MADE IN ITALY

tutto sulle carriere dei giocatori: chiedetecele oppure segnalate quelle dei vostri calciatori preferiti
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Ale83
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Web ha scritto:Direi di no, perchè ogni regione ha il suo "peso" e con tutto il rispetto non puoi paragonare la Basilcata alla Lombardia ad esempio. Secondo me l'Eccellenza inoltre è una categoria inutile, creata nel 1991 per fare ulteriore cuscinetto tra la D e la Promozione, che dovrebbe tornare ad essere come un tempo il massimo torneo regionale. In un periodo nel quale hanno finalmente abolito la C1 e C2 per ripristinare la C unica non sarebbe male, a mio avviso, prendere in considerazione una simile evenienza.
Un campionato con caratteristiche omogenee in tutta Italia(stesso numero di quote,stesse date,eccetera) alzerebbe secondo me il livello tecnico-tattico,e molto probabilmente ci sarebbe un maggior numero di persone appassionate.
Anche se hai ragione,la Lombardia ha tutto un altro bacino di utenza rispetto al Molise,indubbiamente.
Te,quindi,piuttosto,saresti per "saltare" dalla Promozione direttamente alla Serie D? Ma oggi forse,rispetto agli anni novanta ci sono più ragazzi che praticano calcio,che dici?
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Re: MADE IN ITALY

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Ci sono molti più ragazzi che praticano calcio solo a livello giovanile, poi molti si fermano lì. Se guardi il numero di squadre iscritte a campionati Figc vent'anni fa rispetto ad ora, in certe regioni c'è una netta diminuzione (anche in Toscana ad esempio) soprattutto guardando a Seconda e Terza categoria. Le quote, non finirò mai di dirlo, sono deleterie, finito l'obbligo di impiego, molti ragazzi che a 20 anni sono già vecchi scivolano verso il basso oppure addirittura abbandonano per finire nell'Uisp, negli Amatori, nel Calcio a 5 e a 7
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Ale83
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Ecco,a proposito delle quote,quando sono state inserite per la prima volta? (1993 ?!) e come "motivarono" questa riforma?
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Re: MADE IN ITALY

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Le quote, o Under che dir si voglia, sono stati inseriti per la prima volta nella stagione 91-92, anche per le prime due stagioni era sufficiente che le quote apparissero in distinta anche senza scendere in campo. La regola cosiddetta degli "Under" sostituì quella altrettanto iniqua dei "fuoriquota" che, introdotta se non vado errato negli anni Sessanta, andò a terminare nel 92-93, cambiando più volte le regole di funzionamento, ma in sostanza obbligando le società a non schierare più di 2, 3 o 4 giocatori (a seconda dei periodi) che superassero una certa età, che è sempre oscillata tra i 25 e i 28 anni. Onestamente tra Under e fuoriquota non so cosa sia peggio: nel primo caso a 20 anni ti ritrovi vecchio e inutile e la società è costretta ogni anno a rivoluzionare la rosa. Nel secondo caso puoi partire ad esempio da un gruppo di giocatori sui 20 anni e lasciarlo immutato per 5-6 anni, ma molti giocatori sui 28-30 anni come i portieri o gli attaccanti, che a quell'età o anche dopo spesso danno il meglio della carriera, sono costretti a scendere di categoria per giocare, che alla fine spesso è quello che accade anche con gli Under, visto che con questa regola i "vecchi" in ogni squadra, ad esempio in D, possono essere al massimo una decina, dato che in campo ne vanno solo 7. Due regole che hanno ammorbato il calcio dilettanti per decenni e che andrebbero abolite immediatamente, specie nelle serie inferiori: se sono un dilettante e gioco in Seconda categoria, se voglio posso poter giocare fino a 50 anni senza condizionamenti: che li mettano in serie A e in B gli Under obbligatori, solo italiani, per dare linfa alla Nazionale, lì sarei d'accordissimo.
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Ma le società "Hanno spinto" per questa riforma,perchè non riuscivano a sistemare i loro Juniores/Berretti ?
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Re: MADE IN ITALY

