SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

I nove gironi di serie D
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kira
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da kira »

Agropoli, nuovo look per lo Stadio Guariglia, adeguamento alle norme della Lega Calcio Professionistico: http://www.salernonotizie.it/2015/04/30 ... ionistico/
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messinese12
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da messinese12 »

33^ Giornata

Akragas Città dei Templi - Progreditur Marcianise 6-0
Battipagliese - Tiger 1-2
Comprensorio Montalto - Agropoli 3-3
Due Torri - Rende 0-0
Leonfortese - Nuova Gioiese 1-1
Neapolis - Orlandina 5-0
Noto - Torrecuso 2-0
Roccella - Nerostellati Frattese 3-3
Sorrento - HinterReggio 2-0
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messinese12
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da messinese12 »

Classifica

AKRAGAS CITTA' DEI TEMPLI 72 PROMOSSO IN LEGA PRO

RENDE 63 AI PLAYOFF
AGROPOLI 59 AI PLAYOFF
TORRECUSO 58^ AI PLAYOFF
Neapolis 54

Nerostellati Frattese 54
Leonfortese 52
Due Torri 49
HinterReggio 46
Progreditur Marcianise 44
Roccella 42
Nuova Gioiese 41

Noto 39^
Sorrento 37
Battipagliese 34
Tiger 32

Comprensorio Montalto 29
ORLANDINA 6^^ RETROCESSA IN ECCELLENZA

^Un punto di penalizzazione
^^Due punti di penalizzazione
Ultima modifica di messinese12 il 3 maggio 2015, 19:01, modificato 3 volte in totale.
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AleJonica
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da AleJonica »

Salvo il Roccella.

Il Noto a soli due punti dalla Gioiese.
Fabio Roma
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da Fabio Roma »

Penso il Roccella non si possa ancora dire del tutto salvo
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messinese12
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da messinese12 »

34 GIORNATA 10/05/15

Agropoli - Noto
HinterReggio - Due Torri
Nerostellati Frattese - Neapolis
Nuova Gioiese - Comprensorio Montalto
Progreditur Marcianise - Leonfortese
Orlandina - Battipagliese
Rende - Akragas Città dei Templi
Tiger - Sorrento
Torrecuso - Roccella
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akgragas1952
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da akgragas1952 »

S.S Akragas Città dei Templi
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Gioventù Biancoceleste
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

Fabio Roma ha scritto:Penso il Roccella non si possa ancora dire del tutto salvo
Dipende da come è finito il doppio scontro diretto Roccella-Noto, se il Roccella ha gli scontri diretti favorevoli allora è già salvo, altrimenti no, infatti il regolamento dice:
Al solo fine di individuare le squadre che hanno titolo a partecipare ai play off e play out dei campionati dilettantistici stagione 2014/2015, in deroga ai commi 3, 4 e 5 dell’art. 51 delle NOIF, in caso di parità di punteggio fra due o più squadre al termine dei campionati di competenza si procede alla compilazione di una graduatoria (c.d.”classifica avulsa”) fra le squadre interessate, tenendo conto, nell’ordine:
- dei punti conseguiti negli incontri diretti fra tutte le squadre;
- della differenza tra reti segnate e subite nei medesimi incontri;
- della differenza tra reti segnate e subite nell’intero Campionato;
- del maggior numero di reti segnate nell’intero Campionato;
- del sorteggio.
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messinese12
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da messinese12 »

Gioventù Biancoceleste ha scritto:
Fabio Roma ha scritto:Penso il Roccella non si possa ancora dire del tutto salvo
Dipende da come è finito il doppio scontro diretto Roccella-Noto, se il Roccella ha gli scontri diretti favorevoli allora è già salvo, altrimenti no, infatti il regolamento dice:
Al solo fine di individuare le squadre che hanno titolo a partecipare ai play off e play out dei campionati dilettantistici stagione 2014/2015, in deroga ai commi 3, 4 e 5 dell’art. 51 delle NOIF, in caso di parità di punteggio fra due o più squadre al termine dei campionati di competenza si procede alla compilazione di una graduatoria (c.d.”classifica avulsa”) fra le squadre interessate, tenendo conto, nell’ordine:
- dei punti conseguiti negli incontri diretti fra tutte le squadre;
- della differenza tra reti segnate e subite nei medesimi incontri;
- della differenza tra reti segnate e subite nell’intero Campionato;
- del maggior numero di reti segnate nell’intero Campionato;
- del sorteggio.
Roccella-Noto 2-0
Noto-Roccella 0-3
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Gioventù Biancoceleste
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da Gioventù Biancoceleste »

messinese12 ha scritto:Roccella-Noto 2-0
Noto-Roccella 0-3
Thanks! E allora Roccella matematicamente salvo :wink:
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messinese12
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da messinese12 »

viste le partite dell'ultima giornata,è retrocesso matematicamente il montalto
juventus
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da juventus »

