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ars72
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Addio a Andy Anderson, batterista nei Cure di Robert Smith a metà degli anni 80

di Claudio Lancia E' scomparso ieri all'età di 68 anni, a causa di una forma tumorale annunciata da lui stesso sui propri canali social qualche giorno fa, il batterista Andy Anderson, noto per aver suonato negli anni 80 nei Cure di Robert Smith.

Clifford Leon Anderson, questo il suo vero nome, nacque a Londra nel 1951. Dopo aver suonato sul finire degli anni 70 in due album di Steve Hillage, divenne nel 1983 il batterista dei Glove, side-project architettato da Robert Smith e Steven Severin (Siouxsie & The Banshees) come diversivo artistico. I Glove incisero un solo album, "Blue Sunshine", nel 1983.

Subito dopo Smith decise di spostare nella formazione dei Cure Lol Tolhurst dalla batteria alle tastiere, consentendo così ad Anderson di guadagnarsi un posto nella line up che registrò il singolo di grande successo "The Lovecats". Il brano venne inserito nell'album "Japanese Whispers", nel quale Andy suonava anche nella traccia 6, "Speak My Language".

Andy Anderson venne confermato anche nella formazione che registrò "The Top" (1984), album che conteneva, oltre al singolo "The Caterpillar", alcune tracce molto amate dai fan dei Cure, fra le quali "Shake Dog Shake", "Give Me It" e "Dressing Up". Il batterista era presente anche nel tour successivo, dal quale venne ricavato il primo disco dal vivo della band, "Concert" (1984). Ma la sua dipendenza dall'alcool lo portò ad assumere attegiamenti aggressivi, l'ultimo dei quali segnò l'estromissione dalla band inglese, per aver picchiato alcune persone in un albergo di Tokyo dopo uno show tenuto nella capitale giapponese.

Le esperienze artistiche successive non aggiunsero molto alla carriera di Anderson, che continuò comunque a collaborare occasionalmente con molti musicisti e a realizzare jingle per spot pubblicitari. Verrà ricordato per le indiscutibili doti tecniche e per essere stato l'unico strumentista di colore ad aver suonato nella band di Robert Smith.

(http://www.ondarock.it)

:( :(
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A me i Glove piacevano quasi più dei Cure, il loro "Perfect murder" lo considero un capolavoro. Anderson suonò con i Cure in una fase meno oscura e più commerciale (vedasi The Lovecats). Comunque dispiace sempre vedere scomparire un protagonista dei tempi d'oro della musica R.I.P.
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ars72
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Messaggio da ars72 »

Addio a Scott Walker, dalle boyband all'avanguardia

Americano in Inghilterra, passato dalle boyband al rango di interprete di Brel, padrino della new wave, cantautore delle distanze siderali e delle profondità abissali e, alla fine, persino tentato dal drone metal, Scott Walker, morto a 76 anni, era una leggenda della musica britannica. L'annuncio della sua morte l'ha dato la 4AD, storica etichetta indipendente britannica per la quale il cantante ha inciso negli ultimi quindici anni, «Vox lux» il suo ultimo album, colonna sonora del film di Brady Corbet con Natalie Portman e Jude Law presentato in anteprima all'ultima Mostra di Venezia.

Nato ad Hamilton, Ohio, il 9 gennaio 1944, splendida voce fin da ragazzino, Noel Scott Engel sarà ricordato nelle storie della musica come l'uomo che reinventò se stesso, che trovò il successo facile e poi decise di frequentare le strade più difficili del songwriting, come un inglese in America.

