Daniele De Santis, stub negativo
Le tracce di polvere da sparo sulle mani dell'ultras sono insufficienti a dichiararne la colpevolezza ma tre persone assicurano di averlo visto sparare ai tifosi napoletani. Nuovo intervento per Ciro Esposito, ancora grave. Stasera Napoli-Cagliari, tifosi potrebbero sospendere indossare maglie pro-Speziale. Questura: "Con slogan offensivi partita sospesa"
Secondo i risultati dell’esame dello stub, Daniele De Santis non ha tracce di polvere da sparo sulle mani. A rendere noti i risultati del test, che rileva la presenza di nitrati sulla pelle di chi ha utilizzato armi da fuoco, è stato il pm Antonio Di Maio. Sulle mani di De Santis, infatti, è stata rilevata soltanto la presenza di due particelle residue di polvere da sparo, mentre ne servono tre perché la prova venga considerata positiva. Si conferma così l’ipotesi che a colpire Ciro Esposito non sia stato l’ultras della Roma fermato dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio, porto e detenzione di arma abusiva. Prima della partita di Coppa Italia di sabato 3 maggio. Resta comunque in piedi l’accusa di tentato omicidio: ci sono tre persone che hanno testimoniato di aver visto De Santis sparare. Nonostante il risultato dell’esame, infatti, il pm ha chiesto il carcere per l’ultras e per i tre napoletani coinvolti negli scontri. Domani dovrebbe svolgersi l’interrogatorio di garanzia davanti al gip, anche se la presenza del tifoso romanista non è ancora certa. Secondo quanto dichiarato dal suo legale, infatti, De Santis sarebbe ancora sotto sedativi in seguito ai colpi subiti duranti gli scontri di sabato e, vista la complessità della sua posizione, “dovrà essere vigile e consapevole”.
Intanto stasera è in cartellone la partita di campionato Napoli-Cagliari, alle 21 al San Paolo. In mattinata si sono diffuse le voci secondo cui la curva del Napoli sarebbe pronta ad indossare t-shirt “pro Speziale” (il tifoso del Catania condannato per l’assassinio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, ndr) sulla falsariga di quella utilizzata dal capoultra Genny ‘a carogna nel corso della finale di Coppa Italia. Successivamente, la Questura di Napoli ha diffuso un comunicato dove si annuncia la cancellazione o la sospensione della partita nel caso in cui vengano esposti all’interno dello stadio “cartelli, striscioni, stendardi, emblemi, magliette, materiale stampato dai contenuti offensivi o comunque intolleranti che incitano alla violenza”. Se dovesse accadere, verrà adottato il “Daspo nei confronti di singoli responsabili, che saranno individuati anche grazie al sistema di videosorveglianza attivo all’interno dell’impianto sportivo”.
“Maglie pro Speziale stasera a Napoli-Cagliari? Mi sembra che ci sia una posizione chiara da parte della questura: se ci sono situazioni di questo genere, ha detto che non si gioca. Non è una cosa che può essere consentita, non se ne parla proprio”, ha commentato Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è d’accordo sull’eventualità di non far giocare la partita se le voci circolate nelle ultime ore si rivelassero fondate: “Se fosse per me non giocherei”, ha detto il numero uno dello sport italiano.
Tornando agli scontri di Roma per la finale della Coppa Italia, resta ancora incerta la dinamica dell’aggressione in cui è rimasto ferito Esposito, le cui condizioni di salute si sono aggravate nella notte. Il giovane, infatti, è stato operato d’urgenza al colon per oltre quattro ore dai medici del policlinico Gemelli di Roma. Esposito ha già subito diverse operazioni, l’ultima per togliere la pallottola dalla colonna vertebrale.
La zia ha raccontato quei momenti: “Stavo facendo compagnia alla mamma di Ciro quando i medici ci hanno avvisato. L’operazione è iniziata a mezzanotte e terminata intorno alle quattro del mattino”. La madre del tifoso ha confermato l‘aggravarsi delle condizioni di salute del giovane: “Stamattina va peggio, i medici hanno detto che anche questa cosa può essere preoccupante. La situazione è seria”. La donna non ha risparmiato un attacco diretto alle forze politiche: “Il governo non ha speso una parola per Ciro (leggi), stanno discriminando i napoletani”.
Al momento i familiari e i legali del giovane non hanno ricevuto alcuna notifica di arresto o di convalida per Esposito, che da sabato sera lotta per la vita.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... za/974661/