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ars72
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Messaggio da ars72 »

Il genio di Tim Buckley, 35 anni dopo la sua morte

Tim Buckley aveva solo 28 anni quando ci ha lasciati, il 29 Giugno del '75, al termine di una giornata senza limiti, fatta di alcol ed eroina.
Nella sua breve vita è riuscito a sviluppare un percorso artistico davvero complesso. Ha pubblicato infatti ben nove album, senza mai fissarsi su uno stile definito, spiazzando sempre gli ascoltatori con coraggiose sperimentazioni. Il percorso imprendibile di Tim gli ha precluso la possibilità di ambire in vita ad un successo mainstream, ma allo stesso tempo gli ha consentito di lasciare un'opera vasta e ancora attuale, capace di entusiasmare sempre nuovi fan e di influenzare intere generazioni di cantanti. Al centro di tutto c'è infatti sempre stata la voce, strumento del quale aveva una straordinaria padronanza, e che avrebbe trasmesso al figlio Jeff Buckley, come lui dotato di infinito talento e destinato a morire giovanissimo. La voce di Tim è vento di notte, sono i passi degli animali: niente è mai gratuito nel suo virtuoso muoversi tra le note, in ogni performance sono palesi il coraggio e la brama di verità; non cerca l'applauso, solo l'emozione.
L'album Tim Buckley (1966) scritto in gran parte col paroliere Larry Becket, è un debutto incredibilmente maturo: all'epoca Tim ha solo 19 anni e giù un divorzio alle spalle (si era separato dalla moglie un mese prima che nascesse Jeff). Il disco esce per la prestigiosa etichetta Elektra, della quale propone il caratteristico sound folk rock. Già dal successivo Goodbye And Hello (1967), Tim comincia a mischiare le carte in tavola, avventurandosi nella psichedelia e mostrando grandissima ambizione e sicurezza nel proprio modo di esprimersi. Gli ulteriori passi avanti nella ricerca di Buckley sono il jazz e la musica contemporanea. Pubblica dischi a getto continuo, mostrando tutti i lati della propria personalità. Solo tra il '69 e il '70 escono quattro suoi album: Happy Sad e il jazzy Blue Afternoon sono più accessibili e ancora vicini alla coppia d'esordio, Lorca è invece ostico, praticamente inavvicinabile per alcuni fan degli inizi; tra i quattro album, spicca il capolavoro Starsailor, disco complesso, con aperture al free jazz, che contiene però una canzone amatissima, oggetto di cover da parte di molti artisti, Song To The Siren. L'insuccesso commerciale del coraggioso Starsailor mette in seria difficoltà le possibilità di Tim di affermarsi come cantante: si dà alla recitazione, si rifugia nell'alcol, si guadagna da vivere lavorando come autista. Quando torna alla musica ha di nuovo cambiato stile: i tre album conclusivi sono basati soprattutto sul groove, segnati da un genere definito come “sex funk”. Un'altra mossa spiazzante in un'epoca nella quale agli artisti non erano concessi troppi cambiamenti. Fortunatamente questi ultimi lavori sono stati con gli anni rivalutati, e il pubblico ha imparato ad apprezzare soprattutto Greetings From L.A. (1972), disco energico, sensuale.
Il giorno prima di morire, Tim a(veva concluso il suo tour con un concerto tutto esaurito a Dallas. Un segno che probabilmente, se non se ne fosse andato tanto presto, Buckley avrebbe potuto risollevarsi come artista, reinventandosi di nuovo, cercando nuove strade.

( www.gibson.it )
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ars72
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Messaggio da ars72 »

