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FINALE FED CUP- Tennis

ITALIA-USA parziale 2-0

Schiavone-Vandeweghe 6-2 6-4
Pennetta-Mattek 7-6 6-2

Azzurre a un punto dal trionfo!
Oggi alle 13 locali (le 22 italiane) andranno in campo Schiavone contro Mattek e Pennetta contro Vandeweghe .

[Dorico]

Coco Vandeweghe è la nipote di Kiki Vandeweghe, mito della NBA negli anni '80.

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Tris Italia, trionfo azzurro in Fed Cup


Pennetta, Vinci, Errani e Schiavone alzano la Fed Cup
Le ragazze di Barazzutti centrano il terzo successo nella Davis femminile. Schiavone ko a sorpresa, ci pensa la Pennetta

Un sorso di paura, una coppa di felicità. L’Italia a San Diego si è presa la terza Fed Cup in cinque anni, la seconda in trasferta dopo quella strappata nel 2006 a Charleroi contro il Belgio. Ha dovuto però sudarsela fino al quarto singolare, vinto da Flavia Pennetta dopo la folle serata di Francesca Schiavone. La Leonessa che per una volta non ha ruggito, che sognava di griffare la sua prima Fed Cup da match winner in singolare e invece si è liquefatta in due set contro Melanie Oudin.

Lo scricciolo Melanie - 19 anni, n.67 Wta, capace l’anno scorso di raggiungere i quarti agli Us Open - ha sostituito all’ultimo Bethanie Mattek, uscita sabato dal campo con le gambe cementate dai crampi, ed è riuscita a fare il miracolo. A scrostare una irriconoscibile "Schiavo", disordinata e quasi assente in campo, vincendo 6-3 6-1 in 1 ora e 13’ e portando gli Usa sull’1-2. «Colpa mia», ha ammesso Francesca senza nascondersi dietro la stanchezza di un anno vissuto intensamente, di un Masters giocato pochi giorni fa 10 ore di fuso orario più a est. «Volevo questa partita, ma sono entrata in campo scarica». Così a portare il sospirato punto decisivo, esorcizzando il ba-bau del doppio di spareggio, è stata ancora una volta Flavia Pennetta, proprio come un anno fa a Reggio Calabria. Allora sulla terra battuta di casa Flavia fece secca la Oudin, stavolta sul cemento indoor di San Diego si è liberata in due set, 6-1 6-2, della molta potenza e della poca mobilità della 18enne e inadeguata debuttante Coco Vandeweghe, n.114 del mondo, preferita (coraggiosamente ma poco felicemente) alla Oudin come titolare alla vigilia dalla capitana Usa Mary Joe Fernandez.

Due game di tensione e poi Flavia la stakanovista, al 142esimo match stagionale fra singolare e doppio, ha staccato la biondona ed estratto l’Italia dall’incubo. Gaudeamus, dunque, siamo ancora campioni del mondo a squadre, capaci di costringere gli Usa alla prima sconfitta casalinga in una finale di Fed Cup dal 1964. Certo, gli Usa dei sixties erano ben altro squadrone. Il disinteresse delle Williams, che snobbano da anni la gara, e una crisi di talenti verdi che da tempo piaga gli States non sono però una colpa delle nostre, che la Coppa l’hanno sempre amata e interpretata al meglio, miscelando nell’ultimo quinquennio imprese di squadra e acuti personali.

Battere gli Stati Uniti a casa loro in una grande finale fa sempre impresa, in qualsiasi sport. Nel tennis le ragazze hanno ora anche il merito di aver vendicato l’umiliante 5-0 che nel '79 McEnroe & Co. rifilarono nella finale di Davis all’Italia di Panatta e Barazzutti. Nel frattempo Barazzutti si è spostato dal campo alla panchina, e le delusioni rimediate in 10 anni di batoste in Davis se le è ripagate ampiamente con le gioie che gli hanno regalato le ragazze di Fed Cup, da ieri candidate al ruolo di miglior squadra italiana femminile di tutti i tempi. E non parliamo solo di tennis.