Dopo i primi tentativi da solista e con i Daltons, trovò la fama e le hit parade nella Vecchia Albione al fianco di John Maus e Gary Leeds, che si finsero suoi fratelli: i Walker Brothers sfondarono con un pop lucido e brillante, perfetto per gli anni della british invasion, anche se loro inglesi non erano: «Make it easy on yourself» di Bacharach, ma soprattutto «Make it easy on yourself» e «The sun ain't gonna shine (anymore)» tra i primi singoli, poi vennero tre lp che alternarono hit leggerissimi e cover di Dylan («Love minus zero»), lamenti generazionali («In my room») e cover di Curtis Mayfield («People get ready»), melodie epiche («Orpheus») e ancora cover («Blueberry hill»).

Sul finire degli anni '60 il trio si sciolse e Walker avviò una carriera solista destinata alle discese ardite e alle risalite: nascosto d'ora in poi sotto gli occhiali da sole, quasi a rinnegare la fama teenegeriale conquistata, ripartì dagli arrangiamenti orchestrali del suo ex gruppo e si fece interprete di Jacques Brel, quasi a sottolineare il campo di passo compiuto: dal suono bubblegum a quello dello chanteur maledetto di «Scott», l'lp del 1967, il salto è davvero evidente, ma sarà ancora più lungo e azzardato con «Scott 2» ('68) e «Scott 3») ('69), definendo il repertorio di un crooner postmoderno e malinconico, verseggiatore lubrico e talento imprevedibile. «Scott 4» ('69) è un capolavoro, anche se non vende, tra ballad e dediche a Ingmar Bergman, folk antimilitarista e tributi a Stalin.

«Till the band comes in» (1970) aprì un decennio segnato per Scott dal tunnel delle dipendenze da alcol e droghe, da dischi svogliati come «The moviegoer» (cover da colonne sonore) e il countreggiante «We hat it all», oltre che dalla reunion dei Walker Bros, che tra nostalgia e business tiròo fuori anche un lavoro importante come «Nite flights», che guardava ai Bowie/Eno del periodo londinese, indirizzano a loro volta gli Ultravox di «Vienna», come confessato da Midge Ure, uno dei grandi fan di Scott Walker, come lo stesso David Bowie, che ammise pubblicamente di dovergli diverse ispirazioni, a partire dalla passione per Brel.

Gli anni '80, evitata la bancarotta e trovato il modo di recuperare almeno una relativa lucidità, ce lo consegnarono come spettrale cantautore alla ricerca di una corposità operistica con «Climate of hunter» (1984), forte del contributo di Billy Ocean e Mark Knopfler, ma bisognò aspettare sino al 1994 per un capolavoro come «Tilt», panorami sonici di desolato sadismo postmoderno tra dissolvenze notturne e ispirazioni pasoliniane. Walker ormai era guardato come un padre nobile, un ispiratore della new wave che viveva fuori dal coro e dal mucchio, tra colonne sonore e rari album («The drift» del 2006, in cui c'è persino un brano intitolato a Claretta Petacci, «Big Bosch» del 2012 intitolato invece al sommo Hyeronimus, coltissimo e avantgardissimo, l'insipido «Soused» del 2014).

Oggi nell'America che gli diede i natali e nell'Italia che mai l'ha troppo seguito la notizia della sua morte potrebbe passare inosservata, in Inghilterra sarà accolta da amarcord collettivi e lo riporterà in hit parade, nel mondo dei musicofili rinfocolerà la leggenda dell'artista baroccamente pop che uccise se stesso più volte, per rinascere più volte dalle proprie ceneri.

(ilmattino.it)
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Coez in testa alla hit parade della FIMI

https://www.youtube.com/watch?v=MNWpYoR0HLw
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ars72
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Rock In Roma 2019, il programma dei concerti

23 giugno: Anathema + special guest – Ippodromo Capannelle
27 giugno: Kraftwerk – Teatro Romano di Ostia Antica
27 giugno: Calcutta – Ippodromo Capannelle
28 giugno: Kraftwerk – Teatro Romano di Ostia Antica
30 giugno: Capo Plaza