Morto a Roma il cantante Gepy & Gepy
ROMA - E' morto questa mattina, per l'aggravarsi di una grave forma di polmonite, al Policlinico di Roma Umberto I° dove era ricoverato da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva, Gepy & Gepy, nome d'arte di Giampiero Scalamogna. Lo rende noto il suo ufficio stampa Michele Mondella. Cantante, compositore, produttore e arrangiatore, Gepy & Gepy era nato a Roma 67 anni fa. La sua attività artistica era cominciata molto presto, a 16 anni. Famoso il suo brano 'Piu', interpretato insieme a Ornella Vanoni.
Nel 1965 Gepy & Gepy era approdato al Piper di Roma dove aveva formato il duo 'Dany & Gepy' con Daniela Casa. Subito dopo il cantate si era messo in proprio: canzoni e dischi di successo fino all'incontro con Ornella Vanoni di cui era diventato produttore e con la quale aveva duettato nel brano di grande successo 'Piu''. Alla fine degli anni 70 aveva scritto numerose canzoni soprattutto dance come 'Body to Body' (sigla di Disco Ring), 'Blu' e tante altre che, grazie alla sua voce soul', raggiunsero la vetta delle classifiche di tutta Europa. Il cantante - appassionato tifoso romanista - aveva anche composto con Venditti e Bardotti la canzone 'Roma non si discute, si ama' che divenne, ed è tuttora, insieme a 'Grazie Roma', uno degli inni ufficiali della squadra giallorossa.

( ANSA.IT )

R.I.P.

Roma Roma
core de sta città,
unico grande amore
de tanta e tanta gente
che fai sospirà...
Roma, Roma, Roma,
lassace cantà
da sta voce nasce un coro
so cento mila voci che hai fatto innamorà...

grande inno .. //28
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Messaggio da ars72 »

E ora nessuno può vendere i dischi dei Pink Floyd

Tutti gli album realizzati dalla band dopo Dark Side of the Moon, da Wish You were Here a The Wall, da Animals a The Final Cut, non sono più disponibili nei negozi digitali e i brani non possono essere più scaricati. Il motivo? il contratto che la band aveva con la Emi è scaduto il 30 giugno e non è ancora stato rinnovato. I cd, quelli stampati dalla Emi prima della fine del contratto, sono ancora nei negozi, ma la casa discografica inglese non può stamparne altri e se le scorte non sono sufficienti potrebbe capitare di non trovare più i dischi nei negozi.
Il management dei Pink Folyd ha iniziato le trattative con tutte le major interessate ad acquisire il catalogo della band circa diciotto mesi fa, e ogni casa discografica ha presentato le sue proposte sia sul fronte economico sia su quello del marketing, ma nessuno ha ancora vinto la gara, soprattutto a causa della cifra, troppo elevata, che i Floyd richiedono. La perdita del catalogo della band inglese è un ennesimo colpo per la Emi che non solo ha già perso, negli ultimi anni, formazioni come i Radiohead e personaggi del calibro di Paul McCartney, ma che ha anche forti debiti che non riesce a ripianare.
Il contratto con i Pink Floyd è uno dei più interessanti per la discografia: dal 1991 la band inglese ha venduto, solo negli Usa, 36,2 milioni di copie di cd, comprese 654mila nel 2009 e circa 311mila quest'anno, a cui vanno aggiunti circa 6,5 milioni di download, 587mila solo nel 2010. Va ricordato che i Pink Floyd non realizzano dischi nuovi dal 1994 e che l'ultima produzione è il live di "The Wall" del 2000.
Lo scorso marzo i Pink Floyd si opposero alla vendita delle singole tracce dei loro album sui siti come iTunes e Amazon e una corte inglese diede loro ragione.

( repubblica.it )
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Re: Musica

Messaggio da kira »

The Final Frontier, il nuovo rock degli Iron Maiden, domina le classifiche del mondo, Italia compresa!
di Paolo Ansali - musicalnews.com


The Final Frontier (il nuovo atteso album degli Iron Maiden uscito in tutto il mondo il 16 Agosto su EMI Music) e' entrato direttamente al primo posto della classifica e nella hit parade di piu' di 20 paesi del mondo.

L’album, il diciassettesimo album di studio della band inglese, è stato registrato lo scorso anno al Compass Point Studios delle Bahamas ed è stato anticipato dal singolo El Dorado, brano che la band ha voluto regalare gratuitamente ai fan attraverso il loro sito ufficiale. Trent'anni dopo il loro omonimo disco d’esordio (1980) e con oltre 80 milioni di copie vendute, gli Iron Maiden sono tornati con The Final Frontier più creativi e in forma che mai, raggiungendo un nuovo importante traguardo artistico nella loro carriera e continuando ad aggiungere nuovi seguaci alla già folta schiera di fan.

