma oggi con il sole molta neve si è già sciolta
Chiunque puo essere chiunque (Luke Rhineheart - "L'uomo dei dadi")
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ars72
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Messaggio da ars72 »

La Tempesta Xynthia continua a colpire pesantemente l’Europa: alcune aree sono state letteralmente devastate dalla furia di questo violento ciclone Atlantico che adesso imperversa nell’area Baltica/Scandinava, provocando violente tempeste di neve in quelle zone in cui l’inverno è già stato eccezionale.
Sta infatti nevicando a Copenhagen, Stoccolma, Helsinki e in molte altre città di Danimarca, Svezia e Finlandia. Da oltre due mesi e mezzo le temperature sono inferiori alle medie in tutta l’area Baltica/Scandinava, dove gli accumuli nevosi hanno raggiunto valori da record.
Gran parte del Golfo di Botnia, nel mar Baltico, è congelato: la banchisa ha superato in estensione tutti i record degli ultimi decenni.
Xynthia continuerà a imperversare nell’Europa nord/orientale, tra Scandinavia, mar Baltico e Russia nord/occidentale per tutta la settimana, provocando ulteriori abbondantissime nevicate in tutta l’area.
Intanto, però, una nuova tempesta Atlantica molto profonda è già nata nell’oceano Atlantico, tra le Azzorre e le Canarie: una profonda falla barica in quest’area dell’oceano sta determinando continue perturbazioni molto violente. Ne ha fatto le spese prima di tutti Madeira, mentre la penisola Iberica è investita giorno dopo giorno da continui passaggi depressionari in arrivo dall’Oceano, che porta masse d’aria umide e perturbate dall’Atlantico verso l’Europa. Proprio Spagna e Portogallo sono in ginocchio a causa del furioso maltempo delle ultime settimane, ma l’arrivo della nuova profonda perturbazione è ormai imminente.
La perturbazione si approfondirà fino a 982 millibàr vicino le coste del Portogallo, e tutta la penisola Iberica sarà investita da forti venti e intense precipitazioni.
Questo nuovo ciclone Atlantico non seguirà però il percorso tracciato da Xynthia e, come avevamo già scritto nei precedenti aggiornamenti del MeteoNotiziario, avrà una traiettoria più meridionale: attraverserà la penisola Iberica e si tufferà nel Mediterraneo, arrivando a colpire anche l’Italia a partire dal pomeriggio/sera di mercoledì 3 marzo.
La perturbazione perderà molta energia abbandonando le acque dell’oceano Atlantico, e sarà quindi decisamente meno violenta rispetto a Xynthia, ma comunque determinerà in tutt’Italia una pesante ondata di maltempo a partire appunto dal pomeriggio di mercoledì 3 e p er tutta la giornata di giovedì 4 marzo, con piogge intense ed estese specie al centro/nord, forti venti, mareggiate lungo le coste. Nevicherà copiosamente sui rilievi Alpini e Appenninici a partire dalle quote medie.

E proprio il passaggio di questa nuova perturbazione nel Mediterraneo, da ovest verso est, attirerà aria fredda dall’Europa nord/orientale proprio verso l’Italia e i Balcani, aprendo da venerdì 5 marzo una nuova fase fredda su gran parte del territorio continentale.

L’inverno, quindi, tornerà a ruggire e non sarà una sfuriata isolata: probabilmente la nuova fase fredda durerà almeno un paio di settimane e forse anche di più, perchè la falla barica nell’Atlantico continuerà a sfornare profonde perturbazioni che si sposteranno nel Mediterraneo occidentale, attirate da un’altra falla barica mentre un possente Anticiclone si posizionerà in modo semi-permanente nell’Europa settentrionale centro/occidentale determinando un blocking nell’alto Atlantico, ergendo un muro a difesa del continente rispetto le correnti della depressione d’Islanda.
L’Europa centro/orientale vivrà una fase di freddo intenso, ma anche l’Italia sarà interessata da un netto crollo delle temperature. Il centro/nord e i versanti Adriatici saranno, ovviamente, maggiormente esposti all’irruzione fredda perchè più vicini geograficamente ai territori da cui l’aria fredda si spingerà verso il Mediterraneo, mentre invece il centro/sud sarà maggiormente esposto ai richiami caldi nord Africani dovuti ai continui passaggi depressionari. Il maltempo, quindi, colpirà in modo più significativo il centro/sud con ulteriori piogge che andranno a incrementare i già notevolissimi surplus idrici di Calabria e Sicilia, dov’è ancora alto l’allarme per frane e smottamenti dovute al dissesto idrogeologico del territorio.
In termini di neve, sono probabili nuove abbondanti nevicate fin a bassissima quota al centro/nord e soprattutto in Emilia Romagna, fin in pianura. Nevicherà molto anche sui rilievi Appenninici del centro/sud, a tratti fin a basse quote ma più abbondantemente alle quote medio/alte.
Quanto scritto, comunque, va preso con le pinze: si tratta ancora di una linea di tendenza e, quindi, per i dettagli sarà meglio attendere ancora qualche giorno.
L’evoluzione è chiaramente tracciata, per gli approfondimenti specifici è bene attendere ancora un pò: dedicheremo grande spazio agli ’Avvisi Meteo’ per la nuova perturbazione Atlantica in arrivo sull’Italia e poi ci dedicheremo alla nuova fase fredda e invernale che, come previsto da settimane, tornerà a far battere i denti in Italia e su gran parte d’Europa.