La situazione è complessa, ma si, il Montalto è matematicamente retrocesso perchè:
in caso di vittoria nell'ultima giornata e contemporanea sconfitta del Tiger Brolo le 2 squadre finirebbero a 32 entrambe e da regolamento ci sarebbe lo spareggio, ma il Tiger perderebbe con il Sorrento che andrebbe così a 40, con i fatidici 8 punti in più che renderebbero inutile lo spareggio facendo retrocedere direttamente sia il Montalto che il Tiger Brolo
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messinese12
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da messinese12 »

juventus ha scritto:La situazione è complessa, ma si, il Montalto è matematicamente retrocesso perchè:
in caso di vittoria nell'ultima giornata e contemporanea sconfitta del Tiger Brolo le 2 squadre finirebbero a 32 entrambe e da regolamento ci sarebbe lo spareggio, ma il Tiger perderebbe con il Sorrento che andrebbe così a 40, con i fatidici 8 punti in più che renderebbero inutile lo spareggio facendo retrocedere direttamente sia il Montalto che il Tiger Brolo
giusto //43
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AleJonica
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da AleJonica »

Onore ai vincitori, quando il fairplay… Rende
DI VITTORIO SCARPELLI · 07 MAGGIO 2015

C’è chi educa con le parole e chi preferisce i fatti. L’esempio. Il Rende calcio è una giovane società, guidata dal presidente Fabio Coscarella, che negli ultimi sette anni è riuscita a risalire la china dopo aver ingoiato un doloroso passaggio di titolo a favore dei vicini blasonati del capoluogo di Cosenza. Col tempo, i biancorossi hanno saputo rimboccare le maniche e ripartire. Con serietà e lungimiranza. In una sola parola: programmazione. E così, dalla Prima Categoria alla soglia della Lega Pro, il passo è stato breve. Il sogno promozione dalla D – per i ragazzi allenati da Bruno Trocini (ex promettente attaccante della Juventus, frenato solo dagli infortuni) e setacciati dal dg Giovanni Ciardullo – al professionismo è sfumato solo perché le redini del girone D di Interregionale le ha sempre tenute saldamente in mano la corazzata Akragas. Gli agrigentini, una sola sconfitta in stagione, non hanno nulla da spartire con la vecchia Quarta serie. Eppure, solo la stoica resistenza rendese ha reso meno scontato l’esito del raggruppamento meridionale. Tutto qui? Interrogativo lecito. Il calcio dilettantistico ogni anno regala sorprese e mette in vetrina outsider come il Rende. C’è di più. C’è che a inizio anno, a causa di una querelle tra l’amministrazione comunale e la società, l’avvio del campionato è stato messo seriamente a rischio. C’è che il settore giovanile biancorosso è curato in ogni minimo dettaglio e offre la possibilità d’integrazione anche a piccoli calciatori provenienti da famiglie disagiate. C’è, soprattutto, che la prima squadra ha vissuto la cavalcata quasi vincente sempre con lo stesso spirito. Senza far drammi dopo i passi falsi. Accettando ogni verdetto con grande signorilità fino in fondo. Eccoci all’esempio. Quell’esempio che i ragazzini vestiti di bianco e di rosso (ma non solo loro) potranno ammirare anche domenica sugli spalti dello stadio “Marco Lorenzon”, quando andrà in onda l’ultimo atto del campionato. Il Rende, scherzo del destino, affronterà proprio l’Akragas delle meraviglie. A loro, Adriano Fiore (fratello del vicecampione d’Europa, Stefano; entrambi sono originari proprio di Rende) e compagni tributeranno il giusto applauso per la promozione in Leg Pro. Come? Due ali di giocatori biancorossi saluteranno al loro passaggio in campo i calciatori agrigentini, con un applauso sincero. Un gesto di fairplay… da istituzionalizzare. Per qualche minuto, Rende ricorderà al calcio dei grandi come si deve vivere la sconfitta. Senza frustrazione, ma con ammirazione. La corsa della squadra di Trocini proseguirà ai playoff che, salvo ribaltoni in Lega Pro (da non escludere, alla luce delle numerose penalizzazioni), saranno inutili ai fini del passaggio tra i professionisti. Eppure, il comportamento biancorosso, meriterebbe un salto di categoria ad honorem. Nel calcio anche l’esempio meriterebbe una promozione. Nel calcio, il fairplay… Rende.

