Milazzo e Taormina: il futuro calcistico può dipendere dalle fusioni
Due tra i più importanti centri del territorio messinese legano il proprio futuro alle prospettive di fusione, da tempo all’orizzonte.
Nettamente più facile immaginare che questa possa essere la strada che verrà percorsa a Taormina, dove l’Asd e lo Sporting, dopo avere sfiorato il salto di categoria rispettivamente in Serie D e in Eccellenza, sembrano finalmente ad un passo dall’unire le forze e comporre un’unica società in grado di rappresentare la Perla dello Jonio nel mondo del calcio. Le due dirigenze, “capitanate” da Pippo Gullotta e Mario Castorina (nella foto), sono in contatto da settimane per trovare un accordo e formalizzarlo. Si può dire che siamo giunti alla fase dei dettagli, ma che si sta facendo con cura perché non si tratta di elementi di poco conto. La fumata bianca è già arrivata sul nome: il club si chiamerà Città di Taormina. Sul tavolo tanti altri aspetti: la composizione dei quadri dirigenziali e dello staff tecnico; la nuova squadra (l’idea è di confermare gli elementi più rappresentativi); soprattutto l’organizzazione del settore giovanile, dal quale ripartire per guardare a lungo raggio. Chiaramente, non si trascurano gli aspetti economici. Tutt’altro. Le parti continueranno a dialogare, fino all’intesa ultima. E’ molto probabile che si riparta dal numero di matricola dell’Asd, sfruttando così la possibilità di partire dal campionato di Eccellenza.
Capitolo diverso a Milazzo, dove due realtà provano a fare ripartire il calcio cittadino. Partiamo da chi ha appena concluso le “procedure” di fusione, l’Fc Milazzo (lo scorso in 1^ categoria), che dopo essersi congiunta con l’Asd Rometta del patron Micali, ripartirà dalla Promozione. Formalizzato il cambio di denominazione in Lega, si pensa già all’allestimento dell’organico, sul quale è impegnato l’allenatore prescelto, il milazzese doc Salvatore Cambria, assieme al Direttore sportivo, Carmelo Maio. Potranno essere confermati alcuni dei calciatori che, nonostante la retrocessione giunta ai playout, bene hanno fatto agli ordini di mister Guido De Maria con il Rometta. Il sodalizio presenterà richiesta di ripescaggio in Eccellenza: l’obiettivo non è facilmente raggiungibile ma non si lascerà nulla di intentato.
Discorso diverso per quanto riguarda il Città di Milazzo, rimasto in Promozione dopo la sconfitta in finale playoff del girone B maturata al “Bacigalupo” contro l’Asd Taormina. La stagione travagliata ha lasciato qualche segno, ma il presidente Salvatore Costantino e gli altri artefici del progetto sono pronti a ripartire con intatto entusiasmo. Anzi, lavorano per “raddoppiare”. Messe a tacere le ipotesi di trasferimento o formazione città di milazzoscambio di titoli sull’asse con Capo D’Orlando, nelle ultime ore sembra essersi riaperta la pista che porta a Messina, precisamente al Città di Messina, retrocesso in Eccellenza. All’interno del club giallorosso regna l’incertezza, si attende l’ultima parola del maggior azionista, Giovanni De Leo, al quale sono appese le uniche speranze di andare avanti nonostante la delusione e i problemi degli ultimi mesi. Ma ci sarebbe chi, sempre all’interno della società, spingerebbe per un matrimonio con la Città del Capo, trovando sponda all’ombra del Castello. Un’operazione che rilancerebbe le ambizioni, rafforzerebbe i due gruppi in un unica realtà e soprattutto avrebbe la possibilità di fare leva su un settore giovanile fortemente competitivo e radicato sul territorio, dal quale attingere. Se tutto dovesse svanire, come è stato ribadito più volte, il Città di Milazzo è attrezzato comunque per raggiungere l’Eccellenza sul campo.
Ad ogni modo, per i “matrimoni” non è rimasto molto tempo. La scadenza è il 20 giugno, data entro la quale bisogno comunicare eventuali novità alla Lega.
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