CALCIO AOSTANO

Dilettanti Piemonte
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frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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sergy452 ha scritto:
frick ha scritto: l'Aosta 1911
Non aveva perso domenica scorsa contro il Montanaro B?
Si, ma non conta per la classifica
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Aosta cgc che pareggia col barcanova 1a1 e scivola in piena zona playout, mentre il 511 vince e sale bene in classifica. Ko col chambave per il 1911 che rimane terzo in classifica
frick
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https://lavalleenotizie.it/dal-giornale ... compaiono/
Dal giornale

Calcio, viaggio in un mondo in profonda crisi di identità Pochi dirigenti e troppe incombenze: le società scompaiono

DAL GIORNALE 03 Aprile 2021 ore 08:56

Il calcio valdostano saluta la neonata società River Plaine, nata dalla fusione di 2 storici sodalizi del pallone, il Quart e il Fenusma, nato a sua volta dall’unione del FénisNus con il Saint-Marcel, entrambe militanti in Prima categoria. La notizia era nell'aria da tempo e da qualche giorno è cosa fatta.

C’è però il rovescio della medaglia: al prossimo campionato di Prima categoria mancherà di fatto una società valdostana e la situazione generale del calcio nostrano viene ancor più aggravata dal fatto che anche il Valdigne di Seconda ha già annunciato che non si iscriverà per il 2021/2022.

Ecco quindi che nelle categorie minori, dalla Terza alla Prima categoria, il calcio valdostano continua a perdere i pezzi. La stagione 2020/2021, chiusa prematuramente a causa del Coronavirus, annovera 4 sodalizi in Prima categoria - Saint- Vincent/Chatillon, Fenusma, Quart e Grand Paradis -, 4 in seconda - Chambave, Aosta 511, Centro Giovani Aosta e Valdigne -, e solamente 1 in terza, il Grand Combin, per un totale di 9 partecipanti.

Se confrontiamo i numeri con alcune annate simbolo precedenti il calo è addirittura drammatico. Basti pensare che esattamente 9 anni prima, nella stagione 2011/ 2012 i sodalizi iscritti ai campionati erano ben 20, suddivisi 4 in Prima categoria (Quart, Monte Cervino, Real Sarre e Grand Combin), 8 in Seconda (Fenusma, Pollein, Corrado Gex, Val d'Ayas, Real Aosta, Introd, Sanson e Verrès) e ancora 8 in Terza e cioè Red Devils, Champdepraz, Centro Giovani Aosta, Sporting Issogne, Montjovet, Chatillon, Chambave e Aosta Le Violette.

In appena 8 stagioni sono pertanto scomparse 11 società, più del 50 per cento dell'organico totale, ma questo non è nulla in confronto con la stagione 1983/1984, quando la Terza categoria parlava solo valdostano ben 17 formazioni partecipanti, delle quali 14 nel girone gestito dal Comitato di Aosta - Aymavilles, Gran San Bernardo, Max Color, Sette Torri, Corrado Gex, Quart, Partenope, Olimpia, Cogne, Introd Valsavarenche, Ariston, Villeneuve, Coumba Freide e TinPel - e 3 squadre Hone, Challant e Montjovet state inserite nel girone canavesano. In Seconda categoria erano 12 i sodalizi e cioè Verrès, Anpi Elter, Arnad, Gressan, Pont Donnaz, Morgexcarbo, Chatillon, Saint- Marcel, Sangiorgese, Issogne, Sarre Chesallet e Saint-Pierre, e 4 in Prima categoria - FenisNus, Saint-Christophe, Sant'Orso Gabetto e Charvensod - per un totale complessivo nei 3 tornei di 33 società valdostane, numeri questi da capogiro se si confrontano con la situazione attuale.

