CICLISMO

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ars72
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

Millar, dal doping alla rinascita

Accuse a Riccò nell'autobiografia- Esce il libro "Racing through the Dark, the fall and rise of David Millar": il ciclista inglese si racconta e accusa l'ex compagno. Rivelazioni imbarazzanti anche su altri campioni dell'era recente, come Lelli, Casagrande e Rominger




LONDRA, 7 giugno 2011 - La traduzione letterale del libro "Racing through the Dark, the fall and rise of David Millar", 354 pagine, è "correndo nell'oscurità, la caduta e la rinascita di David Millar", ma l'autobiografia del corridore scozzese è un viaggio nell'inferno del doping, dove sprofondò nel 2001 e da dove riemerse il 22 giugno 2004, quando fu arrestato a Biarritz dalla polizia francese. Millar confessò di aver fatto uso di Eprex - la famigerata Epo -, perse il titolo mondiale a cronometro conquistato nel 2003 ad Hamilton, fu squalificato per 2 anni e, a differenza di molti colleghi ricaduti nel vizio, è tornato alle corse "pulito", diventando un testimonial della lotta al doping.

A nudo — Il suo libro, presentato ieri a Londra nel negozio di moda del suo amico Paul Smith, a due passi da Covent Garden, è una confessione libera. Millar mette tutto a nudo: la passione per il ciclismo che soffocò le inclinazioni artistiche, il primo impatto - traumatico - con il doping, i consigli di un vecchio campione che non aveva voluto saltare il fosso, le telefonate angosciate con la madre, il tentativo di imporre la sua purezza in un mondo infangato dalla chimica, il rapporto con Lance Armstrong, l'incontro con il dottor Michele Ferrari, l'ebbrezza dei tre giorni in maglia gialla nel Tour del 2000, la caduta all'inferno, in Toscana, nel 2001, quando per la prima volta s'iniettò l'Epo, nella casa di quello che lui nel libro chiama l'Equipier, ma che nella confessione del 2004 era l'ex corridore Massimilano Lelli.

Italia — C'è molta Italia in questo libro. C'è il dottor Ferrari, "ossessionato dalla bilancia. Quando lo incontrai la prima volta, mi chiese altezza, peso, soglia e potenza. Il ciclismo non era romantico ai suoi occhi, ma solo numeri". C'è Marco Pantani, gelido di fronte alla sua prima gialla: "Tutti, anche Armstrong, mi fecero i complimenti. Solo Pantani si mostrò freddo". C'è Francesco Casagrande, che invece di congratularsi con il giovane Millar che aveva vinto pulito "per dimostrare che si poteva arrivare al successo anche non superando la soglia del 40 di ematocrito", chiese invece infastidito "perché non fossi a 50". E c'è Riccardo Riccò, che lo scozzese incrocia quando l'italiano ha 22 anni. "Ricco era famoso nel gruppo perché ai controlli del sangue sfiorava sempre la soglia di 50 di ematocrito. Era il più sospetto di qualsiasi corridore che avessi incontrato ed osservava me, il ciclista pentito, nella totale incomprensione. Quando cercavo di parlargli, era come dialogare con il muro. Sebbene avesse solo 22 anni, aveva una totale dimestichezza con gli aghi. Prima della grandi corse, si sedeva nel bus della squadra e s'iniettava le sostanze".

Gli ideali — C'è il cinismo dei vecchi campioni, come l'ex corridore svizzero Tony Rominger, al quale il giovane Millar chiede una volta se sia possibile vincere senza il doping: "Le corse di un giorno, le grandi classiche, si possono vincere. Ma le corse a tappe, quelle che durano tre settimane, senza il doping è impossibile". E' un ciclismo da caserma, quello che emerge in queste pagine. Il giovane di belle speranze è trattato come una recluta, al quale va nascosta all'inizio la verità. Sarà la realtà quotidiana ad uccidere sogni e speranze: "Lentamente gli ideali vacillano e diventi cinico. Alla fine, è più facile doparsi che non doparsi". Ma ci sono anche momenti dove il ciclismo si riscatta, come il risveglio dopo la prima notte da maglia gialla: "Aprii gli occhi e la prima cosa che guardai era la maglia gialla, appesa ad una sedia". Era il 2000. Millar era ancora un corridore "pulito".