La band capitanata da Bruce Dickinson e Steve Harris ha appena terminato uno straordinario tour mondiale. Il concerto in Italia si è svolto a Villa Manin , Codroipo, (Udine) lo scorso 17 Agosto davanti ad oltre 12 mila fan. The Final Frontier è al numero uno in Italia, Arabia, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Finlandia, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna.
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ars72
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Re: Musica

Messaggio da ars72 »

Quarant'anni senza Jimi Hendrix


ROMA - ''Zia Dorothy, quando saro' grande andro' via, via lontano. E non tornero', non tornero' mai piu''': Jimi Hendrix aveva otto anni quando pronuncio' questa frase. Piangeva disperato tra le braccia della zia mentre il matrimonio dei suoi genitori stava vivendo l'ultima, decisiva crisi. Qualche anno piu' tardi, a 15 anni, la madre, Lucille, che lui vide sempre come salvatrice e redentrice, mori'.

Passo' qualche mese e ''il passaporto per lasciare il paese dei brutti ricordi arrivo' sotto forma della prima, vera chitarra della sua vita'': e' uno dei passaggi di 'Una foschia rosso porpora' (Arcana), 750 pagine maniacali di biografia. Uno dei tanti tributi a questo totem trasversale e senza eta', autore di testi lucidi e visionari, icona mediatica dalle mani grandi che gli permettevano di prendere accordi impossibili, morto a 27 anni il 18 settembre 1970.

Proprio due giorni prima del 40/o anniversario della morte, torna in libreria la versione aggiornata di questo libro, una biografia maniacale (c'e' persino l'albero genealogico della famiglia). Gli autori sono il giornalista britannico Harry Shapiro e l'olandese Caesar Glebbeek, esperto mondiale del chitarrista che nel 1967 fondo' la fanzine ed ha creato il Jimi Hendrix Information Centre, un enorme archivio a cui fanno riferimento tutti i fanclub del mondo.

Ma esce anche, per la prima volta in Italia (per Baldini e Castoldi) 'Scusami, sto baciando il cielo' di David Henderson. Fondatore dell'East Village Other, uno dei giornali fondamentali della controcultura americana, incontro' Hendrix all'apice della sua carriera, pochi mesi prima della sua scomparsa. Frutto di anni di lavoro e di decine di interviste con Hendrix e con parenti, amici e musicisti (da Miles Davis a Quincy Jones), racconta la sua vita dall'infanzia a Seattle al servizio nell'esercito Usa, dalla Londra anni Sessanta alla rapidissima ascesa alla celebrita', dalle chitarre incendiate sul palco ai tanti amori, fino all'incontro con l'alcol e le droghe. Per la collana Underground (edizioni Shake) esce anche 'Jimi santo subito!', di Enzo Gentile, che racconta i motivi che ne hanno alimentato la leggenda, dai primi album nel 1966 ad oggi. Londra celebra l'autore di album capolavoro come Are You Experienced? ed Electric Ladyland con una serie di appuntamenti, molti dei quali sold out, soprattutto a Mayfair. Hendrix lo scelse come suo quartiere.

Abitava al numero 23 di Brook Street, all'ultimo piano di quella che era stata la dimora di George Frideric Handel e a due passi dai locali nei quali bazzicava. Un appartamento in cui Jimi viveva con Katy Etchingam e la sua amica Angie Bourdon, pagando 30 sterline alla settimana. Fino al 7 novembre, nella capitale inglese, all'Handel House Museum, sara' di scena Hendrix in Britain. In mostra i suoi abiti stravaganti, memorabilia, testi scritti a mano, foto, il suo famoso giubbotto arancione brillante, il cappello che indossava durante i concerti e il suo certificato di morte. Il ricavato servira' a restaurare l'appartamento, che dal 15 al 26 settembre sara' aperto al pubblico. Dal 15 settembre al 19 novembre, un'altra mostra, a Milano, nellagalleria Photology: 'Hendrix Now' racconta per immagini la sua storia scandita attraverso la documentazione di festival e concerti leggendari di cui Hendrix e' stato protagonista tra il '68 e il '70 a San Francisco, New York, Londra e Woodstock.