“Per quanto riguarda la fusione tra il Fenusma e il Quart - sostiene Christian Mossino, presidente del Comitato Regionale Piemonte/Valle d'Aosta della Lega Nazionale Dilettanti - al momento non è pervenuto ancora nulla di ufficiale. In ogni caso si tratta di un diritto che la Federazione Italiana Giuoco Calcio mette a disposizione di chi lo vuole esercitare. Per quanto riguarda il problema della diminuzione del numero di società penso che uno dei problemi più difficili da affrontare riguarda la poca disponibilità delle persone a diventare dirigenti, sempre meno solo le “vocazioni” in tal senso. Inoltre sono sempre maggiori le difficoltà da affrontare per le società a livello amministrativo e gestionale con numerosi nuovi obblighi, senza mai dimenticare che il calcio del 2021 non è più lo sport di riferimento di un tempo.”

Uno degli artefici dell’ultima fusione è Fabio Cerise, dal 2006 presidente del Fenusma. “La difficoltà più rilevante che le società devono affrontare è quella di reperire dei nuovi dirigenti. Molto spesso sono i genitori dei tesserati a darci una mano ma poi mollano quando il figlio smette o cambia casacca. Un problema simile esiste pure per i giocatori: nel settore giovanile, nei più piccoli quando ancora si gioca a 5, i numeri tutto sommato sono buoni, poi quando si arriva al calcio a 11 cominciano i problemi anche perché obiettivamente non manca la concorrenza sportiva al calcio, con tanti altri sport alternativi. Con la nostra fusione dovremo chiaramente rivedere il parco giocatori per evitare di averne troppi, così come dovremo scegliere l'allenatore e al riguardo stiamo già affrontando l'argomento con William Bosonin, che era al Fenusma, e Simone Dosso, tecnico uscente del Quart.”

Una delle conseguenze per certi versi più “romantica” della fusione in atto riguarda l'uscita di scena dal panorama calcistico valdostano del Quart, che dopo la scomparsa dell'Aosta Calcio 1911 era la società valdostana da più anni in attività, avendo la matricola datata 1950. Alla guida del sodalizio quarten nel tempo si sono succeduti solamente 3 presidenti, il fondatore Giovanni Capurso, famoso “re” delle cartoline, Raffaele “Lele” Bergamasco, massimo dirigente dal 1980 e al 2012, quando gli era succeduto Roberto Pallua. “Devo dire che mi dispiace dovere rinunciare alla matricola del Quart, - afferma proprio Roberto Pallua - rimasta inalterata per 71 anni senza mai passare attraverso a delle fusioni. Per quello che riguarda le problematiche che spingono le società ad unire le forze innanzitutto è evidente che quello che una volta per i dirigenti era solo una passione oggi è un impegno vero e proprio.” Con la riforma dello sport si arriverà in futuro ad avere la figura del collaboratore sportivo con la conseguente apertura delle posizioni Inps e Inail. “E questo si aggiunge al carico di lavoro in capo alle società. Seguire tutte le procedure che vanno, ad esempio dall'iscrizione ai campionati ai tesseramenti, non è certo semplice anche se tutto viene fatto online. Per quanto riguarda i dirigenti servirebbe un ricambio generazionale perché da anni sui campi si vedono sempre le stesse facce. Inoltre dai settori giovanili escono sempre meno elementi visto che arrivati alle categorie Allievi e Juniores i ragazzi tendono a smettere e meno male che rimangono dei “vecchietti”, nel nostro caso come Alberto Destrotti e Erik Miassot nel Fenusma, che hanno ancora tanta passione e che sono indispensabili per le società.”