( www.lastampa.it )

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SCHERMA: MONDIALI FIORETTO, DI FRANCISCA REGINA NEL PODIO AZZURRO


(AGI/ITALPRESS) - Parigi, 7 nov. - "Ero incredula, non tutti reagiscono allo stesso modo". Elisa Di Francisca lo ammette candidamente: al termine della finale mondiale del fioretto vinta 15-11 sulla compagna di squadra Arianna Errigo, non ha esultato solo perche', in pratica, non se ne e' resa conto. Uno sguardo al tabellone, un altro a papa' Giacomo e mamma Ombretta, e deve essersene fatta una ragione: la nuova iridata e' lei, jesina come Valentina Vezzali, finita di bronzo dopo aver beccato in semifinale dalla Errigo uno dei parziali piu' pesanti della sua nobile carriera (un 10-0 che e' valso il 15-10 per la brianzola). A quasi 28 anni (li compira' il 13 dicembre), dopo tanta gavetta, qualche incomprensione con il ct precedente (Magro) e una fiducia totale verso quello attuale (Cerioni), la marchigiana delle Fiamme Oro compie una bella impresa al Grand Palais di Parigi. Ad Antalya 2009 fu terza come la Errigo, stavolta le due si sfidano in un match serrato di finale che la vede anche soccombere per poi rimontare, un canovaccio andato in scena anche nella semifinale con la coreana Nam. E pazienza, allora, che i colleghi maschi avevano eguagliato la contro-prestazione degli sciabolatori di ieri (Avola, il migliore, si spinge sino agli ottavi, prima erano usciti il baby Aspromonte ma anche i big Baldini e Cassara'): la Di Francisca, ragazza 'ruspante' e decisa, sempre sorridente e con la voglia di non prendersi troppo sul serio, regala all'Italscherma il primo oro di questa rassegna che si sta gia' facendo notare per le tante pecche dell'organizzazione. "Questo oro e' nato tanto tempo fa, quando ero una bambina, e' il sogno di sempre", dice Elisa, che a casa ricevera' dai genitori quel regalo (orecchini d'oro con corallo di Sardegna) che per scaramanzia ancora non gli era stato recapitato. E' cresciuta con la Vezzali come esempio e mito, "ma non mi e' mai pesato, anzi. Ho appreso tanto da lei, in allenamento ed in gara, una volta iniziai anche a piangere sotto la maschera mentre lei mi batteva ma volevo fare la dura e nessuno se ne accorse". Ne e' passata di acqua sotto i ponti, la Di Francisca, per colpa di un amore sbagliato, ha anche rischiato di lasciar perdere la sua grande passione sportiva. Poi il maestro Triccoli e qualche risultato subito importante le indicarono la via maestra: "Negli ultimi due anni sono cresciuta, questa medaglia la dedico innanzitutto a me stessa ma anche a Cerioni, una persona molto competente che mi insegna tante cose e mi fa stare tranquilla". Su questo Mondiale, preso con la forza delle sue stoccate, ci aveva fatto da tempo un pensierino: "Temevo soprattutto me stessa, quando non si e' concentrati al massimo le altre diventano tutte forti. Sei tu che ti dai dei limiti: se li superi e impari dai tuoi errori, diventi una persona migliore". Al suo fianco, Arianna Errigo ricora piu' volentieri l'assalto vinto con la Vezzali, al quale era arrivata dopo un leggero malore (colpa della tensione) che l'aveva colta di sorpresa durante la sfida con la russa Shanaeva. "Prima degli ultimi tre minuti - ammette la giovane brianzola - non mi sentivo stanca, quindi ho dato il tutto per tutto. Sono salita in pedana, ho alzato il ritmo e a pressione e tutto e' andato bene. Perdere una finale non e' mai piacevole, ero qui per la medaglia piu' prestigiosa, ma ormai non c'e' niente da fare".
Valentina Vezzali, che e' salita sul podio con il figlio Pietro, deve rammaricarsi solo di quel passaggio a vuoto nella semifinale con la Errigo: "Ho avuto un black out, mi si sono scollegati i cavi, ho fatto game over... Arianna e' stata brava nel continuare la sua scherma ed io ho incassato per dieci volte la stessa azione. Ultimamente, mai mi era capitato di subire un parziale cosi' pesante". Ovviamente non molla, il suo pensiero va gia' alla gara squadre e a Catania 2011, il Mondiale in casa dove cerchera' il settimo oro individuale, quel record che a Parigi gli e' sfuggito non senza qualche rimpianto.