da http://www.lagiovaneitalia.net/onore-ai ... lay-rende/
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AleJonica
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Re: SERIE D - GIRONE I, 2014-'15

Messaggio da AleJonica »

Agrigento, squadra in Lega Pro con Enel sponsor: “In cambio del rigassificatore”
Agrigento, squadra in Lega Pro con Enel sponsor: “In cambio del rigassificatore”
Ambiente & Veleni
Il 27 aprile l’Akragas ha conquistato la promozione dopo oltre 30 anni. Sulle maglie c’è il logo della multinazionale: 350 mila euro per una società di serie D. Perché? Perché a Porto Empedocle, distante pochi km, l'azienda vuole costruire un impianto per riportare il gas dallo stato liquido a quello gassoso, contro il volere dei cittadini. "Vogliono indorare la pillola", spiega Giuseppe Arnone, ambientalista e candidato sindaco. Un'operazione patrocinato dal ministro Angelino Alfano
di Giuseppe Pipitone | 8 maggio 2015 COMMENTI (5)

Più informazioni su: Agrigento, Angelino Alfano, Calcio, Forza Italia, Marcello Dell’Utri, PD, Primarie PD, Sicilia
Una promozione attesa trent’anni, uno sponsor pesantissimo cucito sulle maglie grazie al ministro dell’Interno, il presidente che ambisce a fare il sindaco e il destino di una piccola squadra di calcio che non è mai stato così legato agli obbiettivi di una multinazionale. È il 27 aprile 2015 e ad Agrigento la gente scende in piazza come se la nazionale avesse appena vinto i Mondiali: dopo tre decenni l’Akragas, la squadra di calcio locale, è tornata tra i professionisti. La società biancazzurra è una mitica squadra con qualche medaglietta nel remoto passato: l’ultima volta in C2 risale agli anni ’80, con Franco Scoglio e Ignazio Arcoleo seduti in panchina, mentre se si va indietro nel tempo fino alla stagione 1962/63 ecco che tra gli stopper dell’Akragas in serie D troviamo addirittura un giovanissimo Luciano Moggi, non ancora ferroviere e lontanissimo dal divenire Lucky Luciano.

Il presidente scende in campo
Altri tempi: adesso, invece, ad Agrigento è il momento di festeggiare l’attesissimo ritorno in Lega Pro. Una promozione che arriva a pochi giorni dalle elezioni amministrative e che probabilmente non sarebbe arrivata senza due pedine fondamentali: la prima è il patròn della squadra, il vulcanico imprenditore Silvio Alessi, l’altra è rappresentata dallo sponsor ufficiale, cioè il colosso Enel. Alessi è un imprenditore molto noto in città, estimatore di Silvio Berlusconi, che ha guadagnato di recente le pagine dei giornali dopo aver emulato il suo idolo scendendo in politica e vincendo le primarie più trasversali d’Italia. Per scegliere il candidato sindaco di Agrigento, infatti, il Pd si era alleato con Patto per il Territorio, un movimento creato dal deputato di Forza Italia Riccardo Gallo, vicino a Marcello Dell’Utri. Il candidato dei forzisti è proprio Alessi, che sbanca le primarie con il 52% dei voti, anche grazie ad un gazebo piazzato di fronte allo stadio Essennato, dove la sua Akragas gioca le partite casalinghe.

Dopo la vittoria delle primarie, Alessi inciampa su un paio di dichiarazioni poi rettificate: non si sente un candidato di centro sinistra e non valuta Cosa Nostra come principale emergenza ad Agrigento. Il Pd nazionale va su tutte le furie: il banco salta e tra mille imbarazzi i democratici ritirano l’appoggio al patron della società biancazzurra. Poco male però: Alessi torna in auge ad un mese dalle elezioni con la storica promozione dell’Akragas. Un salto di categoria possibile grazie ai quattrini scuciti dall’Enel. “Con fierezza posso annunciare che siamo l’unica squadra nel panorama calcistico nazionale ad avere un marchio così importante”, dichiarava Alessi presentando l’accordo, mai reso noto negli esatti termini economici (si parla di 350 mila euro, cifra record per la categoria).