Giuseppe Briarava è l’ex presidente del Verrès e un dirigente calcistico di lungo corso con esperienza anche a livello federale. “Ricordo che quando sono entrato nel Verrès nei primi anni Ottanta, ogni paese aveva la sua squadra e riuscivamo ad organizzare i campionati di Seconda e di Terza con quasi sole squadre della regione. In linea generale non vedo di buon occhio le fusioni perché nel tempo hanno portato alla scomparsa di società storiche come il Sarre e il Saint-Christophe, quest'ultima vero fiore all'occhiello negli anni Novanta per quanto riguarda il settore giovanile. Peraltro ci sono passato anch'io quando avevamo unito il Verrès con l'Issogne, creando l’Olympic Chateaux che di fatto è durata solo 2 anni. Per quello che riguarda le società sovente i dirigenti si lamentano per la scarsità di risorse economiche per poi scoprire che per le prime squadre si spendono tanti quattrini per l'acquisto dei giocatori. Invece bisognerebbe sempre investire nel settore giovanile per crearsi in casa gli elementi utili alla prima squadra, con il ragionamento che una società ad esempio di Promozione deve essere in grado tutti gli anni di produrre giocatori per quella categoria. Così facendo si eviterebbero tanti problemi, mentre al contrario mi viene da pensare che il settore giovanile viene tenuto in piedi solo per incassare le quote dei ragazzini e non con l'intento portarli in prima squadra, fandonie queste che spesso vengono raccontate agli inconsapevoli genitori. Certo a livello dirigenziale sono pochi coloro che una volta smesso di giocare rimangono in società a dare una mano. Bisognerebbe a mio parere incentivare la creazione di nuovi sodalizi di Terza categoria perché è da lì che è necessario partire. Ho la sensazione infine, ma spero di sbagliarmi, che se è questo il trend diventerà inutile la presenza di una delegazione della Federazione in Valle d'Aosta, perché non avrebbe molto senso mantenere un dipendente che arriva da Torino tutte le mattine per un gruppetto di società.”

Un altro storico personaggio del calcio valdostano è Bruno Bosonin, dirigente per circa 25 anni e artefice della nascita nel 2012 dei Red Devils di Donnas, insieme al presidente Marcello Formia. Il calcio per lui è sempre stata una passione vissuta a 360 gradi. “Una volta i giocatori erano spinti dalla sola passione - racconta Bruno Bosonin - mentre oggi prima di darti la disponibilità ti chiedono quanto dai loro e questo succede anche nelle categorie minori. Non si può pensare di guadagnare giocando in Seconda o in Prima categoria. Quando abbiamo iniziato con i Red Devils avevamo giocatori come Oscar Mascia, il nostro capitano, Lorenzo Bonin, Simone Frassy e Franco Collé, solo per citarne alcuni, tutti bravi giocatori che non hanno mai preteso un euro e con loro abbiamo vinto diversi campionati. Ricordo che quando giocavamo in casa avevamo sugli spalti in media 200 spettatori a conferma che puntare sui giocatori del posto funziona anche come richiamo per gli amici del paese. Era un ambiente stupendo che andava oltre il calcio. Mano mano però le cose sono cambiate e mi hanno fatto passare la voglia di continuare come dirigente.”

Il Valdigne non sarà al via del prossimo campionato di Seconda, come spiega il presidente Davide Mila: “Non abbiamo più i presupposti per mantenere la categoria. Gli ultimi anni abbiamo tribulato troppo anche semplicemente per trovare i giocatori e devo dire grazie ad alcuni “veterani” che ci hanno dato una mano. In senso generale le società oggi devono affrontare 3 ordini di problemi, quelli gestionali, quelli organizzativi e quelli tecnici. Seguire la parte burocratica non è semplice e serve una persona che abbia voglia di essere il segretario e portare avanti tutte le incombenze. Per la parte organizzativa purtroppo è sempre più difficile qualche appassionato come dirigente. Personalmente sono in società da 12 anni e devo dire che le ultime stagioni mi hanno veramente stancato. Una volta si giocava per divertimento, oggi non è più così. Anche dal punto di vista tecnico le cose si sono complicate con l'obbligo di avere degli allenatori patentati e quant'altro. A livello giovanile poi, per il ridotto numero delle squadre valdostane, siamo arrivati al punto che una squadra di giovanissimi costa come una Seconda categoria viste le numerose trasferte da affrontare. Ormai le società di calcio sono come delle piccole imprese e come tali devono essere gestite.”

Il Chambave - rifondato nel 1986 da Franco Grillo, primo presidente, insieme a un gruppo di amici, tra i quali il compianto Mario Pedroni al quale è stato intitolato l'impianto sportivo comunale - nonostante le mille difficoltà e senza un settore giovanile alle spalle, riesce sempre a presentarsi al via del campionato. “Sicuramente la perdita di altre 2 società - sostiene il presidente Marco Lombard - non è un bel segnale. A livello dirigenziale fortunatamente 2 nostri ex giocatori, i fratelli Vidiri, Santino e Carlo, sono rimasti a dare una mano ma è comunque dura perché la stagione è lunga e siamo in pochi, sempre gli stessi. Noi abbiamo comunque l'intenzione di andare avanti e per quello che riguarda l'aspetto tecnico dalla fusione tra il Fenusma e il Quart, probabilmente dei giocatori non troveranno spazio e potrebbero farci comodo.”