Fonte: AGI

[ars72]

Formula 1

Finale Mondiale al fotofinish....Alonso con una macchina inferiore sta facendo dei mezzi miracoli..+ 8 su webber e + 15 su vettel è un vantaggio quasi incredibile considerando la superiorità della red bull che nn a caso ha già vinto il mondiale costruttori..Red Bull che se ieri avesse ordinato al tedesco di lasciar passare il compagno avrebbe avuto praticamente in tasca pure il mondiale piloti..Credo però che domenica prox..se avranno l'occasione si comporteranno diversamente almeno dal muretto perchè nn ci metterei la mano sul fuoco sul fatto che Vettel lasci passare Webber..
X il resto Alonso deve sperare piu' in Hamilton che in Massa a questo punto..
Gran bel mondiale in ogni caso.

Classifica:
1 Fernando Alonso ( Ferrari ) 246
2 Mark Webber ( Red Bull Racing ) 238
3 Sebastian Vettel ( Red Bull Racing ) 231
4 Lewis Hamilton ( McLaren ) 222
5 Jenson Button ( McLaren ) 199
6 Felipe Massa ( Ferrari ) 143
7 Nico Rosberg ( Mercedes ) 130
8 Robert Kubica ( Renault ) 126
9 Michael Schumacher ( Mercedes ) 72
10 Rubens Barrichello ( Williams ) 47

[kira]

Scherma: Mondiali, Moellhausen bronzo.Titolo della spada femminile alla francese Nisima
PARIGI, 8 NOV - Nathalie Moellhausen ha conquistato la medaglia di bronzo nella spada individuale ai Mondiali di scherma. L'azzurra e' stata superata in semifinale dall'ungherese Emese Szasz per 15-8. La medaglia d'oro e' andata alla francese Maureen Nisima che ha battuto in finale la Szasz per 15-10. (raisport.rai.it)

Deludente il mondiale di scherma per gli azzurri, tutti fuori dalle medaglie, non ce l'ha fatta neanche il quotato Tagliarol, eliminato agli ottavi.
Cosi il podio nella spada maschile: 1. Nikolai Novosjolov 2. Gauthier Grumier 3. Jean-Michel Lucenay e Gabor Boczko.

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Le donne fanno un altro fioretto Stravinto anche l’oro a squadre

A vincere non ci si stanca mai, anzi viene più facile quando si è allenate a farlo. Le avversarie diventano solo un dosso trascurabile verso l’appuntamento con la storia e i festeggiamenti finali sono quelli svagati dei predestinati. Le donne d’oro dell’arma d’oro dello sport d’oro azzurro trionfano per il secondo anno consecutivo nella prova a squadre del fioretto ai Mondiali di scherma. Sotto le vetrate art nouveau del Grand Palais di Parigi va in scena il dominio assoluto, celebrato con educata compostezza dalle tre ragazze che già domenica scorsa erano salite in comitiva sul podio, ma su gradini sfalsati: Di Francisca prima, Errigo seconda, la regina spodestata Vezzali terza. E stavolta c’è gloria anche per Ilaria Salvatori, che si iscrive a referto consentendo alla Di Francisca di riposare in panchina nella prima sfida contro il Venezuela.