Autori degli scatti, quattro fotografi di fama internazionale: Baron Wolman, Jorgen Angel, David Redfern e Gianfranco Gorgoni. Sempre a Milano, oggi alla Salumeria della Musica una serata-tributo dedicata al chitarrista. Anche Carlos Santana ricorda Hendrix: nel suo nuovo cd Guitar heaven: the greatest guitar classics of all time, nei negozi il 21 settembre, e' inclusa la cover di Little Wing, contenuta in Axis: Bold as Love del 1967. Tra meta' settembre e ottobre, la Sony e la fondazione di Hendrix (capitanata dalla sorellastra Janie) pubblicheranno una serie di cofanetti che si vanno a sommare alle numerose ristampe, bootleg, box e alle edizioni deluxe mai definitive.

Arrivera' una versione espansa di 'Jimi Hendrix: Blues', con un booklet di 36 pagine, un bonus dvd di 30 minuti firmato da Martin Scorsese, Jimi Hendrix BBC sessions con le apparizioni tv tra il '67 e il '69, interviste alla band, un'inedita Burning of the midnight lamp, duetti con Stevie Wonder, reinterpretazioni di brani di Dylan, Beatles, Muddy Waters e dei Cream. Uscira' poi Jimi Hendrix Christmas EP, un medley natalizio. E, infine, il quadruplo West Coast Seattle boy con mozziconi demo e un documentario di Bob Smeaton.

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Re: Musica

Messaggio da ars72 »

Musica: 40 anni fa moriva Janis Joplin
Overdose di eroina a 27 anni, due film in arrivo sulla prima donna rock


Ansa.it - ROMA - L'ultima registrazione di Janis Joplin prima di morire è stata una canzone-regalo per il compleanno di John Lennon incisa il primo ottobre 1970. Il quattro ottobre è stata stroncata da un'overdose di eroina. Quando il nastro arrivò a New York a casa di Lennon, Janis se n'era già andata. Aveva 27 anni. La stessa età in cui sono morti Jimi Hendrix e Jim Morrison, tutti e tre nel '70: la tragica santa trinita' del rock. Quando Janis Joplin ha fatto irruzione nell'empireo del rock da quello stesso, magico palco del festival di Monterey da dove Hendrix ha lasciato il mondo senza fiato, le donne nel rock praticamente non esistevano. 40 anni dopo la morte, è ancora la più grande voce bianca femminile del rock di matrice blues. Janis era nata a Port Arthur, in Texas: grassottella e brufolosa, era timidissima e già da adolescente era entrata in conflitto con il perbenismo e la noia della vita di una piccola città del sud degli Stati Uniti.
All'università c'è andata per un po', all'inizio dei '60: non ha mai preso una laurea, in compenso si era guadagnata il titolo di 'uomo piu 'brutto del campus'. Quando nel 1963 si è trasferita a San Francisco, la città cuore della Beat Generation, del Flower Power e del rock americano aveva già stabilito le due direttrici su cui modellare vita e musica: le grandi eroine del Blues e i Beat, Kerouac in testa. La sua prima avventura professionale è insieme a Big Brother and The Holding Company. Il primo disco ebbe uno scarso successo ma fu ripubblicato sull'onda dei trionfi posteriori. Tutto cambia dopo Monterey dove lascia il segno di una leggendaria versione di 'Ball and chain' di Big Mama Thornton. Con l'uscita nel 1968 dell'album 'Cheap thrill', Janis diventa una delle star assolute della fine degli anni '60 potendo contare su 'Piece of my heart', uno dei classici del suo repertorio. Lascia i Big Brother, per formare la Kozmic Blues Band, sul modello classico delle orchestre da Soul Revue. Con questo ensemble nel 1969 diventa uno dei simboli di Woodstock, travolgendo un'intera generazione con 'Try (just a little bit harder)' e incide "I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama!".