( gazzetta.it )


titolo del libro allusivo che ricorda l'album di David Bowie..tra l'altro l'omonimo scalatore inglese Robert Millar che ebbe una discreta carriera negli anni'80 qualche anno fa ha cambiato sesso diventando donna!!
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Re: CICLISMO

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Millar diventato donna? me lo ricordo ottimo scalatore, arrivò secondo al Giro d'Italia 1987 dietro Stephen Roche.
Per chi volesse rinverdire qualche nome famoso del passato ecco la classifica (ho anche un piccolo database di ciclismo, oltre al calcio)


1 Roche (Eir)

2 Millar (Sco) a 3'40''

3 Breukink (Ola) a 4'17''

4 Lejarreta (Spa) a 5'11''

5 Giupponi (Ita) a 7'42''

6 Giovannetti (Ita) a 11'05''

7 Anderson (Aus) a 13'36''

8 Winnen (Ola) a 13'56''

9 Vandervelde (Ola) a 13'57''

10 Bauer (Can) a 14'41''

11 Mujica (Spa) a 15'14''

12 Schepers (Bel) a 18'26''

13 Savini (Ita) a 20'06''

14 Chioccioli (Ita) a 20'39''

15 Conti R. (Ita) a 20'49''

16 Bernard (Fra) a 21'39''

17 Beccia (Ita) a 22'12''

18 Munoz (Spa) a 23'29''

19 Skoda (Cec) a 26'37''

20 Bombini (Ita) a 27'15''
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ars72
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

Web ha scritto:Millar diventato donna? me lo ricordo ottimo scalatore, arrivò secondo al Giro d'Italia 1987 dietro Stephen Roche.
Per chi volesse rinverdire qualche nome famoso del passato ecco la classifica (ho anche un piccolo database di ciclismo, oltre al calcio)
ebbene sì!

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... onna.shtml

grazie per l'amarcord Web! io ho da parte qualche rivista del periodo Indurain-Chiappucci e qualche prima pagina de L'Equipe sul Tour di metà anni '90 perchè per un paio d'anni in quel periodo ero in Francia!

per quanto riguarda quello vinto da Roche io ricordo ancora la lite in famiglia con Visentini che ebbe un crollo psicologico e praticamente finì la carriera al termine di quel Giro..
Lejarreta era un grande scalatore, eterno piazzato nei giri , altri nomi ( Breukink, Chioccioli, Vandevelde, ) invece restano legati alla tappa del Gavia di qualche anno dopo!
Beccia..immancabile nelle biglie per le piste sulla sabbia come Marteens e Thurau :---

su ste cose ho una memoria di elefante ma il ciclismo era la mia seconda passione fino al fermo di Pantani nel '99 --?
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Re: CICLISMO

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proprio come me, dopo l'episodio di Pantani del 1999, e soprattutto dopo i tantissimi dopati di questo primo decennio, mi sono parecchio disamorato del ciclismo. Anche a me sono sempre piaciuti gli scalatori, Marino Lejarreta aveva una andatura tutto particolare, ondeggiante sui pedali, partecipò a molti Giri dove per ben 7 volte arrivò nei primi dieci della graduatoria, ma mai sul podio. Al Tour invece ebbe minor fortuna, conquistando solo un paio di quinti posti sul finire della carriera. Da notare che negli anni Ottanta andavano di moda gli scalatori olandesi: oltre ai già citati Breukink e Vandervelde, come non citare anche la coppia Rooks e Theunisse, poco presenti al Giro, ma costanti frequentatori del Tour, Rooks vanta anche un 2° posto nel 1988 dietro il vincitore Delgado.
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ars72
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

Web ha scritto:proprio come me, dopo l'episodio di Pantani del 1999, e soprattutto dopo i tantissimi dopati di questo primo decennio, mi sono parecchio disamorato del ciclismo. Anche a me sono sempre piaciuti gli scalatori, Marino Lejarreta aveva una andatura tutto particolare, ondeggiante sui pedali, partecipò a molti Giri dove per ben 7 volte arrivò nei primi dieci della graduatoria, ma mai sul podio. Al Tour invece ebbe minor fortuna, conquistando solo un paio di quinti posti sul finire della carriera. Da notare che negli anni Ottanta andavano di moda gli scalatori olandesi: oltre ai già citati Breukink e Vandervelde, come non citare anche la coppia Rooks e Theunisse, poco presenti al Giro, ma costanti frequentatori del Tour, Rooks vanta anche un 2° posto nel 1988 dietro il vincitore Delgado.
Rooks e Theunisse li ricordo bene, correvano sempre nella stessa squadra e praticamente concordavano gli scatti. Rooks oltretutto andava forte anche nelle corse in linea perchè lo ricordo secondo in un Mondiale vinto da Bugno e vittorioso in alcune classiche.Se nn sbaglio l'Alpe d'Huez era chiamata la montagna degli olandesi in quel periodo!
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

Web, e chi vuole rispondere..quali preferivi o ritieni superiore in questi duelli/rivalità?!