Un trionfo che ha tanti sapori, tutti dolcissimi: ci issa al primo posto del medagliere parigino, pareggiando i due ori russi ma rispetto a loro vantando nel carniere anche con due argenti e un bronzo: e chissà che oggi Baldini, Cassarà Aspromonte e Barrera non abbiano un rigurgito sessista riscattando le delusioni dell’individuale e appesantendo il nostro bottino. Ma c’è dell’altro: le donne del fioretto tornano a fare bottino pieno (oro individuale e a squadre) dopo nove anni, un’eternità in una disciplina dominata: era il 2001 ed eravamo ancora in Francia, a Nîmes, la Vezzali vinse dapprima da sola e poi con la complicità di Bianchedi, Scarpa e Trillini. La stessa gigantesca Valentina raggiunge a 36 anni Aleksandr Romankov al primo posto dei mondiali vinti: dodici. Un altro contrattino firmato con la storia.

Lasciamo ad altri spiegare perché lo sport italiano abbia il sorriso delle donne e il broncio dei maschietti, tediarci con le quote rosa e azzurre. Noi ci godiamo il sorriso limpido e seducente, come sa essere seducente chi vince, di Elisa, Arianna, Valentina e Ilaria; la consapevolezza maturata sbirciando le carte di identità della Di Francisco (nemmeno 28 anni) e della Errigo (22) che anche quando la Vezzali appenderà il fioretto al chiodo questa arma continuerà a rifocillarci di medaglie iridate; la forza tranquilla del ct Stefano Cerioni, che taglia corto: «Se le ragazze tirano come sanno si vince». E ieri sapevano. Eccome, se sapevano.

Il successo del Grand Palais è arrivato al termine di una marcia trionfale che solo nella finale contro la Polonia ha conosciuto i timidi brividi di una qualche incertezza: le polacche scattavano infatti sul 10-3 grazie ai problemi di carburazione della Errigo (2-5 dalla Gruchala) e della Vezzali (addirittura 1-5 dalla Chlewinska) e toccava alla Di Francisca dare una sveglia alle compagne schiantando con un 9-4 la Rybicka. Da quel momento l’Italia scollinava: dapprima il sorpassino operato dalla Errigo contro la Chlewinska (parziale di 8-4 per il 20-18) poi il piccolo allungo ancora della Di Francisca (25-22) e quindi arrivava il contributo della Vezzali, con un 5-2 alla Rybicka che ci portava sul 30-24. Poi la Di Francisca si distraeva un po’ con la Chlewinska (5-7), la Arrigo stendeva 5-2 la Rybicka e toccava alla Vezzali chiudere sul 45-37. In precedenza le azzurre avevano asfaltato nella sessione mattutina il Venezuela agli ottavi per 45-11, avevano passeggiato sulle ceneri delle padrone di casa francesi con un 45-24 che portava le firme della Di Francisca (15-4) e della Vezzali (15-7) e in semifinale avevano abbattuto la Germania 45-30 con un 18-10 della Di Francisca, un 15-8 della Errigo e un 12-12 di una timida Vezzali. Cameriere, champagne.

( ilgiornale.it )

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Lo sport e le vittorie dell'Italia diventano sempre più una questione...per sole donne! Troppo forti le nostre ragazze, altro che!... //22 //10

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La Cina beffa l'Italia del fioretto. Baldini sbaglia: solo argento. Respinto il ricorso azzurro
Delusione mondiale