Meno squadre significa pure meno opportunità per i tecnici di trovare una sistemazione. “A livello di prime squadre - sottolinea Mirco Monetta, presidente dell'Associazione Allenatori - effettivamente gli sbocchi per i nostri allenatori sono veramente limitati. Servirebbe secondo me un intervento dall'alto per riorganizzare il sistema calcio, anche per le categorie minori con i giusti investimenti: diversamente è inutile diplomare dei nuovi tecnici se poi mancano le società, che come è evidente a tutti sono sempre meno.

Articolo di qualche anno fa
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Primo verdetto per il calcio valdostano, il saint vincent chatillon retrocede in seconda. Mentre per le tre squadre di Aosta hanno visto vincere il 511 che vede i playoff, pareggio del cgc che però ha un calendario favorevole per una salvezza diretta, mentre ko il 1911 che però rimane dentro nella griglia playoff
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Re: CALCIO AOSTANO

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Aosta cgc vince contro il Grand Combin 2a1 e si toglie dai Play out. esce dai play off il 511 che perde 1a0. Perde ancora il 1911 contro il grand paradis per 2a1
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Aosta cgc che vede la salvezza vincendo col fiano plus in trasferta per 2a1. Aosta 511 invece impatta 0a0 è vede allontanarsi i playoff . Vince 1a0 l'Aosta 1911 che si mantiene al terzo posto
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Re: CALCIO AOSTANO

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Aosta cgc riesce a salvarsi con una giornata d'anticipo battendo 3a0 il già retrocesso chatillon, mentre il grand paradis oramai ha due piedi in seconda categoria. Aosta 511 che perdendo dice addio ai playoff. Mentre in terza vedo favorito il Grand Combin rispetto al pont donnas, mentre riposando l'Aosta 1911 scivola fuori dai playoff
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Re: CALCIO AOSTANO

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Il cgc si salva tranquillamente in prima categoria, mentre restano fuori dai playoff il 511 e l'Aosta 1911. Retrocede in seconda il grand paradis
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Finisce con il grand Combin promosso in seconda, mentre il pont donnas a fate i playoff . Mentre le squadre del capoluogo rimangono rispettivamente in prima, secondarie terza categoria. Non credo vedremo chissà quali sorprese, ognuna andrà avanti con la sua strada
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Prossima stagione vedrà il derby tra Aosta cgc e Aosta 511 in prima categoria. Frami hai news invece dall' Aosta 1911?
frami
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Re: CALCIO AOSTANO

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Credo prosegua regolarmente in Terza. In attesa di ripescaggio praticamente certo in Seconda invece è il Pont Donnas
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Ricapitolando:la prossima stagione vede il derby tra il cgc e il 511 in prima categoria grazie al ripescaggio in di quest'ultimi. In seconda facilmente salirà anche il pont donnas, mentre in terza ci sarà il debutto dell'ecole de football sant cristophe che è una new entry. Mentre Aosta 1911 conferma l'allenatore e prende un nuovo ds, le partite le giocherà a saint pierre
Ultima modifica di frick il 24 luglio 2023, 20:10, modificato 1 volta in totale.
sergy452
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Re: CALCIO AOSTANO

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L'anno prossimo in Terza un bel derby St.Christophe-Aosta! :mrgreen:
Juventus & Derthona
frami
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Re: CALCIO AOSTANO

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sergy452 ha scritto: 24 luglio 2023, 19:24 L'anno prossimo in Terza un bel derby St.Christophe-Aosta! :mrgreen:
Già, ricordo dei bei tempi che furono e che probabilmente non torneranno più.
frick
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Re: CALCIO AOSTANO

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Aosta 1911 che ho letto ha cambiato allenatore e ha preso Nicola turato.
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