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ars72
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Messaggio da ars72 »

Pioggia, neve e vento. Una primavera in ritardo crea caos e disagi in tutta Italia. La situazione più drammatica sull’autostrada Roma–L’Aquila (A24) dove centinaia di automobilisti, a causa delle forti nevicate, sono rimasti bloccati nelle loro auto. L'Autostrada verso L'Aquila nella notte è stata chiusa all'altezza di Carsoli (L'Aquila), da dove la Polizia Stradale ha fatto uscire tutti i mezzi. All'uscita del casello si è registrato un ingorgo di notevoli dimensioni, con centinaia di automezzi fermi e bloccati dalla neve.
Autostrade per l'Italia informa che da oltre 24 ore nevica incessantemente su oltre 1.000 km di rete del gruppo in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Umbria. I maggiori accumuli nevosi si sono registrati sul tratto appenninico dell'A1, con circa 60 cm di neve.
"Sui tratti interessati dall'evento - afferma Autostrade per l'Italia in un comunicato - le autostrade sono rimaste sempre percorribili grazie al piano operativo antineve attuato in collaborazione con la Polizia stradale, che vede coinvolti circa 300 mezzi spargisale e 700 lame sgombraneve, con oltre a 2.000 risorse impegnate".
Questa mattina continuava a nevicare sulle seguenti tratte: con forte intensità sull'A6 tra Niella Tanaro e il bivio con la A10, dove nel tratto tra Ceva e Millesimo verso Savona e tra il Bivio con l'A10 ed Altare nell'opposta direzione è stato disposto l'accumulo dei mezzi pesanti. Con moderata intensità sull'A1 tra Bivio A1/A14 e Barberino; sull'A6 tra Torino e Niella Tanaro, con deboli nevicate; sull'A1 tra Milano e Bivio A1/A14; sull'A4 tra Milano e Brescia; sull'A8 tra bivio A4 e Varese; sull'A13 tra Bologna e Padova; sull'A14 tra Bologna e Cesena; sull'A26 tra Genova e Baveno; sull'A23 tra Pontebba e Confine di Stato; sull'A27 tra Fadalto e la SS51 Alemagna.

( tg24.sky.it )
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Per quanto riguarda l'A24 c'e' stato ancora una volta un grave ritardo nel chiudere l'autostrada visto che già ieri pomeriggio nevicava da Castel Madama fin oltre Avezzano. Autostrada che attraversa un paesaggio bellissimo ma con pochissimi autogrill e percorre tratti montani anche piuttosto pericolosi come quello del viadotto di Pietrasecca dove stanotte erano fermi sotto la neve mezzi pesanti e macchine di pendolari.
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ars72
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Ecco..

NEVE SU A24: ODISSEA BUS, SETTE ORE NELLA BUFERA - E' arrivato solo dopo un'odissea di oltre sette ore l'autobus di linea dell'Arpa Roma-L'Aquila, rimasto bloccato per ore sull'autostrada A24, al km 68, all' altezza di Tagliacozzo, insieme a centinaia di veicoli. Scortato da mezzi spazzaneve, il bus è arrivato alla fermata del Motel Amiternum, la prima all'Aquila, verso l'1.30. Situazione analoga anche per i mezzi delle corse successive: quello delle 17.45 è arrivato all'Aquila non prima delle 2. E' andata addirittura peggio agli utenti della corsa delle 18.45, una delle più affollate dai pendolari che sono arrivati dopo le 3, con un viaggio di nove ore. L'autista, in questo caso, ha scelto di uscire a Carsoli e provare un percorso alternativo. La viabilità è tornata comunque nella norma nelle prime ore del mattino complice il rialzo delle temperature. Entrambe le autostrade A24 e A45 sono libere da neve e il transito è regolare. Le scuole sono comunque chiuse all'Aquila, Avezzano e Castel di Sangro, anche se la circolazione in questi tratti è buona grazie all'azione dei mezzi spazzaneve in dotazione della Provincia. Ma l'odissea di questa notte sull'autostrada, che ieri sera aveva spinto il prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli, ad annunciare un ricorso alla procura, per l' intempestività degli allarmi, ha scatenato le critiche delle centinaia di persone coinvolte. "E' una cosa incredibile - commenta Cesare del Campanile passeggero dell'autobus Arpa delle 17.45 - mentre ci fanno pagare il pedaggio per 'autostrada di montagna', bastano 10 centimetri di neve per la paralisi del traffico. Ho visto gente stanotte - prosegue - che spargeva il sale a mano". L'incubo maggiore è per le persone rimaste bloccate sotto la galleria, che sono state soccorse con acqua e coperte. "Le linee dei cellulari sono andate in tilt dentro e fuori il tunnel - aggiunge Del Campanile - forse perché i ripetitori non sono tarati per così tante persone ferme, il mio pullman è rimasto bloccato sul viadotto Pietrasecca, su uno strapiombo di 84 metri, un vero e proprio incubo per chi ha vissuto il terremoto del 6 aprile".

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Messaggio da ars72 »

Maltempo: al via perturbazione atlantica
Temporali al centro-sud nel fine settimana


(ANSA) - ROMA, 14 MAG - Una vasta perturbazione atlantica che si estende dalla Groenlandia fino alle isole Canarie, coinvolgera' domani il bacino del Mediterraneo.
Proseguono quindi le condizioni di maltempo, con precipitazioni sparse e diffuse, in particolare al Centro-Sud. Lo segnala la Protezione Civile con un nuovo avviso che integra quello diffuso ieri. In particolare dalla tarda serata di oggi, si prevede il persistere di rovescio o temporale localmente di forte intensita', sulla Sardegna.

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ma quanto piove??
Non ricordo un Maggio cosi piovoso a Roma
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