Questo l'epilogo della finale a squadre di fioretto maschile ai Campionati mondiali di scherma in corso di svolgimento a Parigi.
Andiamo con ordine. L'Italia di Andrea Baldini, Stefano Barrera, Valerio Aspromone e Andrea Cassarà si giocava la finale iridata contro la Cina.
Siamo sul 44-43 e l'ultima stoccata è «doppia». L'arbitro assegna alla Cina la stoccata e «spiega» lo svolgimento dell'assalto appena conscluso, ma non assegna ancora la vittoria finale alla Cina. Infatti Andrea Baldini che era in pedana a questo punto avrebbe potuto chiedere la consultazione della moviola che avrebbe potuto ribaltare (come spesso accade) la prima decisione dell'arbitro. L'atleta cinese Shang Lei, invece, senza attendere la fine della spiegazione e l'assegnazione ufficiale della vittoria si toglie la maschera ed esulta per la medaglia d'oro. Lo stesso fa la sua panchina che si esibisce in un'invasione di pedana per festeggiare il titolo iridato. A questo punto giungono le proteste del commissario tecnico Stefano Cerioni e il successivo ricorso presentato dal capodelegazione azzuro Andrea Cipressa. Il ricorso si articola su tre principali argomentazioni.
Primo, l'atleta cinese merita il cartellino giallo per essersi tolto la maschera.
Secondo: la panchina cinese merita il giallo per aver invaso la pedana prima dell'assegnazione della vittoria.
Terzo: i cinesi meritano il cartellino nero (con annullamento della gara e vittoria a tavolino per gli Azzurri) per aver abbandonato la pedana senza salutare la squadra avversaria, come invece richiede il rigido codice internazionale della scherma.
La premiazione ad ogni modo c'è stata: la Cina è medaglia d'oro, l'Italia d'Argento e il Giappone è di bronzo.
La decisione sul ricorso azzurro verrà con ogni probabilità presa questa mattina.
Intanto quella gara a squadre tanto attesa da cui i quattro fiorettisti azzurri si aspettavano il riscatto da un tabellone individuale piuttosto deludente è terminata in un modo surreale, che nessuno poteva prevedere.
Nelle prove individuali gli azzurri del fioretto non avevano brillato. Andrea Cassarà e Valerio Aspromonte erano usciti nei 64, sconfitti rispettivamente, con l'identico punteggio di 15-13, dal greco Kontochristopoulos e dal polacco Zawada. Il migliore azzurro era stato il siciliano Giorgio Avola, che dopo aver superato in rimonta per 15-14 il coreano Choi, si è arreso nel tabellone dei 16 per 15-11 a Sintes. Lo stesso Andrea Baldini non brillava: liquidava in fretta per 15-6 il brasiliano Shimbo al primo turno; poi nei sedicesimi di finale perdeva dal francese Sintes.

[ars72]

Formula 1- Mondiale a Vettel

Delusione Ferrari oggi pomeriggio..
sono uscito di casa con Alonso quarto e Webber un pò in difficoltà..pensavo bastasse solo amministrare la posizione, invece ai box hanno praticamente regalato il Mondiale alla Red Bull che pure in precedenza aveva fatto tanto per lasciarlo vincere alla Ferrari..
Alla fine titolo a Vettel che comunque se l'è meritato pienamente visto il numero di pole position, giri veloci, e gran premi vinti di quest'anno..e considerata l'età..cosi giovane..Vettel sembra proprio destinato a raccogliere l'eredità di Schumacher.

[kira]

Prenderà il via sabato 20/11/2010 la Coppa del Mondo di Sci di Fondo maschile, questo il calendario delle gare:


20.11.2010 Gällivare SWE 15k TL
21.11.2010 Gällivare SWE Staffetta
26.11.2010 | 28.11.2010 Kuusamo FIN Nordic Opening
26.11.2010 Kuusamo FIN Sprint TC
27.11.2010 Kuusamo FIN 10k TC
28.11.2010 Kuusamo FIN 15k TL Handicap
04.12.2010 Düsseldorf GER Sprint TL
05.12.2010 Düsseldorf GER Team Sprint TL
11.12.2010 Davos SUI 15k TC
12.12.2010 Davos SUI Sprint TL
18.12.2010 La Clusaz FRA 30k TL Mass Start
19.12.2010 La Clusaz FRA Staffetta
31.12.2010 | 09.01.2011 Tour de Ski FIS Tour de Ski
31.12.2010 Oberhof GER Prologo 3.75k TL
01.01.2011 Oberhof GER 15k TC Handicap
02.01.2011 Oberstdorf GER Sprint TC
03.01.2011 Oberstdorf GER 20k Pursuit
05.01.2011 Dobbiaca ITA Sprint TL
06.01.2011 Cortina ITA 35k TL
08.01.2011 Val di Fiemme ITA 20k TC
09.01.2011 Val di Fiemme ITA 9k TL Handicap
15.01.2011 Liberec CZE Sprint TL
16.01.2011 Liberec CZE Team Sprint TC
22.01.2011 Otepää EST 15k TC
23.01.2011 Otepää EST Sprint TC
04.02.2011 Rybinsk RUS 20k Pursuit
05.02.2011 Rybinsk RUS Sprint TL
06.02.2011 Rybinsk RUS Staffetta
19.02.2011 Drammen NOR 15k TC
20.02.2011 Drammen NOR Sprint TL
12.03.2011 Lahti FIN 20k Pursuit
13.03.2011 Lahti FIN Sprint TC
16.03.2011 | 20.03.2011 Falun SWE WC Finals
16.03.2011 Stoccolma SWE Sprint TC
18.03.2011 Falun SWE Prologo 3.3k TC
19.03.2011 Falun SWE 20k Pursuit
20.03.2011 Falun SWE 15k TL Handicap

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Pallanuoto Maschile: il Settebello esordisce nella World League contro la Grecia

Campionati Europei Zagabria 2010 Parte la stagione domani la nuova stagione dei vice campioni d'Europa. La Nazionale maschile di Pallanuoto, guidata dal Commissario Tecnico Alessandro Campagna esordisce alle 20.45 a Bergamo contro la Grecia nell'edizione 2010/11 della World League.
"Non è il migliore avversario per un esordio", racconta il CT Campagna, "La Grecia è una buona squadra, protagonista di buone prestazioni agli Europei di Zagabria e che ha cambiato allenatore con l'arrivo di Dragan Andric, due volte olimpionico con la Jugoslavia. Avrà stimoli e grande voglia di far bene: noi dovremo giocare con grande concentrazione ed intensità".
L'Italia, che è tra le candidate ad ospitare la Super Final, è inserita nel gruppo C che comprende anche Croazia e Olanda.
"La World League concede l'opportunità di fare esperimenti sia dal punto di vista dei giocatori che del gioco", aggiunge Campagna, "Ovviamente questa è la prima partita ufficiale dopo l'argento agli Europei di Zagabria, ciò significa che non abbiamo avuto molto tempo per preparare nuove soluzioni di gioco; ripartiamo da quanto di buono fatto in Croazia con in più una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e nelle nostre qualità. Per lavorare su nuove situazioni c'è tempo; il 2011 sarà un anno ricco di impegni che vogliamo onorare attraverso la volontà, la motivazione. Sappiamo che possiamo migliorare ed è questa la direzione in cui ci muoviamo".
Italia-Grecia andrà in scena alla piscina Italcementi di Bergamo alle 20.45, con collegamento su Rai Sport 2 alle 20.30 per la diretta del match.

Fonte: Federnuoto

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Nella gara disputata ieri, l'Italia di pallanuoto ha battuto la Grecia 11-6.

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Portiere goleador //37 http://www.corrieredellosport.it/video/ ... +su+rinvio

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Europei in vasca corta - Subito grand'Italia: 6 medaglie
Nella prima giornata di gare ad Eindhoven (Olanda), gli azzurri si scatenano e vincono 5 argenti con Orsi (50 sl), con la staffetta mista, Colbertaldo (400 sl), Lestingi (200 dorso) e Polieri nei 200 farfalla. Nella stessa gara bronzo per la Giacchetti.
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri ... 7546.shtml