La lega Pro con i soldi dell’Enel (grazie ad Alfano)
“Ma perché l’Enel sente la necessità di regalare alla squadra di calcio agrigentina alcune centinaia di migliaia di euro per pagare gli stipendi ai calciatori?”, si domanda l’avvocato Giuseppe Arnone, ex consigliere comunale ambientalista, oggi candidato sindaco con una lista civica. Oltretutto, Enel non si è mai fino ad ora legata ad una singola società di calcio, peraltro dilettantistica. Il motivo, almeno parziale, lo spiega lo stesso Alessi festeggiando la promozione in Lega Pro. “Mi corre l’obbligo ed ho il piacere di ringraziare pubblicamente Angelino Alfano, il cui intervento ha permesso la concretizzazione della richiesta di sponsorizzazione all’Enel e così la creazione delle premesse per la realizzazione di un sogno”, gongolava il candidato sindaco della città dei Templi. È il Ministro dell’Interno in persona, infatti, che si muove per condurre il prezioso logo dell’Enel sulle impolverate maglie dell’Akragas. Con quali obbiettivi? È certo che Alfano avrà probabilmente festeggiato la promozione della squadra della sua città natale in Lega Pro.

Ma è solo il tifo calcistico a muovere il responsabile del Viminale? Per Arnone, c’è dell’altro. “Con lo zuccherino della squadra di calcio, l’Enel, su consiglio di Alfano, vuole addolcire la pillola amara e velenosa del rigassificatore”. Già, perché a Porto Empedocle, a pochissimi chilometri da Agrigento, l’Enel vuole costruire da anni un avveniristico impianto per trasformare il gas dallo stato liquido, utile al trasporto marittimo, a quello originale gassoso, per il trasporto terrestre e l’utilizzazione finale: un investimento da 800 milioni di euro, per immettere nel nostro Paese tra i sei e gli otto miliardi di metri cubi di gas proveniente dall’Africa, e senza passare dai canali russi. Un progetto nato ai tempi in cui il governatore della Sicilia era Totò Cuffaro (oggi detenuto per favoreggiamento a Cosa Nostra), poi autorizzato nel 2009 dal suo successore Raffaele Lombardo (oggi condannato a sei anni e otto mesi per concorso esterno alla mafia).

Calcio ed elezioni appese al rigassificatore
Solo che mentre a Porto Empedocle pensavano di puntare sul rigassificatore per il rilancio della città, ad Agrigento i cittadini si sono ribellati all’idea di vedere un gasdotto passare a pochi metri dalla Valle dei Templi. E tra ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, referendum popolari vinti con il 94%, voti negativi ratificati dal consiglio comunale agrigentino, l’impianto, che doveva vedere la luce nel 2011, è ad oggi bloccato. Nel frattempo Enel temporeggia. “È un progetto che è stato sviluppato e che ha i permessi per andare avanti, ma che deve essere riconosciuto come progetto strategico dal governo” diceva nel febbraio scorso il direttore di Global generation Enel Enrico Viale, inaugurando il nuovo impianto Turbogas di Porto Empedocle. Nel frattempo Enel annunciava che l’impianto agrigentino era stato inserito tra gli asset societari (valore totale: tre miliardi di euro) potenzialmente cedibili entro il 2019. Senza gasdotto per trasportare il metano da Porto Empedocle al resto d’Italia, però, il progetto del rigassificatore non ha valore, e ovviamente prima di cederlo bisognerà in ogni caso completarlo. È per questo che dopo aver festeggiato la promozione dell’Akragas in Lega Pro, adesso Enel ha cerchiato in rosso il 31 maggio sul calendario: quel giorno Agrigento sceglierà il nuovo sindaco.

E mentre Alessi sembra aver perso i favori del pronostico dopo l’addio del Pd, tra i favoritissimi c’è Calogero Firetto, deputato regionale dell’Udc, ex sindaco di Porto Empedocle, uno dei primi sostenitori del progetto del rigassificatore. Oggi, però, Firetto non pensa che l’impianto vedrà mai la luce: “È un argomento che ha la stessa attualità dello sbarco dei Mille: l’opera è in serissimo forse, non fa più parte del core business di Enel ed è un peccato perché lo sviluppo turistico di Agrigento non solo non ne sarebbe risultato pregiudicato, ma ne avrebbe potuto ricavare benefici”. Per questo motivo, Firetto ha annunciando che se dovesse diventare sindaco di Agrigento non farebbe “nulla che possa avere a che fare con la procedura di costruzione del rigassificatore, attenendomi alle decisioni pregresse del Consiglio comunale di Agrigento”. I consiglieri comunali di Agrigento nel giugno del 2011 si erano già espressi negativamente sulla realizzazione dell’impianto subito dopo il referendum cittadino approvato con il 94% dei voti: l’Akragas, però, non era ancora stata promossa in Lega Pro.

Twitter: @pipitone87

da http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05 ... e/1660018/
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