ACCADDE OGGI
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Re: ACCADDE OGGI
8 settembre 1474: nasce, a Reggio Emilia, Ludovico Ariosto
http://it.wikipedia.org/wiki/Ludovico_Ariosto
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- ars72
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Re: ACCADDE OGGI
Storicamente oggi è semplicemente ..l'8 Settembre
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Re: ACCADDE OGGI
11 settembre 2001, sono passati tredici anni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_ ... embre_2001
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- messinese12
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Re: ACCADDE OGGI
Il 3 ottobre del 2005 moriva Franco Scoglio....
http://www.messinanelpallone.it/amarcor ... ssore-6409
non ti abbiamo mai dimenticato
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- ars72
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Re: ACCADDE OGGI
Lo tsunami nell’oceano Indiano, 10 anni fa
Il 26 dicembre del 2004 uno dei terremoti più violenti mai registrati provocò un grande maremoto e la morte di centinaia di migliaia di persone: ancora non sappiamo quante
http://www.ilpost.it/2014/12/26/tsunami ... iano-2004/
Il 26 dicembre del 2004 uno dei terremoti più violenti mai registrati provocò un grande maremoto e la morte di centinaia di migliaia di persone: ancora non sappiamo quante
http://www.ilpost.it/2014/12/26/tsunami ... iano-2004/
- ars72
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Re: ACCADDE OGGI
4 gennaio 1991
24 anni fa l'eccidio del Pilastro a Bologna
http://www.bolognatoday.it/cronaca/4-ge ... zione.html
24 anni fa l'eccidio del Pilastro a Bologna
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- ars72
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Re: ACCADDE OGGI
31 gennaio 2015
Sergio Mattarella è il 12mo Presidente della Repubblica italiana.
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Re: ACCADDE OGGI
12 febbraio 1980
Le Brigate Rosse uccidono all'Universita'La Sapienza di Roma Vittorio Bachelet, vicepresidente del CSM
Le Brigate Rosse uccidono all'Universita'La Sapienza di Roma Vittorio Bachelet, vicepresidente del CSM
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Re: ACCADDE OGGI
26 febbraio 1985
30 anni fa la scomparsa di Leonardo David, grande promessa dello sci italiano.
Nel febbraio del 1979 Leonardo David era caduto nella prova di discesa libera di Cortina valida per i campionati italiani. Pochi giorni dopo a Lake Placid nonostante il mal di testa persistente gareggia. Cade ancora, a pochi metri dal traguardo, si rialza e chiude la gara. Superata la linea d'arrivo crolla a terra. Il trauma cranico reso ancor piu'grave dall'ematoma riportato a Cortina fa precipitare David in uno stato di coma vigile da cui non si riprendera'mai piu'. Dopo 6 anni di cure e tentativi con i migliori specialisti il 26 febbraio 1985 a 25 anni non ancora compiuti si spegne per un'emorragia cerebrale .
I genitori persero la causa per il risarcimento dei danni per omicidio colposo e furono costretti a pagare spese legali per 140 milioni di lire a favore di Coni,Fisi e commissione medica.
Prima del tragico incidente del 1979 David si era gia'distinto come grande promessa conquisrando la Coppa Europa del 1978 e lo slalom di Oslo del 1979 davanti al mito Stenmark.
Fonte: sportvintage.it
30 anni fa la scomparsa di Leonardo David, grande promessa dello sci italiano.
Nel febbraio del 1979 Leonardo David era caduto nella prova di discesa libera di Cortina valida per i campionati italiani. Pochi giorni dopo a Lake Placid nonostante il mal di testa persistente gareggia. Cade ancora, a pochi metri dal traguardo, si rialza e chiude la gara. Superata la linea d'arrivo crolla a terra. Il trauma cranico reso ancor piu'grave dall'ematoma riportato a Cortina fa precipitare David in uno stato di coma vigile da cui non si riprendera'mai piu'. Dopo 6 anni di cure e tentativi con i migliori specialisti il 26 febbraio 1985 a 25 anni non ancora compiuti si spegne per un'emorragia cerebrale .
I genitori persero la causa per il risarcimento dei danni per omicidio colposo e furono costretti a pagare spese legali per 140 milioni di lire a favore di Coni,Fisi e commissione medica.
Prima del tragico incidente del 1979 David si era gia'distinto come grande promessa conquisrando la Coppa Europa del 1978 e lo slalom di Oslo del 1979 davanti al mito Stenmark.
Fonte: sportvintage.it
- messinese12
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Re: ACCADDE OGGI
Accadde oggi: Del Piero esordisce a Messina tra i professionisti
Il 15 marzo di 23 anni fa, il campione che ha segnato un epoca dando addirittura il proprio nome alle reti a giro sul secondo palo, calca per la prima volta il terreno di uno stadio. Quello del Giovanni Celeste di Messina
Ci sono eventi storici che, spesso, ti passano davanti agli occhi senza che tu possa rendertene conto. Giornate apparentemente anonime, o comunque “normali”, che si consumano nel giro di ventiquattro ore senza lasciare quel quid utile a fissarsi nella tua memoria, confondendosi col volume caotico dell’esistenza. Di certo, quando i tifosi del Messina si recarono al “Tempio”, il 15 marzo di 23 anni fa, concentrati sui due punti da portare a casa contro il Padova di Sandreani, non potevano sapere che avrebbero assistito ad una giornata che avrebbe cambiato il calcio italiano.
Il vecchio ACR Messina, nella sua casa calda ed accogliente, cercava una vittoria scacciacrisi per evitare una retrocessione annunciata, contro un Padova in salute. Un gol di Alberto Cambiaghi diede speranza ai supporters peloritani assiepati sulle tribune del glorioso “Celeste”, che riuscirono a blindare la porta giallorossa con le loro urla ed a capitalizzare il gol del brianzolo di Messina.