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In un primo momento le società erano contrarie a questi tipi di imposizioni, ma poi almeno la gran parte di esse ha cambiato idea, sia per motivi di risparmio di costi, sia perchè come dici tu le squadre prof premevano per potere sistemare più facilmente i loro Primavera e Berretti
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Sempre più italiani si impongono nei campionati esteri,a Malta sono protagonisti il Mister Giovanni Tedesco e l' attaccante Fabrizio Miccoli.
Federico Piovaccari globetrotter del calcio dopo le esperienze in Romania e Spagna adesso gioca in Australia
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ars72
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da ars72 »

Ale83 ha scritto:Sempre più italiani si impongono nei campionati esteri,a Malta sono protagonisti il Mister Giovanni Tedesco e l' attaccante Fabrizio Miccoli.
Federico Piovaccari globetrotter del calcio dopo le esperienze in Romania e Spagna adesso gioca in Australia
A Malta sta facendo molto bene anche il bomber Mario Fontanella nel Floriana allenato da Lulù Oliveira.
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

In Ungheria l' Honved è allenato da Marco Rossi per il terzo anno consecutivo.Mentre l' allenatore romano Fabio Lopez allena la nazionale del Bangladesh.
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Web,mi sbaglio oppure quest'anno non essendoci più la C2,la Serie D - Interregionale è diventato un campionato più prestigioso e combattuto un pò in tutti i gironi ?
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Re: MADE IN ITALY

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Direi che il discorso valeva per l'anno passato, quando venne unificata la serie C. Quest'estate è vero, la stessa serie C ha visto diminuire il numero di squadre complessive, ma non in tutti i gironi di serie D c'è stato un aumento di combattività o di livello. Prestigioso sì perchè a livello di nomi con squadre tipo Parma, Monza o Venezia la partecipazione è molto qualificata
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Web,in Italia i ragazzi,sono vincolati alla propria società dai 14 ai 25 anni,non hanno la possibilità di andare a giocare dove vogliono.Togliendo il vincolo,"liberando" i giocatori,lo sport,il divertimento,i sogni di un ragazzo tornerebbero al centro ? Quello che era nato come un "Premio di Formazione" non è piano piano diventato un business ? Apro ufficialmente il dibattito,sono graditi contributi.
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Valerio
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Valerio »

Ale83 ha scritto:Web,in Italia i ragazzi,sono vincolati alla propria società dai 14 ai 25 anni,non hanno la possibilità di andare a giocare dove vogliono.Togliendo il vincolo,"liberando" i giocatori,lo sport,il divertimento,i sogni di un ragazzo tornerebbero al centro ? Quello che era nato come un "Premio di Formazione" non è piano piano diventato un business ? Apro ufficialmente il dibattito,sono graditi contributi.
Io sono pro calciatori dilettanti liberi di scegliere di giocare a qualsiasi età in qualsiasi squadra vogliano. La mia esperienza nei campionati dilettantistici (prima e seconda) mi porta a spingere verso questa scelta con lo svincolo automatico per tutti alla fine di ogni stagione, troppe volte ho assistito a 'ricatti' per permettere lo svincolo od il trasferimento, con ragazzi che devono scegliere una 'lega' alternativa alla figc (Uisp, Csi e simili) per poter giocare e questo non è giusto.

Utile potrebbe essere, invece, mantenere il premio di formazione attribuendo alle squadre precedenti di categoria inferiore alla quale i giocatori si trasferiscono una cifra 'congrua'.

Ricordiamoci sempre che dilettante è termine di chi svolge un'attività per diletto, senza scopo di lucro e senza una specifica competenza.
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da Ale83 »

Grande soddisfazione oggi per il Mister Vincenzo Vivarini,che a Coverciano ha ricevuto la Panchina D'Oro come Miglior Allenatore della Lega Pro.
Aveva iniziato in Serie D nel Renato Curi prima e nel Chieti poi,oggi è stato premiato insieme ad Allegri e Stellone.
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jaype
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Re: MADE IN ITALY

Messaggio da jaype »

Mister Vivarini da Ari(CH) ha iniziato ad allenare prima dell'anno alla Renato Curi Angolana.Dal 2001al 2006 ha allenato i Settori Giovanili di Giulianova e Pescara.Nel ''mio //110 '' Pescara ha fatto il Vice nella travagliata stagione 2006-07 culminata con la retrocessione in C1.L'anno successivo ha allenato il Canistro(subentrando all'esonerato Pecoraro nel periodo nelle festività natalizie) in Serie D,salvandolo.Poi Renato Curi Angolana e Chieti dove ha vinto il Campionato di Serie D nel 2009-10.
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