02 luglio: Franco 126 – Ippodromo Capannelle
03 luglio: Thirty Seconds To Mars – Auditorium Parco della Musica
03 luglio: Ben Harper & The Innocent Criminals – Auditorium Parco della Musica
04 luglio: Gemitaiz – Ippodromo Capannelle
05 luglio: The Zen Circus
06 luglio: J-Ax + Articolo 31
08 luglio: Skunk Anansie – Auditorium Parco della Musica
09 luglio: Negrita – Teatro Romano di Ostia Antica
12 luglio: Salmo – Ippodromo Capannelle
12 luglio: Marlene Kuntz – Teatro Romano di Ostia Antica
13 luglio: Carl Brave – Ippodromo Capannelle
17 luglio: Subsonica – Ippodromo Capannelle
18 luglio: Ketama126 + Speranza + MassimoPericolo + guests
19 luglio: Ex-Otago + opening act Viito
23 luglio: The Blaze – Ippodromo Capannelle
26 luglio: Luchè
27 luglio: Loredana Bertè – Teatro Romano di Ostia Antica
27 luglio: Indjent Festival ~ Animals As Leaders + more tba
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Israel Eurovision Song Contest

Duncan Laurence con 'Arcade' in gara per l'Olanda ha vinto l'edizione 2019 dell'Eurovision Song Contest a Tel Aviv.
Al secondo posto l'Italia con 'Soldi' di Mahmood che è stata battuta sul filo di lana del voto dopo essere stata per una buona parte della gara in testa.
Al terzo posto si è classificata la Russia con 'Scream' interpretata da Sergey Lazarev. L'Olanda ha guadagnato 492 punti, l'Italia 465 mentre la Russia 369. Tra il primo e il secondo il distacco è stato di 27 punti.


http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura ... 4ae36.html
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Addio a Rory Erickson dei 13th Floor Elevators, pioniere del rock psichedelico

Addio al frontman dei 13th Floor Elevators, Rory Erickson.
Oggi in pochi si ricordano di Rory Erickson e di una band come i 13th Floor Elevators, purtroppo. Quando si pensa alla psichedelia anni ’60, si pensa soprattutto ai Jefferson Airplane, ai Grateful Dead, un po’ ai Doors, naturalmente ai Beatles. La band fu uno dei nomi minori della cosiddetta scena della baia di San Francisco, che comprendeva anche altre band come i Quicksilver Messenger Service.

Il gruppo fu tra i primi a giungere sulla neonata scena psichedelica, nel 1966, con un album che fece la storia, e che già dal titolo diceva tutto: The Psychedelic Sounds of the 13th Floor Elevators. Di nuovo, questo disco è stato col tempo dimenticato, ma se dovessimo fare una lista dei lavori più influenti degli anni ’60, certamente questo ci finirebbe dentro. Rory Erickson fu il leader della formazione, simbolo dell’avanguardia, nonché voce e chitarra nell’album. Sua la canzone You’re Gonna Miss Me, la più famosa del gruppo nonché uno dei pezzi più celebri della psichedelia underground del decennio.

In seguito allo scioglimento del gruppo, nel 1969, Erickson si è dedicato a molti progetti diversi, pubblicando anche parecchi album da solista fino al 2010. Le circostanze della sua morte non sono ancora state svelate.

(www.lascimmiapensa.com)
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I Radiohead beffano gli hacker e mettono online 18 ore di musica da “OK Computer”

Ignoti hanno rubato l’archivio in minidisk di Thom Yorke e chiesto un riscatto per non diffonderlo. Ma la band inglese lo ha pubblicato su Bandcamp; rimarrà online per 18 giorni e il ricavato della vendita andrà al movimento ambientalista Extinction Rebellion

https://www.lastampa.it/2019/06/11/spet ... agina.html
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Stasera SEAT Music Awards 2019 su Raiuno

https://it.wikipedia.org/wiki/SEAT_Music_Awards
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Visto ieri sera il concerto dei Diaframma, meglio definibili adesso come il gruppo Federico Fiumani, nella suggestiva location dell'area esterna del teatro India a Roma.
Un altro bel live con Fiumani ancora in grande forma per oltre un'ora e mezza a rivisitare passato e presente dei Diaframma.
A me interessava soprattutto il passato e con Siberia, Amsterdam, Elena, Libra, Ultimo boulevard, Gennaio è andata piuttosto bene. Ma anche il presente ed il repertorio piu' recente proposto è stato di ottima fattura.
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Re: Musica