La collaborazione finisce presto e poco dopo Janis forma The Full Tilt Boogie Band. Forse è il destino dei grandi ma lei muore quando le session del nuovo album non sono ancora finite. L'eroina l'ha fulminata in un hotel di Los Angeles mentre stava registrando 'Pearl' che, uscito postumo, nel 1971, è stato il suo disco più venduto con l'hit più grande della sua carriera, la versione definitiva di 'Me and Bobby McGee', il pezzo di Kris Kristofferson rimasto per sempre un anthem di Janis. Tra gli standard immortali di 'Pearl' c'é anche 'Mercedes Benz', beffardo esempio di satira sociale a cappella scritto insieme al poeta Beat Michael McClure. Janis Joplin è stata cremata al cimitero del Westwood Village Memorial Park di Westwood, California e le sue ceneri sono state sparse nell' oceano atlantico. La desolante morte prematura ha stroncato una carriera che prometteva meraviglie ma è stata per Janis il passaporto per il mito. Già nel 1979 Bette Midler si è guadagnata la nomination all'Oscar per la migliore protagonista femminile per la sua interpretazione di 'The rose'. Nei tardi anni '90 il musical 'Love, Janis' partito come produzione off è diventato un successo clamoroso in cartellone a Broadway per diverse stagioni che ha lanciato cantanti come Laura Branigan and Beth Hart. Di recente anche il cinema si è ricordato di lei: mentre da tempo si parla di una grande produzione cui è associato il nome di Renee Zellweger, nel 2012 è annunciato "The Gospel According to Janis", con la giovane Zooey Deschanel

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Re: Musica

Messaggio da ars72 »

Addio Solomon Burke, leggenda soul
Divenne celebre con «Everybody needs somebody to love», poi cantata anche dai Blues BrothersAVEVA 70 anni


AMSTERDAM - Solomon Burke, una delle leggende del soul, è morto all'età di 70 anni all'aeroporto Schiphol di Amsterdam. Lo si legge su diversi siti online, fra cui la Bbc. La star nera, padre di 21 figli che si faceva chiamare «The King of Rock'n'Soul», membro della Rock and Roll Home of Fame, era divenuto celebre nel 1966 con la hit «Everybody needs somebody to love», cantata anche dai Blues Brothers nell'omonimo film del 1980. È morto durante una tournee. Avrebbe dovuto suonare ad Amsterdam.

LEGGENDA - Il cantante statunitense, nato a Philadelphia il 21 marzo del 1940 (nel 1936 o nel 1938 secondo altre fonti), iniziò la sua carriera come cantante di Gospel in veste di predicatore. Iniziò anche a coltivare generi «profani» come il blues, il rythm'n'blues, per approdare come interprete soul all'Atlantic Records con un primo brano di successo, «Just Out Of Reach (Of My Two Open Arms)» del 1966. Rimase un po' in seconda fila nell'empireo del Soul e R'n'B negli anni Sessanta rispetto a giganti come Aretha Franklin, Ray Charles, Bobby Womack, Curtis Mayfield, Stevie Wonder, Marvin Gaye, James Brown e Otis Redding. Quest'ultimo però contribuì al successo iniziale di Burke con una cover del 1965 della sua «Down in the Valley». È stato uno dei modelli più forti per i Rolling Stones e anche per un musicista «outsider» come Tom Waits, che lo definì «uno degli architetti della musica americana». Nonostante il successo, Solomon Burke non ha mai rinnegato le sue radici religiose, fonte d'ispirazione - era nato al piano di sopra di una chiesa gospel: «Molti artisti sostengono di trarre la loro ispirazione dalla chiesa, ma pochi sono si sono spinti così indietro e così in profondita», ha scritto sul suo sito. Oltre a 21 figli, Burke lascia anche 90 nipoti.

( corriere.it )

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Re: Musica

Messaggio da kira »

Ciao Solomon, sei stato un grandissimo...e non era neanche tanto vecchio poi... :(
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Re: Musica

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Boy George conferma: si alla reunion dei Culture Club
14 ottobre 2010
Dopo così tanto tempo non ce lo saremmo mai aspettati. A mettere in giro per primo le voci era stato Mark Ronson, il produttore preferito della cantante Amy Winehouse. Tempo fa (era la fine di settembre) Ronson aveva detto: “Boy George ed io abbiamo suonato insieme in varie occasioni e abbiamo parlato a lungo di una possibile collaborazione”. Che tipo di collaborazione? “Ora stiamo lavorando al ritorno dei Culture Club: prevediamo di uscire con un nuovo album nel 2012, anno nel quale ricorrerà il trentesimo anniversario della fondazione della band”. Ora, a distanza di poche settimane, Boy George parla di quella creatura multietnica che l’ha visto sulla cresta dell’onda per anni e che si chiamava Culture Club. Per la precisione, Boy George ha confermato la reunion con parole che non devono essere interpretate per capirne il senso: “Si, è una cosa che faremo. Il nostro grande giorno sarà il 30 aprile”. Cosa succederà il 30 aprile del 2012? Sappiamo per certo che ricorre il trentesimo anniversario dell’uscita del primissimo singolo dei Culture Club dal titolo White Boy (era il 1982) ma non sappiamo cosa Boy George e il produttore Mark Ronson abbiano riservato per quella data. Un grandioso concerto? La ristampa di White Boy? L’ufficializzazione della reunion con un nuovo studio album di inediti? Non ci è dato di saperlo, almeno per ora. Rimaniamo in trepida attesa di ulteriori news riguardo questa inaspettata renunion dei Culture Club. (Fonte: http://www.classifichemusica.com/boy-ge ... ture-club/)
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Re: Musica

