Campionato di Eccellenza
Mogliano campione d'Italia: Prato ancora ko
Il sogno si è avverato: storica vittoria del Mogliano che fa suo lo scudetto 2012/13 del rugby al termine della finale di Prato vinta 16-11 con un finale mozzafiato. Il trionfo dei trevigiani del Marchiol guidati da Umberto Casellato è un evento per la pallaovale veneta, che finora aveva sempre visto il tricolore orbitare nelle roccheforti storiche di Rovigo, Padova e Treviso.
Al fischio finale grande entusiasmo in campo sugli spalti e nella cittadina fra Treviso e Mestre dove gli appassionati sono scesi in piazza a festeggiare decisi ad aspettare fino a notte i loro eroi per l'apoteosi e un "terzo tempo" di grande festa.
La finale si è giocata allo stadio Chersoni di Prato. Il Mogliano è stato in vantaggio per l'intero incontro, resistendo nel finale al ritorno dei toscani, che per la seconda volta di fila hanno perso la finale scudetto. Grande emozione e suspence all'83' per un Tmo che ha deciso lo scudetto: la palla non aveva superato la linea di meta e lì si sono infrante le speranze dei toscani.
Cavalieri Prato-Marchiol Mogliano 11-16
Marcatori: pt 2’ m. Onori (0-5); 6’ m. Nifo (5-5); 34’ cp Fadalti (5-8); st 3’ m. Onori (5-13); 7’ cp Ragusi (8-13); 18’ cp Ragusi (11-13); 27’ cp Nathan (11-16)
Mogliano: Galon; Onori, Ceccato E., Nathan, Fadalti; Rodriguez, Lucchese; Steyn, Barbini Mar., Candiago E. (cap.); Swanepoel, Pavanello E.; Ceccato A., Gianesini, Costa-Repetto
In panchina: Meggetto, Corbanese, Naka, Maso, Endrizzi, Padovani, Cerioni, Gazzola
Prato: Ngawini; Siale, Majstorovic, McCann, Ragusi; Vezzosi, Patelli; Bernini, Saccardo, Ruffolo; Nifo, Cavalieri; Roan, Giovanchelli, Borsi
In panchina: Balboni, Lupetti, Boggiani, Del Nevo, Frati, Matzeu, Tempestini, Garfagnoli
Arbitro: Vivarini
La cronaca
Primo tempo: pronti via, la prima meta è proprio del Marchiol Mogliano che, al secondo minuto, muove rapidamente al largo dopo una penetrazione verticale del centro Enrico Ceccato e trova libero all'ala Onori, che rifinisce la manovra dei compagni oltre la linea di meta. Fadalti, in giornata da dimenticare dalla piazzola (1/5) non trasforma, 0-5. Per gli Estra I Cavalieri Prato, padroni di casa e sostenuti dal pubblico delle grandi occasioni - il Chersoni è esaurito in ogni ordine di posto - è una doccia fredda da cui però la squadra del duo De Rossi/Frati sa scuotersi immediatamente. I toscani faticano ad avanzare, Vezzosi dalla metà campo calcia basso, l'ovale viene frenato dal fango ed il seconda linea Nifo è il più veloce di tutti a toccare per il pareggio: la trasformazione di Ragusi colpisce il palo.
La partita non è veloce - non può esserlo, con un campo tanto pesante - ma nella fase centrale del primo tempo vede gli Estra I Cavalieri a lungo nella metà campo moglianese: una lunga pressione che però non si concretizza in punti, mentre Candiago e compagni al trentaquattresimo sono bravi a finalizzare una visita nei ventidue avversari con un piazzato che Fadalti trasforma. Sarà l'unico centro giornaliero dell'ala, ma è sufficiente a mandare le squadre a riposo con Mogliano in vantaggio 8-5. L'ultimo sussulto del primo tempo porta sempre la firma biancoblù: attacco veloce, poi l'apertura Rodriguez calcia al largo per Onori, che raccoglie, evita un avversario e tocca in meta. Vivarini, lontano, ricorre al Tmo ma per Damasco l'ala ha un piede sulla linea, niente marcatura.
Ripresa: si torno in campo e Mogliano, su situazione analoga, ci riprova: ancora Rodriguez cerca il cross-kick per la propria ala ed Onori si fa trovare ancora pronto. Questa volta, solo, deve solo agguantare la palla e coprire i pochi metri che lo separano dalla linea avversaria: 5-13, ed è l'episodio che deciderà la gara. Prato preme ed attacca, accorcia subito con Ragusi che centra i pali al settimo (8-13) e continua a spingere sull'acceleratore: sempre Ragusi accorcia ancora dalla piazzola, 11-13. Mogliano, anche nei momenti di difficoltà , non sembra mai sul punto di cedere ed al venticinquesimo può respirare dopo un giallo al flanker toscano Ruffolo per un placcaggio ijn ritardo. Dal calcio che ne segue, Nathan - che rileva Fadalti come piazzatore - fa centro da buona posizione, 16-11.
Manca quasi un quarto d'ora, la partita è apertissima, Prato non subisce altri punti in inferiorità e, ripristinata la parità numerica, da il via ad un forcing finale che durerà sino alla fine. Mogliano paga una difesa aggressiva e determinata con due gialli negli ultimi dieci minuti, con Ceccato e Maso che si accomodano sulla panchina degli ammoniti nel finale di gara, ma il film non è diverso da quello della semifinale contro Viadana: gli uomini di Casellato non mollano di un centimetro, Prato si sfinisce in una serie di pick-and-go, arriva ad un passo dalla linea di meta ma non la passa. L'ultima azione richiede l'intervento del TMO, il «Chersoni» tiene il fiato sospeso, da posizione centrale vorrebbe dire pareggio, probabile sorpasso su trasformazione e scudetto, perché il tempo è finito. Ma Damasco non assegna la meta, Vivarini fischia la fine della partita ed Umberto Casellato, capitan Candiago, tutto il Marchiol Mogliano e le centinaia di tifosi arrivati dal Veneto possono esplodere: alla seconda fase finale della propria storia, Mogliano è Campione d'Italia.
Il Marchiol era una matricola delle finali scudetto (Prato l’aveva già giocata, e persa, lo scorso anno) ma ai biancoblù non hanno tremato certo le gambe. Metà dei titolari hanno infatti finali e scudetti nel loro palmares, da Candiago ad Andrea Ceccato, agli ex petrarchini Costa, Repetto e Barbini, a Galon e Lucchese. Ma il senatore dei finalisti e degli scudettati è Enrico Pavanello che a 32 anni ha giocato e vinto la sua nona finale, avendo già conquistato 6 scudetti con il Benetton.
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