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Io li ho visti tante volte nel periodo iniziale della loro carriera e non li conosceva nessuno, primi anni Ottanta, suoni un pò più grezzi, ma capivi subito che non erano uno dei tanti gruppuscoli dell'epoca. Allora erano molto più bravi degli amici/rivali Litfiba e potenzialmente avrebbero potuto arrivare lontano. Ma Fiumani, che inizialmente non era neppure il cantante ma solo chitarrista, ha sempre deciso di tenere una linea musicale lontana dal clamore e da svolte commerciali. "Siberia" disco tra i migliori in Italia non solo dell'epoca new wave, lo ascolti oggi ed è sempre attualissimo.
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devo dire che a parte qualche capello bianco-grigio rispetto a 10 anni fa ha la stessa energia e presenza scenica.
E a vedere le produzioni musicali anche una rinnovata vena creativa.
Ultimamente ho visto live anche Edda, l'ex cantante dei Ritmo Tribale, che pure ha avuto una storia musicale e non abbastanza movimentata e mi è sembrato in ottima forma.
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Addio a Ric Ocasek: trovato morto a Manhattan il leader dei "The Cars"

Ric Ocasek, 75enne fondatore e leader della band rock new wave "The Cars", è stato trovato morto ieri in un appartamento di Manhattan.

Ancora da chiarire le cause del decesso, seppur la polizia di New York abbia reso noto che il cadavere non presentava alcun segno di violenza.

Fra i maggiori successi del gruppo indimenticati brani quali "Just What I Needed" (1978), "Shake It Up" (1981) e "Drive" (1984).

I "The Cars" si erano poi sciolti alla fine degli anni Ottanta ma Ocasek non aveva accantonato la sua passione per la musica continuando a pubblicare lavori da solista e facendo il produttore.

Poi, nel 2011, la reunion senza il bassista Benjamin Orr, morto nel 2000, e l'ultimo album, "MoveLikeThis", al qual è seguito un breve tour.

Nel 2018 l’ingresso della band nella Rock and Roll Hall of Fame insieme a Bon Jovi, Moody Blues, Dire Straits, Nina Simone e Sister Rosetta Tharpe.

(Unioneonline/v.l.)
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Re: Musica

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Bruce Springsteen compie 70 anni. Buon compleanno Boss!: https://www.repubblica.it/spettacoli/mu ... refresh_ce
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Re: Musica

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Il Maestro Franco Battiato è gravemente malato, il manager Cattini: "Questo è il suo ultimo album".

È prevista per venerdì 18 ottobre l’uscita del suo ultimo album “Torneremo insieme”. Nel nuovo disco, oltre all’omonima canzone che ne annuncia l’uscita, è prevista una selezione di brani del passato. L’intero album è stato suonato dalla Royal Philharmonic Concert Orchestra diretta da Carlo Guaitoli, durante le prove di un tour del 2017. A maggio l’ultima registrazione per il nuovo brano, poi più nulla.

Negli ultimi tempi la salute di Franco Battiato è stata molte volte oggetto di discussione. Un intricato groviglio di notizie sulle condizioni del cantante siciliano, mai del tutto veritiere, si sono rincorse, senza mai arrivare ad un’assoluta verità. Recentemente, l’amico e collaboratore Roberto Ferri ha parlato di Battiato come “qualcosa da tenere in vita, anche se è già morto”.

https://www.lettoquotidiano.it/franco-b ... bum/29162/

:cry:
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