L'editoriale Mnp di Ferragosto con qualche riflessione di fine stagione. Football Club flop senza attenuanti.
Il Football Club, che sta lavorando sottotraccia per porre le basi a una ricostruzione profonda, ripartirà da Santa Teresa di Riva come base di partenza per la nuova stagione. Da capire se si andrà in ritiro o no tra conferme e volti nuovi. Tante sono state le chiacchiere negli ultimi dodici mesi, ma come sempre è la realtà ad emettere le sentenze inappuntabili.
Proclami, accuse, vittimismi, sbeffeggiamenti social senza nomi e cognomi, promesse sciolte come neve al vento, inadempienze ed esultanze anticipate hanno portato al punto attuale. La fuga del gruppo che, da elogiare, è riuscito ad arrivare sino in fondo alla stagione tra mille difficoltà con la speranza, poi svanita, di un traguardo importante. Vanificato dal flop societario.
Invece di attribuire le colpe di proprie mancanze agli altri, occorrerebbe un mea culpa profondo sui giocatori annunciati e poi mai arrivati o tesserati, su progetti sbandierati e osannati online ma poi bocciati dagli organi giudicanti, su uno shop la cui sede è già stata riaffittata senza mai essere stata inaugurata, dalla squadra femminile al pullman di proprietà, dall'ammissione già considerata in tasca e festeggiata prima di completarne l'iter, dall'approccio orientato al puntare il dito e attribuire obbligatoriamente un'etichetta a chiunque abbia mosso una critica, seppur costruttiva, nei confronti di una realtà che avrebbe raccolto di sicuro ancora maggiori simpatie se non si fosse arrogata un ruolo che non gli apparteneva. Peraltro come se gli dovesse spettare di diritto, perché l'alternativa veniva d'imperio considerata peggiore, senza arrivarci “sul campo”. Tanto poi c'è il classico “contro tutto e tutti”.
Anche contro il Picerno che la pratica per l'ammissione è riuscita a completarla nel giro di 24 ore?
Adesso c'è la Serie D, per il terzo anno consecutivo sotto l'attuale gestione, da vincere superando slogan, avversari veri o nemici immaginari. Servono risposte tangibili e solidità, non allegorie e annunci fantasmagorici. Chissà se la lezione sarà servita.
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