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Il walkman suona la sua ultima canzone

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Sony manda in pensione il Walkman, oggetto di culto e simbolo di una generazione, che ha avuto il privilegio di essere la prima a poter ascoltare musica in completa mobilità.
A pochi giorni quindi dall'annuncio della (quasi) morte del vinile, rappresentata dall'uscita del mercato del giradischi Technics di Panasonic, anche Sony da un dispiacere agli amanti della tecnologia più vecchiotta, che hanno vissuto giorno per giorno le l'evoluzione del rapidissimo settore dell'informatica, e che hanno peccato nell'affezionarsi a prodotti destinati ad essere sostituiti dal giorno stesso del lancio. Lettori Mp3 e iPod hanno colonizzato definitivamente il settore della musica, e il mangiacassette è solo un ricordo, e ne rimane solo il mito intramontabile.
Dal primo modello (del 1979) ad oggi, Sony ha venduto qualcosa come 220 milioni di unità, a partire dal glorioso TPL-S2. Nato per soddisfare le esigenze del manager Sony Masaru Ibuka, che voleva ascoltare musica durante i suoi viaggi in aereo, il Walkman trovò il successo solo dopo una campagna pubblicitaria orientata ai giovani, e da quel momento, il mondo vide la rivoluzione che tutti conosciamo.
Con il Walkman, tramontano quelle abitudini che un giovane della generazione-iPod non potrà mai capire: aspettare che la radio trasmettesse quella canzone, scrivere col pennarello sul lato A e lato B, calcolare la lunghezza del nastro magnetico contando i minuti delle canzoni, il “Tlock” improvviso di quando il nastro finiva, l'autoreverse, il riavvolgimento con la penna e la cassetta che dal Walkman passava all'autoradio. Gli ultimi modelli saranno venduti in Giappone nei prossimi mesi, fino ad esaurimento scorte.

Fonte: www.hobbymedia.it
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Musica

Messaggio da ars72 »

grande serata ieri al Tendastrisce a Roma..piu' di 4 ore di musica prog con gli italoinglesi The Trip, Le Orme nella formazione storica con Tagliapietra e Pagliuca e la Premiata Forneria Marconi.Special guest David Cross ex King Crimson e soprattutto Ian Anderson stella dei Jethro Tull..Unico neo l'acustica che in un tendone del genere nn ha reso giustizia alle esibizioni di artisti ancora in gran forma tranne Wegg Andersen dei Trip abbastanza messo male ma cmq ancora in grado di cantare pezzi storici insieme al biondissimo Joe Vescovi da Two brothers a Ode a Jimi Hendrix e scendere poi ad abbracciarsi un pò di gente ( me compreso :o ). Ottime Le Orme con tanto repertorio dei primissimi album e 10 minuti di Sospesi nell'incredibile con la gente in apnea..Insuperabile poi Ian Anderson, lui sì in perfetta forma fisica , che ha eseguito magistralmente Bourée e My own insieme alla PFM e arricchito col flauto La carrozza di Hans..Ovazione totalw x lui! Gran finale poi con Impressioni di Settembre e Celebration.
In definitiva grande serata di omaggio ai 40 anni di prog italiano a prezzi accessibilissimi ( 25 euro x serate cosi si spendono di corsa ), stasera replicano Banco, Osanna e Nuova raccomandata con ricevuta di ritorno con ospiti stranieri ( David Jackson dei Van der graaf, Wetton dei King Crimson, Leone ex Balletto di Bronzo ). Probabile come ieri il sold out.
Chi è interessato cmq può trovare notizie qua www.progexhibition.it
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Re: Musica