Mauro Sandreani, sulla panchina euganea, le provò tutte, sbracciandosi a più non posso e camminando su e giù davanti alla propria panchina. Nel secondo tempo, proprio quando il match volava verso il 90’, decise di mandare in campo un ragazzo un po’ mingherlino, che stava facendo grandi cose con le formazioni giovanili. “Alessandro, entri tu”. Lui si guardò in giro, un po’ spaesato, indossando incerto quella maglia numero 16 che lo avrebbe accompagnato sul manto erboso del Celeste.
Fu così che il popolo di Messina assistette all’esordio tra i professionisti di uno sbarbatello che avrebbe incantato il mondo: Alessandro Del Piero da Conegliano. Un uomo che, in un ventennio di Juventus, ha vinto tutto quello che c’era a disposizione. Un uomo salito sul tetto del mondo sia con il proprio club che con la propria nazione. Un uomo con la “U” maiuscola che ha affascinato anche i tifosi delle squadre rivali, per la sua professionalità e serietà. Una bandiera, come Salvatore Schillaci, Giorgio Corona, Paolo Maldini, Giuseppe Bergomi, Francesco Totti e pochissimi altri.
Il Celeste, lo stadio più emozionante del pianeta (impossibile negarlo), riusciva a regalare sogni a chiunque entrasse nella sua pancia. Quel giorno, con una studiata e perfetta par condicio, regalò una vittoria ai suoi ragazzi e la prima possibilità ad un grande campione. Quell’anno, purtroppo, non gli riuscì il miracolo di salvare la propria squadra, ormai agli ultimi gemiti di passione, ma, con un pizzico di vanità, si iscrisse alla storia di Pinturicchio. Trevigiano, gobbo, australiano e cittadino del mondo, ma di sicuro, anche un po’ messinese.
http://www.messinanelpallone.it/
Il 15 marzo di 23 anni fa, il campione che ha segnato un epoca dando addirittura il proprio nome alle reti a giro sul secondo palo, calca per la prima volta il terreno di uno stadio. Quello del Giovanni Celeste di Messina
Ci sono eventi storici che, spesso, ti passano davanti agli occhi senza che tu possa rendertene conto. Giornate apparentemente anonime, o comunque “normali”, che si consumano nel giro di ventiquattro ore senza lasciare quel quid utile a fissarsi nella tua memoria, confondendosi col volume caotico dell’esistenza. Di certo, quando i tifosi del Messina si recarono al “Tempio”, il 15 marzo di 23 anni fa, concentrati sui due punti da portare a casa contro il Padova di Sandreani, non potevano sapere che avrebbero assistito ad una giornata che avrebbe cambiato il calcio italiano.
Il vecchio ACR Messina, nella sua casa calda ed accogliente, cercava una vittoria scacciacrisi per evitare una retrocessione annunciata, contro un Padova in salute. Un gol di Alberto Cambiaghi diede speranza ai supporters peloritani assiepati sulle tribune del glorioso “Celeste”, che riuscirono a blindare la porta giallorossa con le loro urla ed a capitalizzare il gol del brianzolo di Messina.
Mauro Sandreani, sulla panchina euganea, le provò tutte, sbracciandosi a più non posso e camminando su e giù davanti alla propria panchina. Nel secondo tempo, proprio quando il match volava verso il 90’, decise di mandare in campo un ragazzo un po’ mingherlino, che stava facendo grandi cose con le formazioni giovanili. “Alessandro, entri tu”. Lui si guardò in giro, un po’ spaesato, indossando incerto quella maglia numero 16 che lo avrebbe accompagnato sul manto erboso del Celeste.
Fu così che il popolo di Messina assistette all’esordio tra i professionisti di uno sbarbatello che avrebbe incantato il mondo: Alessandro Del Piero da Conegliano. Un uomo che, in un ventennio di Juventus, ha vinto tutto quello che c’era a disposizione. Un uomo salito sul tetto del mondo sia con il proprio club che con la propria nazione. Un uomo con la “U” maiuscola che ha affascinato anche i tifosi delle squadre rivali, per la sua professionalità e serietà. Una bandiera, come Salvatore Schillaci, Giorgio Corona, Paolo Maldini, Giuseppe Bergomi, Francesco Totti e pochissimi altri.
Il Celeste, lo stadio più emozionante del pianeta (impossibile negarlo), riusciva a regalare sogni a chiunque entrasse nella sua pancia. Quel giorno, con una studiata e perfetta par condicio, regalò una vittoria ai suoi ragazzi e la prima possibilità ad un grande campione. Quell’anno, purtroppo, non gli riuscì il miracolo di salvare la propria squadra, ormai agli ultimi gemiti di passione, ma, con un pizzico di vanità, si iscrisse alla storia di Pinturicchio. Trevigiano, gobbo, australiano e cittadino del mondo, ma di sicuro, anche un po’ messinese.
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- kira
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Re: ACCADDE OGGI
Al di là della fede, Del Piero, Zanetti e ci metto pure Totti, malgrado denigri la Nazionale, sono tra quei pochi giocatori che ti fanno dimenticare certe "stranezze" di questo mondo.messinese12 ha scritto:Accadde oggi: Del Piero esordisce a Messina tra i professionisti
Il 15 marzo di 23 anni fa, il campione che ha segnato un epoca dando addirittura il proprio nome alle reti a giro sul secondo palo, calca per la prima volta il terreno di uno stadio. Quello del Giovanni Celeste di Messina