1) Moser vs Saronni
2) Lemond vs Fignon
3) Bugno vs Chiappucci
4) Pantani vs Virenque
5) Cipollini vs Petacchi
6) Freire vs Zabel
7 ) Bettini vs Bartoli
8 ) Argentin vs Kelly
9 ) Museuuw vs Jalabert
10) Vanderaerden vs Bontempi
11) Delgado vs Roche
12) Herrera vs Lejarreta
13) Rooks vs Breukink
14) Rominger vs Ullrich
15 ) Indurain vs Armstrong vs Hinault
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Re: CICLISMO

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1 - Moser
2 - Lemond
3 - Chiappucci
4 - Pantani
5 - Cipollini
6 - Zabel
7 - Bettini
8 - Kelly
9 - Museeuw
10 - Bontempi
11 - Roche
12 - Herrera
13 - Rooks
14 - Ullrich
15 - Hinault
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

praticamente le mie stesse scelte, forse propondo piu' per Bugno anche se il modo di correre di Chiappucci era 100 volte piu' esaltante e tra Rominger e Ullrich sceglierei lo svizzero che ebbe i suoi anni migliori nel periodo d'oro di Indurain e quindi per forza di cose nn poteva avere chances al Tour.
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Re: CICLISMO

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sì su Ullrich, che reputo più completo di Rominger che era uno scalatore, mentre il tedesco eccelleva anche a cronometro, c'è, come in alcuni dei corridori citati, l'ombra del doping. Anche su Bugno/Chiappucci mi trovi in linea, Bugno era più forte, ma il modo di correre di Chiappucci, che tra l'altro iniziò da gregario alla Carrera e non da "predestinato" come Bugno, era quanto mai imprevedibile e buono per tutti i terreni (forse tranne proprio la cronometro che gli italiani in genere non hanno mai amato troppo)
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

Classifica del Giro di Svizzera dopo la 4a tappa vinta dal norvegese Hushovd


CLASSIFICA GENERALE
1. Damiano Cunego (ITA/LAM) 12h29:23.
2. Mauricio Soler (COL/MOV) a 0:54.
3. Bauke Mollema (NED/RAB) 1:16.
4. Laurens ten Dam (NED/RAB) 1:19.
5. Tejay Van Garderen (USA/HTC) 1:21.
6. Frank Schleck (LUX/LEO) 1:25.
7. Jakob Fuglsang (DEN/LEO) 1:32.
8. Danilo Di Luca (ITA/KAT) 1:53.
9. Steven Kruijswijk (NED/RAB) 2:00.
10. Levi Leipheimer (USA/RSH) 2:10.
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Re: CICLISMO

Messaggio da sergy452 »

Ieri vittoria di Bozic, mentre nella tappa odierna a causa di una caduta si è ritirato il secondo in classifica Soler. Tra poco c'è l'arrivo in salita a Malbun con Cunego e Di Luca sicuramente protagonisti!
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

tappa di ieri a Steven Kruijswijk , Cunego tiene a 3 tappe dalla conclusione!

Classifica generale:

1 Damiano Cunego LAM ITA 21:26:28
2 Bauke Mollema RAB NED +01:23
3 Steven Kruijswijk RAB NED +01:36
4 Frank Schleck LEO LUX +01:41
5 Levi Leipheimer RSH USA +01:59
6 Laurens Ten Dam RAB NED +02:24
7 Jakob Fuglsang LEO DEN +02:45
8 Mathias Frank BMC SUI +03:10
9 Giampaolo Caruso KAT ITA +03:11
10 Tejay Van Garderen THR USA +03:22
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Re: CICLISMO

Messaggio da ars72 »

Giro di Svizzera - 7a tappa


Ordine d'arrivo: 1. Thomas DE GENDT (Bel / Vacansoleil) 5h38'42"; 2. Andy Schleck (Lux / Leopard) a 35"; 3. Jose Joaquin Rojas (Spa / Movistar) a 48"; 4. Vande Velde (Usa) a 51"; 5. Losada (Spa) a 54"; 6. Lagutin (Uzb) a 1'33"; 7. Bakelants (Bel) a 1'34"; 8. Marcato (Ita) a 2'30"; 9. Hincapie (Usa); 10. Boaro (Ita)



Classifica generale: 1. Damiano CUNEGO (Ita / Lampre-Isd); 2. Bauke Mollema (Ola / Rabobank) a 1'23"; 3. Steven Kruijswijk (Ola / Rabobank) a 1'36"; 4. F. Schleck (Lux) a 1'41"; 5. Levi Leipheimer (Usa) a 1'59"; 6. Fuglsang (Dan) a 2'38"; 7. Frank (Svi) a 3'10"; 8. ten Dam (Ola); 9. G. Caruso (Ita) a 3'11"; 10. Van Garderen (Usa) a 3'22"
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Gioventù Biancoceleste
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Re: CICLISMO

Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

Ma il favorito di questo Giro di Svizzera era Schleck?
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Gioventù Biancoceleste ha scritto:Ma il favorito di questo Giro di Svizzera era Schleck?
Frank Schleck sì, il fratello Andy invece era dato piu' in preparazione x il Tour.
E oltre a lui Leipheimer e in parte Cunego come possibili vincitori.
Adesso si giocano tutto domenica nella cronometro finale.
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