Messaggio da Web »

Beato te che hai potuto assistere a tanti big tutti insieme. Io ho visto "Le Orme" due volte l'anno scorso, una a Savona e una in provincia, repertorio quasi tutto degli anni migliori, in formazione non c'era Pagliuca ma un giovane e bravissimo tastierista e Tagliapietra e Dei Rossi che sono gran professionisti: certo che vederli in formazione originaria è meglio ancora.
Chiunque puo essere chiunque (Luke Rhineheart - "L'uomo dei dadi")
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Re: Musica

Messaggio da kira »

E' nata Penelope, Gianna Nannini diventa mamma
La cantante senese ha partorito alla clinica Mangiagalli di Milano. Di recente aveva scritto una lettera alla figlia pubblicata su Vanity Fair
Gianna Nannini è diventata mamma. E' infatti nata alla clinica Mangiagalli di Milano Penelope. La cantante senese, 56 anni, era stata al centro di qualche polemica sull'opportunita' di avere figli in eta' avanzata. Ma la ''rocker'' senese aveva risposto molto nettamente, sottolineando il ''diritto che ha ciascuno di noi di fare quello che vuole, quando e con chi vuole''.
Alla figlia la Nannini ha gia' dedicato una canzone, ''Ogni tanto'', che uscira' nei prossimi giorni come singolo anteprima del nuovo album ''Io e te'', previsto per l'inizio del nuovo anno e registrato interamente agli Abbey Studios di Londra.
"Ti chiamerò Penelope perchè mi hai aspettato tanto prima di nascere": cominciava così la lettere alla figlia pubblicata su Vanity Fair dieci giorni fa. La cantante era apparsa sulla copertina del settimanale col pancione e in t-shirt con una scritta provocatoria: "God Is A Woman", ovvero "Dio è donna".
"Ti chiamerò Penelope - si leggeva nella lettera - perchè mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me. Dio è donna. Lo capirai presto e lo capiremo insieme".

(26 novembre 2010) - http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... a-9536847/
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Re: Musica

Messaggio da kira »

Regina del soul Aretha Franklin in ospedale
Per l'artista organizzata una veglia di preghiera a Detroit
02 dicembre, 17:02

ROMA - Aretha Franklin, la regina del soul, secondo indiscrezioni su molti siti americani, sarebbe stata ricoverata in ospedale per essere sottoposta oggi ad un delicato intervento chirurgico. A Detroit, città dove al momento si trova la cantante, già da ieri sono state organizzate veglie di preghiera per esprimerle vicinanza e solidarietà.
Il suo portavoce ha reso noto che la Franklin è stata costretta ad annullare gli impegni per i prossimi 6 mesi. A Natale tra l'altro avrebbe dovuto tenere un concerto proprio a Detroit. La cantante, 68 anni, consacrata da tempo come uno degli elementi più significativi della storia musicale americana e mondiale, ha ringraziato con un messaggio il consiglio comunale della città: "Tutte le preghiere sono buone".
La cantante, nata a Memphis e sotto contratto dalla Columbia Records nel 1960, si è meritata nella sua carriera ben 21 premi Grammy. La nota rivista Rolling Stone ha giudicato la sua voce come la "migliore voce femminile di tutti i tempi".

Fonte: Ansa.it

Forza Aretha, non mollare! --?
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Re: Musica

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l'altra sera al Blackout a Roma concerto dei Front 242 ..banda belga storica emersa a metà anni'80 che ancora oggi vanta i diritti d'autore del genere EBM..L'espressione "electronic body music del resto la coniarono loro partendo dal funk saccheggiando anche un pò i Kraftwerk e praticamente influenzando gran parte della scena musicale tedesca degli ultimi 10 anni..Concerto intenso e vibrante..Jean Luc de Meyer frontmen molto aggressivo, e selezione abbastanza completa da brani con sfumature piu' accessibili da ritmi quasi groove o simil Chemical Brothers ad altre piu' cattive con alcuni pezzi su tutti come Hedhunter che fanno la differenza pure dal vivo..Un concerto da vedere anche per chi nn è un appassionato di Ebm o per chi semplicemente la segue sporadicamente ( io :lol: ).
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