Salva ha scritto: ↑20 dicembre 2023, 22:23
Web ha scritto: ↑20 dicembre 2023, 22:11
A partire dagli Anni 60 gironi sempre da 6, 9 o 12. Solo nel 91-92 furono 10. Per me i gironi stanno benissimo 9, come sono stati per la maggior parte dei campionati degli ultimi sessant'anni ed oltre.
Resta il fatto che con 9 gironi si continuano a disputare da decenni dei playoff-farsa che non promuovono sul campo (probabilmente caso unico al mondo).
Cominciassero a ridurre il numero dei gironi e ad assegnare almeno una promozione con i playoff e magari si eviterebbe qualche situazione grottesca
Sul fatto che i playoff siano inutili siamo tutti d'accordo penso.
Sul calare i gironi credo invece proprio di no, a meno che non ci sia una riforma al piano di sopra.
Non è che 1 promozione ai playoff risolve il problema, in primis perché calando i gironi aumenti il livello e di conseguenza le spese per essere competitivi (di fronte a entrate comunque nulle), in secondo luogo perché resta comunque una possibilità remota (1 posto su 8 vincitrici di playoff di girone e quindi su 32 squadre?).
Da quando è stata abolitata la C2 a 4 gironi questa categoria è così, con 1 promozione diretta e basta. Parliamo di oltre 30 anni ormai. Un proprietario che mette i soldi in queste realtà sa a cosa va incontro, non è che le regole sono diverse da 5 giorni.
Così come sa benissimo quali costi ci sono in Serie D.
A Campobasso e San Benedetto del Tronto quest'anno supereranno abbondantemente il milione di Euro di spesa, come fanno a essere sostenibili certi costi in un sistema dilettantistico? Una delle due (o forse entrambe) non saliranno...ora le nuove proprietà sembrano solidissime ma metteresti la mano sul fuoco per loro visti gli ultimi 30 anni di ambo le società?
E la colpa è da ricercare nel format? Non credo.
Le situazioni grottesche si verificano perché manca progettualità, perché nel calcio ci sono sempre più persone che ripuliscono il denaro 'nero' o perché la squadra è un semplice intermezzo per arrivare a altri obiettivi, politici o di interesse lavorativo.
Parliamo sempre di quello...molti spendono di più di quanto possono permettersi. Il rischio d'impresa però qualcuno manco sa cosa sia o meglio non se lo pone proprio perché qui in Italia far fallire una società equivale a perdere una partita a Monopoli.
Prendiamo casi stupidi come molti che si verificano al Sud: abbiamo avuto un Locri che prima ha dominato l'Eccellenza Calabrese e poi anno scorso è arrivato secondo o terzo, non ricordo, in D, per poi rischiare di non iscriversi quest'anno, la Gioiese fa 70 punti in Eccellenza e 3 mesi dopo non riesce a mettere su un 11 senior in Serie D, è palese che queste sono realtà che vivono al giorno e sperano di essere ancora in piedi il mese prossimo.